Ed eccovi la seconda e ultima parte del mio viaggio in Baja California. Per chi si fosse perso la prima parte, la può trovare nell’archivio Trip Report, ovvero qui: http://www.aviazionecivile.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=30887
Il giorno 18 riconsegniamo la macchina alla Hertz. L’appuntamento è a Playa Tecolote dove ci trasferiremo al Bajacamp, www.bajacamp.com , un accampamento di lusso sull’isola Espiritu Santo, precisamente all’Ensenada Candelero, gestito da un italiano che vive a La Paz. L’isola è totalmente disabitata (è un parco naturale) a parte il camp.
Il trasferimento avviene in un’ora di motoscafo e quello che ci si presenta davanti una volta arrivati ci toglie il fiato.
Sono 5 tende doppie situate sulla spiaggia e dotate di (quasi) tutti i comfort: letto doppio, WC stile barca, doccia di acqua dolce.
Gli altri ospiti del camp sono tutti italiani, colazione pranzo e cena vengono fatti sotto la tenda principale. Andrea (il proprietario) è una persona eccezionale e ci si sente come a casa. Ciliegina sulla torta si mangia da Dio.
Avevo qualche piccolo timore prima di partire ma sicuramente ricorderò il Bajacamp come il posto piu speciale di questa vacanza. Anche qui raccomando il posto a chi volesse fare un salto in loco.
Lasciamo parlare le foto:
La mattina si prende la barca e ogni giorno si fa un’escursione diversa. Ognuna meravigliosa.
Delfini (saranno stati un centinaio!)
Spiagge bianche disabitate a perdita d’occhio
Ecco dove siamo
Altri scorci
Abbiamo anche nuotato coi Leoni Marini. Indescrivibile a parole.
Dopo 4 giorni lasciamo a malincuore questo paradiso e torniamo sulla terraferma a La Paz. Altro mezzo made in Hertz (grigio stavolta) per raggiungere Los Cabos.
Incroci pericolosi
Ci fermiamo a Todos Santos, paesino carino dove c’è il vero Hotel California, quello cantato dagli Eagles.
Oceano Pacifico in vista!
Sorpasso azzardato…
Quasi alla meta:
Il famoso arco –che andremo a visitare nei giorni seguenti- visto da lontano:
Per questi ultimi 4 giorni alloggiamo a Las Ventanas al Paraiso, www.lasventanas.com , sciccoso hotel affiliato LHW. Ho scelto questo albergo perché ha solo una sessantina di suites, un livello di servizio rinomato a livello mondiale (c’è il concierge personale!) ed è molto environmental friendly. Insomma non è il solito albergone da 500/1000 camere che troverete qui. Anche in questo caso consiglio il posto. Il prezzo è all’altezza del servizio: molto molto alto!
Abbiamo una suite vista mare, con jacuzzi in terrazzo e solarium sul rooftop. Very very nice. Si sta come dei Papi. La SPA (massaggio sotto le stelle in suite!) è qualcosa di unico.
E’ però difficile fare il bagno in mare causa onde alte e correnti molto forti:
Gita a Cabo San Lucas per vedere da vicino il famoso arco, posto dove si incontrano Mare di Cortez e Oceano Pacifico, Playa dell’Amor, ecc…
Che ci fa qui Team New Zealand?
Cabo San Lucas come paese non mi ha fatto una grande impressione, è troppo “americanizzato” e perde un po’ il fascino selvaggio della Baja. Un po’ meglio San Jose del Cabo, piu caratteristico ma anche li pieno di albergoni da turista californiano.
I locali avevano una grande considerazione della chiesa…
Altre panoramiche del nostro hotel:
Simpatici ospiti dei giardini dell’albergo.
Spiaggia (mitico il Baywatch sotto l’ombrellone) e ancora onde:
Purtroppo anche le cose piu fantastiche hanno una fine e quindi domenica 26 dobbiamo partire con una sveglia antelucana direzione Washington, dove spezzeremo il lungo viaggio di ritorno.
Arriviamo all’aeroporto, situato 15km a nord di San Jose del Cabo, alle 6e30 del mattino.
Questa foto l’avevo fatta qualche giorno prima passando in macchina.
L’aeroporto è proprio brutto, dentro e fuori.
La tessera CFA ci fa saltare almeno 30 persone in coda. Mi taglieggiano 26 USD di peso extra bagaglio. Ottima idea per liberarsi degli ultimi Pesos penso, peccato che se non hai il conto esatto si debba pagare in dollari! Maledetti.
Ci sono 3 aerei che pernottano a SJD. US per PHX:
AA per DFW:
E il nostro E145 per IAH:
Domenica 26 agosto 2007
SJD-IAH
Flight: CO 2265
Class: Y
Seat: 16C
Eqp: Embraer RJ145XR
Reg: N21130
c/n 145704
Delivered: 28.3.03
Scheduled: 0800-1145
Block to block: 0749-1126
In air: 0759-1122
Un paio di executive:
A bordo ci saranno 4 posti liberi. Siamo gli unici italiani. Decolliamo dalla 34. Qui una foto satellitare, sempre da G.E.
Prima colazione abbondante (!)
In volo tante diverse formazioni nuvolose ci accompagnano.
Tocchiamo sulla solita 26L con 20 minuti di anticipo sullo schedulato, meno male: la connection è strettina qualora dovessimo fare la stessa coda all’immigration dell’andata. Le mie paure invece si rivelano infondate, non c’è nessuno! 3 minuti e siamo fuori dopo 2 battute con un agente simpaticissimo. Baggage re-check e ri-security.
Al gate, forte della mia CFA chiedo subito l’upgrade aggratis. La tipa mi fa: “per lei che è Skyteam Elite Plus non c’è alcun problema; purtroppo non posso però farlo per la persona che viaggia con lei.” Mannaggia! Non esiste che io viaggi davanti e la mia ragazza dietro, quindi chiedo un posto finestrino (che non avevo) e mi siedo al gate depresso.
Questo il nostro bolide winglettato per Washington DCA. Era schedulato un 73G ma in realtà voleremo su un 738.
Domenica 26 agosto 2007
IAH-DCA
Flight: CO 458 – NW 6558 – CM 1458
Class: Y
Seat: 28F
Eqp: Boeing 737-824(ET) (winglets)
Reg: N39297
c/n: 34003/1791
Delivered: 17.10.05
Scheduled: 1304-1714
Block to block: 1304-1653
In air: 1317-1647
Abbiamo una fantozziana penultima fila (28) con vicino da 150kg in bermuda, maglietta e cappellino. Questo occupa praticamente 2 posti!! E’ una vergogna che gente con corporatura “normale” debba essere penalizzata (alla mia ragazza si è distrutta una spalla) perché esistono dei ciccionazzi del cacchio che mangiano burro di arachidi dalla mattina alla sera! Non è un discorso razzista intendiamoci, ma a questa gente (ce ne erano almeno 10 come lui sul nostro volo) andrebbe vietato salire a bordo se non acquistano 2 posti o un sedile di F. Non è gente malata; è gente che mangia solo merda, consapevolmente, e non fa nulla per dimagrire. Io fossi in loro mi vergognerei di andare in giro cosi, per di piu spaccando i maroni ad altre persone. Scusate lo sfogo.
L’aereo sarà pieno al 95%.
Decollo da 15R e virata stretta per tornare sul campo.
Chi di voi riesce a vedere il 744 KLM?
A ri-rancio. Come al solito, avendo fame si può ingurgitare.
Finale per DCA, pista 01.
Fauna locale del Linate di Washington.
Alloggiamo al Westin Grand sulla M Street al confine con Georgetown. Credevo meglio, la camera è abbastanza piccola.
Breve giro serale della capitale:
Seguito da tour mattutino con quei bus rossi che partendo da Union Station fanno il tour dei luoghi piu significativi:
Building abbastanza famoso:
Scendiamo al Lincoln Memorial. Il tempo a nostra disposizione è finito, dobbiamo andare al Dulles (60 USD di macchina nera) perché il nostro volo per CDG parte ad un orario abbastanza infelice. Ah, i limiti dei biglietti premio…
Ai banchi di J non c’è nessuno e ci mettiamo 3 minuti a fare il tutto.
Ho il tempo per girare un po’ tra i check-in a cercare nostalgiche tracce della breve e recente presenza Alitaliana a IAD, tracce completamente cancellate. Il nostro posto è stato preso dagli austriaci. Un misto di rabbia e disgusto mi assale. Anche perché stiamo per salire su una compagnia che d’estate ha 3 voli daily tra Pargi e qui (773 + 343 +772). Va bè che Milano non è Parigi ma mi viene il vomito lo stesso.
C’è la fast track per la security anche se serve a poco perché ci saranno 20 postazioni aperte.
IAD non mi è mai piaciuto. Troppo disgiunto. Troppi sotterranei. Con quei terrificanti autobus “con le corna” con cui imbarcano la maggior parte dei voli. Sembrano dei dinosauri pronti per una battaglia all’ultimo sangue.
AF è ai gates B dove ci sono quasi tutte le europee e le asiatiche.
Andiamo in lounge, condivisa con NH. La parte NH è riservata ai pax di F ed è ok. La parte AF, per i pax J è tristissima. Solo la vista è spettacolare. Sul bere arriviamo appena alla sufficienza (Champagne sgasato!), sul mangiare stendiamo un velo pietoso: i cibi piu pregiati sono i “Doritos” e il “Babybel”!!! Gli annunci vengono fatti da una ragazza incinta urlante senza microfono che passa tra i pax. Un’impressione pessima. In confronto le lounge AZ di MXP sembrano L’Hotel de Paris.
Almeno gli aerei passano vicini!
Arriva il marcione. Per fortuna noi invece voliamo col 773.
Imbarco con doppio air bridge e corridoi separati. Peccato che la configurazione del 773AF con 8 posti di First e ben 67 sedili di J comporti che tutti i pax di Y debbano per forza passare dalla seconda sessione di J che è enorme!
Lunedì 27 agosto 2007
IAD-CDG
Flight: AF 39 – DL 8631 – AZ 3569
Class: J
Seat: 06A
Eqp: Boeing 777-328(ER)
Reg: F-GSQD
c/n: 32726/490
Delivered: 20.9.04
Scheduled: 1655-0615
Block to block: 1703-0613
In air: 1718-0604
LF: 2 in F, 18 in J, un centinaio abbondante in Y. Oggi si vola in perdita secca.
Questo aereo meraviglioso riesce sempre a stupirmi; guardate il confronto col CRJ qui di fianco. Si potrebbe piegare in 2 e stivarlo nel motore. Meraviglioso!
“Pensez aux portes, armement des tobbogans, vérification de la porte opposée” è la frase che si sente ogni volta su AF non appena l’aereo indietreggia.
Pure IB viene qui. A rivergognamoci!
Compagnia di gran classe con aereo senza nessuna classe.
Decolliamo dietro questo topo UA Express dalla 1R.
Come sul 330, c’è la telecamera sul muso. Questa invece la vista laterale controsole.
L’airshow è guasto. Chiedo lumi, mi rispondono che è così in tutto l’aereo e basta. Ah beh! Non staranno mica imparando da AZ?
Questo non so dove sia:
Questo invece credo sia BWI
New York New York (fidatevi!)
JFK Airport
Altro apt a me sconosciuto tra New York e Boston.
L’amenity kit è lo stesso dell’andata. Anche l’aperitivo.
Sui voli verso Parigi dagli States c’è sempre meno scelta che all’andata e il servizio è piu frettoloso. Questo perché secondo la politica della compagnia il pax preferisce riposare. D’accordissimo, ma non si può per questo limitare la scelta a soli 2 piatti imponendo l’antipasto secco. Siamo in J, mica in Y Plus! Questo è il (misero) menu di stasera:
Ad ogni modo le Coquilles St Jacques sono deliziose:
Pure il Tournedos non è male. Adoro il fatto che su AF ti facciano scegliere delle mini-senapi di Fauchon.
Terrificante per essere in J l’idea di avere il dessert sul piatto già dall’antipasto…
La mia ragazza ha invece optato per il salmone in crosta. Crosta molle, salsa ai peperoni a go-go. Cosa diavolo c’entrano i peperoni col pesce?
Formaggi passabili e dessert degno di una Y mediocre.
Non ho minimamente sonno (sono le 19, le 17 considerando il fuso orario messicano) ma mi impongo di dormire per non arrivare distrutto a Milano. Non è facile. Il sedile è lo stesso dell’A330 quindi non perfetto anche se avendo la parete riesci ad incastrarti un po’ meglio con i piedi. Mascherina, tappi ma il tutto si risolve in un girarsi/rigirarsi continuo con annesso scivolamento e basta.
A un’ora e mezza da CDG servono una colazione discreta ma che lascia desiderare in quanto ad abbondanza.
L’airshow nel frattempo non è resuscitato, non so dove siamo.
Mi chiedono se volessi compilare un survey su di loro e non mi tiro certo indietro. Mancanza di airshow e lounge a IAD sono state cazziate per bene. Anche i loro pregi sono stati evidenziati. Sono sicuro qualcuno leggerà. Non come accade da noi…
Atterriamo sulla 9L che è ancora buio pesto e andiamo a parcheggiare –al solito al CDG- ai remoti a casa di Dio. Fuori ci sono 12 gradi, cazzarola che cambiamento di clima!
Solito caos made in ADP: il bus fa percorsi che non verrebbero in mente neanche ad un contorsionista, al controllo passaporti instradano tutti i neri (tipo Apartheid) ad una postazione dove c’è scritto “Swiss citizens only” (!!!), il fatto che per passare dal 2E al 2F devi per forza uscire dalla zona controllata. D’ogni modo la cosa che colpisce di piu sono i tantissimi italiani ovunque. Veramente impressionante.
Albeggia e sono sfatto. Al 2F c’è una bolgia da girone dantesco. Pure la lounge AF è completamente piena. Aspettando mi leggo un meritato Corriere.
Poi andiamo anche se l’imbarco è ritardato di 30 minuti perché stanno imbarcando contemporaneamente un AF per Roma e i fingers essendo doppi bisogna aspettare che abbiano finito. Mi viene da chiedere a cosa servano i fingers doppi. Ovviamente poi la scusa ufficiale del ritardo è “ritardo a/m in arrivo”, peccato che avessi adocchiato “Caserta” dalla lounge alle 9, in perfetto orario… Ah, la France!
Martedì 28 agosto 2007
CDG-MXP
Flight: AZ 303 – AF 9804 – DL 8230
Class: J
Seat: 03A
Eqp: McDonnell Douglas MD-82
Reg: I-DAVM “Caserta”
c/n: 49434/1446
Delivered: 1.3.88
Scheduled: 1000-1135
Block to block: 1009-1133
In air: 1026-1125
Un allegro gruppo di 50 giovani turisti della People’s Republic of China, come scritto sul loro passaporto nuovo fiammante che ostentano in modo trionfale, che fa un tour in Europa sarà oggi con noi a bordo. Ogni minuto la guida li conta ad alta voce. Finito il compito, ricomincia di nuovo. Fenomenale.
Siamo 17 per 22 posti in J. Dietro è pieno.
Scena tipica Alitaliana: uno steward fuori servizio ma in divisa si siede alla fila accanto alla nostra, il primo posto libero che ha trovato, vicino a una signora americana che lo guarda storto, chiede il Messaggero a una collega che lo bacia e abbraccia. Si scambiano un paio di battute in romanesco stretto davanti a tutti i pax. A me queste cose disgustano abbastanza.
Inoltre già su AZ le foto sono a forte rischio cazziatone, ma con il losco figuro a 2 metri da me diventa un’impresa.
Anyway riesco a rubare qualche coda.
E dopo il decollo dalla 8L una foto allo spuntino con tanto di pizzette calde, addirittura con doppio e triplo servizio. Veramente buonissimo tutto.
Il servizio in compenso è troppo veloce, sembra che le aa/vv siano pagate al minuto.
Tempo coperto sia sulle alpi che in padania.
Tocchiamo in anticipo sulla 35L e liberiamo ma poi stiamo fermi 10 minuti perché abbiamo di fronte un 319AZ tirato da trattorino e nessuno dei 2 vuole cedere il passo, tipo sfida all’Ok Corrall.
A questa scena tragicomica si aggiunge un forte odore di fumo (da sigaretta) che ci accompagna da qualche km dalla soglia pista.
Alla fine ci sistemano ai remoti di fianco a una coppia di 145 AF e a un paio di w/b di passaggio
La vacanza è ahimé definitivamente finita, giusto il tempo di ritirare i bagagli consegnati da Sea Handling dopo 15 minuti e di beccarmi l’influenza sul taxi che ci riporta a casa.
Per chi non l’avesse capito, la Baja California mi è piaciuta da IMPAZZIRE! Wow, ci tornerei domani mattina!
Grazie a chi ha avuto la pazienza di arrivare fino a qui.
Al solito, domande, curiosità, commenti, critiche, minacce di morte, ecc….sono benvenuti!
Ciao
Ale
Il giorno 18 riconsegniamo la macchina alla Hertz. L’appuntamento è a Playa Tecolote dove ci trasferiremo al Bajacamp, www.bajacamp.com , un accampamento di lusso sull’isola Espiritu Santo, precisamente all’Ensenada Candelero, gestito da un italiano che vive a La Paz. L’isola è totalmente disabitata (è un parco naturale) a parte il camp.
Il trasferimento avviene in un’ora di motoscafo e quello che ci si presenta davanti una volta arrivati ci toglie il fiato.
Sono 5 tende doppie situate sulla spiaggia e dotate di (quasi) tutti i comfort: letto doppio, WC stile barca, doccia di acqua dolce.
Gli altri ospiti del camp sono tutti italiani, colazione pranzo e cena vengono fatti sotto la tenda principale. Andrea (il proprietario) è una persona eccezionale e ci si sente come a casa. Ciliegina sulla torta si mangia da Dio.
Avevo qualche piccolo timore prima di partire ma sicuramente ricorderò il Bajacamp come il posto piu speciale di questa vacanza. Anche qui raccomando il posto a chi volesse fare un salto in loco.
Lasciamo parlare le foto:










La mattina si prende la barca e ogni giorno si fa un’escursione diversa. Ognuna meravigliosa.
Delfini (saranno stati un centinaio!)

Spiagge bianche disabitate a perdita d’occhio


Ecco dove siamo

Altri scorci




Abbiamo anche nuotato coi Leoni Marini. Indescrivibile a parole.




Dopo 4 giorni lasciamo a malincuore questo paradiso e torniamo sulla terraferma a La Paz. Altro mezzo made in Hertz (grigio stavolta) per raggiungere Los Cabos.

Incroci pericolosi

Ci fermiamo a Todos Santos, paesino carino dove c’è il vero Hotel California, quello cantato dagli Eagles.

Oceano Pacifico in vista!


Sorpasso azzardato…

Quasi alla meta:

Il famoso arco –che andremo a visitare nei giorni seguenti- visto da lontano:

Per questi ultimi 4 giorni alloggiamo a Las Ventanas al Paraiso, www.lasventanas.com , sciccoso hotel affiliato LHW. Ho scelto questo albergo perché ha solo una sessantina di suites, un livello di servizio rinomato a livello mondiale (c’è il concierge personale!) ed è molto environmental friendly. Insomma non è il solito albergone da 500/1000 camere che troverete qui. Anche in questo caso consiglio il posto. Il prezzo è all’altezza del servizio: molto molto alto!
Abbiamo una suite vista mare, con jacuzzi in terrazzo e solarium sul rooftop. Very very nice. Si sta come dei Papi. La SPA (massaggio sotto le stelle in suite!) è qualcosa di unico.









E’ però difficile fare il bagno in mare causa onde alte e correnti molto forti:

Gita a Cabo San Lucas per vedere da vicino il famoso arco, posto dove si incontrano Mare di Cortez e Oceano Pacifico, Playa dell’Amor, ecc…



Che ci fa qui Team New Zealand?

Cabo San Lucas come paese non mi ha fatto una grande impressione, è troppo “americanizzato” e perde un po’ il fascino selvaggio della Baja. Un po’ meglio San Jose del Cabo, piu caratteristico ma anche li pieno di albergoni da turista californiano.


I locali avevano una grande considerazione della chiesa…

Altre panoramiche del nostro hotel:






Simpatici ospiti dei giardini dell’albergo.

Spiaggia (mitico il Baywatch sotto l’ombrellone) e ancora onde:



Purtroppo anche le cose piu fantastiche hanno una fine e quindi domenica 26 dobbiamo partire con una sveglia antelucana direzione Washington, dove spezzeremo il lungo viaggio di ritorno.
Arriviamo all’aeroporto, situato 15km a nord di San Jose del Cabo, alle 6e30 del mattino.
Questa foto l’avevo fatta qualche giorno prima passando in macchina.

L’aeroporto è proprio brutto, dentro e fuori.
La tessera CFA ci fa saltare almeno 30 persone in coda. Mi taglieggiano 26 USD di peso extra bagaglio. Ottima idea per liberarsi degli ultimi Pesos penso, peccato che se non hai il conto esatto si debba pagare in dollari! Maledetti.
Ci sono 3 aerei che pernottano a SJD. US per PHX:

AA per DFW:

E il nostro E145 per IAH:

Domenica 26 agosto 2007
SJD-IAH
Flight: CO 2265
Class: Y
Seat: 16C
Eqp: Embraer RJ145XR
Reg: N21130
c/n 145704
Delivered: 28.3.03
Scheduled: 0800-1145
Block to block: 0749-1126
In air: 0759-1122
Un paio di executive:

A bordo ci saranno 4 posti liberi. Siamo gli unici italiani. Decolliamo dalla 34. Qui una foto satellitare, sempre da G.E.


Prima colazione abbondante (!)

In volo tante diverse formazioni nuvolose ci accompagnano.






Tocchiamo sulla solita 26L con 20 minuti di anticipo sullo schedulato, meno male: la connection è strettina qualora dovessimo fare la stessa coda all’immigration dell’andata. Le mie paure invece si rivelano infondate, non c’è nessuno! 3 minuti e siamo fuori dopo 2 battute con un agente simpaticissimo. Baggage re-check e ri-security.
Al gate, forte della mia CFA chiedo subito l’upgrade aggratis. La tipa mi fa: “per lei che è Skyteam Elite Plus non c’è alcun problema; purtroppo non posso però farlo per la persona che viaggia con lei.” Mannaggia! Non esiste che io viaggi davanti e la mia ragazza dietro, quindi chiedo un posto finestrino (che non avevo) e mi siedo al gate depresso.
Questo il nostro bolide winglettato per Washington DCA. Era schedulato un 73G ma in realtà voleremo su un 738.

Domenica 26 agosto 2007
IAH-DCA
Flight: CO 458 – NW 6558 – CM 1458
Class: Y
Seat: 28F
Eqp: Boeing 737-824(ET) (winglets)
Reg: N39297
c/n: 34003/1791
Delivered: 17.10.05
Scheduled: 1304-1714
Block to block: 1304-1653
In air: 1317-1647
Abbiamo una fantozziana penultima fila (28) con vicino da 150kg in bermuda, maglietta e cappellino. Questo occupa praticamente 2 posti!! E’ una vergogna che gente con corporatura “normale” debba essere penalizzata (alla mia ragazza si è distrutta una spalla) perché esistono dei ciccionazzi del cacchio che mangiano burro di arachidi dalla mattina alla sera! Non è un discorso razzista intendiamoci, ma a questa gente (ce ne erano almeno 10 come lui sul nostro volo) andrebbe vietato salire a bordo se non acquistano 2 posti o un sedile di F. Non è gente malata; è gente che mangia solo merda, consapevolmente, e non fa nulla per dimagrire. Io fossi in loro mi vergognerei di andare in giro cosi, per di piu spaccando i maroni ad altre persone. Scusate lo sfogo.
L’aereo sarà pieno al 95%.

Decollo da 15R e virata stretta per tornare sul campo.

Chi di voi riesce a vedere il 744 KLM?

A ri-rancio. Come al solito, avendo fame si può ingurgitare.


Finale per DCA, pista 01.

Fauna locale del Linate di Washington.




Alloggiamo al Westin Grand sulla M Street al confine con Georgetown. Credevo meglio, la camera è abbastanza piccola.
Breve giro serale della capitale:




Seguito da tour mattutino con quei bus rossi che partendo da Union Station fanno il tour dei luoghi piu significativi:




Building abbastanza famoso:

Scendiamo al Lincoln Memorial. Il tempo a nostra disposizione è finito, dobbiamo andare al Dulles (60 USD di macchina nera) perché il nostro volo per CDG parte ad un orario abbastanza infelice. Ah, i limiti dei biglietti premio…

Ai banchi di J non c’è nessuno e ci mettiamo 3 minuti a fare il tutto.
Ho il tempo per girare un po’ tra i check-in a cercare nostalgiche tracce della breve e recente presenza Alitaliana a IAD, tracce completamente cancellate. Il nostro posto è stato preso dagli austriaci. Un misto di rabbia e disgusto mi assale. Anche perché stiamo per salire su una compagnia che d’estate ha 3 voli daily tra Pargi e qui (773 + 343 +772). Va bè che Milano non è Parigi ma mi viene il vomito lo stesso.
C’è la fast track per la security anche se serve a poco perché ci saranno 20 postazioni aperte.
IAD non mi è mai piaciuto. Troppo disgiunto. Troppi sotterranei. Con quei terrificanti autobus “con le corna” con cui imbarcano la maggior parte dei voli. Sembrano dei dinosauri pronti per una battaglia all’ultimo sangue.

AF è ai gates B dove ci sono quasi tutte le europee e le asiatiche.
Andiamo in lounge, condivisa con NH. La parte NH è riservata ai pax di F ed è ok. La parte AF, per i pax J è tristissima. Solo la vista è spettacolare. Sul bere arriviamo appena alla sufficienza (Champagne sgasato!), sul mangiare stendiamo un velo pietoso: i cibi piu pregiati sono i “Doritos” e il “Babybel”!!! Gli annunci vengono fatti da una ragazza incinta urlante senza microfono che passa tra i pax. Un’impressione pessima. In confronto le lounge AZ di MXP sembrano L’Hotel de Paris.


Almeno gli aerei passano vicini!







Arriva il marcione. Per fortuna noi invece voliamo col 773.

Imbarco con doppio air bridge e corridoi separati. Peccato che la configurazione del 773AF con 8 posti di First e ben 67 sedili di J comporti che tutti i pax di Y debbano per forza passare dalla seconda sessione di J che è enorme!
Lunedì 27 agosto 2007
IAD-CDG
Flight: AF 39 – DL 8631 – AZ 3569
Class: J
Seat: 06A
Eqp: Boeing 777-328(ER)
Reg: F-GSQD
c/n: 32726/490
Delivered: 20.9.04
Scheduled: 1655-0615
Block to block: 1703-0613
In air: 1718-0604
LF: 2 in F, 18 in J, un centinaio abbondante in Y. Oggi si vola in perdita secca.
Questo aereo meraviglioso riesce sempre a stupirmi; guardate il confronto col CRJ qui di fianco. Si potrebbe piegare in 2 e stivarlo nel motore. Meraviglioso!

“Pensez aux portes, armement des tobbogans, vérification de la porte opposée” è la frase che si sente ogni volta su AF non appena l’aereo indietreggia.
Pure IB viene qui. A rivergognamoci!

Compagnia di gran classe con aereo senza nessuna classe.


Decolliamo dietro questo topo UA Express dalla 1R.

Come sul 330, c’è la telecamera sul muso. Questa invece la vista laterale controsole.



L’airshow è guasto. Chiedo lumi, mi rispondono che è così in tutto l’aereo e basta. Ah beh! Non staranno mica imparando da AZ?

Questo non so dove sia:

Questo invece credo sia BWI


New York New York (fidatevi!)

JFK Airport

Altro apt a me sconosciuto tra New York e Boston.

L’amenity kit è lo stesso dell’andata. Anche l’aperitivo.

Sui voli verso Parigi dagli States c’è sempre meno scelta che all’andata e il servizio è piu frettoloso. Questo perché secondo la politica della compagnia il pax preferisce riposare. D’accordissimo, ma non si può per questo limitare la scelta a soli 2 piatti imponendo l’antipasto secco. Siamo in J, mica in Y Plus! Questo è il (misero) menu di stasera:

Ad ogni modo le Coquilles St Jacques sono deliziose:

Pure il Tournedos non è male. Adoro il fatto che su AF ti facciano scegliere delle mini-senapi di Fauchon.

Terrificante per essere in J l’idea di avere il dessert sul piatto già dall’antipasto…
La mia ragazza ha invece optato per il salmone in crosta. Crosta molle, salsa ai peperoni a go-go. Cosa diavolo c’entrano i peperoni col pesce?

Formaggi passabili e dessert degno di una Y mediocre.

Non ho minimamente sonno (sono le 19, le 17 considerando il fuso orario messicano) ma mi impongo di dormire per non arrivare distrutto a Milano. Non è facile. Il sedile è lo stesso dell’A330 quindi non perfetto anche se avendo la parete riesci ad incastrarti un po’ meglio con i piedi. Mascherina, tappi ma il tutto si risolve in un girarsi/rigirarsi continuo con annesso scivolamento e basta.
A un’ora e mezza da CDG servono una colazione discreta ma che lascia desiderare in quanto ad abbondanza.

L’airshow nel frattempo non è resuscitato, non so dove siamo.
Mi chiedono se volessi compilare un survey su di loro e non mi tiro certo indietro. Mancanza di airshow e lounge a IAD sono state cazziate per bene. Anche i loro pregi sono stati evidenziati. Sono sicuro qualcuno leggerà. Non come accade da noi…
Atterriamo sulla 9L che è ancora buio pesto e andiamo a parcheggiare –al solito al CDG- ai remoti a casa di Dio. Fuori ci sono 12 gradi, cazzarola che cambiamento di clima!
Solito caos made in ADP: il bus fa percorsi che non verrebbero in mente neanche ad un contorsionista, al controllo passaporti instradano tutti i neri (tipo Apartheid) ad una postazione dove c’è scritto “Swiss citizens only” (!!!), il fatto che per passare dal 2E al 2F devi per forza uscire dalla zona controllata. D’ogni modo la cosa che colpisce di piu sono i tantissimi italiani ovunque. Veramente impressionante.
Albeggia e sono sfatto. Al 2F c’è una bolgia da girone dantesco. Pure la lounge AF è completamente piena. Aspettando mi leggo un meritato Corriere.
Poi andiamo anche se l’imbarco è ritardato di 30 minuti perché stanno imbarcando contemporaneamente un AF per Roma e i fingers essendo doppi bisogna aspettare che abbiano finito. Mi viene da chiedere a cosa servano i fingers doppi. Ovviamente poi la scusa ufficiale del ritardo è “ritardo a/m in arrivo”, peccato che avessi adocchiato “Caserta” dalla lounge alle 9, in perfetto orario… Ah, la France!
Martedì 28 agosto 2007
CDG-MXP
Flight: AZ 303 – AF 9804 – DL 8230
Class: J
Seat: 03A
Eqp: McDonnell Douglas MD-82
Reg: I-DAVM “Caserta”
c/n: 49434/1446
Delivered: 1.3.88
Scheduled: 1000-1135
Block to block: 1009-1133
In air: 1026-1125
Un allegro gruppo di 50 giovani turisti della People’s Republic of China, come scritto sul loro passaporto nuovo fiammante che ostentano in modo trionfale, che fa un tour in Europa sarà oggi con noi a bordo. Ogni minuto la guida li conta ad alta voce. Finito il compito, ricomincia di nuovo. Fenomenale.
Siamo 17 per 22 posti in J. Dietro è pieno.

Scena tipica Alitaliana: uno steward fuori servizio ma in divisa si siede alla fila accanto alla nostra, il primo posto libero che ha trovato, vicino a una signora americana che lo guarda storto, chiede il Messaggero a una collega che lo bacia e abbraccia. Si scambiano un paio di battute in romanesco stretto davanti a tutti i pax. A me queste cose disgustano abbastanza.
Inoltre già su AZ le foto sono a forte rischio cazziatone, ma con il losco figuro a 2 metri da me diventa un’impresa.
Anyway riesco a rubare qualche coda.

E dopo il decollo dalla 8L una foto allo spuntino con tanto di pizzette calde, addirittura con doppio e triplo servizio. Veramente buonissimo tutto.

Il servizio in compenso è troppo veloce, sembra che le aa/vv siano pagate al minuto.
Tempo coperto sia sulle alpi che in padania.

Tocchiamo in anticipo sulla 35L e liberiamo ma poi stiamo fermi 10 minuti perché abbiamo di fronte un 319AZ tirato da trattorino e nessuno dei 2 vuole cedere il passo, tipo sfida all’Ok Corrall.
A questa scena tragicomica si aggiunge un forte odore di fumo (da sigaretta) che ci accompagna da qualche km dalla soglia pista.
Alla fine ci sistemano ai remoti di fianco a una coppia di 145 AF e a un paio di w/b di passaggio



La vacanza è ahimé definitivamente finita, giusto il tempo di ritirare i bagagli consegnati da Sea Handling dopo 15 minuti e di beccarmi l’influenza sul taxi che ci riporta a casa.
Per chi non l’avesse capito, la Baja California mi è piaciuta da IMPAZZIRE! Wow, ci tornerei domani mattina!
Grazie a chi ha avuto la pazienza di arrivare fino a qui.
Al solito, domande, curiosità, commenti, critiche, minacce di morte, ecc….sono benvenuti!
Ciao
Ale