Questo è l'articolo a cui si riferiva Fontanarossa.
Wind Jet s'impenna
Conquistato il mercato russo, i numeri danno ragione alla compagnia catanese. La soddisfazione del direttore commerciale Polimeni
Giovanna Genovese
Era il 2006 e il direttore commerciale di Wind Jet, Massimo Polimeni (nella foto) annunciava: «Abbiamo deciso di puntare sull'est europeo con i voli per Mosca e San Pietroburgo intercettando una crescente domanda potenziale derivante soprattutto dal forte interesse verso le destinazioni da noi servite».
Solo un anno dopo Polimeni aggiungeva: «In pochi mesi il mercato ci ha risposto in modo più che positivo, ed è con grande soddisfazione che abbiamo ampliato il network. Il nostro ottimismo - siamo certi - sarà premiato».
Profezia azzeccata. Oggi la compagnia aerea, nata nel giugno 2003 con l'obiettivo di collegare la Sicilia con le principali città italiane ed europee - un'azienda, tra l'altro, in forte espansione e che nel maggio 2009 è stasta certificata prima low cost italiana - in sole 3 ore e con 4 voli settimanali (lunedì, mercoledì, giovedì e domenica) da Bergamo raggiunge Mosca, mentre per San Pietroburgo il volo è la domenica.
«E dal primo giugno ogni mercoledì fino alla fine di settembre - aggiunge Polimeni - Wind Jet volerà da Rimini per Samara. Il volo, operato in coincidenza con Catania, sarà effettuato con aeromobile Airbus A320 o A319».
Samara è la tredicesima destinazione in partenza da Rimini (la undicesima internazionale), ed è la terza destinazione per la Russia dopo Mosca e San Pietroburgo, il massimo consentito dall'accordo bilaterale tra i due paesi. Ricordiamo che Wind Jet offre la destinazione Samara per il quarto anno consecutivo (in passato il volo era operato da Forlì).
Quest'estate dunque la compagnia offrirà in totale 17 frequenze settimanali per la Russia, operate da 6 aeroporti italiani (Catania, Palermo, Verona, Pisa, Bergamo, Rimini) e prevede di trasportare circa 150 mila passeggeri sulla direttrice Italia-Russia.
«Da 5 anni - chiarisce Polimeni - offriamo, unico vettore italiano, tre destinazioni in Russia, il massimo consentito dall'accordo bilaterale tra i due paesi. Negli ultimi 4 anni abbiamo già volato su Samara da dove arrivano flussi turistici importanti nel nostro Paese, specie sulla riviera adriatica. Siamo quindi lieti di poter offrire una ulteriore destinazione da e per Rimini, che vanta adesso un portafoglio di ben 13 destinazioni».
E, tenendo fede ai buoni propositi di 5 anni fa, c'è da dire che il load factor di Wind Jet sulla Russia è in continuo aumento. «Dall'avvio del servizio su Mosca - spiega il direttore commerciale di Wind Jet - il load factor al 31 marzo di quest'anno è stato del 63%, mentre la destinazione San Pietroburgo alla stessa data ha prodotto un risultato del 55%. Per il 2011 stimiamo di trasportare oltre 140 mila passeggeri dall'Italia alla Russia con un load factor del 77%, con un aumento di capacità offerta del 76% rispetto all'anno precedente e, conseguentemente, di trasportato del 68%».
Wind Jet ha dunque ampliato il suo operativo sulla Russia, con partenze anche da Milano Orio al Serio (Bergamo), Pisa e Verona e ha inserito Kiev, in Ucraina, fra le destinazioni da Rimini per l'Est Europa. La domanda a questo punto sorge spontanea e la giriamo a Massimo Polimeni.
La compagnia del dinamico imprenditore Antonino Pulvirenti (ormai notissimo per imprese ardite tra cui il ritorno del Catania Calcio in sere A) pensa così facendo di attrarre anche una fetta di mercato "business", oltre a quello turistico, da regioni che sono state lasciate ai margini dai cosìddetti vettori di linea regolari?
«Sicuramente con l'operativo che abbiamo realizzato da Bergamo per Mosca l'offerta diventa più ampia e copre anche le esigenze di una clientela business. Infatti da Bergamo offriamo per l'appunto 4 voli settimanali, studiati per dare la possibilità a chi si muove per business a viaggiare a proprio piacimento programmando la permanenza in Russia secondo le proprie esigenze. Con l'ampliamento dell'offerta di collegamenti tra l'Italia e la Russia che porta Wind Jet a 16 voli settimanali in alta stagione tra i due paesi, e con sei aeroporti italiani collegati con Mosca, San Pietroburgo e ora anche Samara, siamo già da tempo il primo vettore per numero di rotte tra Italia e Russia. Ne beneficiano moltissimo anche i siciliani che vanno in Russia, e i turisti russi diretti nell'isola: i voli su Verona, Pisa, Bergamo, Rimini infatti offrono ottime coincidenze per Catania e per Palermo. Da Catania poi offriamo anche due voli settimanali no-stop su Mosca ed uno su San Pietroburgo. Da Palermo un volo settimanale no-stop su Mosca».
«Per quanto concerne il Rimini-Kiev - aggiunge il direttore commerciale di Wind Jet - si tratta di una rotta che è utilizzata sia per il traffico turistico tra i due paesi sia per il segmento affari anche se, con una frequenza settimanale, quest'ultimo target non dispone del prodotto ideale».
Prosegue l'accordo di code share con Meridiana Fly (da/per Catania) e XL (da/per la Francia). Pensa Wind Jet di proseguire con questo sistema di alleanze per coprire nuove destinazioni nel futuro?
«Si tratta di accordi tattici tra vettori che trovano in questo modo la possibilità di utilizzare meglio la flotta su destinazioni sulle quali vi è interesse comune a operare, offrendo contestualmente alla clientela un prodotto migliore in termini di numero di frequenze e di orari. In futuro, se queste opportunità si riproporranno, gli accordi verranno rinnovati e forse anche ampliati. In realtà l'intesa con Meridianafly era più ampia fino al 2010. Quest'estate è limitato a tre rotte su Catania».
Può sperare il mercato siciliano in collegamenti diretti Wind Jet con l'altra costa del mediterraneo, chiaramente una volta pacificata l'area, o addirittura con il Nord America, al quale guardano non solo i flussi turistici o d'affari ma anche quelli relativi a legami familiari?
«L'azienda ha i piani di sviluppo del network su ambedue gli scenari. Sono progetti che teniamo nel cassetto pronti per essere utilizzati quando le condizioni del mercato, ma anche quelle dell'industria del trasporto aereo, lo consentiranno. In realtà quest'anno, a marzo, avremmo dovuto attivare ben tre collegamenti di linea con Sharm, da Catania, da Rimini e da Pisa. Tutti sanno quale sia la situazione e di conseguenza le preoccupazioni di chi va in vacanza. Abbiamo rimandato le operazioni a dicembre».
Qual è l'andamento del traffico sul vostro mercato di riferimento, la Sicilia, e più in particolare su Catania.
«Complessivamente il traffico di Wind Jet nel primo trimestre di quest'anno cresce del 4%. Ma la cosa straordinaria è l'esplosione di traffico su Catania dove siamo cresciuti del 17%. Un risultato senza precedenti, tantè che siamo il primo vettore sullo scalo catanese per numero di passeggeri. Non solo, ma se prendiamo il dato del primo bimestre dell'anno, da soli abbiamo superato anche Cai, vale a dire la combinazione di Alitalia più Air One. E' per noi un risultato molto significativo e premia gli sforzi di un'azienda giovane, molto motivata, che ha fretta di crescere».
«Su Palermo - conclude Polimeni - la situazione è diversa. La forte penetrazione di Easyjet e di Ryanair sugli scali di Trapani e di Palermo rende molto difficile la competizione. E' una competizione drogata, come si sa, visto che dal punto di vista fiscale e previdenziale i due vettori eludono le regole che tutte le aziende italiane sono tenute a rispettare. Per non parlare dei contributi a pioggia che vengono erogati specialmente a Ryanair. Un sistema distorto che finirà per deprimere il risultato dei vettori italiani a vantaggio di queste due aziende straniere, e a favorire flussi economici verso l'estero anziché aggiungere ricchezza al nostro tessuto industriale».
14/05/2011
Fonte: La Sicilia.