IL CASO
Diventa operativo il piano della Seap dopo l´annuncio dei finanziamenti sbloccati dall´Ue
Nuovi voli, il catalogo è questo a Malta con meno di 60 euro
Subito Bruxelles, Amsterdam, Parigi. "L´Europa è più vicina"
Sono ventiquattro le mete italiane ed estere selezionate negli orari non di punta
LELLO PARISE
I voli internazionali su cui la vecchia Seap investirà nei prossimi tre anni il maggior numero di contributi pubblici, da elargire alle compagnie aeree? Quelli per Bruxelles (5 milioni 028 mila 172 euro), Parigi (4 milioni 964 mila 150) e Amsterdam (3 milioni 888 mila 472). La gita più economica da Bari? Sarà quella per Malta: l´isola del Mediterraneo tra la Sicilia e la Libia, potrà essere raggiunta spendendo meno di 60 euro (esattamente 59,59). Invece il viaggio più costoso interesserà gli amanti del Portogallo che potranno sbarcare a Lisbona, la capitale, pagando circa 134 euro.
Tutti i prezzi - o, meglio, le "tariffe massime di riferimento" - sono senza trucchi, né inganni: comprendono infatti, le spese per tasse, servizi di vendita ed eventuali altri oneri o supplementi. Questa è una delle principali regole del gioco fissate da Aeroporti pugliesi - la vecchia Seap, appunto - nel bando distribuito ai vettori perché ottengano gli aiuti comunitari qualora volessero istituire nuove rotte da e per il tacco d´Italia. Aiuti che l´Ue stabilisce di assegnare generosamente al governo Vendola, proprietario di Ap - per la precisione, ammontano a 63 milioni 088 mila 553 euro - e che a partire dalla fine di maggio materializzeranno collegamenti point to point - cioè, diretti - con sedici destinazioni europee: Parigi (a 86,88 euro), Bruxelles (88,10), Barcellona (74,89), Berlino (76,18), Amsterdam (93,61), Madrid (104,01), Copenhagen (100,34), Basilea (75,57), Praga (64,56), Strasburgo (70,37), Lisbona (133,98), Budapest (61,17), Atene (57,65), Malta (59,59), Vienna (66,30), Bucarest (a 71,20 euro). Così come sarà possibile arrivare più facilmente, e velocemente, in otto città italiane: da Bari per Genova (61,59 euro), Catania (49,78) e Cagliari (65,79); da Brindisi per Firenze (62,45) e Torino (80,97), da Taranto-Grottaglie per Roma (52,64) e Milano (82,00), da Foggia per Venezia (59,74 euro).
Tutti questi costi «decisamente bassi», come sottolinea l´amministratore unico di Ap Mimmo Dipaola, riguarderanno nel 2007 il 40% dei passeggeri, mentre nei successivi due anni la promozione sarà ridotta prima al 35 e poi al 30% dei viaggiatori. A cui per il triennio made in Europe sarà comunque assicurato almeno un volo di andata e uno di ritorno alla settimana. Sempre per le ventiquattro mete italiane ed estere selezionate da Ap, le partenze dagli scali nostrani avverranno ad orari catalogati come "non di punta": da Bari in particolare, entro mezzogiorno o tra le due del pomeriggio e le otto e mezza di sera o ancora, dopo le ventidue.
Per organizzare il vai e vieni giudicato da Ap «necessario perché la Puglia assuma un ruolo importante nella costruzione di un network di rotte che favoriscano l´integrazione economica e sociale dell´area mediterranea», le compagnie otterranno benefìci finanziari «fino al 40% dei costi ammissibili». Quali? Per il marketing e la pubblicità - «il pubblico deve conoscere l´esistenza del nuovo collegamento aereo» - e quelli per il cosiddetto insediamento da queste parti dovuto all´attivazione della rotta. I normali costi operativi piuttosto, dovranno essere sopportati dalle stesse compagnie: locazione o ammortamento degli aerei, carburante, stipendi del personale di volo, oneri aeroportuali, servizi di catering.
Dipaola e il dg Marco Franchini, nominato "responsabile del procedimento", vogliono in tutti i casi evitare di avere a che fare con "avventurieri del cielo": ecco perché le società in corsa per ottenere le provvidenze dovranno emettere in favore di Aeroporti pugliesi una fideiussione «a garanzia del rispetto degli impegni a carico del richiedente». La somma sarà pari al 2% del valore di ciascuna tratta.
Intanto al Karol Wojtyla, i dati di arrivi e partenze nei primi due mesi dell´anno fanno segnare un più 24,5%: 300 mila imbarchi, erano stati 240 mila tra gennaio e febbraio del 2006. Piccoli-grandi scali crescono. (La Repubblica - Bari)
CIAO
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