una telefonata... nicolap


caffettiera

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7 Novembre 2005
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piccola precisazione... con questo post non ho inteso e non intendo ri-avviare una discussione su ustica ma al limite sulla storia di itavia. ciò che accadde ad ustica credo sia stato ampiamente e approfonditamente dibatutto su politca on line!
 
Come ha detto Concorde sull affare Ustica abbiamo scritto già molto e tra l altro continua ancora su Pol. Qui potremmo magari discutere delle conseguenza di tutto ciò all Itavia dato che le furono spezzate un altra volte le ali e a qualcuno quanto accaduto ha fatto molto comodo . .
 
Senza voler tornare ad analizzare ciò che è stato Ustica, io credo che questa storia è servita a qualcuno per far fare ad Itavia la fine che ha fatto, ovvero, Ustica non c'entra nulla con la fine di Itavia ma sicuramente la fine di Itavia c'entra, e anche molto, con Ustica.

Sarebbe interessante una ristampa del libro con la storia dell'Itavia, credo sia ancora attualissimo ;);)

Danilo
 
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Senza voler tornare ad analizzare ciò che è stato Ustica, io credo che questa storia è servita a qualcuno per far fare ad Itavia la fine che ha fatto, ovvero, Ustica non c'entra nulla con la fine di Itavia ma sicuramente la fine di Itavia c'entra, e anche molto, con Ustica.

Sarebbe interessante una ristampa del libro con la storia dell'Itavia, credo sia ancora attualissimo ;);)

Danilo

hai ragiona danilo: la fine di itavia c'entra molto con ustica. il trasporto aereo italiano stava vivendo, un quel periodo, il primo stravolgimento. stava vivendo, comunque sia sempre all'interno di un mondo altamente protetto (basti pensare che le rotte interne erano sotto concessione, non esisteva l'europa e neppure il cielo unico o l'open sky verso gli usa), i primissimi "seri" e "articolati" vagiti di concorrenza (basti dire che fu il dinamismo di davanzali ad inventarsi la torino ginevra per scaricare pax di lungo raggio a swissair sottraendoli cosi' a malpensa e ad alitalia... immagina le reazioni a roma...)
questa situazione creava, di-conseguenza, una certa attenzione... molti appetiti, interessi...

con la fine di itavia tornò un equilibrio... itavia nonchè aermediterranea nonchè ati... non solo equilibrio "di mercato" ma anche equilibrio di appetiti, d'interessi...

tutto durò fino alla fine degli anni ottanta, all'orquando, guarda-il-caso, un ex pilota che fece il corso comando proprio in itavia, stufo di fare il capo pilota in ati decise di farsi una compagnia aerea. c'erano i primi segnali di europa, c'erano i primi segnali di liberalizzazione del settore, c'era una vecchia amicizia con un grande appassionato di aerei (è pilota) che di nome fa lupo e di cognome fa rattazzi, c'era quindi l'accesso alla galassia agnelli ma sopratutto v'era in inghilterra qualcuno che stava avendo un'idea nuova di compagnia aerea... partirono in due per londra per fare un colloquio (i due parlano inglese forse meglio dell'italiano... il secondo ha sposato un'americana... un piccolo e divertente aneddoto sul suo pargoletto di 4 anni -mi perdonerà per averlo reso pubblico- con la mamma parla inglese, con il papà italiano e ha una tata ispanica... capita allora di sentirgli dire cose del genere "papà, quero andar a prendere the breakfast")... stava nascendo air europe!!! quanti dolori procurò ad alitalia, che umiliazione per az quel dì che per radio si sentì dire "clear to land"... ai comandi del primo 777 italiano c'era giuseppe gentile! alitalia stava a malapena familiarizzando con i 767 (quando ormai air europe ne aveva sei). che fastidio per alitalia, successivamente, mandare uno dei loro migliori comandanti, poi a.d. di alitalia team, -stefano biffi- a fare "addestramento/familiarizzazione" sul 777 in air europe! (secondo piccolo anedotto... sapete che biffi arrivò per un periodo di tempo a volare ai comandi dell'md11, scendere dall'aereo e salire ai comandi di un 744 di klm? è durata fin che l'enac non l'ha minacciato di smettere!!!)

mancava la terza persona per far nascere air europe... c'era gentile, c'era rattazzi... chi poteva essere il terzo? scruta negli ex itavia, scruta negli ex aermediterranea e salta fuori il nome di antonello isabella... vabbè ma questa è un'altra storia!

poi arrivò l'aldo davanzali degli anni 2000. il marchigiano carlo toto e la sua aliadriatica. il I-JETA e EI-CLZ (la foto di questo 737 nei colori aliadriatica è la foto che tengo sulla mia scrivania di casa!)... e con lui fu l'inizio della vera liberalizzazione, dei seri problemi per alitalia! della guerra!

ps: ho scritto a ruota... chiedo scusa per ciò... ma sto digitando sulla tastiera senza sapere dove parare...
[:308]
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde

....poi arrivò l'aldo davanzali degli anni 2000. il marchigiano carlo toto e la sua aliadriatica. il I-JETA e EI-CLZ (la foto di questo 737 nei colori aliadriatica è la foto che tengo sulla mia scrivania di casa!)... e con lui fu l'inizio della vera liberalizzazione, dei seri problemi per alitalia! della guerra!

[:308]
Mi permetto solo di segnalare che in realtà chi veramente aprì le danze verso la liberalizzazione del trasporto aereo italiano fu La Starza che con la Noman (creata per l'occasione) ottenne i diritti di traffico sulla CIA-LIN con i 2 vecchi DC9 ex Itavia ed ex Unifly Express, poi arrivò Toto a rilevare aerei e diritti di traffico che furono alla base della nascita di AirOne. Per un periodo di tempo quei 2 DC9 volarono anche con i colori AirOne.
 
Scusate il ritardo nel partecipare alla discussione ... ma qui tra pannolini e biberon siamo in DEFCON 4!:D

Eh si! Con Concorde abbiamo riaperto una piaga (e non piega!) niente male della storia (sia aeronautica che politica) del nostro paese. Una storia dove gli eventi della notte del 27 giugno '80 sono solo la scenografia di fondo. L'esca lanciata al popolino e lasciata a produrre i suoi effetti in una mischia selvaggia di interessi ed interessucoli di politici-in -nuce, giornalisti-sconosciuti che poi salgono alla ribalta, mitomani di ogni ordine e grado ... e la nostra cara vecchia opinione pubblica pronta come sempre a trasformarsi in giuria popolare! E così nessuno s'è accorto del resto!

@ Danilo: I-TIAN e I-TIAR non sono mai stati in flotta con Itavia. Stessi modelli, ma La Starza li comprò dai vari post-Unifly. I DC-9 di Itavia, a dispetto delle strxxxxte che scrivevano i giornalisti nei primi mesi post-Ustica (gli stessi che poi hanno sposato la versione opposta), vennero in quattro e quattr'otto venduti dal commissario governativo (l'Ing. Velani) alla Doulgas. Non si sà mai. Dovesse riprendere a volare la compagnia!!! Meglio levare di torno le macchine al più presto. Con quei soldi pagarono i dipendenti ed i fornitori.

@ Concorde: sono d'accordo con te. Se scavi nella storia degli anni '80, ricostruisci tutto quello che è successo (aeronauticamente, almeno), negli anni '90 e '00. E non è un bello scoprire!

@ Danilo bis: "sarebbe bello una rstampa ..." ... Men at work![:301]
 
Citazione:Messaggio inserito da nicolap

I DC-9 di Itavia, a dispetto delle strxxxxte che scrivevano i giornalisti nei primi mesi post-Ustica (gli stessi che poi hanno sposato la versione opposta), vennero in quattro e quattr'otto venduti dal commissario governativo (l'Ing. Velani) alla Doulgas. Non si sà mai. Dovesse riprendere a volare la compagnia!!! Meglio levare di torno le macchine al più presto. Con quei soldi pagarono i dipendenti ed i fornitori.

...già a partire da quella che ho sempre chiamato "la prima itavia", quella dei mancini per intenderci, in alitalia si facevano dichiarazioni pubbliche del genere: "l'azienda non è sicura, l'azienda ha personale non capace" e via con questi ragionamenti... la musichetta si è ripetuta con la "seconda itavia", quella di aldo davanzali, ustica, poi, cadde su misura, per avvalorare, in un primo momento, queste teorie... oggi anche con cimoli si ripete, a distanza di venti e più anni, aggiornando il concetto, ovvio, la stessa musichetta... lo sparito di questi giorni prevede l'enac responsabile di lasciar volare vettori con certificati scaduti, con personale non idoneo, addirittura di far favori ad air one... tutto perchè l'autorità non ha commesso, stando ai desiderata di esso, l'omo erectus, un falso in atti pubblici retrodatando la domanda di alitalia sulla sardegna!

ps: non stupitevi... il cinghialone (in quest'ultimo caso sarebbe meglio dire il maiale) ci sguazza nel torbido... è il suo terreno di gioco preferito... la pupù... è sempre a caccia di materiale per ricattare la gente...!
 
Citazione:
...già a partire da quella che ho sempre chiamato "la prima itavia", quella dei mancini per intenderci, in alitalia si facevano dichiarazioni pubbliche del genere: "l'azienda non è sicura, l'azienda ha personale non capace" e via con questi ragionamenti... la musichetta si è ripetuta con la "seconda itavia", quella di aldo davanzali, ustica, poi, cadde su misura, per avvalorare, in un primo momento, queste teorie...

Due casi significativi, a riprova di quanto scrivi, sono quelli dell'appoppamento a Cagliari dell'I-TIGI durante un fortunle verso la metà degli anni '70, e del comandante-sindacalista che accusa la compagnia di ogni malefatta enl momento della crisi.

Nel primo caso: un banale incidente, un ferry flight a Ciampino, ed una manutenzione ordinaria con componentistica originiale e certificata</u> Douglas. Ma la stampa (sempre gli stessi che poi si buttano sul missile) dirà: vedi, era già danneggiato, poi ci portavano il pesce alle Hawaai ... grazie che ha avuto il cedimento strutturale.

Nel secondo caso: un piota (uno ed unico perlatro) inizia a dire che gli aerei cascano a pezzi, che vibrano paurosamente, che qui che la, ecc. ecc. Fatte le le ispezioni si scopre che i danni erano limitati ad un paio di strumenti in cabina di secondaria importanza.
 
nicolap mi ha scritto
Nel secondo caso: un piota (uno ed unico perlatro) inizia a dire che gli aerei cascano a pezzi, che vibrano paurosamente, che qui che la, ecc. ecc. Fatte le le ispezioni si scopre che i danni erano limitati ad un paio di strumenti in cabina di secondaria importanza.



rispondo
se ci riferiamo allo stesso pilota (un comandante) va considerato che aveva paura di volare... ebbene si.. può capitare anche ai piloti o agli assistenti di volo che all'apparenza son sicuri ma lasciati soli e in particolari situazioni la paura arriva e fa novanta. mi hanno detto che questo comandante se volava con co-piloti bravi, oppure era sotto check, filava via tutto liscio era capace e faceva anche bene lasciato solo o con un co-pilota poco esperto, bhè, in quei casi aveva paura!

così mi disse l'allora capo pilota itavia!
dico ciò per inquadrare il soggetto che rilasciò quelle dichiarazioni

martedì ne parliamo a roma...
 
Citazione:Messaggio inserito da nicolap

@ Danilo: I-TIAN e I-TIAR non sono mai stati in flotta con Itavia. Stessi modelli, ma La Starza li comprò dai vari post-Unifly. I DC-9 di Itavia, a dispetto delle strxxxxte che scrivevano i giornalisti nei primi mesi post-Ustica (gli stessi che poi hanno sposato la versione opposta), vennero in quattro e quattr'otto venduti dal commissario governativo (l'Ing. Velani) alla Doulgas. Non si sà mai. Dovesse riprendere a volare la compagnia!!! Meglio levare di torno le macchine al più presto. Con quei soldi pagarono i dipendenti ed i fornitori.
Oooopssss, sarà l'età che comincia a farsi sentire sulle mie capacità mnemoniche?
Mi pareva di ricordare fossero ex Itavia.
 
Citazione:Messaggio inserito da Admin

Oooopssss, sarà l'età che comincia a farsi sentire sulle mie capacità mnemoniche?

:D:D:D

I-TIAR
DC-9/15F RC
N. 47015/156
N8907, CF-TOT, C-FTOT, N72AF, poi nel 1988 in Italia come I-TIAR con
Unifly, Fortune, Noman, Air One. Poi nel 1999 Aeromanagement Inc.(N8907). Oggi N917R.

I-TIAN
DC-9/15F RC
n. 47010/97
N8902,CF-TOO,N50AF, poi nel 1988 in Italia come I-TIAN con Unifly, Fortune, Noman, Air One. Poi nel 1999 Aeroservices International (N410AM). Oggi N916R.


P.S. Secondo me sono stati tra i più begli aerei della storia!
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde

nicolap mi ha scritto
Nel secondo caso: un piota (uno ed unico perlatro) inizia a dire che gli aerei cascano a pezzi, che vibrano paurosamente, che qui che la, ecc. ecc. Fatte le le ispezioni si scopre che i danni erano limitati ad un paio di strumenti in cabina di secondaria importanza.



rispondo
se ci riferiamo allo stesso pilota (un comandante) va considerato che aveva paura di volare... ebbene si.. può capitare anche ai piloti o agli assistenti di volo che all'apparenza son sicuri ma lasciati soli e in particolari situazioni la paura arriva e fa novanta. mi hanno detto che questo comandante se volava con co-piloti bravi, oppure era sotto check, filava via tutto liscio era capace e faceva anche bene lasciato solo o con un co-pilota poco esperto, bhè, in quei casi aveva paura!

così mi disse l'allora capo pilota itavia!
dico ciò per inquadrare il soggetto che rilasciò quelle dichiarazioni

martedì ne parliamo a roma...

Esatto, parliamo della stessa persona. Era psicologicamente instabile ed impaurito di essere messo a terra. Cercava, dicendo che gli aerei erano carrette, di coprire sue mancanze o errori fatti in navigazione.
Potevano farselo sfuggire i giornalisti un testimone di così grande valore???[:304][V]