Dal TR di I-DAVE “Daytrip (o quasi) all'Imperial War Museum di Duxford” agli amici del forum:
“Aviopirla: dicesi di persona fissata con aerei, aeroporti e aviazione, in modo quasi compulsivo, tanto da fare cose che un normale essere umano non farebbe”
Quante miglia separano Milano da Vancouver, secondo le comuni rotte ortodromiche? Semplice: basta cercare su un qualunque sito web (tipo gcmap.com) per scoprire che sono 5.291, 10.600 (per arrotondare) anda e rianda. Quindi, perché farne 25.000 (miglio più, miglio meno) in più per raggiungere la medesima meta? La risposta sta nel titolo, precisamente nell’aggettivo qualificativo.
Flashback: Capodanno 2019, praticamente ora di stappare la bottiglia, sparare i petardi, scambiarsi gli auguri con la gente con la quale stai festeggiando… no, il vostro aviopirla sta disperatamente e compulsivamente tappando il tasto PAGA ORA sullo schermo del cellulare. Trova un’offerta di quelle che non si possono rifiutare, e procede all’acquisto, senza preoccuparsi più di tanto del fatto che il biglietto preveda la partenza dal Vietnam per andare a New York, “tanto domani arriva la cancellazione, non possono onorare, non una cosa del genere, dai, è veramente troppo…”. Infatti, puntualmente, l’indomani (o meglio, il 2 gennaio) il biglietto viene confermato! Caz…spita, e adesso che si fa? Dopo ampia e ponderata riflessione, diciamo di circa 4/5 secondi, ci si mette il cuore in pace, e ci si sacrifica per il bene del forum!
Alla fine, posto che di fermarsi una settimana a New York non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello, venuta a mancare l’opzione di andare a Charlotte a vedere il museo col relitto del 320 “affiumato” nell’Hudson (hanno ben pensato di chiudere il museo la settimana prima per trasferimento), e mancando da dove potete immaginare da almeno 10 mesi, si decide di adeguare il programma e raggiungere Vancouver.
OK, la destinazione di arrivo c’è, ma come ci vai in Vietnam? … Mah, qualcosa mi invento, alla fine mancano 8 mesi…
Quel “alla fine” significa trovare finalmente la giusta soluzione, in una comodissima MXP/AUH/BKK…
Dai, attacchiamo con la prima parte, che altrimenti facciamo notte!
Etihad ha un’offerta in J che non si può rifiutare; complice il fatto di non averci mai volato sopra, che EY sia! 10 agosto, comincia l’avventura

Voleremo sul 330, che ha sostanzialmente la stessa J di AZ, salvo piccolissime differenze, cioè una: la lampada con l’indicazione del posto. Per il resto, colori a parte, l’hard product è lo stesso. Welcome drink

Poggiato sulla coperta, il primo di una lunga serie di amenity kit

Trovo la colorazione della cabina un po’ “pesante”, preferisco il più sobrio grigio di AZ ad essere sinceri

Salutiamo MXP, si decolla!

Dopo il welcome drink, e prima del pranzo, l’aperitivo, con le prime noccioline di ordinanza

Oggi il menu prevede ciò:

Accompagnato da questo beveraggio

Antipasto

Piatto principale (eccellente!). Ora, non pensiate che il bicchiere di vino sia rimasto intonso dall’antipasto: il refill era continuo, al terzo passaggio ho implorato pietà, chiedendo la cortesia di non riempire più il bicchiere, viceversa sarebbe servito un trapianto di fegato! Servizio impeccabile, ad ogni modo

Frutta per chiudere

Amenity kit con dotazione di ordinanza. A me, personalmente, la borsetta ricordava molto i portafogli dei taxisti tedeschi/austriaci, ma pare che, al contrario, le donne che ne hanno ricevuta una in dono dal sottoscritto (senza che facciate i maliziosi: fatta salva la signora Cataploma, che l’ha ricevuta alla presenza della mia di signora, parimenti omaggiata, anche le altre erano comunque nella cerchia parentale!) l’hanno vieppiù apprezzata tantissimo!

Dopo una sonora ronfata post prandiale, mi sveglio ormai in atterraggio

Terminata la prima tratta, e chiuso il transito, sono pronto per il secondo balzo verso BKK. Volo su 773, abbastanza “datato” (è la versione più vecchia delle due in forza ad EY) e, per quanto la J possa sembrare la stessa, le differenze ci sono, e non di poco conto. A parte la versione in giallo dell’amenity, l’IFE è più vecchio, con tanto di presa USB nel monitor, non il massimo della comodità

La lampada modello paralume, con ciambella segnaposto, sa tanto di vintage


Sino a qui, è solo una questione più o meno estetica, che può piacere o non piacere. La vera differenza, invece, è la pressochè totale mancanza di spazi e ripiani rispetto alla versione del 330.


Il menu a questo giro (bevande uguali)

Welcome drink, rigorosamente analcolico (per scelta, non che mancasse lo sciambagn!)

Sono ancora satollo dal volo precedente (e dall’indigestione di hummus e roba varia in lounge), e complice il volo notturno, me la ronfo beatamente, prendendo solo la colazione pre atterraggio

Appunto, atterriamo finalmente a BKK


Adesso, resta solo da raggiungere il Vietnam!
To be continued…
“Aviopirla: dicesi di persona fissata con aerei, aeroporti e aviazione, in modo quasi compulsivo, tanto da fare cose che un normale essere umano non farebbe”
Quante miglia separano Milano da Vancouver, secondo le comuni rotte ortodromiche? Semplice: basta cercare su un qualunque sito web (tipo gcmap.com) per scoprire che sono 5.291, 10.600 (per arrotondare) anda e rianda. Quindi, perché farne 25.000 (miglio più, miglio meno) in più per raggiungere la medesima meta? La risposta sta nel titolo, precisamente nell’aggettivo qualificativo.
Flashback: Capodanno 2019, praticamente ora di stappare la bottiglia, sparare i petardi, scambiarsi gli auguri con la gente con la quale stai festeggiando… no, il vostro aviopirla sta disperatamente e compulsivamente tappando il tasto PAGA ORA sullo schermo del cellulare. Trova un’offerta di quelle che non si possono rifiutare, e procede all’acquisto, senza preoccuparsi più di tanto del fatto che il biglietto preveda la partenza dal Vietnam per andare a New York, “tanto domani arriva la cancellazione, non possono onorare, non una cosa del genere, dai, è veramente troppo…”. Infatti, puntualmente, l’indomani (o meglio, il 2 gennaio) il biglietto viene confermato! Caz…spita, e adesso che si fa? Dopo ampia e ponderata riflessione, diciamo di circa 4/5 secondi, ci si mette il cuore in pace, e ci si sacrifica per il bene del forum!
Alla fine, posto che di fermarsi una settimana a New York non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello, venuta a mancare l’opzione di andare a Charlotte a vedere il museo col relitto del 320 “affiumato” nell’Hudson (hanno ben pensato di chiudere il museo la settimana prima per trasferimento), e mancando da dove potete immaginare da almeno 10 mesi, si decide di adeguare il programma e raggiungere Vancouver.
OK, la destinazione di arrivo c’è, ma come ci vai in Vietnam? … Mah, qualcosa mi invento, alla fine mancano 8 mesi…
Quel “alla fine” significa trovare finalmente la giusta soluzione, in una comodissima MXP/AUH/BKK…
Dai, attacchiamo con la prima parte, che altrimenti facciamo notte!
Etihad ha un’offerta in J che non si può rifiutare; complice il fatto di non averci mai volato sopra, che EY sia! 10 agosto, comincia l’avventura

Voleremo sul 330, che ha sostanzialmente la stessa J di AZ, salvo piccolissime differenze, cioè una: la lampada con l’indicazione del posto. Per il resto, colori a parte, l’hard product è lo stesso. Welcome drink

Poggiato sulla coperta, il primo di una lunga serie di amenity kit

Trovo la colorazione della cabina un po’ “pesante”, preferisco il più sobrio grigio di AZ ad essere sinceri

Salutiamo MXP, si decolla!

Dopo il welcome drink, e prima del pranzo, l’aperitivo, con le prime noccioline di ordinanza

Oggi il menu prevede ciò:

Accompagnato da questo beveraggio

Antipasto

Piatto principale (eccellente!). Ora, non pensiate che il bicchiere di vino sia rimasto intonso dall’antipasto: il refill era continuo, al terzo passaggio ho implorato pietà, chiedendo la cortesia di non riempire più il bicchiere, viceversa sarebbe servito un trapianto di fegato! Servizio impeccabile, ad ogni modo

Frutta per chiudere

Amenity kit con dotazione di ordinanza. A me, personalmente, la borsetta ricordava molto i portafogli dei taxisti tedeschi/austriaci, ma pare che, al contrario, le donne che ne hanno ricevuta una in dono dal sottoscritto (senza che facciate i maliziosi: fatta salva la signora Cataploma, che l’ha ricevuta alla presenza della mia di signora, parimenti omaggiata, anche le altre erano comunque nella cerchia parentale!) l’hanno vieppiù apprezzata tantissimo!

Dopo una sonora ronfata post prandiale, mi sveglio ormai in atterraggio

Terminata la prima tratta, e chiuso il transito, sono pronto per il secondo balzo verso BKK. Volo su 773, abbastanza “datato” (è la versione più vecchia delle due in forza ad EY) e, per quanto la J possa sembrare la stessa, le differenze ci sono, e non di poco conto. A parte la versione in giallo dell’amenity, l’IFE è più vecchio, con tanto di presa USB nel monitor, non il massimo della comodità

La lampada modello paralume, con ciambella segnaposto, sa tanto di vintage


Sino a qui, è solo una questione più o meno estetica, che può piacere o non piacere. La vera differenza, invece, è la pressochè totale mancanza di spazi e ripiani rispetto alla versione del 330.


Il menu a questo giro (bevande uguali)

Welcome drink, rigorosamente analcolico (per scelta, non che mancasse lo sciambagn!)

Sono ancora satollo dal volo precedente (e dall’indigestione di hummus e roba varia in lounge), e complice il volo notturno, me la ronfo beatamente, prendendo solo la colazione pre atterraggio

Appunto, atterriamo finalmente a BKK


Adesso, resta solo da raggiungere il Vietnam!
To be continued…
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