Voli low cost, il grande affare dei bagagli a mano: in Europa spesi oltre 10 miliardi per portarli a bordo


Cesare.Caldi

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Voli low cost, il grande affare dei bagagli a mano: in Europa spesi oltre 10 miliardi per portarli a bordo
di Leonard Berberi

L’analisi del «Corriere» sulle principali compagnie low cost del continente: pagati extra quasi 390 milioni di trolley, il record di Ryanair. Ecco tutti i numeri

I viaggiatori hanno speso oltre 10 miliardi di euro nel 2024 pur di portarsi a bordo dei voli low cost in Europa un trolley oltre allo zainetto o una borsetta. Non solo è la principale fonte di ricavi tra i servizi a pagamento da parte delle compagnie, si tratta pure una delle voci con il più alto margine di guadagno del settore. Il numero emerge per la prima volta dalle stime che il Corriere ha effettuato incrociando i dati interni delle sette principali aviolinee «senza fronzoli», la configurazione degli aerei e i bilanci depositati. E non tiene conto degli introiti registrati dal pagamento al gate d’imbarco dopo essere incappati nei controlli aggiuntivi.

Il servizio extra
Da diversi anni nel Vecchio Continente chi acquista la tariffa base di un volo low cost può salire a bordo solo con un piccolo effetto personale da riporre sotto al sedile di fronte. Per portarsi anche un bagaglio di dimensioni significative — un trolley o un borsone — da depositare nelle cappelliere viene chiesta una spesa ulteriore sotto il nome di «Priorità e 2 bagagli» (Ryanair) o «Priority» (Wizz Air). Negli ultimi tempi, e al di fuori di periodi di picco, questa voce spesso pesa di più della tariffa base, per cui non è raro notare voli a 19,99 euro a tratta a fronte di 34,99 ulteriori richiesti per imbarcarsi con un trolley.

Il peso degli «ancillari»
Nel 2024 secondo Jay Sorensen, che da anni tiene conto del fenomeno dei ricavi cosiddetti «ancillari», la spesa complessiva dei passeggeri a livello mondiale è stata di 148 miliardi di euro di cui 124 miliardi soltanto tra scelta del posto, trolley in cabina, pasti a bordo, bagaglio in stiva, eccetera. Si tratta di circa il 15% del fatturato complessivo delle aviolinee (che quest’anno sfonderà i mille miliardi di euro secondo le previsioni della Iata). A sfogliare i bilanci delle low cost oltre la metà dei passeggeri acquista servizi aggiuntivi.

Il costo dei trolley
I ricavi delle singoli voci extra sono tra i segreti meglio custoditi dalle compagnie aeree. E quella dei bagagli a mano viene costantemente monitorata perché per alcune low cost rappresenta l’85% del totale degli «ancillari». Non a caso così come per il semplice volo anche il pacchetto aggiuntivo che consente di salire col trolley è soggetto alla tariffazione dinamica, con il prezzo che varia a seconda della rotta e del mercato: i collegamenti da/per il Regno Unito, per esempio, sono tra i più cari d’Europa.

Il record di Ryanair
Ryanair è la low cost che registra i maggiori ricavi del segmento. Questo grazie non solo ai volumi di traffico — circa 200 milioni di passeggeri trasportati nel 2024 — ma anche a una maggiore capienza delle cappelliere che è passata dai 118 bagagli dei Boeing 737 con la configurazione «classica» ai 178 dei Boeing 737 e 737 Max con quella nuova. Negli 1,11 milioni di voli effettuati la low cost irlandese ha fatto salire in cabina attorno a 166 milioni di trolley che le hanno portato nelle casse 4 miliardi di euro, secondo i calcoli del Corriere.

Le altre low cost
Altri 3 miliardi di euro di extra per il bagaglio a mano i passeggeri li hanno spesi con i voli di easyJet, mentre è quasi un testa a testa tra Wizz Air e Vueling (gruppo Iag, holding di British Airways, Iberia) che nel 2024 hanno portato a casa rispettivamente 1,2 e 1,1 miliardi di euro ciascuna. Che le low cost stiano facendo affari con i trolley lo si vede anche sui conti di Eurowings (gruppo Lufthansa) con 670 milioni di euro di «ancillari» e di Transavia (gruppo Air France-Klm) con oltre 470 milioni, mentre Volotea ha incassato quasi 210 milioni.

Il costo effettivo
L’analisi dei dati interni mostra anche quanto alta sia la redditività. Di solito il bagaglio a mano consentito pesa tra gli 8 e i 10 chilogrammi. Questo contribuisce ad appesantire il velivolo che così deve bruciare più cherosene. Insomma: chi si imbarca con un trolley fa aumentare i costi operativi della compagnia. Ma di quanto? Di 1,3 euro circa, stando ai calcoli del Corriere, su una tratta media intra-europea (le low cost non volano su rotte intercontinentali). Anche in quelle rotte verso le località di vacanza dove l’extra viene venduto anche a 75 euro.

Maxi-utili
Quindi, per fare un esempio, per un volo che trasporta 120 bagagli a mano la compagnia spende 156 euro in più di cherosene (non ci sono costi per l’handling perché a differenza di quello in stiva, la valigia in cabina viene portata dallo stesso passeggero). Ma considerando 25 euro di richiesta per l’extra a viaggiatore questo porterebbe nelle casse del vettore 3 mila euro, con un profitto di 2.844 euro. Moltiplicato per centinaia di voli al giorno ed ecco che si arriva al risultato spettacolare nascosto nei bilanci.
lberberi@corriere.it

Nell articolo ci sono anche dei grafici che non si riesce a riportare:

 
Credo ormai lo sappiano tutti.
Io quando capita viaggio con una borsa tipo tasca di Eta Beta o stomaco di Kowalski, entra precisa sotto al sedile e contiene tutto il necessario per un 3/4 giorni di permanenza.
In ogni caso, anche col bagaglio al seguito, le tariffe sono comunque convenienti per la tipologia di trasporto.
 
Alcuni parlamentari europei hanno presentato una proposta per rendere gratuito il bagaglio a mano cioè compreso nel prezzo base del volo. Le dimensioni di bagaglio compreso che propongono sono però una via di mezzo, piu' grandi dell'oggetto personale da mettere sotto al sedile che già è compreso, ma piu' piccolo delle dimensioni massime dei trolley da mettere nelle cappelliere. Propongono somma delle dimensioni massimo 100cm e peso massimo 7kg, oltre questi limiti le compagnie potranno applicare supplementi. La proposta dovrebbe essere discussa il 24 giugno in Commissione Trasporti UE. Le compagnie low cost e la loro associazione sono già sul piede di guerra.

 
Ultima modifica:
Quello che io imporrei è una "tariffa standard" per la pubblicità dei prezzi con possibilmente una standardizzazione delle dimensioni e peso dell'eventuale bagaglio: su newsletter, offerte speciali, pubblicità, motori di ricerca, OTA, ecc, in modo da eliminare le offerte potenzialmente ingannevoli e di consentire ai consumatori non esperti di aviazione di scegliere con un certo grado di affidabilità. Ma mi rendo anche conto che nella pratica è molto difficile...

Dare il bagaglio a mano sempre incluso potrebbe anche portare a quello che succede in Brasile, dove è così per effetto di una direttiva ANAC: ovviamente tutti portano il bagaglio a mano, con l'effetto che molti di questi bagagli finiscono in stiva (sui voli interni brasiliani, con un po' di accortezza, si riesce a far imbarcare il bagaglio quasi sempre); immagino che questo aumenti il costo di handling, che poi viene ovviamente spalmato su quello dei biglietti.

Curiosità: per il carico in stiva, come viene calcolato il costo applicato dall'handler alla compagnia: a peso, a pezzo di bagaglio, volume, numero passeggeri, un mix di queste cose?
 
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Alcune hanno dei prezzi proibitivi per quanto riguarda il bagaglio a mano, molto spesso si trovano prezzi minori con le compagnie di bandiera ( mi si passi il termine, non so come chiamarle).
Una delle più costose per per portare il bagaglio a mano la evito, e si chiama anche low cost ma è l'opposto.
 
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Alcune hanno dei prezzi proibitivi per quanto riguarda il bagaglio a mano, molto spesso si trovano prezzi minori con le compagnie di bandiera ( mi si passi il termine, non so come chiamarle).
Una delle più costose per per portare il bagaglio a mano la evito, e si chiama anche low cost ma è l'opposto.
L' altro giorno Easyjet mi chiedeva ben 42 euro one way per portare il trolley in cabina quindi 84 euro ar. A conti fatti ho prenotato con una major spendendo meno. Easyjet e Wizzair sono le piu' care per portare il trolley in cabina.
 
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Credo ormai lo sappiano tutti.
Io quando capita viaggio con una borsa tipo tasca di Eta Beta o stomaco di Kowalski, entra precisa sotto al sedile e contiene tutto il necessario per un 3/4 giorni di permanenza.
In ogni caso, anche col bagaglio al seguito, le tariffe sono comunque convenienti per la tipologia di trasporto.

con il tucano tugò riesco a farmi pure io 3/4 giorni senza grossi problemi. Anche con l'aggiunta del trolley da 10kg comunque i prezzi possono essere estremamente validi. Preferisco la massima flessibilità in base al viaggio che devo fare piuttosto che una tariffa che includa cose che potrei non usare ma che parte da prezzi maggiori. Aggiungo poi che in due un trolley spesso puo' bastare assieme al bagaglio incluso nella tariffa base...
 
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Cinquanta anni fa (forse anche un po' di piu'), una 'borsetta per signora' e 'una quantita' ragionevole di libri o riviste da leggere in viaggio' non venivano considerate parte del bagaglio a mano. Mia madre e la mia prima moglie viaggiavano con 'borsette per signora' che avrebbero potuto contentere il traghetto per Venezia Lido.
 
A me sembra giusto che sia quotato a parte, corrisponde alla struttura dei costi e fa si che non ci sia troppo affollamento a bordo e inaffidabilita' del servizio. Paghi per quello che ricevi.

Sicuri che questi parlamentari non siano del parlamento sovietico? La politica commerciale e la scelta dei clienti se comprare o no un servizio non li riguardano, fino a che non ci sono scorrettezze e comunicazioni mendaci.
 
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Io invece accarezzo da tempo una personalissima utopia: una soglia di kg compresa nel prezzo della tariffa base, ad esempio 100kg.

Poi si pesano insieme passeggero e bagagli.
 
una volta che obbligassero le compagnie a non scorporare il bagaglio dal biglietto base, dove starebbe il vantaggio per i viaggiatori?
 
hahaha. vedo che hai quotato il mio messaggio... era forse qualche allusione? :)
 
A far pagare i passeggeri in base al peso corporeo qualcuno forse ne aveva gia' parlato, anche questo in un certo senso corrisponderebbe alla struttura dei costi, ma avrebbe qualche problemino politico. D'altronde vengono gia' venduti posti di diverse dimensioni con prezzi diversi....

Mi chiedo come sarebbe se facessero qualche row per famiglie con sedili ridotti per i bambini recuperando un po' di spazio (es. 2 sedili standard e 2 piccoli nello spazio di un row da 3 sedili) ottimizzandone il numero e il riempimento in modo statistico, ma ovviamente l'uso dei posti per bambini sarebbe influenzato da rotta, orario e prevalenza di traffico leisure. Poi sai che cinema certificare? Anche se dare a un pax un sedile della sua misura chissa' in teoria potrebbe addirittura migliorare la sicurezza, test e certficazioni sarebbero un incubo.

Facciamo prima ad aspettare i posti in piedi, ogni tanto se ne parla.
 
una volta che obbligassero le compagnie a non scorporare il bagaglio dal biglietto base, dove starebbe il vantaggio per i viaggiatori?
Io sogno invece una piattaforma di ricerca di voli tipo Skyscanner/Google flights in cui già nella fase iniziale viene chiesto che tipo di bagaglio vuole il pax così da mostragli subito il prezzo finale e poter confrontare bene le compagnie... Così smettiamo di credere che si possa volare a 9,99€.
 
Io sogno invece una piattaforma di ricerca di voli tipo Skyscanner/Google flights in cui già nella fase iniziale viene chiesto che tipo di bagaglio vuole il pax così da mostragli subito il prezzo finale e poter confrontare bene le compagnie... Così smettiamo di credere che si possa volare a 9,99€.
Non so se a 9,99…ma i prezzi finali devono essere tali per legge quando pubblicizzati, per cui il “a partire da 9,99” potrebbe effettivamente anche poter dire che se non vuoi il posto, il bagaglio, il pasto o altro allora ci voli con quel prezzo.
Che poi questo valga solo per le compagnie aeree o i viaggi non si capisce; ieri sentivo pubblicità autovettura a ennemila “senza IVA”.
 
è ovvio che le low cost (ma non solo) cerchino un po' di farti abboccare, ma la gente o si è fatta furba o gli va bene così. non credo che serva regolamentare a livello europeo ogni aspetto della propria vita