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ANSA:
» 2007-02-03 14:18
IL MITICO JUMBO 747 COMPIE 40 ANNI
ROMA - Per i bambini nati insieme con lui negli anni Sessanta definirlo jumbo jet voleva dire poco meno che spaziale: era grande, il più grande costruito a tutt'oggi, insidiato solo dall'A380 dell'Airbus. Il Boeing 747 resiste al mito e compie 40 anni, tanti ne sono passati dal suo primo decollo, il 9 febbraio del 1967. Le ali possenti e la tipica gobba ne hanno fatto subito un mito della tecnologia come lo Shuttle, il Concorde, e gli altri signori dei cieli. Ma se il Concorde, l'aereo più 'vip', è andato in pensione nel 2003, il '747' è ancora un'attrazione, tanto che se ne sta progettando una versione "advanced" che si chiamerà 747-8 per il prossimo futuro.
E pensare che all'inizio erano in pochi a crederci e costruirlo é stata una vera impresa: la Boeing non aveva una fabbrica abbastanza grande per assemblare un aereo così imponente (nella versione 400 è composto da più di sei milioni di pezzi costruiti in 33 paesi diversi) e dovette costruirne una completamente nuova vicino ad Everett, nei pressi di Seattle, lungo la strada che porta a Vancouver, in Canada. Negli anni Settanta i suoi piloti lo soprannominarono "the queen of the skies", la regina dei cieli, proprio per via delle sue dimensioni e capacità. In alcune configurazioni garantisce un volo non-stop su un terzo della circonferenza terrestre, da New York a Hong Kong, e nel 1989 un 747-400 ha volato senza passeggeri da Londra a Sydney in 20 ore e 9 minuti senza tappe intermedie. Il gioiello della casa di Seattle è perciò destinato a brillare ancora per molto tempo, e non teme neanche il ricordo dei disastri aerei più catastrofici dell'aviazione civile.
Come il Jumbo della Klm che nel 1977 a Tenerife si scontrò in fase di decollo con un suo gemello (un 747 della Pan Am) che aveva occupato la pista. I morti furono 583 e quello delle Canarie resta finora il peggior disastro aereo mai accaduto. Anche il secondo incidente più grave nella storia aeronautica vede protagonista un Jumbo, quello del volo 123 della Japan Airlines che nel 1985 per un'errata manutenzione del veicolo provocò 520 morti. Se la vita inizia a 40 anni si può certo dire che il Jumbo ha ancora molta strada da fare, magari con qualche lifting o restyling. Le nuove versioni in progettazione lo confermeranno come il fiore all'occhiello dello storico marchio americano, fondato nel 1916 da William Boeing e George Conrad Westervelt, un ingegnere della marina a stelle e strisce. Il primo volo commerciale del '747' risale al 1970 e fino ad un anno fa ne sono stati prodotti 1.430 (é uno dei modelli più prolifici della Boeing). Nell'assetto standard ospita 416 passeggeri, mentre in quella con due sole classi può tenere a bordo fino a 524 passeggeri.
La prima compagnia ad acquistarlo fu la Pan Am nel 1966 (25 velivoli per un valore di 550 milioni di dollari) quando c'era ancora la versione preliminare, mentre attualmente a possederne di più sono la Japan Airlines (78 nelle varie versioni) e la British Airways (56). Il primo 747 con il tricolore dell'Alitalia fu consegnato il 13 maggio del '70 e volo' con i colori nazionali per 11 anni. Dopo l'11 settembre utilizzarli diventò antieconomico e la compagnia di bandiera decise di sostituirli con i 777, sempre della casa Usa. Rimasero due versioni per i cargo, ma nel 2004 la società italiana decise di radiare gli ultimi esemplari.
A quarant'anni di distanza "The queen" svetta ancora riconoscibilissimo nelle piste degli aeroporti, nonostante i disastri, i misteri e gli attentati: erano 747 anche l'aereo fatto saltare dai terroristi sui cieli di Lockerbie nel 1988 e quello esploso in volo presso Long Island nel 1996; nel primo caso morirono 243 persone, nel secondo 230. Il termine Jumbo Jet era già in uso quando il 9 febbraio del '67 decollo' il primo 747 e la Boeing fece di tutto per evitare che il nomignolo fosse affibbiato alla sua creatura, ma dopo poco 747 e Jumbo Jet divennero sinonimi, con buona pace di quanti riuscirono in quattro anni a portarlo dalle carte progettuali alle piste di decollo, lavorando tanto freneticamente da essere soprannominati "the incredibles". Come incredibile resta il fascino che esercita un bolide dell'aria capace di tenere quando è pressurizzato una tonnellata d'aria, nella sola fusoliera.
ANSA:
» 2007-02-03 14:18
IL MITICO JUMBO 747 COMPIE 40 ANNI
ROMA - Per i bambini nati insieme con lui negli anni Sessanta definirlo jumbo jet voleva dire poco meno che spaziale: era grande, il più grande costruito a tutt'oggi, insidiato solo dall'A380 dell'Airbus. Il Boeing 747 resiste al mito e compie 40 anni, tanti ne sono passati dal suo primo decollo, il 9 febbraio del 1967. Le ali possenti e la tipica gobba ne hanno fatto subito un mito della tecnologia come lo Shuttle, il Concorde, e gli altri signori dei cieli. Ma se il Concorde, l'aereo più 'vip', è andato in pensione nel 2003, il '747' è ancora un'attrazione, tanto che se ne sta progettando una versione "advanced" che si chiamerà 747-8 per il prossimo futuro.
E pensare che all'inizio erano in pochi a crederci e costruirlo é stata una vera impresa: la Boeing non aveva una fabbrica abbastanza grande per assemblare un aereo così imponente (nella versione 400 è composto da più di sei milioni di pezzi costruiti in 33 paesi diversi) e dovette costruirne una completamente nuova vicino ad Everett, nei pressi di Seattle, lungo la strada che porta a Vancouver, in Canada. Negli anni Settanta i suoi piloti lo soprannominarono "the queen of the skies", la regina dei cieli, proprio per via delle sue dimensioni e capacità. In alcune configurazioni garantisce un volo non-stop su un terzo della circonferenza terrestre, da New York a Hong Kong, e nel 1989 un 747-400 ha volato senza passeggeri da Londra a Sydney in 20 ore e 9 minuti senza tappe intermedie. Il gioiello della casa di Seattle è perciò destinato a brillare ancora per molto tempo, e non teme neanche il ricordo dei disastri aerei più catastrofici dell'aviazione civile.
Come il Jumbo della Klm che nel 1977 a Tenerife si scontrò in fase di decollo con un suo gemello (un 747 della Pan Am) che aveva occupato la pista. I morti furono 583 e quello delle Canarie resta finora il peggior disastro aereo mai accaduto. Anche il secondo incidente più grave nella storia aeronautica vede protagonista un Jumbo, quello del volo 123 della Japan Airlines che nel 1985 per un'errata manutenzione del veicolo provocò 520 morti. Se la vita inizia a 40 anni si può certo dire che il Jumbo ha ancora molta strada da fare, magari con qualche lifting o restyling. Le nuove versioni in progettazione lo confermeranno come il fiore all'occhiello dello storico marchio americano, fondato nel 1916 da William Boeing e George Conrad Westervelt, un ingegnere della marina a stelle e strisce. Il primo volo commerciale del '747' risale al 1970 e fino ad un anno fa ne sono stati prodotti 1.430 (é uno dei modelli più prolifici della Boeing). Nell'assetto standard ospita 416 passeggeri, mentre in quella con due sole classi può tenere a bordo fino a 524 passeggeri.
La prima compagnia ad acquistarlo fu la Pan Am nel 1966 (25 velivoli per un valore di 550 milioni di dollari) quando c'era ancora la versione preliminare, mentre attualmente a possederne di più sono la Japan Airlines (78 nelle varie versioni) e la British Airways (56). Il primo 747 con il tricolore dell'Alitalia fu consegnato il 13 maggio del '70 e volo' con i colori nazionali per 11 anni. Dopo l'11 settembre utilizzarli diventò antieconomico e la compagnia di bandiera decise di sostituirli con i 777, sempre della casa Usa. Rimasero due versioni per i cargo, ma nel 2004 la società italiana decise di radiare gli ultimi esemplari.
A quarant'anni di distanza "The queen" svetta ancora riconoscibilissimo nelle piste degli aeroporti, nonostante i disastri, i misteri e gli attentati: erano 747 anche l'aereo fatto saltare dai terroristi sui cieli di Lockerbie nel 1988 e quello esploso in volo presso Long Island nel 1996; nel primo caso morirono 243 persone, nel secondo 230. Il termine Jumbo Jet era già in uso quando il 9 febbraio del '67 decollo' il primo 747 e la Boeing fece di tutto per evitare che il nomignolo fosse affibbiato alla sua creatura, ma dopo poco 747 e Jumbo Jet divennero sinonimi, con buona pace di quanti riuscirono in quattro anni a portarlo dalle carte progettuali alle piste di decollo, lavorando tanto freneticamente da essere soprannominati "the incredibles". Come incredibile resta il fascino che esercita un bolide dell'aria capace di tenere quando è pressurizzato una tonnellata d'aria, nella sola fusoliera.
