un resoconto sulle compagnie italiane


@per gli amministratori del forum, perchè non fate una rubrica in home page con le compagnie italiane, flotta, dipendenti, destinazioni, ordini aerei etc? invece di un 3d una specie di riassunto dei Dossier... in modo che chiunque possa avere un'idea rapida delle compagnie italiane...

ciauz sky3boy

ps ItaAli ha ordinato i SSJ o RRJ100
 
Elenco Ufficiale Vettori Nazionali titolari di Licenza di Esercizio di Trasporto Aereo e di Certificato di Operatore Aereo (COA) secondo la normativa europea JAR-OPS autorizzati ad impiegare aeromobili con più di 19 posti:


Air Dolomiti
Air Italy Spa
Air One
Air One Cityliner
Air Vallée
Alitalia
Alitalia Express
Alpi Eagles
Blue Panorama
Club Air (licenza di esercizio valida fino al 31 gennaio 2008)
Eurofly
Itali Airlines srl
Livingston
Meridiana
MIstral Air
Myair.com
Neos
Volare
Wind Jet
 
Italy First

2 ATR 42-320

serve 8 aeroporti ma non riesco a trovare il numero di rotte nemmeno sul sito ufficiale...tantomeno i dipendenti

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Air Dolomiti

6 ATR 42-500
8 ATR 72-500
5 BAe 146

550 dipendenti

17 rotte
 
Citazione:Messaggio inserito da airblue

Elenco Ufficiale Vettori Nazionali titolari di Licenza di Esercizio di Trasporto Aereo e di Certificato di Operatore Aereo (COA) secondo la normativa europea JAR-OPS autorizzati ad impiegare aeromobili con più di 19 posti:


Air Dolomiti
Air Italy Spa
Air One
Air One Cityliner
Air Vallée
Alitalia
Alitalia Express
Alpi Eagles
Blue Panorama
Club Air (licenza di esercizio valida fino al 31 gennaio 2008)
Eurofly
Itali Airlines srl
Livingston
Meridiana
MIstral Air
Myair.com
Neos
Volare
Wind Jet

Qualcosa mi dice che stavamo visitando il sito in contemporanea [:308][:308]
 
Alitalia (utilizza anche il brand Alitalia Cargo)
Blue Panorama (utilizza anche il brand Blu-Express.com)
Livingston (utilizza anche il brand Lauda Italia)
Volare (utilizza anche il brand Air Europe)
 
Citazione:Messaggio inserito da Blood89

Italy First

2 ATR 42-320

serve 8 aeroporti ma non riesco a trovare il numero di rotte nemmeno sul sito ufficiale...tantomeno i dipendenti

Italy First ha sospeso tutte le operazioni di volo in data 30 Novembre 2005.
 
tra poco si aggiungera' la "ONION AIR" con base ad FLR di proprieta' del Sig. CIPOLLONE...[:308][:308] Dopo l'articolo apparso su LA NAZIONE non sono giunte ulteriori novita'!!Qui a FLR aspettiamo con fiducia![xx(][|)]
 
Citazione:Messaggio inserito da kenadams

EN non è tedesca. Nonostante sia posseduta da Lufthansa, la sua sede rimane a Verona.
Scusa ma non sono daccordo.
Per me una compagnia (ed un'azienda in generale) per dirsi Italiana non deve avere solo la sede legale in Italia. Deve avere sopratutto il capitale italiano! Altrimenti resta solo l'ennesimo esempio di incapacità imprenditoriale del nostro paese.
Non so che farmene di un'azienda che ha sede a Verona ma che remunera capitale straniero, quindi porta profitto a imprenditori stranieri.
Ovviamente è solo un mio pensiero personale perchè agli effetti di legge, come giustamente dici tu, EN è a tutti gli effetti italiana.
 
Citazione:Messaggio inserito da I-VALE

Citazione:Messaggio inserito da kenadams

EN non è tedesca. Nonostante sia posseduta da Lufthansa, la sua sede rimane a Verona.
Scusa ma non sono daccordo.
Per me una compagnia (ed un'azienda in generale) per dirsi Italiana non deve avere solo la sede legale in Italia. Deve avere sopratutto il capitale italiano! Altrimenti resta solo l'ennesimo esempio di incapacità imprenditoriale del nostro paese.
Non so che farmene di un'azienda che ha sede a Verona ma che remunera capitale straniero, quindi porta profitto a imprenditori stranieri.
Ovviamente è solo un mio pensiero personale perchè agli effetti di legge, come giustamente dici tu, EN è a tutti gli effetti italiana.


Io ti scuso, ma stando al tuo pensiero personale Malev sarebbe russa, Virgin Atlantic mezza inglese e mezza di Singapore, Swiss parecchio tedesca e KLM praticamente francese. Persino AZ sarebbe un po' tedesca e un po' francese. Sono tutti casi diversi l'uno dall'altro ma, secondo me, se si sceglie di creare o comprare una linea in un paese, non se ne cambia automaticamente anche la nazionalità.
Comunque, prima o poi, dovremo tutti imparare a considerare la nazionalità europea dei vettori, visto che siamo in un unico spazio economico.
 
Il mio era una ragionamento più "economico" (ed in parte OT) e rivolto in generale al mondo imprenditoriale italiano (quini ivi comprese la compagnie aeree). Mondo imprenditoriale italiano che, salvo pochissime eccezioni, non stimo per niente e che reputo uno dei maggiori attori nella disfatta economica italiana.
Il mondo dell'aviazione civile è un esempio lampante dell'inettitudine imprenditoriale italiana fatta spesso da 4 amici che decidono di "lanciarsi" nel settore della moda del momento: tante piccole compagnie con flotte ridicole e che sopravvivono spesso solo grazie al T.O. di turno.
Tolte AZ([?]), AP, IG ed in parte IV il resto sono compagnie senza una flotta, senza dipendenti e senza nessuna strategia industriale!

Concordo con te che dobbiamo pensare sempre più europeo. Personalmente comincerò a farlo quando ci saranno delle leggi che renderanno davvero unico e concorrenziale lo spazio economico europeo. Comincerò a farlo, per esempio, quando le nazioni non si faranno più concorrenza sleale nel mercato del lavoro facendo si che la FIAT vada produrre la 500 in Polonia, che multinazionali chiudano in Italia per andare in Romania, che FR assuma tutti i lavoratori, anche quelli basati in altri stati, con il contratto irlandese e così via.
 
Citazione:Messaggio inserito da I-VALE

Il mio era una ragionamento più "economico" (ed in parte OT) e rivolto in generale al mondo imprenditoriale italiano (quini ivi comprese la compagnie aeree). Mondo imprenditoriale italiano che, salvo pochissime eccezioni, non stimo per niente e che reputo uno dei maggiori attori nella disfatta economica italiana.

Concordo con te che dobbiamo pensare sempre più europeo. Personalmente comincerò a farlo quando ci saranno delle leggi che renderanno davvero unico e concorrenziale lo spazio economico europeo. Comincerò a farlo, per esempio, quando le nazioni non si faranno più concorrenza sleale nel mercato del lavoro facendo si che la FIAT vada produrre la 500 in Polonia, che multinazionali chiudano in Italia per andare in Romania, che FR assuma tutti i lavoratori, anche quelli basati in altri stati, con il contratto irlandese e così via.


Condivido la tua analisi sull'impresa italiana: storicamente ha sempre puntato sui bassi salari (in generale, basso costo del lavoro) per fare utili. Pochi investimenti, poca ricerca. E una mentalità imprenditoriale primitiva, fatta di leader carismatici (o presunti tali) anziché board direttivi moderni.

Non credo che le nazioni si facciano concorrenza sleale. La pressione fiscale, la burocrazia e il costo del lavoro in Italia sono tali che in molti settori le aziende devono fuggire per rimanere competitive. Il diritto del lavoro - quello sì - dovrebbe essere più omogeneo, ma la pressione fiscale dipende dalla spesa pubblica: se in Italia vogliamo continuare a spendere e spandere, dobbiamo accettare l'alta pressione fiscale e le sue conseguenze drammatiche sulle possibilità di iniziativa economica delle imprese. In Italia non solo si investe poco, ma arrivano anche pochi investimenti esteri (e quei pochi sono spesso di natura speculativa).

L'aviazione civile è un'ottima cartina di tornasole di questa realtà.
 
Citazione:Messaggio inserito da kenadams


Non credo che le nazioni si facciano concorrenza sleale. La pressione fiscale, la burocrazia e il costo del lavoro in Italia sono tali che in molti settori le aziende devono fuggire per rimanere competitive. Il diritto del lavoro - quello sì - dovrebbe essere più omogeneo, ma la pressione fiscale dipende dalla spesa pubblica: se in Italia vogliamo continuare a spendere e spandere, dobbiamo accettare l'alta pressione fiscale e le sue conseguenze drammatiche sulle possibilità di iniziativa economica delle imprese. In Italia non solo si investe poco, ma arrivano anche pochi investimenti esteri (e quei pochi sono spesso di natura speculativa).

L'aviazione civile è un'ottima cartina di tornasole di questa realtà.
Per non andare troppo OT avevo sintetizzato il pensiero: sicuramente la prima cosa da riformare è il diritto del lavoro rendendolo uniforme in tutti gli stati. Per esempio in Italia il lavoratore è tutelato da alcune norme, la cui attuazione comporta spese per le aziende, mentre in altri paesi questo non avviene. In Italia ci sono delle garanzie sociali (che hanno un costo per le aziende) che in altri stati non ci sono...e così via. Ma chiudiamo qui che andiamo OT.

Condivido in pieno quanto definisci il mondo imprenditoriale italiano primitivo (del resto siamo l'unico paese europeo e forse del mondo occidentale dove la maggior parte delle aziende ha meno di 15 dipendenti e dove l'amministratore delegato...è delegato da se stesso in quanto coincide con il portatore di capitali.
 
Citazione:Messaggio inserito da I-VALE

Citazione:Messaggio inserito da kenadams


Non credo che le nazioni si facciano concorrenza sleale. La pressione fiscale, la burocrazia e il costo del lavoro in Italia sono tali che in molti settori le aziende devono fuggire per rimanere competitive. Il diritto del lavoro - quello sì - dovrebbe essere più omogeneo, ma la pressione fiscale dipende dalla spesa pubblica: se in Italia vogliamo continuare a spendere e spandere, dobbiamo accettare l'alta pressione fiscale e le sue conseguenze drammatiche sulle possibilità di iniziativa economica delle imprese. In Italia non solo si investe poco, ma arrivano anche pochi investimenti esteri (e quei pochi sono spesso di natura speculativa).

L'aviazione civile è un'ottima cartina di tornasole di questa realtà.
Per non andare troppo OT avevo sintetizzato il pensiero: sicuramente la prima cosa da riformare è il diritto del lavoro rendendolo uniforme in tutti gli stati. Per esempio in Italia il lavoratore è tutelato da alcune norme, la cui attuazione comporta spese per le aziende, mentre in altri paesi questo non avviene. In Italia ci sono delle garanzie sociali (che hanno un costo per le aziende) che in altri stati non ci sono...e così via. Ma chiudiamo qui che andiamo OT.

Condivido in pieno quanto definisci il mondo imprenditoriale italiano primitivo (del resto siamo l'unico paese europeo e forse del mondo occidentale dove la maggior parte delle aziende ha meno di 15 dipendenti e dove l'amministratore delegato...è delegato da se stesso in quanto coincide con il portatore di capitali.


Parentesi chiusa, tanto siamo abbastanza d'accordo.