piccola precisazione... con questo post non ho inteso e non intendo ri-avviare una discussione su ustica ma al limite sulla storia di itavia. ciò che accadde ad ustica credo sia stato ampiamente e approfonditamente dibatutto su politca on line!
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Senza voler tornare ad analizzare ciò che è stato Ustica, io credo che questa storia è servita a qualcuno per far fare ad Itavia la fine che ha fatto, ovvero, Ustica non c'entra nulla con la fine di Itavia ma sicuramente la fine di Itavia c'entra, e anche molto, con Ustica.
Sarebbe interessante una ristampa del libro con la storia dell'Itavia, credo sia ancora attualissimo
Danilo
Mi permetto solo di segnalare che in realtà chi veramente aprì le danze verso la liberalizzazione del trasporto aereo italiano fu La Starza che con la Noman (creata per l'occasione) ottenne i diritti di traffico sulla CIA-LIN con i 2 vecchi DC9 ex Itavia ed ex Unifly Express, poi arrivò Toto a rilevare aerei e diritti di traffico che furono alla base della nascita di AirOne. Per un periodo di tempo quei 2 DC9 volarono anche con i colori AirOne.Citazione:Messaggio inserito da concorde
....poi arrivò l'aldo davanzali degli anni 2000. il marchigiano carlo toto e la sua aliadriatica. il I-JETA e EI-CLZ (la foto di questo 737 nei colori aliadriatica è la foto che tengo sulla mia scrivania di casa!)... e con lui fu l'inizio della vera liberalizzazione, dei seri problemi per alitalia! della guerra!
[:308]
Citazione:Messaggio inserito da nicolap
I DC-9 di Itavia, a dispetto delle strxxxxte che scrivevano i giornalisti nei primi mesi post-Ustica (gli stessi che poi hanno sposato la versione opposta), vennero in quattro e quattr'otto venduti dal commissario governativo (l'Ing. Velani) alla Doulgas. Non si sà mai. Dovesse riprendere a volare la compagnia!!! Meglio levare di torno le macchine al più presto. Con quei soldi pagarono i dipendenti ed i fornitori.
Citazione:
...già a partire da quella che ho sempre chiamato "la prima itavia", quella dei mancini per intenderci, in alitalia si facevano dichiarazioni pubbliche del genere: "l'azienda non è sicura, l'azienda ha personale non capace" e via con questi ragionamenti... la musichetta si è ripetuta con la "seconda itavia", quella di aldo davanzali, ustica, poi, cadde su misura, per avvalorare, in un primo momento, queste teorie...
Oooopssss, sarà l'età che comincia a farsi sentire sulle mie capacità mnemoniche?Citazione:Messaggio inserito da nicolap
@ Danilo: I-TIAN e I-TIAR non sono mai stati in flotta con Itavia. Stessi modelli, ma La Starza li comprò dai vari post-Unifly. I DC-9 di Itavia, a dispetto delle strxxxxte che scrivevano i giornalisti nei primi mesi post-Ustica (gli stessi che poi hanno sposato la versione opposta), vennero in quattro e quattr'otto venduti dal commissario governativo (l'Ing. Velani) alla Doulgas. Non si sà mai. Dovesse riprendere a volare la compagnia!!! Meglio levare di torno le macchine al più presto. Con quei soldi pagarono i dipendenti ed i fornitori.
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Oooopssss, sarà l'età che comincia a farsi sentire sulle mie capacità mnemoniche?Citazione:
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nicolap mi ha scritto
Nel secondo caso: un piota (uno ed unico perlatro) inizia a dire che gli aerei cascano a pezzi, che vibrano paurosamente, che qui che la, ecc. ecc. Fatte le le ispezioni si scopre che i danni erano limitati ad un paio di strumenti in cabina di secondaria importanza.
rispondo
se ci riferiamo allo stesso pilota (un comandante) va considerato che aveva paura di volare... ebbene si.. può capitare anche ai piloti o agli assistenti di volo che all'apparenza son sicuri ma lasciati soli e in particolari situazioni la paura arriva e fa novanta. mi hanno detto che questo comandante se volava con co-piloti bravi, oppure era sotto check, filava via tutto liscio era capace e faceva anche bene lasciato solo o con un co-pilota poco esperto, bhè, in quei casi aveva paura!
così mi disse l'allora capo pilota itavia!
dico ciò per inquadrare il soggetto che rilasciò quelle dichiarazioni
martedì ne parliamo a roma...