UE e le offerte ingannevoli per il consumatore


billypaul

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Se la pallina è verde, di fronte al computer
La Commissione europea ha pubblicato oggi una lista temporanea di quelle compagnie aeree sui cui siti sono presenti ancora offerte ingannevoli per il consumatore
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Torino – Londra a un euro e cinquanta. Offerta imperdibile e subito ci si incolla allo schermo del pc per essere i primi ad aggiudicarsi il quasi gratis viaggio verso le terre di Sua Maestà, salvo poi scoprire, passaggio dopo passaggio, che l’offerta presente nella home page del sito o sui cartelloni pubblicitari, non è più così conveniente e, quando ormai è troppo tardi per tornare indietro, ci si scopre a dover pagare più di quell’euro e cinquanta di partenza. Colpa di spese nascoste, tasse aeroportuali non conteggiate nella tariffa iniziale, sovrattasse per il pagamento con carta di credito, assicurazioni il più delle volte inutili. Consumatori sul piede di guerra, e non solo. La Commissione europea ha deciso di rendere pubblici i nominativi di quelle compagnie aeree e di quei siti “più attenti alle esigenze dei consumatori nel praticare offerte e tariffe trasparenti”. Su circa 70 compagnie (e oltre 400 siti internet visionati) prese in considerazioni dagli uffici comunitari negli ultimi 18 mesi, solo 16 sono “perfettamente in regola”, mentre 38 hanno promesso di mettersi in regola, cambiando i loro siti e la presentazione delle offerte entro il prossimo luglio. “Un bel passo in avanti – ha commentato il commissario ai consumatori, Meglena Kuneva, durante una conferenza stampa – se consideriamo che quando abbiamo lanciato la campagna di indagine nemmeno ci volevano parlare”.
Da una prima indagine condotta nel maggio 2008 è emerso che 137 siti web che vendono biglietti online - cioè uno su tre - davano dei problemi di questo tipo. "E' inaccettabile che un consumatore su tre sia frodato, ingannato o confuso – aveva detto la stessa Kuneva all’epoca. Un anno più tardi, 115 dei 137 siti sono stati regolarizzati, ma restano ancora dei casi spinosi. L’autorità danese per i consumatori, presente in sala stampa con la Kuneva, ha sottolineato come solo l’altro giorno un volo da Copenaghen a Londra da 12 euro, alla fine della prenotazione fosse arrivato a costarne 60. In molti casi l’aumento è dato dalle tasse che però, essendo obbligatorie, dicono a Bruxelles, dovrebbero essere da subito comprese nel prezzo del biglietto.
Tre le liste stilate dalla Commissione europea. Nella prima quelle come Iberia, Sas e Tap, Finnair, Air Malta e Tarom e altre compagnie nordiche, che hanno ricevuto il placet di Bruxelles. La più corposa è quella che raccoglie 38 compagnie, tra cui Alitalia, Air One, EasyJet, Ryanair, British Airways e AirFrance-Klm (queste ultime due sono state aggiunte stamattina dopo una telefonata con i servizi della Kuneva), che hanno promesso di mettersi in regola entro luglio, se non vogliono finire vittima delle azioni legale che le autorità dei consumatori nazionali potrebbero loro intentare. Nell’ultima lista, quella dei “cattivi”, da una dozzina di compagnie, tra cui Myair e Windjet, ma anche Olympic Airlines, Turkish Airlines o Royal Air Maroc che non hanno risposto all’inchiesta di Bruxelles, “dimostrando una scarsa o nulla attenzione ai consumatori e ai loro passeggeri”.
Presentando il lavoro svolto, la commissaria Ue ai consumatori Meglena Kuneva ha sottolineato di non voler parlare "lista nera" perché anche quelle compagnie non in regola possono farlo e comunicarlo - come hanno già fatto alcune pur di evitare una pubblicità negativa - anche nei prossimi giorni. Per mettersi in regola hanno tempo fino a luglio, quando Bruxelles pubblicherà una nuova lista e una comunicazione con precise indicazioni per gli Stati membri e cui spetterà l'intervento.


14/5/2009 - LaStampa
 
... La più corposa è quella che raccoglie 38 compagnie, tra cui Alitalia, Air One, EasyJet, Ryanair, British Airways e AirFrance-Klm (queste ultime due sono state aggiunte stamattina dopo una telefonata con i servizi della Kuneva), che hanno promesso di mettersi in regola entro luglio, ...
Devono essere violazioni piuttosto balnce perché con le majors nominate non mi sono mai trovato a disagio.

Con EasyJet e Ryanair è diverso perché ci sono molti balzelli semi-facoltativi e gli "optionals".
 
Articolo dalla Puglia

Biglietti sul web. La Ue bacchetta le compagnie

di Franco Giuliano


La Ue ha bacchettato oggi alcune compagnie europee che vendono sui propri siti internet biglietti attraverso procedure pocho chiare.

Secondo la Commissione europea rispetto alla prima indagine realizzata due anni fa, il numero delle compagnie «canaglie» sarebbero diminuite, «ma - osserva la Ue - sono ancora diversi i siti web di compagnie aeree che continuano a trarre in inganno i consumatori. Negli ultimi 18 mesi la Commissione ha setacciato circa 400 siti web per arrivare a stilare una lista dei «cattivi» composta da una dozzina di compagnie.

Tra queste la nostra cara Myair (che opera sulla Puglia oltre l'80% dei collegamenti con le capitali europee) e la Windjet. Ma anche Olympic Airlines, Turkish Airlines o Royal Air Maroc.

Un buon numero di compagnie aeree (36), a cui solo si sono aggiunte Air France Klm e British Airways, hanno fornito alla Commissione l’assicurazione che metteranno in regola al più presto il loro sito web seguendo le indicazioni di Bruxelles.

Tra queste ci sono anche Alitalia, Air One, ma anche EasyJet e Ryanair. Sedici invece le compagnie il cui sito è stato già definito soddisfacente, tra queste, ad esempio, la spagnola Iberia e la portoghese Tap.

Presentando il lavoro svolto, la commissaria Ue ai consumatori Meglena Kuneva ha sottolineato di non voler parlare «lista nera» perchè anche quelle compagnie non in regola possono farlo e comunicarlo – come hanno già fatto alcune pur di evitare una pubblicità negativa – anche nei prossimi giorni.

Per mettersi in regola hanno tempo fino a luglio, quando Bruxelles pubblicherà una nuova lista e una comunicazione con precise indicazioni per gli Stati membri e cui spetterà l'intervento.

Noi chiediamo all'Enac (di far rispettare l'invito della Ue) e alla società di gestione degli Aeroporti pugliesi di interveniere per mettere ordine in questa giugla tariffaria che la coinvolge essendo la stessa società aeroportuale pugliese una delle società che applica tariffe per la emissione dei biglietti in aeroporto, tra le più care d'Italia.

Su questo argomento l'amministratore unico di Aeroporti di Puglia, Domenico Di Paola quando ricopriva anche la carica di presidente di Assaeroporti si impegnò pubblicamente di ridurre quella tariffa (circa 10 euro) per i biglietti emessi in aeroporto limitatamente ai passeggeri di età inferiore ai 18 anni. Di quella promessa non se ne sa più nulla.

Ora la denuncia della Commissione Ue riapre in maniera prepotente la questione. Compresa quella sulla emissione dei biglietti sul web da parte di quelle compagnie che operano sui nostri scali pugliesi.


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