Wind Jet, aperta procedura di mobilità - Licenziati in massa 504 dipendenti


Bancarotta fraudolenta alla Wind Jet, la Finanza convoca 14 indagati

Nuovi guai giudiziari per l'imprenditore Antonio Pulvirenti e per i suoi collaboratori. La Procura ha emesso inviti a presentarsi per rendere interrogatorio nei confronti di 14 persone sottoposte ad indagini per reati di bancarotta fraudolenta in relazione al dissesto della Wind jet

Redazione · 15 luglio 2015

Nuovi guai giudiziari per l'imprenditore Antonio Pulvirenti e per i suoi collaboratori. La Procura della Repubblica di Catania ha emesso inviti a presentarsi per rendere interrogatorio nei confronti di 14 persone sottoposte ad indagini per reati di bancarotta fraudolenta in relazione al dissesto della Wind jet, che nel maggio del 2013 fu ammessa alla procedura di concordato preventivo con un passivo di oltre 238 milioni di euro.

L’attività investigativa eseguita dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catania ha consentito di ricostruire le vicende societarie che hanno condotto all’aggravamento del dissesto della Wind Jet s.p.a. per oltre 160 milioni di euro "per effetto di operazioni dolose - scrivono gli inquirenti - compiute a partire dal 2005. All’esito di accertamenti bancari, acquisizioni documentali e rogatorie internazionali svolte in Lussemburgo, Francia e Regno Unito è emerso che la Wind Jet s.p.a., già dal 2005, aveva riportato ingenti perdite che non le consentivano più di operare sul mercato in mancanza di immissione di capitali, essendo insufficienti le ricapitalizzazioni effettuate".

"In base agli elementi investigativi raccolti, tali perdite sarebbero state occultate nel bilancio al 31.12.2005 con un’artificiosa operazione di valorizzazione del marchio WJ, consistita nella cessione (e retrocessione dopo pochi anni) del marchio Wind Jet in favore della Meridi s.p.a. (società di gestione di supermercati che fa parte dello stesso gruppo imprenditoriale) per un importo pari a 10 milioni di euro".

Negli anni successivi le operazioni di fittizia sopravvalutazione di bilancio sono proseguite e gli organi societari si sono avvalsi del contributo di società estere che hanno predisposto perizie di stima “di comodo” del magazzino e di beni strumentali di wind jet s.p.a. rappresentando valori sovrastimati per oltre 40 milioni di euro. Secondo quando emerso dalle indagini, le rilevazioni dell’attivo nelle poste di bilancio sarebbero state eseguite d’intesa con i componenti del collegio sindacale - che, invece, avrebbero dovuto svolgere funzioni di controllo - e d’accordo con i responsabili della società di revisione.

La Wind jet s.p.a avrebbe dunque intrapreso la trattativa svolta con Alitalia, nella prima metà del 2012, mentre versava in una grave condizione di dissesto occultata dalle fittizie sopravvalutazioni dei dati di bilancio. Nel corso delle indagini sono emerse anche indebite appropriazioni di somme di Wind jet s.p.a. da parte di Rantuccio Stefano e Rantuccio Stefano Biagio per importi pari a circa 270.000 mediante complessi trasferimenti di danaro dall’Italia al Lussemburgo e Regno Unito e successive retrocessioni verso l’Italia, per cui è stata contestata l’aggravante della transnazionalità.

Questi le persone convocate in sede di interrogatorio: Abbadessa Gianmarco, componente del collegio sindacale di Vind Jet, Cominu Gianni in qualità di Maintenence Ph, D'Amico Giuseppe ex Engineering Manager, Di Fazio Luciano, Partner di Emintad, Cedro Gianluca, Senior Partner della stessa Società, Marchetti Giulio, Associate Partner della Bompani Audit Srl, Patti Sarah, componente del collegio sindacale di Wind Jet insieme al collega e presidente del collegio Patti Vincenzo, il patron Antonio Pulvirenti, Presidente del Consiglio di Amministrazione della società low cost e titolare del 99,22% delle azioni dell'azienda e del 97,36% delle quote di Meridi srl, Rantuccio Biagio quale destinatario di somme di denaro sul proprio conto corrente, Rantuccio Stefano, Amministratore Delegato di Wind Jet, Santagati Paola in qualità di commercialista di Wind Jet, Simonetta Remo, Amministratore della società di revisione 'Bompani' ed infine Vitaliti Angelo, quale componente del Consiglio di Amministrazione di Wind Jet ed Amministratore Delegato di Meridi Srl.

http://www.cataniatoday.it/cronaca/indagine-wind-jet-bancarotta-15-luglio-2015.html
 
Wind Jet, arrestato Pulvirenti per bancarotta fraudolenta

Manette anche all'amministratore delegato della società, Stefano Rantuccio. L'ex patron del Calcio Catania era presidente della compagnia aerea fallita

CATANIA - L'ex patron del Calcio Catania, Antonino Pulvirenti, è stato arrestato da militari del comando provinciale
della Guardia di finanza del capoluogo etneo nell'ambito dell'inchiesta per bancarotta fraudolenta della compagnia aerea Wind Jet, di cui era presidente. Un analogo provvedimento del gip è stato eseguito nei confronti Stefano Rantuccio, amministratore delegato della società.

fonte: www.repubblica.it
 
Wind Jet, arrestato Pulvirenti per bancarotta fraudolenta

Manette anche all'amministratore delegato della società, Stefano Rantuccio. L'ex patron del Calcio Catania era presidente della compagnia aerea fallita

CATANIA - L'ex patron del Calcio Catania, Antonino Pulvirenti, è stato arrestato da militari del comando provinciale
della Guardia di finanza del capoluogo etneo nell'ambito dell'inchiesta per bancarotta fraudolenta della compagnia aerea Wind Jet, di cui era presidente. Un analogo provvedimento del gip è stato eseguito nei confronti Stefano Rantuccio, amministratore delegato della società.

fonte: www.repubblica.it
Ma non era già stato arrestato per la storia del Catania Calcio?
 
Sono Antonino Pulvirenti e Stefano Rantuccio le due persone arrestate all’alba per ordine del giudice di Catania che indaga sul fallimento della compagnia aerea Wind Jet. Al termine delle indagini condotte dal comando provinciale di Catania e dal Nucleo di polizia Valutaria, la Procura ha chiesto e ottenuto le due ordinanze di custodia ai domiciliari, il sequestro di oltre cinque milioni di euro, e ha iscritto nel registro degli indagati una ventina di persone.
Le indagini
Il coinvolgimento nell’indagine del patron della squadra di calcio cittadina, che aveva fondato la Compagnia aerea nel 2004, risale al luglio scorso quando fu formulata l’accusa di bancarotta fraudolenta dopo la scoperta di un passivo di oltre 238 milioni di euro. Secondo i dati acquisiti dai finanzieri le operazioni dolose sarebbero cominciate già nel 2005 tanto che già un anno dopo l’inizio dell’attività aveva perdite così ingenti da non poter operare sul mercato. Tra le operazioni finite sotto osservazione, la valorizzazione del marchio Wind jet, ceduto alla Meridi, società di gestione di supermercati dell’imprenditore, per un importo pari a 10 milioni di euro: una cessione che i magistrati ritengono però fittizia e anche per questo hanno chiesto e ottenuto la cattura.
I fondi scomparsi
Le indagini della Guardia di Finanza hanno consentito di accertare che i fondi sottratti alla compagnia Wind Jet sarebbero stati trasferiti all’estero, in particolare in Francia, Svizzera, Regno Unito ma anche in America. Si è anche scoperto che grazie ad alcune consulenze “pilotate” le rimanenze di magazzino sono state sopravvalutate facendo salire il valore di trenta milioni di euro. Tra le accuse all’amministratore Rantuccio c’è aver simulato l’acquisto di pezzi di ricambio degli aerei, ma anche l’emissione di fatture per operazioni che in realtà non erano effettivamente quelle indicate nella documentazione contabile.Sono Antonino Pulvirenti e Stefano Rantuccio le due persone arrestate all’alba per ordine del giudice di Catania che indaga sul fallimento della compagnia aerea Wind Jet. Al termine delle indagini condotte dal comando provinciale di Catania e dal Nucleo di polizia Valutaria, la Procura ha chiesto e ottenuto le due ordinanze di custodia ai domiciliari, il sequestro di oltre cinque milioni di euro, e ha iscritto nel registro degli indagati una ventina di persone.
Le indagini
Il coinvolgimento nell’indagine del patron della squadra di calcio cittadina, che aveva fondato la Compagnia aerea nel 2004, risale al luglio scorso quando fu formulata l’accusa di bancarotta fraudolenta dopo la scoperta di un passivo di oltre 238 milioni di euro. Secondo i dati acquisiti dai finanzieri le operazioni dolose sarebbero cominciate già nel 2005 tanto che già un anno dopo l’inizio dell’attività aveva perdite così ingenti da non poter operare sul mercato. Tra le operazioni finite sotto osservazione, la valorizzazione del marchio Wind jet, ceduto alla Meridi, società di gestione di supermercati dell’imprenditore, per un importo pari a 10 milioni di euro: una cessione che i magistrati ritengono però fittizia e anche per questo hanno chiesto e ottenuto la cattura.
I fondi scomparsi
Le indagini della Guardia di Finanza hanno consentito di accertare che i fondi sottratti alla compagnia Wind Jet sarebbero stati trasferiti all’estero, in particolare in Francia, Svizzera, Regno Unito ma anche in America. Si è anche scoperto che grazie ad alcune consulenze “pilotate” le rimanenze di magazzino sono state sopravvalutate facendo salire il valore di trenta milioni di euro. Tra le accuse all’amministratore Rantuccio c’è aver simulato l’acquisto di pezzi di ricambio degli aerei, ma anche l’emissione di fatture per operazioni che in realtà non erano effettivamente quelle indicate nella documentazione contabile.
corriere.it
 
Mbare stamu avvulannuuuuuu (cit.)

Per i non siculi: compare stiamo volando (da una intercettazione sullo scandalo scommesse che hanno riguardato il Calcio Catania lo scorso anno)
 
Perchè, non si può essere arrestati due volte?
O pensavi fosse ancora in carcere?
Pensavo fosse in carcere o agli arresti domiciliari.
Sognavo eh
Edit: infatti, non era nemmeno più agli arresti domiciliari per la questione Catania. Gli erano stati revocati ed aveva il solo obbligo di firma.
 
Ma la compagnia, pur avendo interrotto le operazioni, è stata dichiarata fallita o era ancora nella procedura di liquidazione?
 
Ultima modifica da un moderatore:
Crack Windjet, altra tegola per Pulvirenti
Sequestrato 1 milione di euro sui conti svizzeri


Gli sviluppi dell'indagine condotta dalla Guardia di Finanza.

CATANIA. A seguito di ulteriori sviluppi delle indagini sul dissesto della “WIND JET S.p.a.”, il G.I.P. presso il Tribunale di Catania, su richiesta dei magistrati del gruppo per i “reati contro la criminalità economica” della locale Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro di 1milione di euro nei confronti di Antonino PULVIRENTI. Gli accertamenti – eseguiti dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, sotto il coordinamento dell’A.G. procedente – avevano già permesso di accertare che la GIAFAR S.A., società fiduciaria elvetica, nel marzo 2011, aveva versato 3.000.000 di euro su conti correnti della WIND JET S.p.a., con causale “futuro aumento del capitale sociale”. Successivamente, poco prima della sospensione dell’attività della compagnia aerea, gli amministratori della WIND JET, quando la società era ormai in evidente crisi finanziaria, hanno restituito alla fiduciaria elvetica 1.000.000 di euro, riaccreditando l’importo su un conto svizzero alla stessa intestato. Tale condotta era stata originariamente qualificata dai Magistrati della Procura etnea quale bancarotta preferenziale, ritenendo la società fiduciaria svizzera soggetto estraneo rispetto alla “WIND JET”.

Invece, i successivi approfondimenti investigativi, condotti dal Nucleo di polizia tributaria di Catania, hanno consentito di accertare che la fiduciaria elvetica è di fatto riconducibile ad Antonino PULVIRENTI e che il conto corrente, formalmente intestato alla GIAFAR S.A., è in realtà sempre stato nella sua diretta disponibilità, cosicché il milione di euro, restituito dalla WIND JET quale rimborso del finanziamento effettuato dalla società elvetica, era, di fatto, tornato nel suo patrimonio.

Sulla scorta di tali evidenze – peraltro confermate in sede di interrogatorio di garanzia dallo stesso PULVIRENTI – la Procura di Catania ha ritenuto di configurare nei confronti di quest’ultimo, di Stefano RANTUCCIO e di Angelo Agatino VITALITI, rispettivamente Presidente, Amministratore delegato e Componente del consiglio di amministrazione della WIND JET, la più grave ipotesi di bancarotta fraudolenta per distrazione.

Pertanto, è stata data esecuzione – tramite rogatoria internazionale – al provvedimento di sequestro per un ulteriore milione di euro sul conto corrente di Antonino PULVIRENTI già individuato in Svizzera.

http://catania.livesicilia.it/2016/...-1-milione-di-euro-sui-conti-svizzeri_371232/
 
Wind Jet, slitta processo bancarotta per difetto di notifica

Tra gli imputati, del processo relativo al dissesto della compagnia aerea low cost, anche l'imprenditore Antonino Pulvirenti

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CATANIA - E’ stata rinviata al prossimo 9 gennaio, per un difetto di notifica, la prima udienza del processo davanti la prima sezione penale del Tribunale di Catania a 16 persone accusate di bancarotta fraudolenta in relazione al dissesto della compagnia aerea low cost Wind jet, ammessa alla procedura di concordato preventivo con un passivo di oltre 238 milioni di euro. Tra gli imputati anche l'imprenditore Antonino Pulvirenti, ex patron del Calcio Catania. Nell’inchiesta sono confluite i rapporti della Guardia di finanza sul dissesto della compagnia che, per l’accusa, sarebbe «stato effetto di operazioni dolose compiute a partire dal 2005». Al centro dell’inchiesta indagini della Guardia di finanza su un presunto giro di fatture 'gonfiatè per creare fondi in nero.

La Wind Jet, che nel 2009 era la prima compagnia low cost in Italia, con tre milioni di passeggeri, in realtà, sostiene la Procura di Catania, non poteva volare da almeno quattro anni prima della chiusura perché, precisano i Pm, «nel 2005 il suo bilancio aveva un passivo di 600 mila euro che tecnicamente non le permetteva di operare». Poi, con una serie di «operazioni di maquillage di bilancio, con una bancarotta che si è dipanata negli anni», grazie anche «a controllori che non hanno controllato», si è tenuta la compagnia aperta. Accuse sempre contestate dagli indagati.

«I passeggeri danneggiati che non hanno ancora provveduto a inviare la richiesta di costituzione di parte civile potranno ancora farlo prima della prossima udienza». Lo afferma in una nota Confconsumatori. L’associazione ha preannunciato la richiesta di costituzione di parte civile "come associazione di consumatori e nell’interesse di tutti i passeggeri che hanno già conferito mandato". "Continueremo la nostra battaglia a fianco dei passeggeri così come fatto sin dal 2012 - dice il responsabile nazionale Trasporti Confconsumatori, avvocato Carmelo Calì - valorizzando tutte le opportunità esistenti affinché i passeggeri ottengano giustizia per tutti i torti e i soprusi subiti in occasione della triste vicenda Windjet».

http://www.lasicilia.it/news/catani...cesso-bancarotta-per-difetto-di-notifica.html
 
Ma i controllori che non hanno controllato stanno ancora controllando senza controlli?!?
 
Crac Wind Jet: ammesse alcune parti civili
Esclusi, invece, i passeggeri già risarciti e due associazioni

Si è svolta ieri, 10 luglio, la terza udienza del processo di primo grado per bancarotta fraudolenta, che vede sul banco degli imputati sedici persone, coinvolte nel crac della compagnia aerea Wind Jet. Tra gli imputati figura anche l'imprenditore Antonino Pulvirenti, Presidente della compagnia aerea, insieme ad altri dirigenti della società.
I giudici della prima sezione penale del tribunale, presieduta da Roberto Passalacqua, hanno ammesso diversi soggetti che avevano presentato richiesta di costituirsi parte civile. Tra questi l'associazione Confconsumatori, che assiste numerosi passeggeri e gli ex dipendenti della compagnia.
Esclusi, invece, i passeggeri già risarciti e le associazioni "Codice Onlus" e "Codice Sicilia". Secondo la Procura di Catania, Wind Jet, che nel 2009 era la prima compagnia low cost in Italia, con tre milioni di passeggeri trasportati all’anno, non avrebbe potuto operare fin dal 2005, quando il suo bilancio riportava un passivo di 600 mila euro.

Fonte: https://www.teleborsa.it/News/2018/07/11/crac-wind-jet-ammesse-alcune-parti-civili-233.html
 
Rispolvero questa discussione per dirvi, in mezzo a tutto questo marasma per l'aviazione civile, che settimana scorsa mi sono visto accreditare 11, 75 euro come 5% di rimborso di un volo prenotato per luglio 2012 e non effettuato causa fallimento della compagnia.