U2 MXP-LIS ritorna a MXP


Riguardo al Codacons, a mio parere (molto) spesso cercano solo pubblicità (infatti ne stiamo parlando...).

Sono una associazione di associazioni e hanno bisogno di avere copertura mediatica, perchè questo consente loro di giustificare la propria esistenza e di essere chiamati a rappresentare i consumatori ad eventi, iniziative, tavoli di lavoro...
Uno dei modi attraverso i quali ottengono la copertura mediatica è appunto presentando esposti ogni volta che succedono cose di questo tipo (immagino che lo abbiano fatto anche per il pulmann che è finito nella scarpata).
Io ho il sospetto che molti di questi esposti finiscano archiviati senza essere nemmeno presi in considerazione, ma l'obiettivo nella maggior parte dei casi è appunto quello di far vedere che si esiste perchè a botta calda i giornali riportano che il Codacons ha presentato un esposto.
 
gli sghiacciatori? e che hanno il sistema goodrich??
per favore, lascia queste ilarità a chi è più competente di te in materia, il Codacons...:cool:

Evito di risponderti con quello che penso per non essere Bannato.
Unico errore, quello di aver fatto riferimento agli schiacciatori pneumatici non presenti su questo tipo di velivolo, per il resto non mi ritengo assolutamente incompetente in materia
 
No comment....

Non commentare, se credi, ma con la tua reazione da primadonna stizzita non hai colto il succo dei messaggi che tanto ti hanno offeso.

In sostanza, quel che cerchiamo di farti capire è l'esigenza di andarci con i piedi di piombo quando si tratta di sparare sentenze.

Se fosse solo un problema di parole al vento, amen. Ma dare subito per assodata una lettura degli eventi - per quanto probabile o intuitiva possa sembrarci - è in realtà molto pericoloso, perché rischia di distogliere la nostra attenzione da eventuali letture alternative, che magari permetterebbero di mettere in luce falle di sicurezza mai occorse finora.

Tornando all'evento in questione: sì, certo, in un primo momento a tutti è venuto in mente che il distacco della copertura potesse essere dovuto ad una mancata verifica della chiusura da parte del personale.
Ma, nella fase iniziale di un'indagine (non solo di sicurezza volo, s'intende), cosa ci autorizza ad escludere a priori tutte le altre ipotesi? La mancata verifica della chiusura è un'ipotesi troppo lineare per essere falsa, oppure è troppo lineare per essere necessariamente vera?
 
Non commentare, se credi, ma con la tua reazione da primadonna stizzita non hai colto il succo dei messaggi che tanto ti hanno offeso.

In sostanza, quel che cerchiamo di farti capire è l'esigenza di andarci con i piedi di piombo quando si tratta di sparare sentenze.

Se fosse solo un problema di parole al vento, amen. Ma dare subito per assodata una lettura degli eventi - per quanto probabile o intuitiva possa sembrarci - è in realtà molto pericoloso, perché rischia di distogliere la nostra attenzione da eventuali letture alternative, che magari permetterebbero di mettere in luce falle di sicurezza mai occorse finora.

Tornando all'evento in questione: sì, certo, in un primo momento a tutti è venuto in mente che il distacco della copertura potesse essere dovuto ad una mancata verifica della chiusura da parte del personale.
Ma, nella fase iniziale di un'indagine (non solo di sicurezza volo, s'intende), cosa ci autorizza ad escludere a priori tutte le altre ipotesi? La mancata verifica della chiusura è un'ipotesi troppo lineare per essere falsa, oppure è troppo lineare per essere necessariamente vera?

Grazie!
 
Non commentare, se credi, ma con la tua reazione da primadonna stizzita non hai colto il succo dei messaggi che tanto ti hanno offeso.

In sostanza, quel che cerchiamo di farti capire è l'esigenza di andarci con i piedi di piombo quando si tratta di sparare sentenze.

Se fosse solo un problema di parole al vento, amen. Ma dare subito per assodata una lettura degli eventi - per quanto probabile o intuitiva possa sembrarci - è in realtà molto pericoloso, perché rischia di distogliere la nostra attenzione da eventuali letture alternative, che magari permetterebbero di mettere in luce falle di sicurezza mai occorse finora.

Tornando all'evento in questione: sì, certo, in un primo momento a tutti è venuto in mente che il distacco della copertura potesse essere dovuto ad una mancata verifica della chiusura da parte del personale.
Ma, nella fase iniziale di un'indagine (non solo di sicurezza volo, s'intende), cosa ci autorizza ad escludere a priori tutte le altre ipotesi? La mancata verifica della chiusura è un'ipotesi troppo lineare per essere falsa, oppure è troppo lineare per essere necessariamente vera?

Infatti, chiedo scusa a tutti.
Ho prontamente cancellato il mio intervento, rendendomi conto della delicatezza dell' argomento.
 
Da ilGiorno QN.
Milano, 15 agosto 2013 - Dopo l’incidente dell’Airbus della compagnia inglese EasyJet che, in partenza per Lisbona, ha perduto pezzi a Malpensa, i sindacati lanciano strali acuminati. Nel mirino l’efficienza, la sicurezza e il molto denaro investito nell’hub nella brughiera. La replica di Sea giunge immediata, articolata, attraverso i suoi portavoce. Un punto di partenza per la posizione ufficiale della società che gestisce gli scali milanesi. L’aeroporto è responsabile delle operazioni di terra, dove è garantito il massimo della sicurezza. Non possono essere messe in relazione situazioni di terra e situazioni di volo, come nel caso dell’aereo inglese.
A Malpensa è attivo il Safety Management System, uno spazio dove ogni giorno si ritrovano le rappresentanze degli operatori per un’analisi di quanto è accaduto il giorno prima. Ognuno dispone di propri strumenti. Per esempio, Sea e i controllori di volo dell’Enav impiegano l’Apron Management, un radar sofisticato (messo in funzione anche a Linate dopo la tragedia dell’8 ottobre 2001), che controlla tutti i movimenti a terra di qualsiasi mezzo. Già questo, assicura Sea, colloca Malpensa ai primi posti nei livelli di sicurezza delle operazioni a terra e nella prevenzione.
C’è poi un tavolo permanente, il Safety Committee, che riunisce tutti gli operatori dello scalo. Insieme analizzano ogni evento legato alla sicurezza. Sea si confronta al massimo livello europeo nell’Operational and Safety Strategy Committee di Airport Council International: tradotto, tutti gli studi realizzati dal più importanti aeroporti europei in materia di sicurezza, di strumentazione e tecnologie. La conclusione per Sea è una sola: Malpensa è del tutto sicura, come dimostrano sei anni di statistiche. Interviene anche Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. L’incidente di lunedì è al centro di un’apposita inchiesta tecnica dell’organismo competente, l’Agenzia Nazionale Sicurezza Volo.
La vigilanza tecnico-amministrativa e la responsabilità dell’apparecchio sono dell’autorità britannica, la Civil Aviation Authority. La manutenzione è affidata a una società tedesca, certificata secondo i regolamenti europei. Enac, in base ai regolamenti comunitari per gli aeromobili in transito, può effettuare solo controlli esterni, degli equipaggiamenti di emergenza, della documentazione dell’aereo e dell’equipaggio.

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A Malpensa è attivo il Safety Management System, uno spazio dove ogni giorno si ritrovano le rappresentanze degli operatori per un’analisi di quanto è accaduto il giorno prima. Ognuno dispone di propri strumenti. Per esempio, Sea e i controllori di volo dell’Enav impiegano l’Apron Management, un radar sofisticato (messo in funzione anche a Linate dopo la tragedia dell’8 ottobre 2001), che controlla tutti i movimenti a terra di qualsiasi mezzo. Già questo, assicura Sea, colloca Malpensa ai primi posti nei livelli di sicurezza delle operazioni a terra e nella prevenzione.

Parole in libertà, purtroppo non vigilata.
 
l'ANSV ha rilasciato il report finale

On Dec 7th 2016 Italy's ANSV released their final report in Italian concluding the probable causes of the incident were:

The causes of the incident are mainly the result of human factors.

In particular the left hand engine doors were left open due to failure of closing them after maintenance work was completed without consulting the technical reference manual. The failure to consult the technical reference manual and follow the instructions in there meant, that the engine doors were opened prior to the maintenance work conducted but then not closed and locked again.

The preflight inspection carried out by the commander of the aircraft also proved ineffective having not been performed in compliance with the operator's standard operating procedures.

Following factors also contributed:

- the shape of the door locking system, which in fact is characterised by a non fault tolerant design not facilitating the inspections to verify the doors are closed and locked. Especially the levers of the locking system are located at the bottom center of the engine cowlings and are hardly visible. In addition the cowlings feature a symmetry that permits the doors to become almost seated and no longer indicate open even if not locked.

- the policies and operating procedures by the maintenance organisation did not require to have the technical reference manual available in the close proximity of the aircraft at all time while conducting the maintenance work

- the lack of warning indications on the ECAM that the engine doors were not locked

Finally, the investigation can not rule out that the ocurrence was the result of tiredness and fatigue on behalf of the maintenance technician as well as the captain in an environment that was characterized by high outdoor temperatures. The level of contentration by the maintenance technician may also have been adversely affected by the fact that he was close to the end of his scheduled work time following 4 days of programmed work.



http://avherald.com/h?article=466d1cf2&opt=0
 
Sono state rilasciate delle raccomandazioni per evitare il ripetersi del problema? Hanno richiesto la modifica del sistema di chiusura della capottatura che sembra non facilitare l'immediata visione se è aperta o chiusa?