[VIDEO] Sprechi Alitalia (I calzini)

  • Autore Discussione Autore Discussione Maya
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Citazione:Messaggio inserito da AZ 1699

Quindi alla fine di spreco non si trattava... ma di semplice usura fisica dei calzini! (pensare che a me durano anche 5 anni i calzini!!!)
Vero è che ciò che conta è il livello di manutenzione tenuto nel tempo, ma è una vita operativa da guinnes ! Non hai per caso una foto dell'esemplare in questione ? Sono troppo curioso ... :D

Certo che dagli occhi di un appassionato, vedere dei futuri aavv che buttano via due calzini col logo Az capitatigli (facendoci pure ironia), lascia col dubbio di quale motivazione abbiano per fare questo lavoro. E perchè siano stati scelti proprio loro.
Ah, quando capitai io davanti alla cesta degli asciugamani da buttare ... ne feci incetta con una tale avidità da provare quasi vergogna ... Li lavai a 90 gradi, e ne feci dono a qualche fine palato che ancora oggi mi manda gli auguri di Natale ...

Al tempo, all'APT di Pavia bisogna dire che erano dei veri e propri sciuponi a confronto ... gran parte del kit fornito, andava poi restituito affinchè venisse sterilizzato e/o riallestito (tuta, stivali, cuffia, estintore, life vest, e maschera antigas). Mentre il borsone contenente gli articoli, l'asciugamano ("Scuola internazionale antincendio, sopravvivenza e salvataggio" ... che figurone ogni volta in spiaggia con le ragazze...) e i guanti usa e getta resistenti al calore, venivano lasciati come omaggio a ricordo della giornata.
Offrivano anche il pranzo in un ristorante adiacente ... i calzini però ce li siamo dovuti portare da casa. Insieme al tubetto di Lasonil (consigliato :))
Al di là della convenienza o meno del lavaggio e riciclo di alcuni oggetti di modesto valore, va anche detto che in una realtà che vende i propri corsi a terzi (come può essere anche Az in questo senso), lasciare in giro gadgets recanti il suo nome, ha una sua logica in termini economici.

Davvero una gran bella struttura quella di Pavia. Probabilmente non ai livelli di quella di Az (che non ho mai visto), ma per essere un centro con risorse non paragonabili a quelle di un'azienda statale, la qualità degli impianti e della preparazione del personale impiegato è notevole.
Mi sembra di ricordare si tratti di un centro principalmente concepito per l'addestramento dei vigili del fuoco, e del personale che opera sulle piattaforme petrolifere. Alcune strutture (gli scivoli ad esempio) possono perciò forse non essere abbastanza specifiche per il contesto del personale navigante. Il cui programma più intenso della giornata tralaltro, è quello nell'attrezzatissima piscina.
Ma per quanto riguarda il fuoco, la prova (Pavia è comunque un test selettivo a tutti gli effetti) consiste nello spegnimento di fiamme non direi di modesta entità, propagatesi su una parete (si entra dentro questa stanza, e se ne può uscire solo dal lato opposto, cioè a fuoco spento). E in quello di un piccolo incendio scoppiato nella toilet di una carlinga ricostruita.
Prove pratiche più che sufficienti credo, anche perchè come già ricordato, il fine di queste esercitazioni (presto dimenticate col tempo) non è tanto quello di formare provetti pompieri, quanto fornire un' idea concreta di cosa significhi una situazione di questo tipo. Impugnare un estintore, maneggiarlo, prenderci confidenza; sentire quanto pesa e quanto rinculo dia quando lo si scarica. Capire sulla propria pelle cosa voglia dire un fuoco davanti al viso, chi si è, e come si reagisce ... cosa si faccia istintivamente, e cosa invece non si debba fare.

La struttura addestrativa più originale comunque, l'ho vista l'anno scorso nel parcheggio adiacente alla sede di Eurofly.
Un simpatico e pittoresco personaggio olandese, ex aviere, pompiere, geniere (non sono riuscito a capire cosa !), che nel rimorchio di un camion ha allestito una vera e propira cabina passeggeri con tanto di toilet, e un arsenale bellico da fare invidia ad una caserma dei VVFF.
Davanti si è sistemato un letto, un bagno e un angolo cottura, e col suo TIR gira l' Europa tenendo corsi di formazione a domicilio.
Da vedere la faccia delle signore che passavano, guardando questo tizio tutto intento a preparare estintori e schierarli in posizione ...
 
Grazie Honeywell!!
Per la cronaca purtoppo da qualche anno,due o tre non viene fornito più il borsone!! :(
 
ho avuto il privilegio di provare sia il Centro Addestramento di Alitalia che quello di Pavia.
non c'è paragone. sul secondo si simulano cosa assolutamente interessanti ma se ne tralasciano altre senza dubbio più importanti. l'evacuazione (facoltativa) dell'elicottero sommerso e capovolto nella piscina è divertente ma forse non proprio utilissimo, così come il lancio in acqua dalla piattaforma di 3 metri (soprattutto se si pensa che senza disporre dell'upper deck di un 747 in ditching il livello dell'acqua è decisamente molto ma molto più facilmente raggiungibile!!!).

disporre di un simulacro dei forni di un galley, delle toilette o delle cappelliere serve a capire, volta per volta, quale siano la tecnica ed i mezzi più opportuni per predisporsi e successivamente affrontare l'estinzione di un incendio.

ritengo che la presa di contatto fisico con il "luogo di lavoro" sia l'aspetto più importante per un Assistente di Volo. sapersi muovere sull'aereo ad occhi chiusi e quindi conoscere molto bene lo spazio nel quale ci si trova ad operare e l'ubicazione degli strumenti è fondamentale sia in condizioni operative normali che di emergenza.
gli automatismi e le procedure cui si è chiamati in entrambi i casi prevedono che sia lasciato poco spazio all'improvvisazione. ecco perchè sapere come è fatto lo scivolo dell'aereo sul quale si opera un volo o quanto pesa una bombola di ossigeno (non perchè sia fondamentale il peso in sè ma perchè è importante conoscere uno strumento a volte così importante), come è fatta e come si usa e così per mille altri dispositivi, equipaggiamenti o semplici attrezzature di bordo, sono elementi assolutamente non trascurabili.

va da sè che disporre di un mock up perfettamente attrezzato e realistico non ha eguali. ci si rende conto di quanto valga soltanto quando lo si cambia o se ne ha uno anche solo leggeremente diverso.

sulla questione calze non mi soffermo più di tanto. faccio solo notare che se quei calzini non venissero distribuiti i due si lamenterebbero della cattiva organizzazione o della mancanza di igiene in un posto frequentato da molte persone.
ne hanno un paio a testa e si lamentano perchè ai loro occhi sembra uno spreco.
non so che fine facciano al termine della giornata ma non credo che un paio di calzini di quella (opportunamente infima) qualità si paghi 2 euro. non se si pensa che, forse, non vengono prodotti nella ricca Ginevra ma molto più probabilmente nella più accessibile Cina.
 
Citazione:Messaggio inserito da I-DAVE

Mah.

Al mercato, un paio di calzini in spugna, costa circa 2€ (spesso li si trova in offerta a 5€ tre paia, ma per amor di spreco prendiamo il caso peggiore :D). I calzini AZ che vengono dati in Magnifica, se la qualità è la stessa del centro d'addestramento, è piuttosto bassa, e non varrebbero nemmeno quella cifra, ma passiamo oltre. Immaginando che AZ (o il centro di addestramento in questione) li compri al mercato e non goda di prezzi di favore presso nessun grossista (nel qual caso l'ufficio acquisti andrebbe licenziato in tronco), e presupponendo che questo centro lavori come un dannato e certifichi 30 addetti al giorno, ognuno dei quali necessiti due paia di calzini al giorno, per ogni giorno dell'anno, la cifra totale sarebbe di € 43.800,--. Credo che una qualsiasi multinazionale spenda infinitamente di più solo per la cancelleria...

L'addestramento di un aa/vv? 2.000€, con Mastercard

I calzini per l'addestramento, in un anno? 43.800€, con Mastercard

Qualcuno che ti salvi il q-lo quando bisogna evacuare l'aereo? Non ha prezzo...

DaV

[:304][:304][:304]

grande classe