Treno Palermo-aeroporto Punta Raisi: slitta al 2017 la riapertura


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20 Giugno 2008
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[h=1]Treno Palermo-aeroporto Punta Raisi: il treno c'è, i binari no... slitta al 2017 riapertura[/h][h=2]Palermo, Italia - La ripresa del collegamento ferroviario prevista per fine anno, rimandata a fine giugno prossimo[/h](WAPA) - Il solito papocchio all'italiana, e come sempre a rimetterci quei palermitani (ma anche i turisti) che dalla città vogliono recarsi in treno all'aeroporto "Falcone e Borsellino" di Punta Raisi. Lo annuncia oggi Rfi (Rete Ferroviaria italiana del Gruppo Ferrovie dello Stato). La colpa stavolta apparentemente sembra attribuibile ai ritardi accumulati da Sis, l'impresa che sta realizzando il passante ferroviario di Palermo, una maxi-opera da un miliardo di Euro che però richia di rimanere incompiuta. E dire che i convogli previsti da Trenitalia ci sono, così come già c'è il primo dei due treni con livrea tricolore destinati al "Trinacria Express" in allestimento speciale "aeroportuale" con meno posti a sedere e più spazio per valigie e trolley. Eppure per quel passante la ripresa della tratta ferroviaria è rimandata alla fine di giugno del 2017. Ma a ben guardare la questione nasconde retroscena di cui i comuni cittadini sono incolpevoli: un braccio di ferro tra Sis ed Rfi che pone a rischio il completamento dei lavori realizzati solo per l'80%. Nemmeno una settimana fa l'impresa comunicava ai sindacati che senza un accordo con Fs sarebbe stata costretta a licenziare tutti gli operai. Dopo un colloquio col direttore di Sis Massimiliano Coluccci, Francesco Piastra di Fillea-Cgil dichiarava: "Ci ha detto che il cantiere verrà chiuso perché l’azienda non è nelle condizioni di andare avanti. Sarebbe in gravi condizioni economiche per colpa di Rfi che si rifiuta di rivedere il contratto che è vecchio di 12 anni”. Sis sostiene di non avere problemi di tenuta economica se non quelli legati alla gestione dell’opera: “Ci hanno detto che i loro bilanci sono in ordine ma che negli anni hanno accumulato più di 100 milioni di perdite sul cantiere: hanno chiesto che Rfi ripiani il debito rivedendo e aggiornando i vecchi accordi". "Abbiamo scritto al prefetto di Palermo per aprire con urgenza un tavolo di confronto con Ferrovie, Sis e con il Comune di Palermo", aggiungevano i segretari di Feneal, Filca e Fillea, Ignazio Baudo, Antonino Cirivello e lo stesso Piastra, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Enzo Campo, Daniela De Luca e Claudio Barone. Oggi il responsabile investimenti Sud di Rfi Roberto Pagone ha fatto sapere: "Abbiamo avvertito e diffidato l'impresa, forti della precisa volontà del ministero Infrastrutture, Regione Sicilia e Comune di Palermo pronte a costituirsi parte civile. L'opera va completata. Se non lo farà Sis lo faremo con un'altra impresa, ma non ci saranno altre incompiute". Resta il fatto però che Sis chiede 100 milioni in più a Ferrovie. A questoPagone ha risposto: "Ci hanno ribadito che hanno oneri finanziari crescenti e chiedono circa 100 milioni. Ma noi abbiamo risposto di no, lo vieta la legge e non ci sono i presupposti per un'operazione del genere. Devono completare tutto e alla svelta e da quanto ci hanno dichiarato lo faranno"... Con buona pace dei passeggeri di Palermo-Punta Raisi.avionews