Questa volta devo andare in Quebec, a Quebec City, per la precisione. Il mio gruppo di ricerca e’ presente in forze per il congresso (Cochrane Colloquium 2013), vivo in Canada e non posso mancare. Devo incontrare persone che non vedo da anni, e che sento regolarmente però, e persone che conosco via Skype, ma che non ho mai incontrato perchè vivono ai quattro angoli del globo.
Quale compagnia scegliere? Air Canada, ovviamente. Macchè!!! Mi chiede la bellezza di 1315 dollari per andare da dove vivo io a Quebec. Porter Airlines (che consiglio vivamente a chi viaggia in Canada o tra il Canada e gli States) non ha posti.
Ripiego su Westjet, non l’ho mai provata. È la seconda compagnia aerea del Canada. Viene qualche volta definita “low-cost”, ed è sicuramente low-cost se paragonata ai prezzi da rapina di Air Canada, ma ha sempre prezzi da major (il viaggio alla fine, mi è costato circa 500 dollari). Si parte da Toronto Pearson (YYZ), terminal 3, con volo diretto, per il Jean Lesage Airport a Quebec City (YQB).
Arrivo in macchina dalla città dove vivo (a due ore di auto da YYZ).
Questa è l’area check-in di YYZ, terminal 3, verso le 17.00:

Si fanno interessanti incontri a quest’ora…

Chissà perchè ero convinto che la livrea Air One non esistesse più. È viva e vegeta, a quanto pare.
Zona voli regionali Air Canada Jazz del Terminal 1:

Ancora Terminal 1, monocolore Air Canada:

I turchi ci sono ormai sempre:

E anche l’Air Transat è presente:

Vedo per la prima volta un 787 dal vivo, suddito di Sua Maestà:

E questa parte del terminal 3 è un noioso monocolore 737 Westjet:

330 Air Transat, per, ahò, Roma:

Triplo Air France che se ne torna a casa:

Interessante la lounge del Terminal 3, aperta a tutti i passeggeri, dietro pagamento:

Non sono entrato, io sono barbone dentro
!!
Vista dal gate:


Arriva il nostro aereo, da Edmonton, un 737-700:


E dal gate, ancora:
767-300 Air Canada:

“Topacchione” Embraer 195 (non mi piace l’Embraer, non è un aereo, è un razzo):

I passeggeri da Edmonton, sbarcano e l’aereo viene rifornito:

Airbus 330 Air Canada. Fortunati i passeggeri di questo volo. Se avessero preso il 777-300 Air Canada avrebbero magari preso la configurazione “Carro Bestiame malato da macello” in 3-4-3 in Economy:

Buon vecchio 310 Air Transat, in push-back:

Super 340-600, tedesco:

Arriva il secondo volo da LHR, nientemeno che la Regina dei Cieli:

E arriva anche l’Olandese Volante:

Imbarchiamo in ritardo (dalle statistiche, risulta che questo volo è quasi sempre in ritardo).
Dati sul volo:
Data: 19 Settembre 2013
Compagnia: Westjet
Volo da YYZ a YQB
Aeromobile: Boeing 737-700
Orario schedulato: 1 ora e 25 minuti (19.45-21.10)
Tempo di volo effettivo: 1 ora e 12 minuti (20.15-21.27)
Imbarco senza molti problemi, sono al posto 21A.
Pitch nella media, direi:

La Westjet ha un sistema di intrattenimento, con circa 18 canali di televisione satellitare:

Vi è anche un rudimentale airshow, in uno dei canali televisivi:

Per sentire la televisione, si possono utilizzare le proprie cuffie, visto che il jack è a un foro solo:

Il comandante, che si chiama Keith McDonald, interviene un paio di volte durante il volo.
Si fa sera, ormai, e non c’è molto più da vedere:

Dopo il pushback, un lungo rullaggio verso la pista. Interessante l’entrata “corsara” in pista, nel senso che dalla taxiway, che continua nella pista, il pilota ha accelerato appena entrato in runway.
Decollo e volo uneventful. Non c’è molto da fotografare, è buio, si vede poco. Qualche turbolenza lungo il St. Lawrence river, niente di male, si arriva fino a 40.000 piedi e poi iniziamo la discesa verso YQB.
Il servizio prevede una bevanda gratis e una scelta tra uno snack di formaggio o di biscotti. Servizio semplice, ma almeno non a pagamento.
L’equipaggio è gentile e dinamico.
Atterriamo con ritardo, rullaggio breve ed eccoci in aerostazione:

Parcheggiamo vicino al Delta:

Vi sono alcuni Embraer e Bombardier delle compagnie americane (Delta, United) in night stop.
Usciamo via Airbridge. Carina l’aerostazione anche se un po’ piccola:

Prendo un taxi e vado in albergo. Parlo in francese con il tassista, simpatico e accogliente. È la mia prima conversazione in francese che ha un minimo senso in francese. Parlo un francese maccheronico che sto cercando di migliorare.
Arrivo all’Hotel (il Palace Royal), molto carino. Mi assegnano la Chambre Panoramique, con vista sulla città.
Di notte:

Di giorno, dopo aver dormito come un ghiro:

Qui non c’è lo STOP, come nel resto del mondo:

Transatlantico, dalla camera d’albergo:

L’albergo è vicino al Centro Congressi. Anche da qui si gode una vista discreta:


Il Congresso, e la successiva riunione autori per il nostro gruppo (Disturbi di Ansia e dell’Umore) , sono stati davvero fruttuosi. È bello vedere ricercatori che, da tutto il mondo, si impegnano a lavorare a temi rilevanti per la ricerca clinica. La Cochrane Collaboration, che ha organizzato il congresso, è un’agenzia che si occupa di revisioni sistematiche della letteratura medica. Le sue pubblicazioni sono considerate il livello più alto di evidenza scientifica in Medicina. Abbiamo posto le basi per il lavoro dei prossimi mesi, e sono molto contento, dato che collaborerò con persone davvero valide.
Torno in albergo rinfrancato. La camera:


Purtroppo, non ho potuto fare il turista a Quebec. Avevo poco tempo e le cose da fare erano tante. Ma spero di poter tornare. Dal quel poco che ho visto, la città sembra meritare una seconda visita.
Mi sveglio alle 4 del mattino il giorno dopo per prendere il volo di ritorno.
Taxi, e arrivo a YQB.
Area check-in alle 5 del mattino:

Effettuo il check-in alle macchinette e, dopo colazione, passo i controlli di sicurezza. La coda è breve.
In area sterile:
Air Canada per Montreal (o, come dicono in Quebec, Monreal):

Il nostro aereo sonnecchia ancora…

Area airside, molto spaziosa:


Peccato per il tetto, che fa molto capannone industriale:

L’architetto, forse, poteva sforzarsi di più.
A fianco al nostro gate, alcuni voli per alcuni hub americani chiave.
Washington, DC:

Ci sono anche voli per Chicago, JFK, EWR e persino Atlanta:

Dall’area airside, si può vedere l’area landside:


Imbarchiamo in ritardo, causa nebbia su Quebec City, che oggi è fitta.
Dati sul volo:
Data: 21 Settembre 2013
Compagnia: Westjet
Volo da YQB a YYZ
Aeromobile: Boeing 737-700
Orario schedulato: 1 ora e 34 minuti (06.30-08.04)
Tempo di volo effettivo: 1 ora e 18 minuti (06.56-08.14)
L’aereo prosegue per Edmonton, con lo stesso numero di volo.
Entrando, uso il bagno e scatto la foto senza cui il TR non è un vero TR di AC:

L’aeromobile è diverso di quello dell’andata, ma il pitch è lo stesso:

Il mio posto è sempre il 21A. A fianco si sono seduti due antipaticissimi e spocchiosissimi canadesi. Il mio vicino di posto monopolizza il bracciolo e mi stringe verso il finestrino.
Attendiamo un po’ prima di effettuare il push-back:

Esploro il sistema di intrattenimento, schermi PTV come all’andata:

C’è anche la rivista di bordo Westjet:

E c’è l’airshow rudimentale:

“La nebbia, agli irti colli”, non sale proprio, ma rimane giù:

Il comandante ci spiega che in caso di nebbia, usano un camioncino “Follow me” per scortare l’aereo verso la pista di decollo. Siamo i terzi in coda e dobbiamo aspettare che il camioncino ritorni.
Il pilota “corsaro” Keith McDonald è ancora il comandante di questo volo. Questa volta però fa un holding in pista di qualche secondo.
Appena decolliamo, la nebbia non c’è più:

Decolliamo per pista 06, e poi viriamo di 180 in direzione sud-ovest:


Pont de Quebec a sinistra e ponte Pierre Laporte a destra, sul St. Lawrence river:

C’e’ un po’ di nebbia mattutina nell’area vicino al fiume:


Il volo procede uneventful. Vengono serviti degli snack e una bevanda:

Il tempo comincia a guastarsi all’altezza di Montreal:

Prendiamo qualche legnata ogni tanto.
Discesa verso YYZ:


Toronto Downsview (l’aeroporto privato di Bombardier per testare i suoi aerei):

E siamo atterrati, molto duri!


Il tempo è brutto, piove, ed è uggioso:


Arriviamo al gate e sbarchiamo. Quando sto per uscire dall’aereo noto questa interessante scena: il comandante e il copilota che cercano spazzatura (?) nei sedili. Ho visto il comandante indossare i guanti a guardare nei sedili. Non so se questa procedura sia usuale o no.
In ogni caso, Westjet non è stata male.
Le mie impressioni su Westjet:
1. In entrambi i voli, l’equipaggio è stato gentile e dinamico
2. L’intrattenimento in volo è semplice ma non è a pagamento
3. Non si paga per gli snack
4. Gli aerei sono nuovi (Westjet ha una flotta di Boeing 737-600, -700 e -800), e abbastanza ben tenuti
5. Per chi viene dall’estero c’è il vantaggio che Westjet ha accordi di code-sharing con compagnie Skyteam
Nel complesso, una buona esperienza.
Grazie per avermi seguito fin qui!!!
Quale compagnia scegliere? Air Canada, ovviamente. Macchè!!! Mi chiede la bellezza di 1315 dollari per andare da dove vivo io a Quebec. Porter Airlines (che consiglio vivamente a chi viaggia in Canada o tra il Canada e gli States) non ha posti.
Ripiego su Westjet, non l’ho mai provata. È la seconda compagnia aerea del Canada. Viene qualche volta definita “low-cost”, ed è sicuramente low-cost se paragonata ai prezzi da rapina di Air Canada, ma ha sempre prezzi da major (il viaggio alla fine, mi è costato circa 500 dollari). Si parte da Toronto Pearson (YYZ), terminal 3, con volo diretto, per il Jean Lesage Airport a Quebec City (YQB).
Arrivo in macchina dalla città dove vivo (a due ore di auto da YYZ).
Questa è l’area check-in di YYZ, terminal 3, verso le 17.00:

Si fanno interessanti incontri a quest’ora…

Chissà perchè ero convinto che la livrea Air One non esistesse più. È viva e vegeta, a quanto pare.
Zona voli regionali Air Canada Jazz del Terminal 1:

Ancora Terminal 1, monocolore Air Canada:

I turchi ci sono ormai sempre:

E anche l’Air Transat è presente:

Vedo per la prima volta un 787 dal vivo, suddito di Sua Maestà:

E questa parte del terminal 3 è un noioso monocolore 737 Westjet:

330 Air Transat, per, ahò, Roma:

Triplo Air France che se ne torna a casa:

Interessante la lounge del Terminal 3, aperta a tutti i passeggeri, dietro pagamento:

Non sono entrato, io sono barbone dentro

Vista dal gate:


Arriva il nostro aereo, da Edmonton, un 737-700:


E dal gate, ancora:
767-300 Air Canada:

“Topacchione” Embraer 195 (non mi piace l’Embraer, non è un aereo, è un razzo):

I passeggeri da Edmonton, sbarcano e l’aereo viene rifornito:

Airbus 330 Air Canada. Fortunati i passeggeri di questo volo. Se avessero preso il 777-300 Air Canada avrebbero magari preso la configurazione “Carro Bestiame malato da macello” in 3-4-3 in Economy:

Buon vecchio 310 Air Transat, in push-back:

Super 340-600, tedesco:

Arriva il secondo volo da LHR, nientemeno che la Regina dei Cieli:

E arriva anche l’Olandese Volante:

Imbarchiamo in ritardo (dalle statistiche, risulta che questo volo è quasi sempre in ritardo).
Dati sul volo:
Data: 19 Settembre 2013
Compagnia: Westjet
Volo da YYZ a YQB
Aeromobile: Boeing 737-700
Orario schedulato: 1 ora e 25 minuti (19.45-21.10)
Tempo di volo effettivo: 1 ora e 12 minuti (20.15-21.27)
Imbarco senza molti problemi, sono al posto 21A.
Pitch nella media, direi:

La Westjet ha un sistema di intrattenimento, con circa 18 canali di televisione satellitare:

Vi è anche un rudimentale airshow, in uno dei canali televisivi:

Per sentire la televisione, si possono utilizzare le proprie cuffie, visto che il jack è a un foro solo:

Il comandante, che si chiama Keith McDonald, interviene un paio di volte durante il volo.
Si fa sera, ormai, e non c’è molto più da vedere:

Dopo il pushback, un lungo rullaggio verso la pista. Interessante l’entrata “corsara” in pista, nel senso che dalla taxiway, che continua nella pista, il pilota ha accelerato appena entrato in runway.
Decollo e volo uneventful. Non c’è molto da fotografare, è buio, si vede poco. Qualche turbolenza lungo il St. Lawrence river, niente di male, si arriva fino a 40.000 piedi e poi iniziamo la discesa verso YQB.
Il servizio prevede una bevanda gratis e una scelta tra uno snack di formaggio o di biscotti. Servizio semplice, ma almeno non a pagamento.
L’equipaggio è gentile e dinamico.
Atterriamo con ritardo, rullaggio breve ed eccoci in aerostazione:

Parcheggiamo vicino al Delta:

Vi sono alcuni Embraer e Bombardier delle compagnie americane (Delta, United) in night stop.
Usciamo via Airbridge. Carina l’aerostazione anche se un po’ piccola:

Prendo un taxi e vado in albergo. Parlo in francese con il tassista, simpatico e accogliente. È la mia prima conversazione in francese che ha un minimo senso in francese. Parlo un francese maccheronico che sto cercando di migliorare.
Arrivo all’Hotel (il Palace Royal), molto carino. Mi assegnano la Chambre Panoramique, con vista sulla città.
Di notte:

Di giorno, dopo aver dormito come un ghiro:

Qui non c’è lo STOP, come nel resto del mondo:

Transatlantico, dalla camera d’albergo:

L’albergo è vicino al Centro Congressi. Anche da qui si gode una vista discreta:


Il Congresso, e la successiva riunione autori per il nostro gruppo (Disturbi di Ansia e dell’Umore) , sono stati davvero fruttuosi. È bello vedere ricercatori che, da tutto il mondo, si impegnano a lavorare a temi rilevanti per la ricerca clinica. La Cochrane Collaboration, che ha organizzato il congresso, è un’agenzia che si occupa di revisioni sistematiche della letteratura medica. Le sue pubblicazioni sono considerate il livello più alto di evidenza scientifica in Medicina. Abbiamo posto le basi per il lavoro dei prossimi mesi, e sono molto contento, dato che collaborerò con persone davvero valide.
Torno in albergo rinfrancato. La camera:


Purtroppo, non ho potuto fare il turista a Quebec. Avevo poco tempo e le cose da fare erano tante. Ma spero di poter tornare. Dal quel poco che ho visto, la città sembra meritare una seconda visita.
Mi sveglio alle 4 del mattino il giorno dopo per prendere il volo di ritorno.
Taxi, e arrivo a YQB.
Area check-in alle 5 del mattino:

Effettuo il check-in alle macchinette e, dopo colazione, passo i controlli di sicurezza. La coda è breve.
In area sterile:
Air Canada per Montreal (o, come dicono in Quebec, Monreal):

Il nostro aereo sonnecchia ancora…

Area airside, molto spaziosa:


Peccato per il tetto, che fa molto capannone industriale:

L’architetto, forse, poteva sforzarsi di più.
A fianco al nostro gate, alcuni voli per alcuni hub americani chiave.
Washington, DC:

Ci sono anche voli per Chicago, JFK, EWR e persino Atlanta:

Dall’area airside, si può vedere l’area landside:


Imbarchiamo in ritardo, causa nebbia su Quebec City, che oggi è fitta.
Dati sul volo:
Data: 21 Settembre 2013
Compagnia: Westjet
Volo da YQB a YYZ
Aeromobile: Boeing 737-700
Orario schedulato: 1 ora e 34 minuti (06.30-08.04)
Tempo di volo effettivo: 1 ora e 18 minuti (06.56-08.14)
L’aereo prosegue per Edmonton, con lo stesso numero di volo.
Entrando, uso il bagno e scatto la foto senza cui il TR non è un vero TR di AC:

L’aeromobile è diverso di quello dell’andata, ma il pitch è lo stesso:

Il mio posto è sempre il 21A. A fianco si sono seduti due antipaticissimi e spocchiosissimi canadesi. Il mio vicino di posto monopolizza il bracciolo e mi stringe verso il finestrino.
Attendiamo un po’ prima di effettuare il push-back:

Esploro il sistema di intrattenimento, schermi PTV come all’andata:

C’è anche la rivista di bordo Westjet:

E c’è l’airshow rudimentale:

“La nebbia, agli irti colli”, non sale proprio, ma rimane giù:

Il comandante ci spiega che in caso di nebbia, usano un camioncino “Follow me” per scortare l’aereo verso la pista di decollo. Siamo i terzi in coda e dobbiamo aspettare che il camioncino ritorni.
Il pilota “corsaro” Keith McDonald è ancora il comandante di questo volo. Questa volta però fa un holding in pista di qualche secondo.
Appena decolliamo, la nebbia non c’è più:

Decolliamo per pista 06, e poi viriamo di 180 in direzione sud-ovest:


Pont de Quebec a sinistra e ponte Pierre Laporte a destra, sul St. Lawrence river:

C’e’ un po’ di nebbia mattutina nell’area vicino al fiume:


Il volo procede uneventful. Vengono serviti degli snack e una bevanda:

Il tempo comincia a guastarsi all’altezza di Montreal:

Prendiamo qualche legnata ogni tanto.
Discesa verso YYZ:


Toronto Downsview (l’aeroporto privato di Bombardier per testare i suoi aerei):

E siamo atterrati, molto duri!


Il tempo è brutto, piove, ed è uggioso:


Arriviamo al gate e sbarchiamo. Quando sto per uscire dall’aereo noto questa interessante scena: il comandante e il copilota che cercano spazzatura (?) nei sedili. Ho visto il comandante indossare i guanti a guardare nei sedili. Non so se questa procedura sia usuale o no.
In ogni caso, Westjet non è stata male.
Le mie impressioni su Westjet:
1. In entrambi i voli, l’equipaggio è stato gentile e dinamico
2. L’intrattenimento in volo è semplice ma non è a pagamento
3. Non si paga per gli snack
4. Gli aerei sono nuovi (Westjet ha una flotta di Boeing 737-600, -700 e -800), e abbastanza ben tenuti
5. Per chi viene dall’estero c’è il vantaggio che Westjet ha accordi di code-sharing con compagnie Skyteam
Nel complesso, una buona esperienza.
Grazie per avermi seguito fin qui!!!
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