senza sporcare il thread con tante altre discussioni ispirate da difficolta' particolari di certe aziende (vedi BV) o rivalita' tra aeroporti, ci sono un paio di temi interessanti:
- uno, sollevato dal sempre preciso londonfog, e' quello della mancata differenziazione del servizio tra le compagnie nostrane e le LCC. Verissimo (OT: ai primi tempi delle LCC, mi ricordo che io facevo molti viaggi nazionali ed internazionali, e.g. splendide notti in treno sui vari Venezia-Vienna o Venezia-Budapest, che poi ho sostituito gradualmente con le LCC). In Italia questo non e' successo, e tutte sono corse a standardizzare il servizio verso il basso e far correre i prezzi verso il basso. Inoltre, verissimo, l'industria del settore nostrana sconta tutti gli errori ed i ritardi accumulatesi durante un periodo di forte protezionismo del passato. Del resto, questo accade anche in altri settori e paesi, e quando cade il protezionismo, le aziende di stato o ex-monopoliste, etc. sono in forte difficolta'. Questo era quello che successe negli USA con le varie TWA, Panam e compagnie pre-liberalizzazione, o in Ungheria recentemente con MALEV, etc.
- secondo punto, ottimo (e non me ne voglia pescair se lo sollevo), e' quello sollevato nel convegno e cioe' che le compagnie LCC hanno abituato i passeggeri che si puo' volare al prezzo di un taxi, e questo semplicemente non e' sempre possibile, per il fatto che spesso si tratta di prezzi "sotto-costo". Possibili, certo, in un regime di concorrenza "avariata" con contributi e sconti alle tasse aeroportuali, ma non sempre possibile da mantenere in futuro, seppure con strutture piu' snelle e servizi no frills.