ecco qua, a tempo di record
Firenze nel 1974 era nuovamente isolata dai collegamenti aerei e dovrà aspettare ancora due anni perché vengano ripresi dei voli di linea. Ironia della sorte, fin dal 1966 aveva operato su Firenze la compagnia Aertirrena che con alcuni piccoli bimotori aveva trasportato 16.000 passeggeri su alcune rotte stagionali, tra le quali Firenze-Elba e Firenze-Genova-Elba, e con servizi di aerotaxi. Nel 1972 arrivarono due piccoli trireattori sovietici YaK-40: furono il pagamento offerto ad un industriale fiorentino in cambio di una fornitura di macchinari per l'industria tessile in URSS. Difficoltà finanziarie, indifferenze locali e condizioni precarie degli scali serviti portarono l'Aertirrena al fallimento nell'aprile del 1974. L'anno seguente fu ancora Civilavia ad occuparsi di Peretola: il suo direttore generale, insieme al capo di gabinetto del ministero dei Trasporti, effettuarono un sopralluogo sull'aeroporto. Sopralluogo che sembrò schiarire il futuro di Peretola: si parlò di una pista, parallela all'autostrada A11, per aerei della classe DC-9, radar, radiofaro, radioaiuti per il volo notturno, luci calvert. L'importo previsto si aggirava sugli 860 milioni. Anche questa volta alle intenzioni non seguirono i fatti.
Arriviamo così al 1976, anno particolarmente significativo per la storia di Peretola, in quanto si assistette prima alla ripresa dei voli di linea, poi alla famosa "Settimana Aviatoria Fiorentina". Organizzata dall'aero club "Luigi Gori", la manifestazione intese richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica e dei politici sull'aeroporto, sui suoi problemi e sulla sua importanza per tutta l'area fiorentina. Dal 27 giugno al 4 luglio a Peretola si poté ammirare una varietà di mezzi aerei, civili e militari, sia in mostra statica che in volo, senza precedenti per il pubblico fiorentino. Ma ancora più importante di un gruppo finanziario genovese che, rilevato il fallimento Aertirrena, creò la compagnia Avioligure. I due Yak-40 volavano inizialmente da Firenze a Roma e Milano, poi a Torino e infine fu sperimentato anche un volo con Zurigo.
I-JAKI e I-JAKE
ciao