Wizzair a FlyTorino: inaccettabili le condizioni di SAGAT

  • Autore Discussione Autore Discussione Michele-TRN
  • Data d'inizio Data d'inizio

Fino a quando il 51% dell'aeroporto sarà di proprietà pubblica l'obiettivo principale dovrà essere offrire collegamenti (ed anche remunerare il capitale).

Non è tollerabile che tutti gli utili vengano distribuiti con dividendi. Non è tollerabile che a fronte di -3milioni di utili registrati nel 2008 rispetto al 2007 il dividendo staccato sia stato lo stesso e l'amministratore delegato abbia ricevuto 400.000 Euro di premi.

Se e quando sarà una società interamente privata faranno tutto quello che vorranno ma fino ad allora NO!
L'ammodernamento per le Olimpiadi è costato alle casse pubbliche 53mio€ (oltre la quota parte del socio pubblico nei 30mio€ investiti da sagat).

Non è tollerabile che quest'investimento non venga fatto fruttare non riempiendo l'aeroporto di passeggeri.

Posso capire le considerazioni sul budget speso, ma un mercato falsamente liberalizzato e copiosamente sussidiato alla fine genera danni maggiori.
 
Ma chi ha parlato di sussidi? Si tratta solo di praticare non le tariffe che garantirebbero il massimo del profitto per i privati presenti nella compagine dell'aeroporto, ma tariffe (leggermente inferiori) che permetterebbero l'ingresso di nuove compagnie e nuovi collegamenti utili a chi dell'aeroporto usufruisce, e cioè i cittadini, che in ultima analisi sono i clienti dell'azienda aeroportuale.
E' un gioco di parole. Siccome la proprietà è in parte pubblica il concessionario dell' aeroporto deve praticare i prezzi che soddisfino non tanto Wizzair, ma la plebe che sbraita sul blog del giornale locale.

I minori profitti incassati da questa manovra non possono che essere etichettati come sussidi.
 
Ma chi ha parlato di sussidi?

Il discorso è stato deviato sulla questione sussidi che nulla ha a che vedere con questa iniziativa, nessuno si è sognato di chiedere agli enti locali di pagare un Bucarest, ma è più comodo banalizzare la discussione additando qualsiasi iniziativa che non sia pro-MXP come “campanilismo deprimente”.

Qui non centrano nulla i sussidi: si tratta di iniziative commerciali, che l'aeroporto non vuole perseguire perchè non gradisce i rumeni in aerostazione e non è interessato a sviluppare quel segmento di traffico (nè altri).

Gli sconti fatti da SEA a EZY sono sussidi?
 
Gli sconti fatti da SEA a easyJet, a mio parere, sono stati un errore.
Se non ci fosse easyJet Lufthansa Italia avrebbe adesso altri conti e altre prospettive.
Un successo a breve termine che può costare molto caro sul piano strategico.

Detto questo puoi parlare di sussidio se prendi una decisione che diminuisce i profitti. A Malpensa può ben darsi che i conti di SEA oggi siano migliori a causa della massiccia presenza di U2. In prospettiva può darsi il contrario. Voi scrivete esplicitamente che bisogna avere meno profitti, per avere più voli.

L' aeroporto di Caselle deve proseguire sulla propria strada, evitando una gara al sussidio che non porterebbe da nessuna parte. TRN è principalmente un biz airport, chiedere a Iberia per conferme. Le possibilità di sviluppo di traffico diverso sono limitate dalla presenza di un ingombrante vicino a est, ma soprattutto dalla catchment are limitata in termini di numeri. Detto chiaro, Wizzair non ci sta nei conti se deve pagare il conto dell' aeroporto.

Si può pensare che l' apt sia un sunk cost e che debba darla gratis, ma i risultati di quella mentalità si leggono nei conti e nei risultati di Aeroporti di Puglia. Prendetevi Di Paola come AD e vi farà contenti.
 
Ultima modifica da un moderatore:
I minori profitti incassati da questa manovra non possono che essere etichettati come sussidi.

Esattamente come lo sono gli sconti fatti da SEA a EZY o la vagonata di Euro spesi da SEA per il lancio commerciale di quel fallimento di operazione che è LHI.

Mi dispiace che non vuoi continuare la discussione nel merito (attendo sempre la fonte che ti averva portato ad affermare che da TRN non c'è traffico per i paesi dell'Est) ma ti pregherei di spiegarmi, se noi siamo campanilisti, come definire chi come ha fatto mettere in piedi una compagnia aerea per dare l'illusione di amministrare un hub, senza eliminare la vera causa che impedisce a quell'aeroporto di diventare hub?

EDIT: non avevo visto la risposta precedente.
 
Voi scrivete esplicitamente che bisogna avere meno profitti, per avere più voli. In prospettiva può darsi il contrario.

Scusami dove l'avrei scritto? Noi diciamo che si deve smettere di inseguire UNICAMENTE il profitto ed investire sullo sviluppo traffico (le 7/8 destinazioni sostenibili da TRN) perchè l'aumento di passeggeri porterà lo stesso utili. Come avviene a Bergamo, Pisa, ecc ecc

TRN è principalmente un biz airport, chiedere a Iberia per conferme.

Chi o cosa stabilisce se un aeroporto è biz o meno?

Le possibilità di sviluppo di traffico diverso sono limitate dalla presenza di un ingombrante vicino a est, ma soprattutto dalla catchment are limitata in termini di numeri.

Sono perfettamente convinto che il vicino ad est sia un limite (ma anche una risorsa) e che la catchment area è ristretta. Sono convinto anche io che Istanbul operato da AZ (sussidiato) siano uno spreco di risorse quando si può partire via hub da TRN o via MXP con il diretto.

Ripeto anche però che nessuno chiede 50 nuovi collegamenti alla AdP. Solo ed esclusivamente quelle 7/8 destinazioni di cui il tessuto industriale della provincia di Torino (studi della camera di commercio e dell'UI non miei) e lo sviluppo del turismo hanno bisogno!
 
A Malpensa può ben darsi che i conti di SEA oggi siano migliori a causa della massiccia presenza di U2.

Quindi concordi sostanzialmente con quello che diciamo noi: la politica degli incentivi commerciali alle compagnie low cost, se ben strutturata e ben sfruttata, può trasformarsi in occasione di business per un aeroporto, e non necessariamente in voragini di bilancio, esistono in Italia e in Europa esempi eclatanti nell'una e nell'altra direzione.

Di Paola e Rusticali li lascio volentieri dove sono, smettiamo di banalizzare le discussioni facendo di ogni erba un fascio e tirando continuamente in ballo come esempi AdP, FRL, AHO...
 
Quindi concordi sostanzialmente con quello che diciamo noi: la politica degli incentivi commerciali alle compagnie low cost, se ben strutturata e ben sfruttata, può trasformarsi in occasione di business per un aeroporto, e non necessariamente in voragini di bilancio, esistono in Italia e in Europa esempi eclatanti nell'una e nell'altra direzione.

Di Paola e Rusticali li lascio volentieri dove sono, smettiamo di banalizzare le discussioni facendo di ogni erba un fascio e tirando continuamente in ballo come esempi AdP, FRL, AHO...

In linea di massima concordo.
Non esiste però che lo debbano fare due apt come TRN e MXP che hanno le catchment area probabilmente più importanti del Paese.
Sono aeroporti che potrebbero "decollare" definitivamente se solo ci fosse una gestione più oculata da parte di Enti Locali e Regioni (infrastrutture, chiusura di LIN etc....).
AHO e BDS si possono anche "perdonare"....Caselle e Malpensa decisamente no.
 
In linea di massima concordo.
Non esiste però che lo debbano fare due apt come TRN e MXP che hanno le catchment area probabilmente più importanti del Paese.
Sono aeroporti che potrebbero "decollare" definitivamente se solo ci fosse una gestione più oculata da parte di Enti Locali e Regioni (infrastrutture, chiusura di LIN etc....).
AHO e BDS si possono anche "perdonare"....Caselle e Malpensa decisamente no.

Guarda Billy, tutto dipende da come si procede, da quali compagnie si contattano, su che rotte, con che volumi.

Il low cost può servire a coprire nicchie di mercato su cui le major non arrivano, e soprattutto con Ryan e Wizz si può costruire su un aeroporto come TRN un’offerta complementare a quella delle major da AZ ad LH, senza andare a creare sovrapposizioni dannose. Concordo con malpensante sul fatto che incentivare pesantemente easyJet può rivelarsi controproducente per un aeroporto business-oriented: EZY ha un modello ormai molto simile a una major considerati gli scali serviti, le frequenze, le politiche tariffarie.
 
Indipendentemente dal pensare che i sussidi siano giusti o sbagliati, i voli che SAGAT paga ad AZ sembrano piu' nell'interesse di AZ che in quello di TRN.

Sono voli verso altri hub, utili per contrastare le altre major, ma tendenzialmente in forte concorrenza.

Un po' come quelli di LHI a MXP, ma almeno LH si paga le perdite da sola.

Non ne sono certo, intendiamoci.

Inoltre non ho molta idea di cosa farei per incentivare l'arrivo di traffico di qualita' e non volatile, in altre parole per creare "avviamento", volendo investire un po' di risorse a TRN.

Penso che TRN sia soprattutto biz perche' ha una importante area economica nei dintorni e perche' il trafficol leisure e low cost (per il quale 1h in piu' di spostamento puo' contare di meno) e' piu' difficile trattenerlo a causa del vicino ingombrante. Un po' come LIN. Ma sono sempre considerazioni da 'gnurant...
 
Quindi concordi sostanzialmente con quello che diciamo noi: la politica degli incentivi commerciali alle compagnie low cost, se ben strutturata e ben sfruttata, può trasformarsi in occasione di business per un aeroporto, e non necessariamente in voragini di bilancio, esistono in Italia e in Europa esempi eclatanti nell'una e nell'altra direzione.
Intanto non sono sicuro che quelli di SEA a easyJet possano essere chiamati "incentivi commerciali". U2 usa un terminal vecchio e mal collegato, paga meno una cosa che vale meno.

Poi ogni situazione è diversa e dubito che a TRN sia possibile far pagare meno Wizzair rispetto ad Alitalia, che farebbe sempre molti più voli. Se abbassi i prezzi per una finisci per doverli abbassare all' altra (un rischio che SEA non ha a MXP).
Il costo degli sconti a Wizzair può diventare catastrofico, in cambio di un misero aumento dei voli. Ho fatto una bella chiacchierata in merito con Battaggia di AdF la scorsa settimana, che mi ha confermato che le major NON vogliono essere discriminate con politiche ad hoc. Lufthansa pretende condizioni uguali per tutti, con sconti legati al fatturato, come è regola in qualunque settore.
 
Intanto non sono sicuro che quelli di SEA a easyJet possano essere chiamati "incentivi commerciali". U2 usa un terminal vecchio e mal collegato, paga meno una cosa che vale meno.

Poi ogni situazione è diversa e dubito che a TRN sia possibile far pagare meno Wizzair rispetto ad Alitalia, che farebbe sempre molti più voli. Se abbassi i prezzi per una finisci per doverli abbassare all' altra (un rischio che SEA non ha a MXP).
Il costo degli sconti a Wizzair può diventare catastrofico, in cambio di un misero aumento dei voli. Ho fatto una bella chiacchierata in merito con Battaggia di AdF la scorsa settimana, che mi ha confermato che le major NON vogliono essere discriminate con politiche ad hoc. Lufthansa pretende condizioni uguali per tutti, con sconti legati al fatturato, come è regola in qualunque settore.

Abbiamo già detto che nè le major come LH, AF, IB, BA nè le low cost come BV e FR hanno fatto alcuna protesa quando si sono dati gli incentivi a CAI per voli che probabilmente li danneggiavano più di quanto possa fare Wizz. Perchè quindi continui ad insistere sul discorso della "presunta rivolta" di LH o altre quando i fatti hanno già dimostrato che non c'è nessuno che ha tale intenzione....

Dubito che ci sia un cieco campanilismo Torinese, ma in questo post vedo piuttosto un ceco anti-campanilistico contro TRN che sinceramente non capisco. Hai perfettamente diritto di esprimere i tuoi pensieri che vanno contro lo sviluppo di TRN, ma ad esempio su questo punto degli sconti ed incentivi a tutti o meno abbia già discusso e dimostrato come ciò non sia avvenuto per un caso ben più eclatante.

Senza rancore....;)
 
Discusso certo, ma dimostrato un bel niente.
E non penserai che LH si metta a discutere con SAGAT nel blog della Stampa