Vicenda Alitalia: ultimi aggiornamenti


Stato
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sarebbe notevole se questo pastrocchio della vendita di AZ a furbetti di CAI si risolvesse con l'arrivo di LH grazie all'intervento dei piloti

Secondo te Lufthansa è così stupida da mettersi a discutere con i sindacati italiani per risollevare una compagnia aerea agonizzante quando può aspettare qualche giorno (o settimana) e prendersi ciò che vuole con il minimo sforzo?
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 24 set - "E' presto per
parlare di spiragli, mentre si affaccia la possibilita' di un
partner internazionale: questa e' una buona scelta, una buona
novita' se si vuole evitare il fallimento e rilanciare la
compagnia". Lo ha detto il segretario della Cgil Guglielmo
Epifani commentando gli ultimi sviluppi del caso Alitalia.
Bab-y-

(RADIOCOR) 24-09-08 13:15:55 (0158) 3 NNNN

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Continuano a giocare al rialzo?
 
Ma quando Epifani ha fatto saltare il tavolo CAI nessuno gli ha detto che dietro c'era già LH ??? Ma questo ci fa o ci è ? Temo la prima .....
 
Qualcuno di voi mi può spiegare a cosa può servire una quota di minoranza di una compagnia straniera nel cda di AZ? Mi sembra diverso il discorso di AirDolomiti o Swiss dove TUTTE le decisioni vengono prese dal colosso tedesco, ma cosa può portare di buono all'interno di un'azienda che non hai mai trovato una governance slegata dalla politica e abile a dirigere?
 
Qualcuno di voi mi può spiegare a cosa può servire una quota di minoranza di una compagnia straniera nel cda di AZ? Mi sembra diverso il discorso di AirDolomiti o Swiss dove TUTTE le decisioni vengono prese dal colosso tedesco, ma cosa può portare di buono all'interno di un'azienda che non hai mai trovato una governance slegata dalla politica e abile a dirigere?

serve a dare il know-how direzionale ... in attesa dei 5 anni .... nessuno dei 16 cavalieri viene dal mondo aeronautico e men che meno Passera ... poi se va bene mi cucco il resto del mercato italiano ...altrimenti i soldi li perdono SantiIntesa % Soci ...
 
(AGI) - Roma, 24 set. - I piloti plaudono all'ipotesi Lufthansa per Alitalia: in un'intervista a Klauscondicio, il numero uno dell'Anpac Fabio Berti rivela: "Non sapevamo nulla di Lufthansa, ma fa parte di una delle soluzioni che abbiamo sempre ritenuto fondamentale per Alitalia". A suo giudizio, "la compagnia aerea italiana deve entrare in Europa e, senza una grande alleanza, Alitalia non ha un futuro. Se Alitalia si posiziona su Roma e' perfetta per Air France, se si posiziona su Milano e' perfetta per Lufthansa. Tra Lufthansa e Air France per noi non cambia nulla: l'importante e' far sopravvivere la nostra compagnia aerea".

Caro Berti, stai certo che se LH entrasse in CAI, dato il tuo punto di vista, il coordinamento autonomo dei piloti romani non ne sarebbe così felice. Dici che LH permetterebbe le navette ROM-MIL per tutti i naviganti che non vogliono abbandonare la Capitale?
 
ILSOLE24ORE.COM

Fantozzi: «Domani pomeriggio presenterò il piano all'Enac»

Nel pomeriggio di domani, 25 settembre, il Commissario straordinario di Alitalia Augusto Fantozzi, invierà all'Enac una relazione con la quale intende dimostrare che l'aerolinea ha i requisiti finanziari per mantenere la licenza di volo provvisoria fino al 30 settembre. L'annuncio arriva da Fantozzi, che ha incontrato i giornalisti al tribunale di Roma, dove è in corso il procedimento sull'insolvenza della compagnia aerea.

L'Enac ha chiesto al commissario straordinario di Alitalia il 22 settembre di presentare un piano che consenta il mantenimeto delle licenze provvisorie concesse dall'ente sulla base del piano di salvataggio della compagnia che aveva presentato Cai. Fonti giudiziarie, intanto, fanno sapere che l'udienza per la verifica dello stato del passivo di Alitalia è fissata per metà dicembre mentre per le altre quattro società controllate (Alitalia Fly, Alitalia Express, Volare e Alitalia Airport), l'appuntamento è fissato un paio di mesi. Le stesse fonti fanno presente che le istanze dei creditori dovranno essere presentate entro il 30 novembre. Oggi pomeriggio, intanto, alle 15,30, è prevosta l'audizione del commissario straordinario dinanzi alla commissione Industria del Senato sulla vicenda Alitalia. (N.Co.)
 
Lo sfogo di un assistente di volo che ci racconta Air France, Colaninno e 26 anni di Alitalia visti da un tubo lassù.

“Io non sono incazzato, io sono deluso. In questa compagnia io ci sono diventato uomo, c’ho conosciuto mia moglie, c’ho fatto volare i miei bambini, c’ho lavorato per ventisei anni, c’ho messo il cuore, c’ho messo l’anima, c’ho messo la mia vita, c’ho messo le pezze quando le pezze andavano messe, c’ho visto fare le schifezze che tutti quanti avete visto, c’ho visto arrivare i peggio manager che ci potevano capitare, c’ho visto passare persone che mi scambiavano per un bibitaro, e io, come tutti, ho sempre sorriso. Ho sorriso al passeggero che sale sull’aereo e mi manda a fanculo perché gli ho messo i cubetti di ghiaccio nel bicchiere con la Coca cola. Ho sorriso al cliente che mi chiede di atterrare in mezzo all’oceano perché all’improvviso lui è lì e ha paura che l’aereo possa cadere da un momento all’altro. Ho sorriso quando ho incontrato un ragazzo che prima di un volo di lungo raggio era molto spaventato e mi ha chiesto se potevo rimanere con lui a fargli tutto d’un fiato l’elenco di quello che non si può portare in aereo nel bagaglio a mano (fucili, rivoltelle, coltelli, fuochi d’artificio, catapulte, frecce, dardi, chiodi, lance, giavellotti, pattini da ghiaccio, lame, spade, sciabole, mannaie, bisturi, forbici, borchie, martelli, scarponi da montagna, mazze da baseball, mazze da cricket, mazze da golf, mazze da hockey, stecche del biliardo, pugni di ferro, detonatori, mine anti uomo, granate e barattoli di butano).

"Ho sorriso anche quando, appena quattro anni fa, la società ha deciso di aumentare le mie ore di lavoro, quando mi hanno tagliato lo stipendio del trenta per cento, quando ho perso cento euro al mese e quando infine mia moglie è andata in maternità e l’azienda l’ha fatta lavorare, e guadagnare, molto meno di quanto le sarebbe spettato. Ho sorriso quando sui giornali avete scritto quella parola che vi piace tanto. Casta. Come no. Casta. Ecco. Io non mi vergogno, non ho nulla da nascondere. Quant’è che guadagnamo, noi assistenti di volo? Quattromila? Cinque mila? Seimila euro al mese? Balle. Tutte balle. Io lo so che il nostro è nella sua natura un lavoro da privilegiati, perché per noi lavorare significa volare dentro un tubo colorato a diecimila metri dal mare e so perfettamente che c’è chi pagherebbe per poter vivere come noi, qui, a un soffio dalle nuvole. Ma noi non siamo qui a difendere i privilegi. Non siamo matti, siete voi che siete scorretti”.

“Quant’è che avete detto? Tremila? Quattromila euro al mese? Bene: io sono ventisei anni che lavoro in Alitalia. Sono responsabile di bordo, ho la responsabilità su tutto quello che succede dentro la cabina di un aereo, ho un Cud di ventunomila euro l’anno e guadagno mille e settecento euro al mese con un minimo di mille e trecento euro. A volte può capitare che possa arrivare anche a tremila euro, ma capita soltanto quando lavoro ventidue giorni al mese per un totale di circa ottanta ore di volo. Dicono: e volate di più. Ma certo, noi di più voleremmo molto volentieri. Non siamo mica matti: più voliamo e più guadagnamo. Siamo pagati a cottimo, noi. Io, per quanto mi riguarda, volo ottocentosessanta ore l’anno, ma forse vi sfugge che per legge non è possibile arrivare a più di novecento ore. E’ p-r-o-i-b-i-t-o. Con Lufthansa, per fare un esempio, si arriva a ottocentosettanta ore in totale. Con Iberia a ottocentocinquanta. E’ molto di più? Direi proprio di no. Vede, noi non siamo fancazzisti. Noi la proposta della Cai l’abbiamo letta e l’abbiamo letta molto bene. C’hanno proposto un minimo di 590 euro al mese con un massimo di 1.120 per tutti coloro che avessero raggiunto i ventitré anni di anzianità. Infine hanno proposto di assumere 12 mila persone quando mettendo insieme Alitalia e Air One i dipendenti totali sono circa 20 mila. Dicevano tremila esuberi? Non mi risulta, ed è facile dire fannulloni!, fannulloni!, bamboccioni!, bamboccioni, quando poi ti danno mille euro”.

“E poi, forse, non avete idea di quello che succede nelle altre compagnie. E’ vero, ci sono altre storie, ci sono altre situazioni contrattuali, e Air France non Alitalia e bla, bla, bla. Ma è una bugia dire che in Italia ci sono assistenti di volo privilegiati. Prendete il contratto di Air France. 1.500 euro di minimo, 4.800 di massimo, 132 euro di diaria, 784 ore di volo ogni anno. Non solo. Dite che in Alitalia c’è troppo personale, che siamo tutti furbacchioni, che non abbiamo voglia di lavorare e che le altre compagnie non stanno lì a brontolare come noi, quando invece basterebbe un controllo semplice semplice per capire che i 18 mila dipendenti di Alitalia messi di fronte a quelli di Air France (103.500) a quelli di British (44.645), a quelli di Iberia (23.000) e a quelli di Lufthansa (94.000) sono una cifra, se mi permette, semplicemente ridicola. Vede, credo che il mio non sia un discorso così difficile da comprendere. Voi scrivete che ‘i dipendenti Alitalia non vogliono rinunciare ai privilegi’, che ‘gli assistenti di volo fanno falire una compagnia’, che siamo degli irresponsabili, degli egoisti e molto altro.

"Ma noi non vogliamo benefattori, non è quello che cerchiamo, non è la ragione per cui manifestiamo. Noi vogliamo qualcuno che arrivi nella nostra compagnia, che faccia impresa, che guadagni, che faccia profitti, che faccia utili, che faccia soldi. Tutti i dirigenti che ha avuto Alitalia in questi anni dovrebbero prendere il signor Spinetta e dire: per favore, viecce a spiegà come si comanda una compagnia di aerei. Qui capisco che bisogna sempre limare limare limare, e questo ci può anche stare. Ma provate a immaginare se nominassero direttore di un giornale uno che fino a pochi giorni prima, chessò, allevava trote. Ecco. Noi ci troviamo da almeno dieci anni in una situazione di questo tipo. Ogni sei mesi qui arriva qualcuno con un nuovo piano industriale. Ogni sei mesi arriva qui un manager che prima dice spostiamo tutto a Milano, poi ci ripensa e ci manda a Roma, poi ci ripensa ancora e ci taglia lo stipendio, poi ci ripensa ancora una volta e decide di tagliare rotte, rotte e rotte. Roma-Sidney? Via. Roma-Rio de Janeiro? Via. Roma-Bangkok? Via. Il fatto è che il solo pensare che oggi potevamo essere già fusi con Air France, e invece niente, che potevamo essere un unico mondo con Klm, e invece niente, ci fa impazzire. Non si può disegnare un futuro di appena tre o quattro anni per una delle più grandi imprese italiane. E poi? Che succede dopo i tre anni? Beh, lo sanno tutti qui che succede: prima o poi entreremo in Air France, ma questa volta, quando succederà, c’entreremo con la coda in mezzo alle gambe e c’entreremo dopo che ci saremo ritrovati a vivere nella stessa situazione in cui ci siamo ritrovati da non so più quanto tempo e continueremo a pagare noi gli errori che hanno fatto i nostri dirigenti”.

“Vede, io lo so che quello che alla fine rimarrà di tutta questa storia saranno le braccia al cielo delle mie colleghe di Fiumicino, le foto in mutande dei miei colleghi di Napoli, le cordate a forma di cappio tricolore di fronte ai ministri e i ragazzi che si sono dati fuoco davanti le porte del ministero. Ma non credete: noi non siamo felici se la trattativa va a farsi fottere. Noi siamo dis-pe-ra-ti. Forse non è eccessivo dire che oggi siamo disposti a farci salvare anche da chi vende trote, ma il fatto è che in questo momento è come se tutta l’Italia ci stesse dando un calcio in bocca e chiedendo di non dire che ci fa tanto male. Poi, certo, è facile parlare dei privilegi che non abbiamo, è facile dire che abbiamo, non so, le nostre macchine (che non è vero), i nostri autisti (che non è vero), gli stipendi più alti dei nostri colleghi (che non è vero). La verità è che noi vorremmo soltanto essere gestiti da gente competente, vorremmo che venisse data un po’ di dignità alla divisa che portiamo in giro per il mondo e vorremmo che si conoscesse quantomeno un po’ di verità. Ecco.

"Spiegateci perché non avete scritto che negli ultimi anni la nostra compagnia ha avuto una produttività superiore del venticinque per cento rispetto a quella di Lufthansa; dell’undici per cento rispetto a quella di Air France; e dell’otto per cento rispetto a quella di Iberia? Spiegateci perché non avete scritto che Air France ha 246 dipendenti per ogni aereo, che la British ne ha 158, che Lufthansa ne ha 152 e che Alitalia invece ne ha soltanto 62. Spiegateci come fate a dire che, dalle nostre parti, il numero dei dipendenti è, come scrivete voi, ‘eccessivo’. Come no. ‘Eccessivo’. E se vi dicessi che l’Alitalia per il suo personale spende la metà di tutte le altre compagnie europee? E se vi dicessi che l’Alitalia per il suo personale ha spese pari ha 15,6 euro ogni 100 euro che incassa? Se vi dicessi che la British per il suo personale di euro ne spende 27 ogni 100, Iberia 25, Lufthansa 23 e Air France 31? Vede, qui ci sono i signori che dicono di fare i sindacalisti che non capiscono che, se li prendiamo a fischi, è perché non è possibile rappresentare un dipendente senza sapere nulla dei nostri contratti. Che c’entra Bonanni con gli assistenti di volo? Che c’entra Epifani? Noi lo sa che a Fiumicino abbiamo strappato le tessere della Cisl, della Cgil e della Uil? E lo sa perché? Perché nessuno ha fatto nulla per noi. Perché i sindacati che vorrebbero rappresentarci così tanto non hanno firmato un contratto che dovevano firmare cinque mesi fa con Air France; perché i sindacalisti si sono addormentati quando l’azienda andava a farsi benedire e perché oggi, gli stessi che sulle prime pagine dei giornali si presentano come i salvatori della patria non riescono a trovare un accordo con chi, in un modo o in un altro, ci potrebbe comunque salvare.

"Le posso assicurare che non siamo pazzi, che non siamo viziati, che non siamo privilegiati e che se ci sono persone di cinquantadue anni che passano le notti di fronte al ministero e che minacciano di darsi fuoco non lo fanno per fare i capricci. Lo fanno perché sono disposti a umiliarsi. Lo fanno perché sono disposti a difendersi da accuse false. Lo fanno sapendo perfettamente che non c’è nulla da festeggiare se la sera alla tua bambina che ti vede uscire e che ti chiede: ‘papà vai a lavorare?’ ti ritrovi a dover rispondere ‘sì, ci sto provando, ma stasera, piccola, papà va a lavorare senza divisa’”.


http://www.ilfoglio.it/soloqui/1078
 
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13:49 Sabelli incontra Manera (Enac)

Prosegue la fitta serie di incontri per il salvataggio di Alitalia. L'amministratore unico della Cai Rocco Sabelli, uscendo dalla sede romana della Banca Sanpaolo (in Via del Corso) ha incontrato il direttore generale dell'Enac Silvano Manera.


14:14 Sabelli incontra il direttore dell'Enac

L'amministratore delegato di Cai, Rocco Sabelli, uscendo dalla sede di Intesa San Paolo a Roma dove si era recato dopo essere stato a palazzo Chigi assieme al presidente di Cai Roberto Colaninno, ha incontrato il direttore generale dell'Enac, Silvano Manera con il quale si è intrattenuto in una conversazione.
L'incontro è avvenuto nella Galleria Alberto Sordi, vicino piazza Colonna. I due si sono allontanati assieme.

Rep.it
 
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non so se sia stato già postato ma mi è stato riferito che nel piano CAI i dipendenti di terra (oltre ad altre "mazzate", ovviamente) avrebbero dovuto pagarsi il parcheggio in aeroporto di tasca propria...... 50 euro se più vicino 30 euro se più lontano.....
fate le vostre considerazioni, io sono rimasto sconcertato
 
non so se sia stato già postato ma mi è stato riferito che nel piano CAI i dipendenti di terra (oltre ad altre "mazzate", ovviamente) avrebbero dovuto pagarsi il parcheggio in aeroporto di tasca propria...... 50 euro se più vicino 30 euro se più lontano.....
fate le vostre considerazioni, io sono rimasto sconcertato

i dipendenti FR a STN, come in tutte le altre basi se lo pagano il parcheggio e nessuno grida allo scandalo.

Cmq credo che al cifra sia annuale o semestrale, cmq non mensile.
 
Ormai la quotata a Concorde a mezzanotte sta diventando una piacevole abitudine.

Difficile trovare una sintesi più efficace sui prof di diritto della navigazione e, aggiungerei anche il diritto aeronautico (è infatti un insegnamento universitario).
La specialità dei soliti quattro o cinque prof. è la sistemazione degli allievi, anzi mi correggo allieve, nelle università. il risultato è che in Italia di prof. di navigazione con una preparazione adeguata ce ne sono davvero pochi, forse uno o due...
Sono però attivissimi nell'organizzare convegni, seminari e quant'altro che sono praticamente gli stessi da 20 anni, con le stesse persone, con gli stessi argomenti e con le stesse tartine gratis per tutti...

...solo per dire che legittimamente ciascuno può avere la sua opinione su qualunque argomento e che l'opinione di un cattedrattico nella sua materia non è necessariamente il vangelo; però la tendenza, ricorrente su questo forum, di dare del cretino ad una persona sicuramente qualificata ad esprimere valutazioni nella materia solo perchè il giudizio non collima con i desiderata propi o della parte politica per cui si parteggia mi sembra deludente per un forum di qualità (come questo vuol essere).

Comunque, per i tanti che , vedo, poco sanno di pandette e di diritto, Pietro Schlesinger non è esattamente l'ultimo pirla del villaggio, ma uno dei più insigni civilisti viventi.
Sui suoi testi di Istituzioni di disitto privato (adottati da moltissime università italiane) si sono formti migliaia di giuristi in Italia. Scusate l'OT ma prima di dire che le sue valutazioni giuridiche sono aria fritta contare fino a tre.
Se nulla si sa della materia tacere, rispettosamente.
Non si vive di soli aerei, di ingegneria e di economia, ma anche di regole......
 
Stato
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