treno vs aereo


non ricordo se in Svizzera la seconda compagnia faceva parte di un'allenza opposta a quella della prima.
Per cui mi riservo di definire il paragone "improprio", al netto del contesto politico/geografico questo certamente "improponibile".
 
come vuoi cosa?
il concetto quale sarebbe poi?
ti aggiungo un elemento: sparisce AP e LH deve inventarsi LH Italia quando già ce l'aveva per metà...
elaborate, please.
 
Che il treno faccia male a caiaz (bello il nome anche se troppo vicino a quello di un generale che non si merita il paragone) è assodato perchè le tratte cehe verranno colpite non saranno solo limitate alla Roma Milano, è anche indubbio che una compagnia aerea seria saprebbe trarre dalla ferrovia un prezioso aiuto.
in un modo ideale una bella alleanza treno aereo sarebbe una cosa auspicabile da tutti i passeggeri, però il mondo è tuttaltro che ideale.
A tenere separati i due mondi c'è:
1. differrenza troppo forte in termini di gestione degli orare, il mondo aeronautico è flessibile quello ferroviario no. Se treni ed aerei fossero sempre puntuali non ci sarebbero problemi, ma i problemi causati da un temporale non possono fare ritardare i treni e VV.
2. differenze in termini di mentalità e problematiche di esercizio
3. posizione degli incumbent troppo incumbent, se Sciarrone (quello della NTV) pensa di avere vita facile in un mondo dove TI e RFI appartengono alla stessa holding si sbaglia di grosso... lo stesso spinetta avrà grosso filo da torcere, meglio che si occupi di aerei.
4. resta il problema del regno grigio compreso tra le tratte AV che guadagnano e le tratte che non rendereanno mai e che sono finanziate, tale regno grigio rischia di essere abbandonato perchè si sostiene con la compensazione dei ricavi dell'AV lasciando a piedi molta gente. Anche Mario "Il Commissario" Schimberni ci aveva provato a fare fuori i rami secchi, ma ha dovuto abbandonare.
5. Immaginate che casino verrebbe fuori se i casini sindacali del settore volo si sommassero a quelli del treno.


Inoltre la cosa è difficoltosa sia a Roma che a Milano (molto più a FCO che MXP)

La ferrovia per FCO ha livelli di servizio indecenti, velocità appena superiori a 100Kmh nella tratta extraurbana ed un intersezione nel nodo di Roma molto lenta e male interconnessa tanto da essere contraria a qualsiasi direzione in avvicinamento alla capitale tranne quella che viene da Firenze.
Non solo tale linea ha un sistema di blocco veramente inefficiente (semiautomatico con consenso e conta assi) ed è intasata dai treni della FR1, tanto che l'espresso non può accelearre troppo per non finire addosso al regionale che lo precede.
Il progetto di fere una stazione vicino alla Roma Civittavecchia col people mover è ridicola.

A milano il problema sta nel fatto che l'ultimo miglio sia in mano alle FNM e non ad RFI.
Vi sono reli problemi di integrazione tra le FNM e la rete dello stato anche se FNM sta migliorando di molto i propri sitemi di segnalamento e di blocco, ma il nodo di Milano è totalmente sotto DCO che non riesce ad interfacciarsi con quello delle nord.
Si rischia dei avere un handover tra reti piuttosto complicato, al contempo la rete delle nord ha capacità e prestazioni da rendere il servizio da Torino, VErona e Bologna piuttosto appetibile come finger.
PEr il materiale sarà meglio che se ne occupi la futura joint venture tra TI e LENord altrimenti saranno dolori con 4 macchinistia bordo.
 
Ma come giudicare l'ipotesi (sembra non tanto remota) di accordi commerciali tra Alitalia e Trenitalia?
Mi pare che qui le due compagnie che tanto si "sfidano" sulla Milano-Roma abbiano di che guadagnarci. Il problema, per un'integrazione "decente" resta il collegamento degli aeroporti via rotaia, che in Italia sono veramente indecedenti.
Lo dice anche Bacelli qui sotto
http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=16798