Terza parte, la seconda QUI, la prima QUI
Panoramiche del lodge Jatinga di giorno. Posto molto rilassante.
Oggi giornata ai canyon della regione del Mpumalanga lungo la celebre Panoramic Route, sempre guidati dal nostro fido Mario che parla parla parla…
Cascate Mac Mac
Blyde River Canyon & God’s Window. Sono rimasto piacevolmente sorpreso da questi posti. Veramente belli. Praticamente è come il Gran Canyon americano ma con molto più verde.
Dalle foto non si vede perfettamente perché c’era una leggera foschia ma si ha una vista a perdita d’occhio. Pare che nelle giornate limpidissime si riesca a scorgere il Mozambico e l’oceano indiano! (300km ca.)
Poi passiamo da Bourke’s Luck Potholes. E’ un mini canyon che l’acqua ha modellato in modo molto strano. Praticamente scavando la roccia in modo circolare si sono formate delle marmitte.
Finiamo la giornata con dei tramonti suggestivi sui canyon
Il giorno dopo siamo diretti -2 ore di macchina- alla riserva privata di Sabi Sands. Queste riserve private confinano con il famoso Parco Kruger, il più grande parco naturale del Sud Africa
Intermezzo aeronautico. Non si contano in zona le piste di atterraggio sterrate
Siamo diretti al lodge Chitwa Chitwa: www.chitwa.co.za , un posto veramente magico. Consiglio a tutti. Tra l’altro la moglie del proprietario è un’italiana. Mario ci saluta e torna a casa.
Il lodge è costruito attorno ad un laghetto dove sguazzani ippopotami e coccodrilli. Abbiamo una camera bellissima con piscinetta privata sul terrazzo.
I ritmi della giornata sono scanditi dai safari fotografici. Uno alla mattina presto (dalle 6 alle 9) e uno pomeridiano/serale (dalle 16 alle 19e30)
Eccoci, che emozione!
Metto le foto dei 4 safari del Chitwa Chitwa in ordine sparso e lascio parlare le immagini. Che esseri meravigliosi!
Ancora un intermezzo aeronautico
VM 18
Queste sono un po’ scure ma era molto buio
Camaleonte
Questo leopardo aveva appena seccato un’impala (gazzella)
Senza parole, questi 2 giorni a Sabi Sands sono stati spettacolari.
Mercoledì dobbiamo lasciare a malincuore questo paradiso. 1h30 di macchina (autista) e siamo a Hoedspruit, da dove torneremo a Johannesburg. L’indomani infatti abbiamo un volo per Victoria Falls, Zimbabwe. La seccatura è che bisogna sempre passare da JNB che funge da hub. Non esistono voli bypass.
L’aeroporto, in mezzo al bush, è incredibile
Sala d’attesa per gli imbarchi. Un paradiso se non fosse per una comitiva di 40 pensionati americani che –come le cavallette- dove passano non cresce più nemmeno la gramigna.
Ecco il nostro potente mezzo, un Dash 8 della SAA Express
Mercoledì 23 aprile 2008
HDS-JNB
Flight: SA 1226 – YB 1226
Class: Y
Seat: 09D
Eqp: Bombardier DHC-8-315 Dash 8
Reg: ZS-NMA
c/n: 358
Delivered: 22.07.1994
Scheduled: 1230-1345
Block to block: 1236-1341
In air: 1241-1333
Ho un posto finestrino ma la visuale del Dash è alquanto compromessa vista la posizione dei motori. 50 pax o/b, LF 100%
Il rancio è sempre immangiabile
Dopo nemmeno 50 minuti siamo in finale per JNB
Questa la posto solo come testimonianza di un bellissimo special color che fu. Ora giace abbandonato tra le erbacce
Questa sera staremo all’Intercontinental hotel dell’aeroporto. Tempo per rilassarsi e sistemare le valige visto che ne lasceremo una qui in deposito per una settimana. I Cessnini che prenderemo in Botswana hanno infatti come regola ferrea 1 valigia non rigida a testa, max 20 chili.
Non siamo stati a Johannesburg città perché tutti ce l’hanno sconsigliata. Non c’è niente da vedere e la sicurezza è quella che è.
Sveglia antelucana anche oggi e alle 7e20 siamo già ai check-in SAA. Pure JNB è in rifacimento e la zona check-in è quanto di più assurdo abbia visto in vita mia. Tra l’altro gironzolano indisturbati personaggi loschi & affini.
La parte gates internazionali invece è discreta. Imbarchiamo dal gate A1.
Giovedì 24 aprile 2008
JNB-VFA
Flight: SA 40
Class: Y
Seat: 18A
Eqp: Airbus A319-131
Reg: ZS-SFK
c/n: 2418
Delivered: 10.03.2005
Scheduled: 0915-1100
Block to block: 0914-1046
In air: 0926-1043
Il nostro 319 di oggi è pulito e luminoso. A bordo saremo circa 65. In J ci sono 5 giapponesi che si saranno scattati 1000 foto col flash in neanche un’ora.
Panoramiche dal finestrino
Marcione locale
Sembra la BA, ma non è la BA. E’ la Safair
Questo non è proprio comunissimo da vedere
Kulula e One Time sono low cost locali
Turchi e Svizzeri con i loro rispettivi marcioni sono già arrivati
Ancora????
Dopo un’oretta siamo in Zona VicFalls. Quello che si vede in lontananza è vapore acqueo delle cascate. La foto è pessima e in controsole ma rende l’idea della dimensione.
Atterraggio pista 12. C’è persino l’ILS, incredibile!
A terra ci si rende subito conto di essere arrivati in un paese fermo a 30 anni fa grazie a quel pazzo di Mugabe.
Ammiraglia della flotta Air Zimbabwe: MA60 cinese!!!!
Il nostro 319 sembra provenire da un altro pianeta
Immigrazione: le comiche. Dopo una coda biblica (per 65 persone, non per 3.000!) e un odore di sudore allucinante i simpatici funzionari del luogo si divertono a taglieggiarti dei dollari aggiuntivi ai 30 USD di costo del visto. A degli italiani accanto a noi hanno chiesto 100 Euro senza pudore.
L’aerostazione è inquietante anche se credevo peggio. Saliamo su pullmino giapponese anch’esso degli anni ’70 e ci muoviamo in direzione del paese
--CONTINUA NELLA QUARTA PARTE QUI—
Panoramiche del lodge Jatinga di giorno. Posto molto rilassante.



Oggi giornata ai canyon della regione del Mpumalanga lungo la celebre Panoramic Route, sempre guidati dal nostro fido Mario che parla parla parla…


Cascate Mac Mac

Blyde River Canyon & God’s Window. Sono rimasto piacevolmente sorpreso da questi posti. Veramente belli. Praticamente è come il Gran Canyon americano ma con molto più verde.




Dalle foto non si vede perfettamente perché c’era una leggera foschia ma si ha una vista a perdita d’occhio. Pare che nelle giornate limpidissime si riesca a scorgere il Mozambico e l’oceano indiano! (300km ca.)



Poi passiamo da Bourke’s Luck Potholes. E’ un mini canyon che l’acqua ha modellato in modo molto strano. Praticamente scavando la roccia in modo circolare si sono formate delle marmitte.




Finiamo la giornata con dei tramonti suggestivi sui canyon






Il giorno dopo siamo diretti -2 ore di macchina- alla riserva privata di Sabi Sands. Queste riserve private confinano con il famoso Parco Kruger, il più grande parco naturale del Sud Africa


Intermezzo aeronautico. Non si contano in zona le piste di atterraggio sterrate

Siamo diretti al lodge Chitwa Chitwa: www.chitwa.co.za , un posto veramente magico. Consiglio a tutti. Tra l’altro la moglie del proprietario è un’italiana. Mario ci saluta e torna a casa.

Il lodge è costruito attorno ad un laghetto dove sguazzani ippopotami e coccodrilli. Abbiamo una camera bellissima con piscinetta privata sul terrazzo.



I ritmi della giornata sono scanditi dai safari fotografici. Uno alla mattina presto (dalle 6 alle 9) e uno pomeridiano/serale (dalle 16 alle 19e30)
Eccoci, che emozione!

Metto le foto dei 4 safari del Chitwa Chitwa in ordine sparso e lascio parlare le immagini. Che esseri meravigliosi!











Ancora un intermezzo aeronautico







VM 18

Queste sono un po’ scure ma era molto buio



Camaleonte











Questo leopardo aveva appena seccato un’impala (gazzella)






Senza parole, questi 2 giorni a Sabi Sands sono stati spettacolari.
Mercoledì dobbiamo lasciare a malincuore questo paradiso. 1h30 di macchina (autista) e siamo a Hoedspruit, da dove torneremo a Johannesburg. L’indomani infatti abbiamo un volo per Victoria Falls, Zimbabwe. La seccatura è che bisogna sempre passare da JNB che funge da hub. Non esistono voli bypass.
L’aeroporto, in mezzo al bush, è incredibile



Sala d’attesa per gli imbarchi. Un paradiso se non fosse per una comitiva di 40 pensionati americani che –come le cavallette- dove passano non cresce più nemmeno la gramigna.

Ecco il nostro potente mezzo, un Dash 8 della SAA Express

Mercoledì 23 aprile 2008
HDS-JNB
Flight: SA 1226 – YB 1226
Class: Y
Seat: 09D
Eqp: Bombardier DHC-8-315 Dash 8
Reg: ZS-NMA
c/n: 358
Delivered: 22.07.1994
Scheduled: 1230-1345
Block to block: 1236-1341
In air: 1241-1333
Ho un posto finestrino ma la visuale del Dash è alquanto compromessa vista la posizione dei motori. 50 pax o/b, LF 100%


Il rancio è sempre immangiabile

Dopo nemmeno 50 minuti siamo in finale per JNB


Questa la posto solo come testimonianza di un bellissimo special color che fu. Ora giace abbandonato tra le erbacce


Questa sera staremo all’Intercontinental hotel dell’aeroporto. Tempo per rilassarsi e sistemare le valige visto che ne lasceremo una qui in deposito per una settimana. I Cessnini che prenderemo in Botswana hanno infatti come regola ferrea 1 valigia non rigida a testa, max 20 chili.
Non siamo stati a Johannesburg città perché tutti ce l’hanno sconsigliata. Non c’è niente da vedere e la sicurezza è quella che è.
Sveglia antelucana anche oggi e alle 7e20 siamo già ai check-in SAA. Pure JNB è in rifacimento e la zona check-in è quanto di più assurdo abbia visto in vita mia. Tra l’altro gironzolano indisturbati personaggi loschi & affini.
La parte gates internazionali invece è discreta. Imbarchiamo dal gate A1.
Giovedì 24 aprile 2008
JNB-VFA
Flight: SA 40
Class: Y
Seat: 18A
Eqp: Airbus A319-131
Reg: ZS-SFK
c/n: 2418
Delivered: 10.03.2005
Scheduled: 0915-1100
Block to block: 0914-1046
In air: 0926-1043
Il nostro 319 di oggi è pulito e luminoso. A bordo saremo circa 65. In J ci sono 5 giapponesi che si saranno scattati 1000 foto col flash in neanche un’ora.
Panoramiche dal finestrino

Marcione locale

Sembra la BA, ma non è la BA. E’ la Safair

Questo non è proprio comunissimo da vedere

Kulula e One Time sono low cost locali


Turchi e Svizzeri con i loro rispettivi marcioni sono già arrivati


Ancora????

Dopo un’oretta siamo in Zona VicFalls. Quello che si vede in lontananza è vapore acqueo delle cascate. La foto è pessima e in controsole ma rende l’idea della dimensione.

Atterraggio pista 12. C’è persino l’ILS, incredibile!

A terra ci si rende subito conto di essere arrivati in un paese fermo a 30 anni fa grazie a quel pazzo di Mugabe.

Ammiraglia della flotta Air Zimbabwe: MA60 cinese!!!!

Il nostro 319 sembra provenire da un altro pianeta

Immigrazione: le comiche. Dopo una coda biblica (per 65 persone, non per 3.000!) e un odore di sudore allucinante i simpatici funzionari del luogo si divertono a taglieggiarti dei dollari aggiuntivi ai 30 USD di costo del visto. A degli italiani accanto a noi hanno chiesto 100 Euro senza pudore.
L’aerostazione è inquietante anche se credevo peggio. Saliamo su pullmino giapponese anch’esso degli anni ’70 e ci muoviamo in direzione del paese

--CONTINUA NELLA QUARTA PARTE QUI—
Ultima modifica da un moderatore: