Beh, sinora Torino, a differenza di tanti, non ha mollato nemmeno una lira alle low-cost. Dall'inverno un programma degli enti locali, Regione in testa, prevede ampie sovvenzioni, comunque non solo alle low-cost. E' dunque probabile un certo risveglio. Comunque Sagat ha sempre sostenuto di preferire le migliori compagnie di bandiere (Lufthansa, Air France, Austrian, Iberia, British Airways che volano tutte su Torino) alle compagnie low-cost che non danno garanzie nel tempo. Non consentono, in altre parole, progetti a lungo termine. In questo, pur essendo personalmente dell'idea che va ampliata la presenza low-cost, credo che abbiano ragione. Soprattutto considerando Torino ed il suo ruolo industriale.