Seguo in questo momento un progetto a Tunisi, dalla quale faccio la spola con l’Italia/altro abbastanza spesso. Mi è tuttavia capitato di dover andare negli Stati Uniti per una questione abbastanza urgente e per pochi giorni, totalizzando in meno di una settimana 12 voli. Con chicca fenomenale!!!
Ecco il TR, con premessa che è stato fatto con la macchinetta piccola e schifida (oltre che da mano assai inesperta).
Da Tunisi parto il 29 all’alba, diretto a Roma per prendere il volo per gli USA. Sul piazzale non si muove ancora nessuno. Ci sono parcheggiati questi 320 della Tunisair e, poco lontano…
… questi due C-130 di una compagnia cargo americana, la Lynden Air Cargo. Chissà che ci fanno a Tunisi.
Mi ero dimenticato di mettere a caricare la macchina fotografica, quindi niente foto in volo e poi ancora niente foto della tratta FCO-JFK, operata dal volo DL0245. La J del 330 Delta è davvero comoda, così come è ottimo il pasto. Mi guardo Invictus, che mi è piaciuto molto, e poi The man who stare at goats, carino anche se senza pretese.
Nel frattempo carico la macchina fotografica.
Arrivo a New York e dopo poco mi imbarco per Washington Reagan su questo CRJ 100 Delta. Le condizioni all’interno sono abbastanza pessime, mentre è scomodissima la collocazione del finestrino, che ti costringe a stare gobbo se vuoi guardare fuori.
Delta deve aver fatto i soldi dall’ultima volta che ci volai in economica. Mi danno una bibita e una manciata di noccioline senza chiedere denaro. Resto sorpreso, una volta si pagava anche la fodera del sedile.
Il 30 mattina di riposo. Non ho sonno, e quindi me ne vado a vedere un museo sul Mall.
Opto per quello di storia americana, che ho già visto tre volte, ma che trovo molto bello. Quanto invidio il loro senso dello Stato ed il modo in cui valorizzano la loro storia. Anche quella dei periodi bui, come la guerra in Vietnam.
Passano un paio di giorni abbastanza intensi, nonostante negli USA sia il Memorial Day, dopodiché mi devo spostare a Chicago. Non trovo un volo diretto, e quindi devo fare scalo a Detroit.
La prima tratta, DCA-DET, è con un A-320 Delta ex Northwest del ’91.
Decolliamo verso Nord, e subito si vede lo spettacolo del Mall. Non molti sanno che Washington DC è stata progettata secondo uno schema architettonico molto preciso, con una rigida disposizione dei palazzi a seconda del ruolo e della funzione rappresentata. Con il Congresso in alto che sovrasta tutto, a simboleggiare il popolo sovrano.
Ci inseriamo in una aerovia trafficata!
Dopo poco più di un’ora raggiungiamo il lago Erie, ed inizia la discesa.
Atterraggio in orario, giornata splendida. E la fauna locale promette davvero bene!!!
Non ero mai stato a Detroit, ed in realtà non ci sono ancora andato, avendo visto solo l’aeroporto. Che è tuttavia uno dei più belli in cui mi sia capitato di transitare.
Mi accingo a percorrere la seconda tratta, quando scopro che volerò in SUA compagnia!!!! Il DC-9-31 N9338 del 1969. Che emozione, sono davvero contento. Credo di aver volato l’ultima volta su un DC-9-30 oltre vent’anni fa, ed era AZ.
A bordo gli interni non sono il massimo, ma non c’è quell’odore di vecchio che di solito si sente sugli aerei nei loro “anta”. Ricordo un viaggio qualche anno fa su un B-727-200 di Iran Air, e l’odore sembrava quello di un museo dell’aeronautica.
E questa è la business, riconoscibile più dalla bottiglietta d’acqua “with compliments” che non dai sedili!
Business o non business, me ne frego e non perdo cerco occasione per godermi questo bel vecchietto come dico io! Appena l’imbarco è terminato mi fiondo in coda e trovo un posto libero proprio accanto a LUI!!!
Dovrò spiegare tre volte alla Hostess che della J non me ne frega assolutamente nulla, ma alla fine si convince e mi lascia vicino al mio bel reattore rumorosissimo. Si parte.
Passiamo accanto ad alcuni pezzi della dote NW. Un 747-400 …
… e un 330-200
Poi ci allineiamo …
… e via!
Questo è quello che mi è sempre piaciuto degli USA. Moschea accanto a chiesa cristiano ortodossa. Niente polizia, niente problemi, nulla.
La pista di prova della Ford.
Che suono melodioso! Quanti ricordi!
Particolari dell’ala.
E ancora LUI
Ci avviciniamo a Chicago …
… e mi godo lo spettacolo dell’ala del vecchio DC-9.
Un po’ rugginosa a dire il vero!
Lo rivedo mentre me ne vado, e gli faccio una foto. Che spettacolo!.
Ma indovinate chi mi riporta indietro??? LUI, sempre N9388.
Questa volta il volo è strapieno, e non posso cambiare posto. Pazienza.
Quando il metallo era metallo!
Verso Chicago.
In avvicinamento.
Che bello aver volato di nuovo su un DC-9! Il volo successivo sarà su un A-320, ma la macchina fotografica si scaricherà ben presto.
Si riparte. Vado nella saletta Delta di DCA, molto carina.
Da cui faccio un po’ di sano spotting a “volatili” …
… e velivoli.
Poi mi imbarco sul solito scomodissimo CRJ-100 per New York.
Le paludi vicino a New York hanno forme strane, sembrano un sistema arterioso.
Ci fanno stare in volo in attesa per oltre 50 minuti. Poi atterriamo e corro al Terminal 1. Stanno già imbarcando, ma devo urgentemente risolvere il problema dei due litri d’acqua che mi sono bevuto a bordo. Corro quindi un attimo alla saletta AZ, e chi ti vedo davanti alla vetrata?
Mi imbarco. Si vola con un 767, EI-CRD. Una vera bicocca!!! Accanto a me, dall’altra parte, si siede un “homo italicus” che smonta il bagaglio, si va a fare praticamente una doccia e dopo si lamenta della mancanza del Corriere dello Sport.
Il servizio è invece notevolmente migliorato. Non faccio prigionieri a cena. Lo spazio per le gambe è ampio.
Mi guardo l’ultimo di Verdone, carino, e Baaria, che mi piace meno. Tornatore ha fatto un bel film, Nuovo Cinema Paradiso, e una ventina di cloni, tutti assolutamente uguali. Scomodissimo invece il monitor portatile senza telecomando.
Accanto a noi si muove un 340 cinese. Guardate quant’è contento il pilota di provare velocità da brivido con il trattorino. Ma già sa che tra poco dovrà fare i conti con i suoi reattori!
Si sposta, e mi fa vedere il popo’ del bestio, che è veramente ma veramente brutto!
Rulliamo anche noi, e si vedono un po’ di bestioline locali e non.
Ad un certo punto ci fermiamo, ed il pilota ci comunica che c’è un po’ di traffico. Siamo il numero 18 al decollo, e ci vorranno una ventina di minuti!!! Ma che palle.
Mi giro, e capisco che c’è chi sta peggio!
Tra un bicchiere di rosso e l’altro, scatto questa foto. Non mi è ben chiaro se abbiamo mancato un frontale di un millimetro.
Giusto quelle otto orette comode comode, e sono a Roma …
… pronto per un’altra ora e mezza alla volta di Tunisi.
Dove sto solo qualche ora, e me ne ritorno indietro a fine giornata con un 320 AZ.
Felice di andare a casa!
Di rivedere moglie e bambini, e di preparare le valige per la prossima partenza: mercoledì!
Ciao, Nicola.
Ecco il TR, con premessa che è stato fatto con la macchinetta piccola e schifida (oltre che da mano assai inesperta).
Da Tunisi parto il 29 all’alba, diretto a Roma per prendere il volo per gli USA. Sul piazzale non si muove ancora nessuno. Ci sono parcheggiati questi 320 della Tunisair e, poco lontano…

… questi due C-130 di una compagnia cargo americana, la Lynden Air Cargo. Chissà che ci fanno a Tunisi.



Mi ero dimenticato di mettere a caricare la macchina fotografica, quindi niente foto in volo e poi ancora niente foto della tratta FCO-JFK, operata dal volo DL0245. La J del 330 Delta è davvero comoda, così come è ottimo il pasto. Mi guardo Invictus, che mi è piaciuto molto, e poi The man who stare at goats, carino anche se senza pretese.
Nel frattempo carico la macchina fotografica.
Arrivo a New York e dopo poco mi imbarco per Washington Reagan su questo CRJ 100 Delta. Le condizioni all’interno sono abbastanza pessime, mentre è scomodissima la collocazione del finestrino, che ti costringe a stare gobbo se vuoi guardare fuori.
Delta deve aver fatto i soldi dall’ultima volta che ci volai in economica. Mi danno una bibita e una manciata di noccioline senza chiedere denaro. Resto sorpreso, una volta si pagava anche la fodera del sedile.

Il 30 mattina di riposo. Non ho sonno, e quindi me ne vado a vedere un museo sul Mall.

Opto per quello di storia americana, che ho già visto tre volte, ma che trovo molto bello. Quanto invidio il loro senso dello Stato ed il modo in cui valorizzano la loro storia. Anche quella dei periodi bui, come la guerra in Vietnam.




Passano un paio di giorni abbastanza intensi, nonostante negli USA sia il Memorial Day, dopodiché mi devo spostare a Chicago. Non trovo un volo diretto, e quindi devo fare scalo a Detroit.
La prima tratta, DCA-DET, è con un A-320 Delta ex Northwest del ’91.

Decolliamo verso Nord, e subito si vede lo spettacolo del Mall. Non molti sanno che Washington DC è stata progettata secondo uno schema architettonico molto preciso, con una rigida disposizione dei palazzi a seconda del ruolo e della funzione rappresentata. Con il Congresso in alto che sovrasta tutto, a simboleggiare il popolo sovrano.

Ci inseriamo in una aerovia trafficata!

Dopo poco più di un’ora raggiungiamo il lago Erie, ed inizia la discesa.


Atterraggio in orario, giornata splendida. E la fauna locale promette davvero bene!!!

Non ero mai stato a Detroit, ed in realtà non ci sono ancora andato, avendo visto solo l’aeroporto. Che è tuttavia uno dei più belli in cui mi sia capitato di transitare.


Mi accingo a percorrere la seconda tratta, quando scopro che volerò in SUA compagnia!!!! Il DC-9-31 N9338 del 1969. Che emozione, sono davvero contento. Credo di aver volato l’ultima volta su un DC-9-30 oltre vent’anni fa, ed era AZ.



A bordo gli interni non sono il massimo, ma non c’è quell’odore di vecchio che di solito si sente sugli aerei nei loro “anta”. Ricordo un viaggio qualche anno fa su un B-727-200 di Iran Air, e l’odore sembrava quello di un museo dell’aeronautica.



E questa è la business, riconoscibile più dalla bottiglietta d’acqua “with compliments” che non dai sedili!

Business o non business, me ne frego e non perdo cerco occasione per godermi questo bel vecchietto come dico io! Appena l’imbarco è terminato mi fiondo in coda e trovo un posto libero proprio accanto a LUI!!!

Dovrò spiegare tre volte alla Hostess che della J non me ne frega assolutamente nulla, ma alla fine si convince e mi lascia vicino al mio bel reattore rumorosissimo. Si parte.

Passiamo accanto ad alcuni pezzi della dote NW. Un 747-400 …

… e un 330-200

Poi ci allineiamo …

… e via!



Questo è quello che mi è sempre piaciuto degli USA. Moschea accanto a chiesa cristiano ortodossa. Niente polizia, niente problemi, nulla.

La pista di prova della Ford.

Che suono melodioso! Quanti ricordi!


Particolari dell’ala.


E ancora LUI

Ci avviciniamo a Chicago …

… e mi godo lo spettacolo dell’ala del vecchio DC-9.


Un po’ rugginosa a dire il vero!

Lo rivedo mentre me ne vado, e gli faccio una foto. Che spettacolo!.

Ma indovinate chi mi riporta indietro??? LUI, sempre N9388.

Questa volta il volo è strapieno, e non posso cambiare posto. Pazienza.


Quando il metallo era metallo!


Verso Chicago.

In avvicinamento.

Che bello aver volato di nuovo su un DC-9! Il volo successivo sarà su un A-320, ma la macchina fotografica si scaricherà ben presto.
Si riparte. Vado nella saletta Delta di DCA, molto carina.


Da cui faccio un po’ di sano spotting a “volatili” …

… e velivoli.





Poi mi imbarco sul solito scomodissimo CRJ-100 per New York.


Le paludi vicino a New York hanno forme strane, sembrano un sistema arterioso.

Ci fanno stare in volo in attesa per oltre 50 minuti. Poi atterriamo e corro al Terminal 1. Stanno già imbarcando, ma devo urgentemente risolvere il problema dei due litri d’acqua che mi sono bevuto a bordo. Corro quindi un attimo alla saletta AZ, e chi ti vedo davanti alla vetrata?

Mi imbarco. Si vola con un 767, EI-CRD. Una vera bicocca!!! Accanto a me, dall’altra parte, si siede un “homo italicus” che smonta il bagaglio, si va a fare praticamente una doccia e dopo si lamenta della mancanza del Corriere dello Sport.

Il servizio è invece notevolmente migliorato. Non faccio prigionieri a cena. Lo spazio per le gambe è ampio.

Mi guardo l’ultimo di Verdone, carino, e Baaria, che mi piace meno. Tornatore ha fatto un bel film, Nuovo Cinema Paradiso, e una ventina di cloni, tutti assolutamente uguali. Scomodissimo invece il monitor portatile senza telecomando.

Accanto a noi si muove un 340 cinese. Guardate quant’è contento il pilota di provare velocità da brivido con il trattorino. Ma già sa che tra poco dovrà fare i conti con i suoi reattori!

Si sposta, e mi fa vedere il popo’ del bestio, che è veramente ma veramente brutto!

Rulliamo anche noi, e si vedono un po’ di bestioline locali e non.



Ad un certo punto ci fermiamo, ed il pilota ci comunica che c’è un po’ di traffico. Siamo il numero 18 al decollo, e ci vorranno una ventina di minuti!!! Ma che palle.
Mi giro, e capisco che c’è chi sta peggio!

Tra un bicchiere di rosso e l’altro, scatto questa foto. Non mi è ben chiaro se abbiamo mancato un frontale di un millimetro.

Giusto quelle otto orette comode comode, e sono a Roma …

… pronto per un’altra ora e mezza alla volta di Tunisi.

Dove sto solo qualche ora, e me ne ritorno indietro a fine giornata con un 320 AZ.




Felice di andare a casa!

Di rivedere moglie e bambini, e di preparare le valige per la prossima partenza: mercoledì!
Ciao, Nicola.
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