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pilota, no ma lui non e' stato certamente messo la' da nessuno dei rappresentanti dei sindacati o di quella fascia che e' piu' vicina ai lavoratori, difatti non l'ho mai sentito parlare dei superdirigenti AZ strapagati..

Metti in dubbio anche le dichiarazioni del commissario starordinario di fronte ad una commissione del senato?

Ti ripeto, ammesso che sia vero che prende 1200 euro, cosa vuole?
 
Metti in dubbio anche le dichiarazioni del commissario starordinario di fronte ad una commissione del senato?

Ti ripeto, ammesso che sia vero che prende 1200 euro, cosa vuole?

Non ho detto che nonsia vero ... ho detto semplicemente che c'è ora un accanimento contro i lavoratori punto. Che io non ho ancora sentito o forse mi e' sfuggita da parte del commissario fantozzi contro i superdirigenti az che di 1200 euro prendono/evano raddioppiato 10 :P
 
pilota, no ma lui non e' stato certamente messo la' da nessuno dei rappresentanti dei sindacati o di quella fascia che e' piu' vicina ai lavoratori, difatti non l'ho mai sentito parlare dei superdirigenti AZ strapagati..
Gli stipendi dei superdirigenti sono effettivamente scandalosi, anche alla luce dei risultati ottenuti. Però credo che, in una azienda sana, essi influirebbero poco. C'è sempre l'istintiva e comprensibile tendenza ad additare gli stipendi dei dirigenti, ma non sono quelli, per quanto alti, a mandare in rovina un'azienda. E' un po' come dire che bisogna tagliare gli stipendi dei parlamentari per ridurre la spesa pubblica: una mossa di facciata più che una mossa realmente efficace ai fini economici.
 
Non ho detto che nonsia vero ... ho detto semplicemente che c'è ora un accanimento contro i lavoratori punto. Che io non ho ancora sentito o forse mi e' sfuggita da parte del commissario fantozzi contro i superdirigenti az che di 1200 euro prendono/evano raddioppiato 10 :P

Lui ha parlato in generale.
Non capisco il perchè di una polemica per ogni cosa.

Non puoi paragonare un dirigente ad una/v..scusami.
Sarà anche pagato lui troppo per quanto produce, ma è come se l'addetto al controllo di qualità di una catena di montaggio volesse lo stesso stipendio dell'ingegnere capo....
 
L'accanimento contro lavoratori che buttano nel cesso L'UNICA possibilità di continuare a lavorare e 7 ( SETTE ) anni di copertura sociale per chi, disgraziatamente, rimane fuori, è il minimo ..... per tutti i "fortunati non AZ" se l'azienda chiude ( anche per colpa dei manager ) c' è un calcio in c. .. 2 ( DUE ) anni di mobilità ...
 
Lui ha parlato in generale.
Non capisco il perchè di una polemica per ogni cosa.

Non puoi paragonare un dirigente ad una/v..scusami.
Sarà anche pagato lui troppo per quanto produce, ma è come se l'addetto al controllo di qualità di una catena di montaggio volesse lo stesso stipendio dell'ingegnere capo....

Hai ragione non posso paragonare un dirigente con un a/v pilota o altro l'uno sta in ufficio e l'unica suo pericolo e' quello di avere un incidente in autostrada, gli altri i suoi lavoratori invece lavorano dalla mattina alla sera chi scarica e carica merci chi pilota aerei con sopra delle anime, chi serve da bere a tutti e sopratutti tutti quanti che timbrano un cartellino dopo delle selezioni. Qui parliamo di AZ dove i superdirigenti erano/sono messi da amici della politica...che hanno mangiato e rimangiato e non sono stati certo i 3000 euro come dite voi dei piloti ad aver fatto fallire az..visto anche il vostro disappunto quando si e' saputo che c'era una commissione in az solo per scegliere un nome ad un aereo o per la livrea...
 
Hai ragione non posso paragonare un dirigente con un a/v pilota o altro l'uno sta in ufficio e l'unica suo pericolo e' quello di avere un incidente in autostrada, gli altri i suoi lavoratori invece lavorano dalla mattina alla sera chi scarica e carica merci chi pilota aerei con sopra delle anime, chi serve da bere a tutti e sopratutti tutti quanti che timbrano un cartellino dopo delle selezioni. Qui parliamo di AZ dove i superdirigenti erano/sono messi da amici della politica...che hanno mangiato e rimangiato e non sono stati certo i 3000 euro come dite voi dei piloti ad aver fatto fallire az..visto anche il vostro disappunto quando si e' saputo che c'era una commissione in az solo per scegliere un nome ad un aereo o per la livrea...

Un consiglio, smettila perchè inizi ad essere ridicolo.

Se vogliamo parlare di politica,l'ultimo pilota assunto da AZ si chiama Matteoli, come il ministro...anzi no..è proprio suo figlio!

Uno stipendio, solitamente, non si calcola in base al rischio (non voglio immaginare quanto dovrebbe prendere un pompiere...) ma in base a: produttività, competenze e responsabilità.

Sul discorso del portare persone (che palle..) ti ricordo che anche gli autisti di autobus e macchinisti portano persone, in unumero pari o superiore a un aereo.

Sul rischio, io ho più paura nel vedere un 18nne di leva che come carabiniere se ne va in giro h24 con una pistola e se in servizio con un mitra....
 
L'accanimento contro lavoratori che buttano nel cesso L'UNICA possibilità di continuare a lavorare e 7 ( SETTE ) anni di copertura sociale per chi, disgraziatamente, rimane fuori, è il minimo ..... per tutti i "fortunati non AZ" se l'azienda chiude ( anche per colpa dei manager ) c' è un calcio in c. .. 2 ( DUE ) anni di mobilità ...

oltre alla capacità di aver ridotto in questa ,maniera AZ io vedo solo ,come degno finale ,l'accanimento di un governo nel non riuscire a chiudere una trattativa dopo aver derogato e depenalizzato ,come suo solito , l'impossibile e essersi accollato per l'ennesima volta tutti i debiti

proprio un bel pacco regalo ,mentre per sovramercato incolpano la cgil
 
non sono stati certo i 3000 euro come dite voi dei piloti ad aver fatto fallire az..visto anche il vostro disappunto quando si e' saputo che c'era una commissione in az solo per scegliere un nome ad un aereo o per la livrea...
Gli stipendi dei dipendenti incidono moltissimo su tutte le aziende, se poi l'azienda in questione è pure sovradimensionata in termini di personale e poco produttiva, l'affondano. Detto questo, purtroppo, i dirigenti si sono dimostrati talmente incompetenti (eufemismo) che sarebbe stato meglio pagarli per non fargli fare nulla!!!
 
..visto anche il vostro disappunto quando si e' saputo che c'era una commissione in az solo per scegliere un nome ad un aereo o per la livrea...
Credo che il disappunto sia stato a 360°, immagino ancor più forte da un lavoratore front-line AZ. Immagino, però.
Non ho capito la tua posizione: secondo te ha/aveva senso la commisione per i nomi?
 
oltre alla capacità di aver ridotto in questa ,maniera AZ io vedo solo ,come degno finale ,l'accanimento di un governo nel non riuscire a chiudere una trattativa dopo aver derogato e depenalizzato ,come suo solito , l'impossibile e essersi accollato per l'ennesima volta tutti i debiti

proprio un bel pacco regalo ,mentre per sovramercato incolpano la cgil

i tuoi post sono solo politica, non capisco perchè passino sempre.
forse perchè fanno ridere, magari ad "elsewhere" non c'è la TV, non lo so.
non sto certo invocando censura, però se posti te codeste corbellerie credo sia lecito garantire ad altri la risposta.
 
Diciamo che oggi mi sento particolarmente buonista e mi sento di spezzare una lancia a favore dei dipendenti Alitalia.
Nessuno può negare che un dipendente ben retribuito e con un buon lavoro, sia molto più produttivo rispetto ad uno meno coccolato.
Questo però non deve andare contro le reali competenze e abilità del dipendente stesso.
Va fatta una dovuta scrematura tra chi si merita un bello stipendio e che offre una bella immagine di se ed un ottimo servizio, e chi invece guadagna bene ma non è altrettanto produttivo.
In quest'ottica sono dei maestri quelli delle grandi major...basti pensare ad Emirates...per gli aa/vv è disposta ad offrire trasporto, alloggio, benefits di varia natura...ma devi essere "quasi" perfetto...e se non hai il sorriso stampato per tutto il colloquio a mò di ebete non ti assumono di certo...puoi avere anche tutti i brevetti che vuoi.
Idem con patate per le compagnie asiatiche o per lufthansa che seleziona solo i migliori dalle più quotate università tedesche tramite particolari borse di studio.

In Alitalia c'è sicuramente personale molto motivato, competente, qualificato, disponibile ed affabile, ma anche tanti che, a causa dell'amministrazione "politica" di questi ultimi anni, si è trovato ad avere un lavoro così "prestigioso" senza che veramente lo meritasse.
Questo succede in tante aziende pubbliche e private italiane purtroppo.

Un'oculata gestione delle risorse umane è fondamentale per rendere produttiva un'azienda. Questo mi pare palese.
 
i tuoi post sono solo politica, non capisco perchè passino sempre.
forse perchè fanno ridere, magari ad "elsewhere" non c'è la TV, non lo so.
non sto certo invocando censura, però se posti te codeste corbellerie credo sia lecito garantire ad altri la risposta.


non vorrei ripercorrere insieme a te le ragioni per cui Az si trova in codesta situazione ci stancheremmo troppo presto .
però il governo , qualunque esso sia , non ne può sempre essere esente
pur non essendo un dipendente az trovo fuori logica addossare tutte le colpe
ai lavoratori e non a chi ha ridotto in questa maniera AZ

caspita un pò di equilibrio
si facciano parlare i fatti , poi la politica se vuoi ce la applichi sopra
il tanto osteggiato Berti non si è assunto da solo , Cimoli il superpagato non è arrivato con la cicogna .

equilibrio , ci vuole equilibrio
 
spiegami allora le pagine intere dello sparare al dipendente AZ

forse perchè le vere cause , se mai esistessero , son già emerse e acclarate e quindi risolto il caso si sistemano i dettagli importanti o meno (come la forza lavoro può essere)?

a me non sembra prorpio , poi guarda mi sarò sbagliato
 
24/9/2008 (7:8) - ALITALIA
Lufthansa subito dentro
con una quota del 25%



Verso l’ingresso dei tedeschi: si riapre la possibilità di un accordo rapido
AUGUSTO MINZOLINI
ROMA
A volte per comprendere nelle fasi più confuse le logiche dello scontro politico bisogna rivolgersi ai personaggi più pragmatici, quelli che sono usi dire pane al pane e vino al vino. Ugo Sposetti, tesoriere dei Ds, è uno di quelli. E il personaggio venerdì scorso in uno dei corridoi della Camera sintetizzava con queste parole lo stallo nella trattativa per la vendita di Alitalia alla Cai: «Epifani quando ha deciso di rompere, ha preso una toppa e dietro il suo errore c’era lo zampino di Veltroni». Da allora, con il passare dei giorni, la Cgil e il vertice del Pd (sondaggi alla mano) hanno capito di aver «toppato» davvero e hanno tentato di riaprire la trattativa per non finire insieme ai piloti sul banco degli imputati del possibile fallimento. Hanno preso tempo, hanno parlato di inesistenti proposte straniere alternative alla Cai (l’unica che è arrivata sul tavolo del commissario Fantozzi è stata quella del presidente venezuelano Chavez), hanno chiesto l’intervento del governo. Alla fine, ieri Veltroni ha scritto una lettera a Berlusconi offrendo il suo appoggio per riaprire la trattativa ma continuando nel suo «j’accuse» contro il governo. Poi ha avuto un colloquio con il presidente della Cai Colaninno e un altro con Epifani e quest’ultimo si è sentito con Gianni Letta.

Alla fine di questa girandola di incontri il segretario della Cgil ha dato il suo ok di massima: «Sono pronto a firmare ma ho bisogno almeno di avere una concessione normativa riguardante l’inquadramento dei piloti». Una richiesta che, nei fatti, sarebbe il contentino che dovrebbe dare un senso al «no» della scorsa settimana. Quel «no», però, in realtà aveva ben altre ragioni. La disponibilità di Veltroni all’accordo, infatti, se da una parte è un’assunzione di responsabilità, dall’altra è anche la dimostrazione che sul «no» della Cgil della scorsa settimana ha pesato anche l’atteggiamento del leader del Pd. La lettera, infatti, indirettamente ne svela la «ratio» politica. In sintesi: Berlusconi aveva dichiarato giorni fa che il segretario del Pd era «inesistente» (giudizio poi smentito dal premier) e il suo interlocutore ha voluto dimostrare per un’esigenza politico-umorale che, invece, esiste. Ha bloccato l’intesa con una Cgil che ha sposato una posizione paradossale (ha detto «sì» nel merito all’accordo e «no» all’intesa per solidarietà con i piloti); poi, tornato dall’America - pressato anche dai vari D’Alema e Bersani - il leader del Pd ha riaperto la trattativa. Solo che per dare la prova che «esiste», per dimostrare che il salvataggio di Alitalia non è solo merito del Cavaliere, Veltroni ha tenuto il Paese con il fiato sospeso per cinque giorni e messo a repentaglio una trattativa delicata che deve ancora chiudersi. Sono i rituali della politica italiana che purtroppo fanno a pugni con la velocità dei processi decisionali del mondo di oggi. «È in atto un tentativo - è il racconto spietato di un ministro protagonista della trattativa con Alitalia - di recuperare la Cgil e la Cai, ma quest’ultima non dà margini sui piloti. È molto chiusa. Comunque sulla Cgil l’accordo è possibile. Epifani vuole la cosiddetta foglia di fico per dare un senso a un sì che poteva pronunciare già la scorsa settimana. È un classico, un rituale: normalmente la Cgil chiude sempre per ultima. Alla fine gli basterà una nota interpretativa. Comunque Veltroni con il suo intervento ha lasciato le impronte, ha dimostrato che dietro il no di Epifani della scorsa settimana c’era lui. Un «no» che era polemico con Berlusconi ma anche con D’Alema. L’elemento D’Alema ha pesato, infatti, nell’atteggiamento di Veltroni. Come pure in quello di Colaninno. Vedete non c’è stato nessuno scontro tra Berlusconi e il presidente della Cai. Ve lo dice un testimone oculare. Semmai il premier pensava che si potesse andare avanti anche senza la Cgil. Colaninno, invece, era sicuro di riportare, attraverso le sue aderenze tra i Ds (D’Alema, ndr), la Cgil su una posizione ragionevole. Ora se il «sì» della Cgil arriverà, la situazione si metterà al meglio. Com’è sempre stato nella logica di questa trattativa. Alla Cai, infatti, per chiudere l’accordo basta il sì della Cgil o quello dei piloti, anche se la cosa migliore sarebbe averli tutti e due. Adesso con la Cgil l’accordo è quasi fatto. Con i piloti è più difficile. Ma i piloti debbono stare attenti: se non firmeranno, la Cai potrebbe chiamarli ad uno ad uno e offrirgli un contratto equipollente a quello che avevano. E questo lo è. Chi rifiutasse, come prescrive la legge, non perderebbe solo il posto di lavoro ma anche gli ammortizzatori sociali.

Resta l’assurdo che questi dieci giorni sono serviti solo alla Cgil e al Pd per rientrare. E magari ora diranno anche che l’arrivo di Lufthansa con una quota di minoranza del 25% previsto da tempo è un loro successo...». Veltroni, infatti, sta spingendo affinché i tedeschi arrivino subito. Ma se il leader del Pd punta ad intestarsi questo risultato, la trattativa con i partner stranieri ne potrebbe risultare penalizzata: un accordo adesso coi tedeschi non permetterebbe infatti di aprire un’asta con le altre compagnie straniere per vendere al meglio quel 25%. Inoltre gli esclusi, a cominciare da Air France, potrebbero far pressioni sulla Commissione europea per impedire che la nuova Alitalia decolli. Appunto, alla fine ci sono stati i soliti tatticismi a fini squisitamente politici e tante perdite di tempo. Ed è quello che ha dato fastidio a Berlusconi del comportamento di Veltroni. Non per nulla ieri diversi consiglieri del Cavaliere hanno ironizzato sulla lettera del leader del Pd. «Si è comportato come il maggiordomo che torna sul luogo del delitto per cancellare le impronte - ha osservato Paolo Bonaiuti - e ne lascia ancora di più». Mentre Cicchitto ha paragonato Veltroni ad «un romanziere del secolo scorso». E il Cavaliere? Non ha voluto esagerare per amore di trattativa. «Abbiamo perso tempo - ha spiegato ai suoi - perché Veltroni voleva avere un ruolo nell’intesa. Ha scritto una lettera per elencare delle ovvietà. Avrebbe fatto meglio a spingere Epifani a firmare l’intesa la scorsa settimana. Comunque per me l’importante è che l’Italia continui ad avere una compagnia di bandiera e penso che alla fine riuscirò in questo intento». Già, un altro esempio del «decisionismo» del Cavaliere e della «tortuosità» del Pd. Ora l’ultimo ostacolo restano i piloti che, se Epifani e Veltroni staranno ai patti, saranno messi in un angolo. Sulla categoria Gianfranco Fini ha già esercitato una sorta di «moral suasion». Poi domani ci sarà la pressione dei lavoratori che vogliono il «sì» all’intesa: «Saranno - prevede un altro degli strateghi del premier, Mario Valducci - 1500-2000 a Fiumicino. E firmeranno un documento per il sì all’intesa».
 
Diciamo che oggi mi sento particolarmente buonista e mi sento di spezzare una lancia a favore dei dipendenti Alitalia.
Nessuno può negare che un dipendente ben retribuito e con un buon lavoro, sia molto più produttivo rispetto ad uno meno coccolato.
Questo però non deve andare contro le reali competenze e abilità del dipendente stesso.
Va fatta una dovuta scrematura tra chi si merita un bello stipendio e che offre una bella immagine di se ed un ottimo servizio, e chi invece guadagna bene ma non è altrettanto produttivo.
In quest'ottica sono dei maestri quelli delle grandi major...basti pensare ad Emirates...per gli aa/vv è disposta ad offrire trasporto, alloggio, benefits di varia natura...ma devi essere "quasi" perfetto...e se non hai il sorriso stampato per tutto il colloquio a mò di ebete non ti assumono di certo...puoi avere anche tutti i brevetti che vuoi.
Idem con patate per le compagnie asiatiche o per lufthansa che seleziona solo i migliori dalle più quotate università tedesche tramite particolari borse di studio.

In Alitalia c'è sicuramente personale molto motivato, competente, qualificato, disponibile ed affabile, ma anche tanti che, a causa dell'amministrazione "politica" di questi ultimi anni, si è trovato ad avere un lavoro così "prestigioso" senza che veramente lo meritasse.
Questo succede in tante aziende pubbliche e private italiane purtroppo.

Un'oculata gestione delle risorse umane è fondamentale per rendere produttiva un'azienda. Questo mi pare palese.



quoto tutto quello che hai detto , ma siamo in Italia , dove stanno prendendo a modello low cost sciaviste come ryanair dove vorrebbero pagare 1300 euro i dipendenti tutto compreso ... ma di questo passo oltre a non avere 1 sorriso stampato e laureati a bordo ci ritoveremo con 1 bel po ' di "voccumpra' " che porteranno avanti questo lavoro che almeno qui ERA prestigioso.
 
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