SLOT GIÀ OCCUPATI DA ALTRE COMPAGNIE,
L'ALLARME DELLA CISL PER IL PERSONALE
«Windjet, epilogo vicino, ma salviamo i lavoratori» Una buona notizia per i lavoratori, ma tanta amarezza perchè l'epilogo, per Windjet, sembra davvero vicino. E' quello che dicono Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl catanese. Mauro Torrisi segretario generale Fit-Cisl e Saro Pappa-lardo, segretario territoriale della Cisl catanese. «È di oggi - annunciano - la buona notizia per i lavoratori di Windjet che I'Inps di Catania ha fatto i mandati di pagamento degli arretrati della cassa integrazione. Tali somme, nell'arco di una decina di giorni, dovrebbero arrivare in possesso dei lavoratori». Ma le buone notizie, appunto, si fermano qui. Che fine faranno i lavoratori se, «secondo le voci che si rincorrono - sono i rumors raccolti dalla Cisl - ormai si aspetta da un giorno all'altro che il Tribunale si esprima sulla richiesta dell'azienda di un concordato liquidatorio. A sostenere questa disastrosa ipotesi -continuano i sindacalisti - c'è stata l'assegnazione ad altri vettori degli "slot" occupati all'aeroporto Fontanarossa da Windjet, per cui ormai l'epilogo dell'intera vicenda ci pare scontato. Se fino a qualche mese fa vivevamo infatti nella speranza che Windjet potesse ripartire - aggiungono - oggi questa speranza è azzerata. Ecco perché la Cisl e la Fit etnee hanno inviato una richiesta di incontro a Enac e Sac per analizzare la situazione dei lavoratori Windjet. «Nonostante la scandalosa fine di Windjet che per la Sicilia rappresentava una grande opportunità di sviluppo oltre che fonte occupazionale - argomentano - non ci si può sicuramente rassegnare all'idea. La Cisl e la Fit continuano a insistere nella ricerca di prospettive migliori cercando di sollecitare l'arrivo di altre compagnie aeree a Catania e l'avvio dello scalo di Comiso. E se Windjet sta comunque per concludere il proprio ciclo, non si può non tenere conto che ci sono circa 500 lavoratori altamente professionalizzati e attualmente in cassa integrazione da poter ricollocare nell'ambito di tali progetti. Forse con l'impegno delle istituzioni si sarebbe potuto fare di più per salvare Windjet, ma adesso bisogna fare il massimo per tutelare lavoratori e territorio».
L'ALLARME DELLA CISL PER IL PERSONALE
«Windjet, epilogo vicino, ma salviamo i lavoratori» Una buona notizia per i lavoratori, ma tanta amarezza perchè l'epilogo, per Windjet, sembra davvero vicino. E' quello che dicono Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisl catanese. Mauro Torrisi segretario generale Fit-Cisl e Saro Pappa-lardo, segretario territoriale della Cisl catanese. «È di oggi - annunciano - la buona notizia per i lavoratori di Windjet che I'Inps di Catania ha fatto i mandati di pagamento degli arretrati della cassa integrazione. Tali somme, nell'arco di una decina di giorni, dovrebbero arrivare in possesso dei lavoratori». Ma le buone notizie, appunto, si fermano qui. Che fine faranno i lavoratori se, «secondo le voci che si rincorrono - sono i rumors raccolti dalla Cisl - ormai si aspetta da un giorno all'altro che il Tribunale si esprima sulla richiesta dell'azienda di un concordato liquidatorio. A sostenere questa disastrosa ipotesi -continuano i sindacalisti - c'è stata l'assegnazione ad altri vettori degli "slot" occupati all'aeroporto Fontanarossa da Windjet, per cui ormai l'epilogo dell'intera vicenda ci pare scontato. Se fino a qualche mese fa vivevamo infatti nella speranza che Windjet potesse ripartire - aggiungono - oggi questa speranza è azzerata. Ecco perché la Cisl e la Fit etnee hanno inviato una richiesta di incontro a Enac e Sac per analizzare la situazione dei lavoratori Windjet. «Nonostante la scandalosa fine di Windjet che per la Sicilia rappresentava una grande opportunità di sviluppo oltre che fonte occupazionale - argomentano - non ci si può sicuramente rassegnare all'idea. La Cisl e la Fit continuano a insistere nella ricerca di prospettive migliori cercando di sollecitare l'arrivo di altre compagnie aeree a Catania e l'avvio dello scalo di Comiso. E se Windjet sta comunque per concludere il proprio ciclo, non si può non tenere conto che ci sono circa 500 lavoratori altamente professionalizzati e attualmente in cassa integrazione da poter ricollocare nell'ambito di tali progetti. Forse con l'impegno delle istituzioni si sarebbe potuto fare di più per salvare Windjet, ma adesso bisogna fare il massimo per tutelare lavoratori e territorio».