Citazione:Messaggio inserito da SkySurfer
Non condivido una singola parola di quello che hai detto, pur rispettando il tuo intervento.
Se qualcuno ti ha trattato male, beh, ciò non può essere preso come elemento che generalizza il tutto.
La mia negativa esperienza personale vale quanto quella positiva di molti altri, ma 3 episodi in pochissimi giorni sono davvero troppi. These are my 2 cents
1) Ore e ore bloccato all' aeroporto di Eilat, con perquisizioni stile Abu Grahib
2) Tenuto sotto tiro per più di mezz' ora da due poliziotti in borghese, a poca distanza dal Muro del Pianto, chiamati da chi ha capito che non ero ebreo, dunque ero "nemico", "sospetto" o come vi piace definirlo
3) Al Jaffa Gate di Gerusalemme, seduto a veder passare i fedeli che all' inizio dello Shabbat attraversano la città, diretti al Muro, un Palestinese ha infilato un sacchetto di plastica forse troppo pieno nel cestino dei rifiuti. In pochi secondi l' intera piazza si è svuotata, tutti scappati urlando.
Detto questo, la città vecchia di Gerusalemme è assolutamente da vedere e da "sentire", la Moschea della Cupola è una delle cose più belle del mondo, lo Yad Vashem molto intressante, meno crudo dell' analogo Museo dell' Olocausto di Washngton. A Mea Shearim, quartiere ultra-ortodosso, c' è il pane più buono del mondo. Per quanto gli abitanti rifiutino di essere considerati un' attrazione turistica, la curiosità verso di loro è inevitabile.
Ho frettolosamente attraversato il Paese in bus da Eilat, il deserto mi è parso scialbo in confronto alle meraviglie dei Paesi vicini, il Mar Morto interessante e piacevole tanto quanto il suo nome promette. Non mi sono azzardato a visitare la West Bank (perché cercare altre rogne?), di Tel Aviv ho visto solo l' aeroporto, dove il sabato la compagnia di bandiera non opera e l' unica cosa che puoi mangiare sono hamburger e patatine McDonald's cotti il giorno precedente, non so se mi spiego.
Una nota di merito ai taxisti di Gerusalemme, che sono i più ladri del mondo. Avendo qualche problema ho preso il taxi più di 20 volte, in nessuna delle quali l' autista ha avviato il tassametro. Facendo la voce grossa qualche volta si convincono, ma il più delle volte rifiutano, a costo di rinunciare al passeggero che scende. Si risale pian piano la coda dei taxi e qualche volta si trova uno che accetta di usare il tassametro, altrimenti si cerca di limitare il danno contrattando ferocemente prima, a costo di dover sopportare qualche scortesia da parte del guidatore, che si sente defraudato del suo diritto di truffarti.
In sostanza un Paese assolutamente
unfriendly, fatta eccezione per i ragazzi che, nella zona del Muro del Pianto, mi hanno regolarmente invitato a pregare con loro, senza smettere di sorridere quando rispondevo di non essere ebreo. Gli Arabi sono visbilmente ostili, così come è palese l' ostilità reciproca fra le varie confessioni cristiane, massimamente al Santo Sepolcro.
Insomma, se vuoi sapere tutto sulla religione e capire tutto sulle guerre di religione va' a Gerusalemme. E' un posto unico, grazie a dio.