Scrivo questo TR apparentemente non molto interessante come routing e con pochissime foto rispetto ai miei canonici mega TR perché si è trattato di un’occasione davvero speciale per me: il volo di ritorno ha rappresentato infatti il battesimo dell’aria per il mio figliolo di 3 anni e mezzo…
Al di là dell’emozione che mi ha dato l’accompagnare mio figlio durante questa sua primissima esperienza di volo, ho comunque notato tanti dettagli, curiosità durante questa giornata di anda e rianda su Pisa, che vorrei condividere con voi.
Organizzo questo viaggio in giornata per andare a riprendermi il bambino che (beato lui) ha passato una settimana di vacanza dai miei al mare: PSA è l’aeroporto di riferimento, in questa stagione servito da AZ prevalentemente con ATR-72.
Nei giorni precedenti do un’occhiata ai voli… Sabato 11 (il giorno in cui devo andare) è un dramma: i voli FCO-PSA sono tutti strapieni, il mio volo, poi (AZ1667 delle 13:30) è in overbooking di 5… per il ritorno, invece, (AZ 1670) c’è ancora discreta disponibilità… il difficile sarà quindi arrivare a Pisa.
Il pomeriggio prima di partire vengo rassicurato dal buon Dome (che ringrazio ancora) il quale, da drago del check-in quale è, mi dice di andare comunque tranquillo, all’ultimo un posto salterà fuori… e male che vada c’è sempre lo strapuntino!
Sabato arrivo in apt verso mezzogiorno e, dopo 10 minuti di angoscia al banco liste di attesa, arriva finalmente la carta di imbarco: il LF del volo sarà alla fine oltre il 95%, così come il volo precedente partito verso le 09:30… insomma FCO-PSA in questa stagione pare non andare poi così male…
Imbarchiamo in orario, sotto l’aeromobile troviamo il cpt che supervisiona direttamente l’imbarco e si assicura che nessuno porti a bordo nulla di più grande di una borsa, tutto il resto viene lasciato sotto l’aereo per il successivo posizionamento nella stiva anteriore.
Salgo a bordo e, essendo solo la seconda volta che volo su un ATR, rimango ancora stupito di quanto sia spaziosa la cabina (ci cammino quasi senza toccare) e quanto siano comodi i sedili… in confronto all’odiato CRJ, mi sembra di essere su un wide body!


In breve si completa l’imbarco e ci avviamo sulla taxiway… l’equipaggio è esclusivamente maschile (!)
Davanti a me ci sono due ragazzine yemenite che viaggiano da sole, un po’ spaesate (probabilmente per la lingua) e con il cartello a tracolla UM più grande di loro… ma si sa, l’estate è la stagione degli UM…
Il volo è molto tranquillo e iniziamo la discesa su PSA in perfetto orario.
Mi impressiona l’assetto “appruato” che l’ATR ha in corto finale… contrariamente agli altri aerei, si ha davvero l’impressione che il flare inizi solo a pochi metri prima della toccata… ma forse è solo una mia impressione.
Una volta atterrati mi guardo intorno: Pisa è sempre molto interessante… noto 9 C-130J, 2 C-27J e ben 8 G-222 parcheggiati in una zona remota a destra della pista (guardando verso il monte Serra)… immagino che non volino più… ma quando li tolgono da lì???
Vicino alla stazione fa bella mostra di sé un MD-11 AZ in nuova livrea, splendente …
Arrivati alla piazzola scendiamo e veniamo imbarcati sul Cobus… mi impressiona la vicinanza delle case rispetto al sedime aeroportuale: pochissimi metri ed una rete ci separano dalla porta di una casa… davanti alla quale una macchina parcheggiata è così vicina che puoi leggere la pubblicità sul porta targa… il bus fa un giro strano e alla fine capisco il perché: l’area arrivi è in ristrutturazione e veniamo fatti passare da un vero e proprio cantiere aperto con ponteggi, reti, materiale da costruzione in giro, ecc… sicuramente non il massimo per chi arriva a Pisa per la prima volta.
Una volta dentro l’apt, vado in cerca di un bar per mangiare qualcosa: mi fermo al mitico Salza, trattandosi di uno dei bar storici più famosi di Pisa, è una mèta quasi obbligata per chi come me ha fatto l’Università qui… sono comunque dei ladri e pago 16 euro per mangiare le classiche cose da bar…
Mentre mangio osservo divertito la variopinta umanità che frequenta gli apt a vocazione leisure… è uno spettacolo: adolescenti atteggioni al loro primo volo, turisti sbracati, trionfo di infradito e pantaloncini, affollamento e caos totali…:diavoletto:
Nell’attesa che i miei arrivino con il pupo, giro un po’ per l’aeroporto… dimenticandomi della regola N. 1 che vige a PSA: EVITARE I PROMOTORI DI CARTE DI CREDITO!!!! Qui sono peggio delle piattole, ti si attaccano addosso anche se gli fai vedere che possiedi già 3 carte di credito dei maggiori circuiti.. niente… perché non ne prende una quarta? Guardi che conviene! Noooo, un incubo! Evitateli, mi raccomando, non so perché ma a Pisa sono MICIDIALI!!!


Gironzolando intorno vedo anche questa pubblicità… che fanno, vendono con sovrapprezzo i posti nelle file d’emergenza???
In breve arrivano i miei con il bambino… è tutto emozionato anche perché lui è già un piccolo appassionato di aerei ed elicotteri (colpa mia e di mio padre) ed è tutto il giorno che scalpita per partire.
Dopo il check-in saluto i miei e ci dirigiamo verso la sicurezza… solo una volta arrivato a casa mi accorgerò che nella valigia mia madre aveva piazzato due bottigliette da 250cc di the per bambini ma nessuno mi aveva detto nulla al controllo bagagli… mah!!!
Il gate 7 a PSA è una piccola stanza arredata in stile IKEA, al momento dell’imbarco davanti a me c’è una madre con una bambina che viaggerà da sola come UM.
Una volta presa in consegna la bambina, l’addetta le ricorda che deve restare comunque in apt fino a 15 minuti dopo il decollo (questo per evitare che, in caso di rientro in emergenza gli accompagnatori di un UM se ne siano già andati).
Quando saliamo sul Cobus noto subito due cose:
- l’MD-11 AZ sta completando la procedura di carico e si prepara a partire
- sul nostro volo avremo una simpatica compagnia: il furgone della Polizia Penitenziaria ed una macchina della Polizia sottobordo mi fanno capire subito che avremo un bel trasporto prigioniero tra noi…
Quando il Cobus si ferma davanti all’aereo mio figlio si trasforma in un canguro saltellante di felicità… non riesco a tenerlo fermo… scendiamo e gli faccio questa foto…
Aspettando il mio turno per salire a bordo noto un cpt AZ in divisa che porta un’aquila metallica molto particolare.
Ora non so se sapete che per capire immediatamente se un pilota civile è un ex militare basta guardare l’aquila che indossa sulla divisa: i piloti civili “puri” portano l’aquila di stoffa dorata, quelli ex militari portano l’aquila turrita in metallo dorato.
Il cpt in questione, invece, porta qualcosa di ancora più specifico: le naval wings tipiche dei piloti di Marina che hanno preso il brevetto in America, come quella qui sotto.
A quel punto non resisto, mi presento e… scopro che con mio padre hanno volato fianco a fianco per anni quando erano in servizio nella vicina base elicotteri della Marina Militare... davvero “carramba che sorpresa”! Sarà stato il terzo-quarto ex collega di mio padre che incontro durante i miei voli con AZ… il mondo a volte è davvero piccolo!!!
Mentre sono lì a parlare con il cpt il canguro strepita… non capisce perché stiamo lì a pochi metri dall’ “aerio” e non ci saliamo… anche lui ha ragione!
Saliamo, noto subito in ultima fila il pax con le manette ed il suo custode in borghese, ma il tutto è molto discreto… se non l’avessi saputo prima forse non l’avrei neanche notato.
Ci piazziamo in fila 11 (la più lontana dalle uscite di emergenza…mannaggia) e piazzo il bimbo lato finestrino… lui arriva appena a vedere di fuori…ha gli occhi sgranati di chi è pieno di stupore…
Quando rulliamo e decolliamo non mostra il minimo segno di paura e gli brillano gli occhi per la contentezza… il papà è, ovviamente, molto orgoglioso…
Grazie alla fortuita (ma apprezzatissima) presenza di Bandabarsotti, che ringrazio ancora, abbiamo anche una foto del nostro decollo da PSA.
Dopo un po’ per tenerlo buono gli apro Ulisse alla pagina della flotta AZ… lui guarda e dopo un secondo mi dice: “papà, guarda il nostro aerio”… il dito della sua mano è incredibilmente puntato sulla sagoma dell’ATR-72… :astonished::astonished::astonished: io rimango allibito…penso che se continua così, gli aprirò a breve un conto corrente per mettere da parte i soldi per l’ATPL…
Il volo procede e rapidamente iniziamo la discesa verso FCO, dove atterriamo in anticipo di 10 minuti… neanche i reverse riescono a scuotere la felicità di mio figlio… anche qui, grazie a FreddyLIRF, veniamo immortalati in atterraggio…
Il volo è finito, noi scendiamo ed io sono sicuro che il viaggio appena concluso costituirà per mio figlio uno di quei “ricordi indelebili” che lo accompagneranno per tutta la vita…
Prossima tappa: Parigi, Eurodisney…
Al di là dell’emozione che mi ha dato l’accompagnare mio figlio durante questa sua primissima esperienza di volo, ho comunque notato tanti dettagli, curiosità durante questa giornata di anda e rianda su Pisa, che vorrei condividere con voi.
Organizzo questo viaggio in giornata per andare a riprendermi il bambino che (beato lui) ha passato una settimana di vacanza dai miei al mare: PSA è l’aeroporto di riferimento, in questa stagione servito da AZ prevalentemente con ATR-72.
Nei giorni precedenti do un’occhiata ai voli… Sabato 11 (il giorno in cui devo andare) è un dramma: i voli FCO-PSA sono tutti strapieni, il mio volo, poi (AZ1667 delle 13:30) è in overbooking di 5… per il ritorno, invece, (AZ 1670) c’è ancora discreta disponibilità… il difficile sarà quindi arrivare a Pisa.
Il pomeriggio prima di partire vengo rassicurato dal buon Dome (che ringrazio ancora) il quale, da drago del check-in quale è, mi dice di andare comunque tranquillo, all’ultimo un posto salterà fuori… e male che vada c’è sempre lo strapuntino!
Sabato arrivo in apt verso mezzogiorno e, dopo 10 minuti di angoscia al banco liste di attesa, arriva finalmente la carta di imbarco: il LF del volo sarà alla fine oltre il 95%, così come il volo precedente partito verso le 09:30… insomma FCO-PSA in questa stagione pare non andare poi così male…
Imbarchiamo in orario, sotto l’aeromobile troviamo il cpt che supervisiona direttamente l’imbarco e si assicura che nessuno porti a bordo nulla di più grande di una borsa, tutto il resto viene lasciato sotto l’aereo per il successivo posizionamento nella stiva anteriore.
Salgo a bordo e, essendo solo la seconda volta che volo su un ATR, rimango ancora stupito di quanto sia spaziosa la cabina (ci cammino quasi senza toccare) e quanto siano comodi i sedili… in confronto all’odiato CRJ, mi sembra di essere su un wide body!
In breve si completa l’imbarco e ci avviamo sulla taxiway… l’equipaggio è esclusivamente maschile (!)
Davanti a me ci sono due ragazzine yemenite che viaggiano da sole, un po’ spaesate (probabilmente per la lingua) e con il cartello a tracolla UM più grande di loro… ma si sa, l’estate è la stagione degli UM…
Il volo è molto tranquillo e iniziamo la discesa su PSA in perfetto orario.
Mi impressiona l’assetto “appruato” che l’ATR ha in corto finale… contrariamente agli altri aerei, si ha davvero l’impressione che il flare inizi solo a pochi metri prima della toccata… ma forse è solo una mia impressione.
Una volta atterrati mi guardo intorno: Pisa è sempre molto interessante… noto 9 C-130J, 2 C-27J e ben 8 G-222 parcheggiati in una zona remota a destra della pista (guardando verso il monte Serra)… immagino che non volino più… ma quando li tolgono da lì???
Vicino alla stazione fa bella mostra di sé un MD-11 AZ in nuova livrea, splendente …
Arrivati alla piazzola scendiamo e veniamo imbarcati sul Cobus… mi impressiona la vicinanza delle case rispetto al sedime aeroportuale: pochissimi metri ed una rete ci separano dalla porta di una casa… davanti alla quale una macchina parcheggiata è così vicina che puoi leggere la pubblicità sul porta targa… il bus fa un giro strano e alla fine capisco il perché: l’area arrivi è in ristrutturazione e veniamo fatti passare da un vero e proprio cantiere aperto con ponteggi, reti, materiale da costruzione in giro, ecc… sicuramente non il massimo per chi arriva a Pisa per la prima volta.
Una volta dentro l’apt, vado in cerca di un bar per mangiare qualcosa: mi fermo al mitico Salza, trattandosi di uno dei bar storici più famosi di Pisa, è una mèta quasi obbligata per chi come me ha fatto l’Università qui… sono comunque dei ladri e pago 16 euro per mangiare le classiche cose da bar…
Mentre mangio osservo divertito la variopinta umanità che frequenta gli apt a vocazione leisure… è uno spettacolo: adolescenti atteggioni al loro primo volo, turisti sbracati, trionfo di infradito e pantaloncini, affollamento e caos totali…:diavoletto:
Nell’attesa che i miei arrivino con il pupo, giro un po’ per l’aeroporto… dimenticandomi della regola N. 1 che vige a PSA: EVITARE I PROMOTORI DI CARTE DI CREDITO!!!! Qui sono peggio delle piattole, ti si attaccano addosso anche se gli fai vedere che possiedi già 3 carte di credito dei maggiori circuiti.. niente… perché non ne prende una quarta? Guardi che conviene! Noooo, un incubo! Evitateli, mi raccomando, non so perché ma a Pisa sono MICIDIALI!!!
Gironzolando intorno vedo anche questa pubblicità… che fanno, vendono con sovrapprezzo i posti nelle file d’emergenza???
In breve arrivano i miei con il bambino… è tutto emozionato anche perché lui è già un piccolo appassionato di aerei ed elicotteri (colpa mia e di mio padre) ed è tutto il giorno che scalpita per partire.
Dopo il check-in saluto i miei e ci dirigiamo verso la sicurezza… solo una volta arrivato a casa mi accorgerò che nella valigia mia madre aveva piazzato due bottigliette da 250cc di the per bambini ma nessuno mi aveva detto nulla al controllo bagagli… mah!!!
Il gate 7 a PSA è una piccola stanza arredata in stile IKEA, al momento dell’imbarco davanti a me c’è una madre con una bambina che viaggerà da sola come UM.
Una volta presa in consegna la bambina, l’addetta le ricorda che deve restare comunque in apt fino a 15 minuti dopo il decollo (questo per evitare che, in caso di rientro in emergenza gli accompagnatori di un UM se ne siano già andati).
Quando saliamo sul Cobus noto subito due cose:
- l’MD-11 AZ sta completando la procedura di carico e si prepara a partire
- sul nostro volo avremo una simpatica compagnia: il furgone della Polizia Penitenziaria ed una macchina della Polizia sottobordo mi fanno capire subito che avremo un bel trasporto prigioniero tra noi…
Quando il Cobus si ferma davanti all’aereo mio figlio si trasforma in un canguro saltellante di felicità… non riesco a tenerlo fermo… scendiamo e gli faccio questa foto…
Aspettando il mio turno per salire a bordo noto un cpt AZ in divisa che porta un’aquila metallica molto particolare.
Ora non so se sapete che per capire immediatamente se un pilota civile è un ex militare basta guardare l’aquila che indossa sulla divisa: i piloti civili “puri” portano l’aquila di stoffa dorata, quelli ex militari portano l’aquila turrita in metallo dorato.
Il cpt in questione, invece, porta qualcosa di ancora più specifico: le naval wings tipiche dei piloti di Marina che hanno preso il brevetto in America, come quella qui sotto.
A quel punto non resisto, mi presento e… scopro che con mio padre hanno volato fianco a fianco per anni quando erano in servizio nella vicina base elicotteri della Marina Militare... davvero “carramba che sorpresa”! Sarà stato il terzo-quarto ex collega di mio padre che incontro durante i miei voli con AZ… il mondo a volte è davvero piccolo!!!
Mentre sono lì a parlare con il cpt il canguro strepita… non capisce perché stiamo lì a pochi metri dall’ “aerio” e non ci saliamo… anche lui ha ragione!
Saliamo, noto subito in ultima fila il pax con le manette ed il suo custode in borghese, ma il tutto è molto discreto… se non l’avessi saputo prima forse non l’avrei neanche notato.
Ci piazziamo in fila 11 (la più lontana dalle uscite di emergenza…mannaggia) e piazzo il bimbo lato finestrino… lui arriva appena a vedere di fuori…ha gli occhi sgranati di chi è pieno di stupore…
Quando rulliamo e decolliamo non mostra il minimo segno di paura e gli brillano gli occhi per la contentezza… il papà è, ovviamente, molto orgoglioso…
Grazie alla fortuita (ma apprezzatissima) presenza di Bandabarsotti, che ringrazio ancora, abbiamo anche una foto del nostro decollo da PSA.
Dopo un po’ per tenerlo buono gli apro Ulisse alla pagina della flotta AZ… lui guarda e dopo un secondo mi dice: “papà, guarda il nostro aerio”… il dito della sua mano è incredibilmente puntato sulla sagoma dell’ATR-72… :astonished::astonished::astonished: io rimango allibito…penso che se continua così, gli aprirò a breve un conto corrente per mettere da parte i soldi per l’ATPL…
Il volo procede e rapidamente iniziamo la discesa verso FCO, dove atterriamo in anticipo di 10 minuti… neanche i reverse riescono a scuotere la felicità di mio figlio… anche qui, grazie a FreddyLIRF, veniamo immortalati in atterraggio…
Il volo è finito, noi scendiamo ed io sono sicuro che il viaggio appena concluso costituirà per mio figlio uno di quei “ricordi indelebili” che lo accompagneranno per tutta la vita…
Prossima tappa: Parigi, Eurodisney…