VIE-VRN senza che qualcuno si accertasse chi fossi


Starstruck

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29 Settembre 2011
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Sono un grande viaggiatore ed appassionato di aviazione e per questi motivi, nonostante i miei soli 23 anni, ho bisogno di delucidazioni da parte di qualcuno riguardo ad uno dei miei ultimi viaggi.

Pasqua a Vienna. Volo Verona-Vienna con Air Dolomiti. Atterraggio sotto una bufera di neve e il nostro ATR prova ad atterrare per ben 3 volte senza successo; la quarta volta ci riesce per fortuna. Brivido a parte, il problema è stato il ritorno 3 giorni dopo.

Arriviamo in aeroporto, il check lo avevo già fatto in hotel, passiamo (io e un mio amico) i controllo di sicurezza senza che qualcuno ci chiedesse la carta d'identità o il passaporto. A nessuno dei due. Solo i biglietti. Strano. Ma proseguiamo.

Arriviamo al gate, attendiamo l'annuncio del personale di terra, arriviamo davanti al medesimo, e ancora una volta nessuno che ci chiede un documento. Solo il biglietto, che viene strappato e veniamo invitati a proseguire sul bus.

Saliamo sull'aereo e il personale di volo per la terza volta ci chiede il biglietto. Solo quello. Nessuno documento.

Conosco molto bene Air Dolomiti, conosco bene Lufthansa, conosco bene l'aeroporto di Vienna e il popolo tedesco/austriaco (abito vicino a Bolzano) .. eppure nonostante siano passati 6 mesi mi chiedo come sia potuto succedere che UN PASSEGGERO SIA SALITO SU UN VOLO SENZA CHE GLI FOSSE CHIESTO UN DOCUMENTO. Potevo essere un rifugiato politico, un terrorista, una qualsiasi altra persona con il mio biglietto.. e saliva su quel volo senza problemi.

Qualcuno mi sa dire se ciò è normale? Sono davvero stupito. Air Dolomiti mi ha giocato un brutto scherzo. Non credo sia affatto una avvenimento di poca entità.
 
In Germania, è normalissimo prendere voli, limitatamente ai collegamenti domestici o UE, senza che nessuno ti chieda un documento d'identità. Non accade ovviamente con Ryanair o easyJet.

A Febbraio, ho fatto un TXL-VRN con AB e nessuno mi ha chiesto un documento d'identità. Ovviamente, la compagnia si riserva di controllare uno per uno i documenti dei passeggeri.

Nell'area Schengen vige la libera circolazione di persone, pertanto non esistono più le dogane e per andare da Ventimiglia a Mentone non devo esibire più alcun documento.

Comunque, se sei un terrorista come fai a oltrepassare i controlli di sicurezza armato ? :D
 
Questo non lo sapevo, grazie!

Per ciò che riguarda il terrorista ho volato con una forbice di più di 10 cm dimenticata nel mio bagaglio a mano proprio quest'estate e nessuno si è accorto di nulla. Solo io il giorno dopo mentre disfando il bagaglio! O l'anno scorso in cui sono partito con la Gatorade mezza piena e nessuno se n'è accorto. Ma i migliori sono gli irlandesi che ti vendono coltelli al duty free dopo aver passato i controlli di sicurezza :-)

Il modo credo che sia possa trovare!
 
esatto: in Germania il controllo documentale per i voli intraeuropei non esiste. Per questo i tedeschi strabuzzano gli occhi quando qui da noi gli si chiede il documento mediamente 2 o 3 volte
 
In Germania, è normalissimo prendere voli, limitatamente ai collegamenti domestici o UE, senza che nessuno ti chieda un documento d'identità. Non accade ovviamente con Ryanair o easyJet.

In ottobre ho volato con easyjet da mxp a cdg e nn solo nn m hanno mai controllaro la carta d'identitá, ma nn m hanno neanche strappato il biglietto. Invece l'anno scorso un mio collega nn aveva la carta d'identitá (nonostante gliel'avessi ricordata fino a 2 min prima di partire x mxp!) e dovevamo prendere un mxp-fco-mxp sempre con easyjet. Conclusione sia all'andata che al ritorno al gate hanno accettato la tessera dell'ordine dei medici come documento d'identitá...
 
In Norvegia oltre che per i voli domestici, neppure per i voli internazionali è previsto il controllo documenti al gate. E' la normalità.
 
In Norvegia oltre che per i voli domestici, neppure per i voli internazionali è previsto il controllo documenti al gate. E' la normalità.
Anche in Olanda e' così .
Ho fatto blq - muc e a Bologna mi hanno anche fatto togliere gli occhiali da sole per controllare la corrispondenza della foto della carta d'identità , mentre da muc a ams e poi da ams a fra e rientro a blq nessuno mi ha chiesto documenti.
 
Vado OT scusate, ma voglio raccontarla giusto per vedere quanto sia diverso il mondo dei controlli ( ed in questo caso, ridicolo).
Ieri al check in della VCE FCO su AZ l'operatrice (dell'handler) controlla la carta di identità e mi dice: scusi signore ma mi dovrebbe dare un altro documento perché il suo non è valido. Strabuzzo gli occhi e' chiedo perché? Lei candida mi dice. Non è emesso regolarmente (sono espatriato quindi la mia carta di identità e' emessa dalla Ambasciata) quindi non rientra nei documenti accettati, piccolo scambio di "riflessioni" (l'ho mandata a caxxre subito) e mi tira fuori un A4 con le procedure di check in dove cito "controllare data di scadenza e comune di rilascio".
Per farla breve (avevo il passaporto anche esso rilasciato dall' Ambasciata) e non ho voluto darglielo di principio) le ho dato apposta un altra carta d'identità ( rilasciata dallo stato in cui sono residente), la poveretta e' andata in tilt ed ha chiamato la polaria... Che ovviamente l'ha mandata a riflettere anche più rapidamente di me... ;)

Povera Italia mia...

Fine OT
 
In Germania, è normalissimo prendere voli, limitatamente ai collegamenti domestici o UE, senza che nessuno ti chieda un documento d'identità. Non accade ovviamente con Ryanair o easyJet.

A Febbraio, ho fatto un TXL-VRN con AB e nessuno mi ha chiesto un documento d'identità. Ovviamente, la compagnia si riserva di controllare uno per uno i documenti dei passeggeri.

Nell'area Schengen vige la libera circolazione di persone, pertanto non esistono più le dogane e per andare da Ventimiglia a Mentone non devo esibire più alcun documento.

Comunque, se sei un terrorista come fai a oltrepassare i controlli di sicurezza armato ? :D

d'accordo sulla libera circolazione in area schengen, ma la IATA impone che il biglietto sia emesso con l'esatto nome e cognome così come riportato sul documento, quindi mi chiedo: come hanno fatto questo controllo al forumista qui sopra? poteva benissmo avere in mano il biglietto di un suo amico a questo punto.... in ogni caso, schengen o meno, ci vedo una falla nel sistema...
 
d'accordo sulla libera circolazione in area schengen, ma la IATA impone che il biglietto sia emesso con l'esatto nome e cognome così come riportato sul documento, quindi mi chiedo: come hanno fatto questo controllo al forumista qui sopra? poteva benissmo avere in mano il biglietto di un suo amico a questo punto.... in ogni caso, schengen o meno, ci vedo una falla nel sistema...

la IATA non è un organo di polizia, ne un organismo sovranazionale e non ha alcuna autorità in termini di regole sui documenti d'identità. E' solo una associazione delle compagnie aeree. Eventualmente su alcune tematiche rilascia delle linee guida ai propri membri.

Ciò che è importante ricordare è che il nome e cognome del passeggero riportato nella lista passeggeri è colui che è coperto dalle protezioni assicurative obbligatorie in caso di danni alle cose e/o alla persona.
 
Vado OT scusate, ma voglio raccontarla giusto per vedere quanto sia diverso il mondo dei controlli ( ed in questo caso, ridicolo).
Ieri al check in della VCE FCO su AZ l'operatrice (dell'handler) controlla la carta di identità e mi dice: scusi signore ma mi dovrebbe dare un altro documento perché il suo non è valido. Strabuzzo gli occhi e' chiedo perché? Lei candida mi dice. Non è emesso regolarmente (sono espatriato quindi la mia carta di identità e' emessa dalla Ambasciata) quindi non rientra nei documenti accettati, piccolo scambio di "riflessioni" (l'ho mandata a caxxre subito) e mi tira fuori un A4 con le procedure di check in dove cito "controllare data di scadenza e comune di rilascio".
Per farla breve (avevo il passaporto anche esso rilasciato dall' Ambasciata) e non ho voluto darglielo di principio) le ho dato apposta un altra carta d'identità ( rilasciata dallo stato in cui sono residente), la poveretta e' andata in tilt ed ha chiamato la polaria... Che ovviamente l'ha mandata a riflettere anche più rapidamente di me... ;)

Povera Italia mia...

Fine OT

Comportamento poco professionale dell'operatrice. Al posto tuo, non so come avrei reagito: al momento del check in si è già abbastanza stressati da tutto il resto, avere a che fare con questi problemi causati da miopia mentale è davvero spiacevole.

Però mi pare che la colpa sia soprattutto di chi ha scritto le procedure di check in e non si è degnato di pensare a chi può in effetti rilasciare le carte d'identità. Queste cose succedono quando si mette gente poco qualificata e poco professionale a fare lavori che hanno un impatto su altri. E questa persona credo che guadagni un pochino di più della povera operatrice che è stata terrorizzata a ripetere le procedure secondo quanto scritto sull'A4 come una scimmietta ammaestrata.
 
Vado OT scusate, ma voglio raccontarla giusto per vedere quanto sia diverso il mondo dei controlli ( ed in questo caso, ridicolo).
Ieri al check in della VCE FCO su AZ l'operatrice (dell'handler) controlla la carta di identità e mi dice: scusi signore ma mi dovrebbe dare un altro documento perché il suo non è valido. Strabuzzo gli occhi e' chiedo perché? Lei candida mi dice. Non è emesso regolarmente (sono espatriato quindi la mia carta di identità e' emessa dalla Ambasciata) quindi non rientra nei documenti accettati, piccolo scambio di "riflessioni" (l'ho mandata a caxxre subito) e mi tira fuori un A4 con le procedure di check in dove cito "controllare data di scadenza e comune di rilascio".
Per farla breve (avevo il passaporto anche esso rilasciato dall' Ambasciata) e non ho voluto darglielo di principio) le ho dato apposta un altra carta d'identità ( rilasciata dallo stato in cui sono residente), la poveretta e' andata in tilt ed ha chiamato la polaria... Che ovviamente l'ha mandata a riflettere anche più rapidamente di me... ;)

Povera Italia mia...

Fine OT

Grande! hai fatto benissimo ed anch'io faccio come te.
La cosa "ridicola" e' che a noi, "Italiani", con carta d'identita' "Italiana", ci fanno dei problemi mentre siamo in "Italia"
ma zero problemi all'estero. Qua si va oltre il ridicolo.
 
L'introduzione del controllo della carta d'identità all'imbarco è avvenuta dopo l'11 settembre 2001. Praticamente se fai di professione "Il Terrorista", scritto chiaramente sulla carta, non ti fanno imbarcare. Perciò occhio a come si sceglie il lavoro.
 
L'introduzione del controllo della carta d'identità all'imbarco è avvenuta dopo l'11 settembre 2001. Praticamente se fai di professione "Il Terrorista", scritto chiaramente sulla carta, non ti fanno imbarcare. Perciò occhio a come si sceglie il lavoro.
Doveri controllare (ma non ho voglia di alzarmi a prendere il portafoglio) ma mi pare che sulla carta d'identità elettronica la professione non sia più riportata ....
Comunque il controllo dei documenti al gate - ormai il check-in è spesso un lontano ricordo - è abbastanza random anche in Italia. Qualche volta si limitano a controllare che tu l'abbia in mano, altre volte cercano di impararlo a memoria.
Del resto anche quando rientri nell'area Schenghen molto spesso il controllo passaporti da parte della polizia (in Italia e all'estero) in genere è una pura formalità se hai un documento comunitario.
 
Non sempre però non controllare la carta d'identità o la carta d'imbarco è cosa buona e giusta, un annetto fa, sotto le festività di pasqua su un PMO-FCO AZ mentre ero già seduto un signore venne con fare minaccioso dicendomi che avevo occupato il suo posto, io pensando che mi fossi sbagliato controllai la carta d'imbarco ma quello era proprio il mio posto, lui sempre più arrabbiato chiamò l'AV che a quel punto già sull'aereo gli chiese documento e carta d'imbarco... ed ecco.... il suo biglietto era un PMO-LIN e non FCO... resosi conto che avrebbe perso l'aereo visto che stava già sulla pista di rullaggio, iniziò ad imprecare che nessuno gli avesse controllato ne chi fosse ne dove andava... anche se in realtà secondo me, per un buon 80% la colpa è sua...
 
Anche a me una settimana fa, sulla tratta WAW-MXP nessun controllo del documento d'identità...anch'io rimasi molto perplesso....
 
Tante volte nessun controllo del documento anche a me.

Anzi, da ragazzino e pre-2001, ho addirittura viaggiato con un biglietto emesso a nome non mio ma di un mio famigliare.
 
la IATA non è un organo di polizia, ne un organismo sovranazionale e non ha alcuna autorità in termini di regole sui documenti d'identità. E' solo una associazione delle compagnie aeree. Eventualmente su alcune tematiche rilascia delle linee guida ai propri membri.

Ciò che è importante ricordare è che il nome e cognome del passeggero riportato nella lista passeggeri è colui che è coperto dalle protezioni assicurative obbligatorie in caso di danni alle cose e/o alla persona.

è quindi lecito per me volare, che so, col biglietto mi mio cugino fabrizio, se sono ben consapevole che se ci sono problemi l'assicurazione rimborserà appunto fabrizio e non me? in ogni caso sono le compagnie stesse che, aderendo a iata oppure no, richiedono l'esattezza del nome e cognome così come riportato sul documento di identità. quindi, se il controllo documenti non lo fanno da nessuna parte, come si accorgono che i biglietti vengano usati correttamente dagli utenti? questo era il senso del mio post
 
In queste situazioni si vede dove vige una mentalità da "suddito" e dove da "cittadino".
Nei paesi più avanzati si da' per scontato che il "cittadino" rispetti le norme, di conseguenza non lo si angustia se non per fondato sospetto o controlli a campione.
Nei paesi meno evoluti il "suddito" è tenuto continuamente a dare dimostrazione documentale all'"autorità" del momento (che nel caso specifico può anche essere una ragazza del check-in) di essere in regola con le norme.
Ci sono paesi dove il documento che noi chiamiamo carta di identità manco esiste, dato che l'identità la dichiara la persona e non certo un pezzo di carta stampata.
A Fiumicino (e solo ed esclusivamente lì) mi viene chiesto il documento di identità anche quando viaggio in uniforme, con un biglietto di servizio e con l'ID aziendale chiaramente esposto.
Guarda che sono gli altri che muoiono di invidia! qui abbiamo la licenza di caccia, quella di pesca, il tesserino universitario, la patente della prefettura dove c'è una bella foto di quando avevi 20 anni. Qui si presentano al check-in con la Carta d'Indentità(secondo me la peggiore al mondo) a metà, spezzata in due.