Ustica - Stato condannato a risarcire le vittime: "motivata la tesi del missile"
- Autore Discussione I-POV
- Data d'inizio
Come disse un giornalista, non ricordo chi: “ a volte vai alla ricerca di questo o quel pezzo di carta in mezzo a tutta sta roba de-classificata per leggere <<non abbiamo dirà di ciò che sia scaduto>>”
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Strano che si siano svegliati a Settembre per “nuove rivelazioni” e non intorno all’anniversario della tragedia, come ormai tradizione da svariati anni.
Le impressioni si fanno a settembre, è noto
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Questa vicenda mi ha appassionato sin da bambino: ha vissuto poco in Italia, ma ero davanti alla tivù con mio padre che guardava Telefono Giallo quando ci fu la famosa telefonata.
www.rainews.it
Telefono giallo, la celebre telefonata in diretta: "Videro i tracciati ma ci dissero di stare zitti"
Il 6 maggio 1988, in diretta nella celebre trasmissione d'inchiesta condotta da Corrado Augias, una persona che si presenta come "aviere in servizio al centro radar di Marsala" la sera della strage rivela di avere "elementi importanti" sul disastro
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Questa vicenda mi ha appassionato sin da bambino: ha vissuto poco in Italia, ma ero davanti alla tivù con mio padre che guardava Telefono Giallo quando ci fu la famosa telefonata.
Telefono giallo, la celebre telefonata in diretta: "Videro i tracciati ma ci dissero di stare zitti"
Il 6 maggio 1988, in diretta nella celebre trasmissione d'inchiesta condotta da Corrado Augias, una persona che si presenta come "aviere in servizio al centro radar di Marsala" la sera della strage rivela di avere "elementi importanti" sul disastro
Quanti erano quella notte in servizio? Pochi. Non sarebbe quindi stato difficile identificare il presunto aviere che ha telefonato ad Augias. La procura stessa di Marsala indagò sulla telefonata nel mese di maggio dello stesso anno, sentendo tutti quelli erano in servizio quella notte e nessuno riconobbe quella voce. Nessuno.
La famosa telefonata a Telefono Giallo è comunque passata alla storia come la "prova del fatto". Una prova senza nome, senza evidenze e, soprattutto, senza correlazioni con le indagini svolte.
Anche nella questione Moby Prince ci fu una telefonata in diretta (non ricordo il programma) durante la quale un fantomatico operatore radar di Camp Darby, "aveva visto tutto - ma non poteva parlare - i radar nostri hanno visto".
Dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano.
Dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano.
Onestamente faccio fatica a credere che tutti fossero o sbadati o ad altro affaccendati ecc...
È inevitabile che storie come queste attirino complottisti e mitomani. Offrire le prove di cosa è successo è difficilissimo, ma si potrebbe iniziare a fare chiarezza in merito ad eventuali depistaggi: ci sono stati? E, se sì, perché? Ne so troppo poco per dare una risposta.
Primo grad, appello e Cassazione hanno confermato che non vi furono depistaggi. Tutto il resto, come scrive la corte d’assise d’appello, è buono per un romanzo di fantapolitica
La sensazione più sgradevole è che anche questi ultimi "scoop" abbiano ben poco a che vedere con Ustica.
In cambio questa mattina il cazzodromo si è trasferito su La7, con ampia visibilità a un po’ di scomparsi a caso
Come tutti gli anni durante ogni “celebrazione” di qualsivoglia evento delittuoso ci sono le 2 fazioni che si scontrano. Chi è colpevole lo sa solo lui/lei/loro/essi,+- fluid etc. a me piace solo ricordare che nella storia lo stato, gli apparati per le ragioni di stato han sempre fatto quello che volevano e la magistratura ha sbagliato alla grande in qualsiasi grado di giudizio. Chi giudica come cazzari quello che non la pensano come loro, secondo ma sbagliano. Qui la fine come in altre stragi non esiste.
La versione di Amato e Andò sulla strage di Ustica non convince il pm Salvi: i dubbi sull'ipotesi francese
Il giudice Giovanni Salvi, che indagò sulla strage dal 1990 al 2002, non è convinto dalle parole di Amato e Andò e ha dubbi sulla pista francese
notizie.virgilio.it
I "cazzari" sono quelli che alimentano il dibattito senza aver letto nulla dell'inchiesta e riportando notizie totalmente infondate come vere e provate. Senza che ci sia alcuna prova documentale a suffragarle (tipo cadaveri con il giubbotto salvagente indossato, tanto per citarne una). Intossicando il dibattito con congetture che nulla apportano alla chiarezza o alla completezza, ma che servono a sostenere in modo preconcetto una tesi o l'altra.
L'inchiesta ha chiarito una cosa: non v'è alcuna certezza di ciò che accadde quella sera. Al tempo stesso c'è una diffusa posizione dogmatica nel merito della battaglia aerea e del missile, che però non trova oggettivo riscontro negli atti dell'investigazione.
Questo non pone l'ipotesi della bomba come certa, non essendo stata accertata con sicurezza nemmeno questa, ma al tempo stesso è desolante osservare come venga gestita, soprattutto mediaticamente, la trattazione del caso.
Credo che come molti qui dentro tu conosca bene gli episodi di Indagini ad alta quota. Sai bene che ogni inchiesta tecnica cerca prove ed evidenze per capire cosa abbia determinata la perdita (o l'incidente/malfunzionamento grave) di un aereo. Si parte dall'esame dei detriti, del relitto, della strumentazione recuperata, delle scatole nere e quant'altro, e si cercano prove e riscontri di natura tecnica. A margine, ci sono eventuali indagini giudiziarie, che hanno obiettivi diversi.
La domanda è: hai letto qualcosa delle indagini tecniche eseguite sul relitto del DC9? Evidenza, risultanze e quant'altro? Se non lo hai fatto, cerca in rete qualche libro, e poi torniamo a discutere di PROVE. Perchè in tutta questa faccenda, la realtà è che le prove escludono qualsivoglia ipotesi missilistica, mentre le "indagini" sono sempre state indirizzate a fantomatiche guerre, giostre di aerei, portaerei e caccia che inondavano il Mediterraneo, il tutto basato su una serie di presunti indizi, tutti smentiti dai fatti (uno su tutti, la presunta presenza della Saratoga, che è stato documentato fosse in rada a Napoli, perchè i periti dell'inchiesta penale si sono sbattuti per andare a recuperare le foto matrimoniali di chi si era sposato in quei giorni e si era fatta la foto ricordo col panorama alle spalle!). "La ricerca della verità" è una fase fatta: si cercano elementi a supporto della propria convinzione, e si chiudono gli occhi davanti agli elementi certi ed inconfutabili. Omettendo di dire che una seria indagine per valutare piste alternative (come quella della bomba) non è mai e poi mai stata minimamente presa in considerazione. Da subito doveva essere stato un missile. La lettura della sentenza penale che ha definitivamente assolto tutti i militari è emblematica: cercala e leggila, sopratutto i contenuti delle perizie (svolte da un organismo internazionale, composto da persone ben lontane dalle dietrologie degli organi deviati dello stato).