[TR] Ritorno in Canada


Dancrane

Amministratore AC
Staff Forum
10 Febbraio 2008
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Milano
TR delle brevi vacanze in Canada, con 8 voli in 12 giorni, qualche contrattempo, una visita a sorpresa ad un forumista famoso e qualche scatto simpatico qua e là.
Si comincia: il Forum è una miniera di conoscenze utili, quindi decido di sfruttarne qualcuna e comincio utilizzando un motore di ricerca (Matrix) del quale mi hanno parlato molto bene alcuni forumisti: un secondo amico mi spiega come ricostruire il biglietto ed acquistarlo, visto che Matrix trova l’offerta ma non consente di prenotare. Complice una settimana a New York a marzo, decido di ripercorrere il mio vecchio viaggio in USA e Canada di quando ero pischello (20 anni fa...) e provo a simulare un Milano/Montreal/Vancouver e rientro. Non ho grande tempo, si partirà il 10 agosto, con rientro il 19 (e arrivo il 20). Trovo un magnifico LIN/FRA/YUL + YUL/YVR + YVR/LHR/FRA/LIN a meno di 1.200 euro (prenotato a luglio!), e lo compro al volo. Biglietto LH, con 3 voli AC.
Trovato il biglietto, restano da bloccare gli alberghi (la veneranda età non mi consente più di girare in sacco a pelo a caccia di ostelli qua e là): un secondo forumista mi spiega l’arcano mistero degli alberghi a basso costo, quindi faccio le mie puntate su Priceline e trovo, della stessa catena (Delta Hotel), sia l’albergo a Montreal (80 dollari/notte), sia quello a Vancouver (più caro, 85). Tutto a posto, giorno 9 si prepara la valigia alle 23, alle 5 sveglia, taxi e via a LIN, dove il volo parte alle 7.30.
Prima sorpresa al check-in: nonostante avessi bloccato un posto finestrino, sul FRA/YUL mi mettono in corridoio. Pazienza, sopravvivremo ugualmente.
Il LIN/FRA è operato da un 735 che non dimostra affatto i suoi 20 anni suonati: D-ABIR. Eccoci all’imbarco
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I sedili di bordo sono i nuovissimi ultra slim, belli a vedere, ma ultra scomodi per la schiena

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Complice la sveglia presto, non mi accorgo che la compattina è settata male: anzichè sulla A rossa di “A mettere i parametri a posto ci penso io, tu schiaccia e basta” è stata impostata la A nera di “Arrangiati”: mi accorgerò della cosa solo dopo due giorni... ma gli effetti sono immediati:

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Vabbè, proseguiamo.
A FRA coincidenza che permette di:
1 – Uscire a fumare un paio di ciuspe e prendere un sano caffè;
2 – Raggiungere il banco AC implorando di recuperare un posto finestrino: nulla da fare, quindi
3 – Terza ciuspa inca@@ato nero
Raggiungo il gate, ed arriva il 77W che mi porterà a YUL: trattasi di C-FITL, un 773 consegnato ad AC nel 2007

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Basta rovinare gli occhi agli intrepidi lettori, saliamo a bordo che è meglio. Ah, dimenticavo: anche la terza implorazione all’addetta al gate per il posto finestrino non sortisce effetti: mi toccherà proprio il corridoio. Me ne farò una ragione.
Appena seduto, comincio a smanettare sull’IFE: touch screen abbastanza comodo e funzionale, ma senza le telecamere. Peccato.

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Per quanto ampia, la scelta si ridimensiona moltissimo rispetto a quanto elencato: molti programmi, infatti, risultano “Not available”.
Si decolla e, in breve tempo, arriva il pasto. “Pasta o chicken?” mi chiede garbatamente una delle attempatissime assistenti di volo. Opto per la pasta, nella vana speranza non mi venga la solita ulcera perforante.

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Niente da fare, l’acidità dei pasti a bordo è sempre micidiale per me. Vabbè, accompagno il pasto con un vino bianco (discreto, no foto però), ed un caffè finale (solita lavanda per piedi)

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Nel frattempo, seleziono cosa guardare: fortuna ha voluto ci fossero ben tre episodi di “Come fly with me”: se non sapete cos’è, cercatelo in rete, e guardatevene una puntata intera rigorosamente in lingua originale! Il duo mi ha ricordato molto i Monty Python, con una sit-com ambientata in aeroporto sono il massimo.

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Prima che mi dimentichi degli obblighi di chi fa i TR, provvedo subito a documentare il cesso (non è una parolaccia: deriva dal verbo latino “cedere”, ritirarsi. Il participio passato è, appunto, la ormai poco utilizzata “ritirata”)

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e immancabile autoscatto

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Piccola panoramica della cabina: l’economy è configurata nel classico 3-3-3, ed il pitch non è male (foto al ritorno). Gradevole e rilassante la luce azzurra

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Come di consuetudine, un’ora e mezza circa prima dell’arrivo lo spuntino (‘na mezza ciofeca)

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Finalmente si arriva a Montreal: come ogni buon aeroporto che si rispetti, se a LTN per andare in città si prende il 757, qui, trattandosi di aeroporto internazionale, il bus di riferimento è il 747. Per 8 dollari canadesi (circa 5,7 eurini), comprensivi di abbonamento ai mezzi pubblici per un’intera giornata, in una mezz’oretta scarsa mi porta all’albergo in centro città. Considerato che incluso nel prezzo c’è l’uso di piscina interna e palestra, e che sono in pieno centro, che dite, la camera li vale 80 dollari (57 euro)?

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Ufficialmente, rispetto al prezzo di listino ho risparmiato oltre 800 dollari con Priceline (entrambi gli alberghi, naturalmente)!
Tempo di sistemarmi, e via al giro della città. Qualche foto OT
Il municipio

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Isola pedonale

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Marchè Bonsecourt

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Scorci vari

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Notre Dame (sempre con il settaggio errato)

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Dedicata al Comandante

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Certamente, il pericolo non è in questa stagione...

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Parata di calessi

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La zona del vecchio porto

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La torre olimpica (olimpiadi del 1976)

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Mi fermo sempre a guardare i saltimbanchi, è una categoria di persone che mi affascina. Questo è stato spettacolare, per rendere partecipi i bambini gli regalava un dollaro! Veramente simpaticissimo (e gran successo di pubblico).

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Di sabato, ci si sposa anche a Montreal. Opinione personale, la tamarreria non conosce confini. Giudicate voi:

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Arriva il momento di muoversi per andare a Vancouver. Vado a YUL, faccio il check in alla macchinetta automatica (presente ovunque in città) e mi propone anche l’upgrade in J per la modica cifra di 350 dollari canadesi: declino cortesemente l’offerta, per quanto si tratti comunque di un volo di 5 ore e mezza. Ci proverò, con scarsi risultati, per il volo su Londra. Anche in questo caso, niente finestrino disponibile anche se prenotato (e sono 2!) e per di più mi tocca il posto centrale.
Un po’ di foto aeroportuali, in attesa del volo:

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il festival dei frullini

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Questa compagnia non l’ho mai sentita

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Nel frattempo, arriva il mio 321 per YVR. Credo sia una delle tratte più lunghe operate da un 321. La cosa buffa è che sul magazine di bordo la scheda tecnica lo da con un’autonomia di 2300 miglia, mentre da IFE ne abbiamo volate 2308...

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Quando si dice movimentare col trattore...

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Un evergreen

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Salgo a bordo di C-GIUE, il mezzo che mi porterà a YVR: ha quasi 10 anni di vita, e li dimostra.
Pitch nella norma

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Ife solito

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Vecchia “segnaletica”

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La cosa che più mi ha colpito negativamente di AC è che nei voli interni, di qualsiasi durata essi siano, in quelli per il Nord America ed alcuni caraibici il servizio a bordo è a pagamento. Nel mio caso, per un volo di 5 ore e mezza, il servizio comprendeva semplicemente due passaggi con succhi e bibite, ed altri 2 con acqua, punto. Cuffiette? 3 dollari. Cuscino e coperta? Altri 3 dollari. Vuoi mangiare? Scegli e paghi quello che desideri. Decisamente non da major.
Arrivo finalmente a Vancouver, ed in pochi minuti raggiungo l’albergo a Richmond. Questa la vista dalla camera

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Breve riposo, doccia ristoratrice, e giro in città. Anzichè scendere al capolinea di Waterfront, scendo un paio di fermate prima e faccio una passeggiata. La parte grattacielistica dellà città

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Comincio a comprendere che sono sulle giuste tracce dell’amico socio...

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Vancouver è ricca di parchi di ogni dimensione

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dove la gente prende il sole

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Arrivo al Waterfront

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Vedo un sacco di idrovolanti: vado a caccia dell’idroporto

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L’harbour è regolarmente codificato (CXH), ed è bene organizzato, con due pontili

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la sua bella lounge

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ed il “finger”

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Battute a parte, l’harbour movimenta qualcosina come 350.000 passeggeri l’anno, e le diverse compagnie che vi operano stanno battagliando con la proprietà che, a fronte dei lavori di ammodernamento, vuole introdurre una tassa di 24 CAD a passeggero!
Mi informo sul costo e, visto che non è eccessivo (circa 75 euro), acquisto un volo panoramico sino a Nanaimo (ZNA) e ritorno: circa mezz’oretta di volo in tutto, ma ne vale la pena. Volerò con questo Cessna 208

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Molto ben tenuto all’interno

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Pitch di tutto rispetto

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Continua...
 
Inizio molto promettente, Gianpaolo. Le foto sono comunque molto interessanti. Sotto con il resto, sono curioso di vedere la carrambata!
 
Ultima modifica:
Proseguiamo il racconto, eravamo rimasti a bordo dell’idrovolante: naturalmente, anche questo ha la sua bella safety

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Un’occhiata agli strumenti, e si decolla

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La cabina

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Per gli appassionati

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Paesaggio

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Conta ore

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Radio

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Flap giù per l’ammaraggio

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Vista del terminal: pompa di benzina

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Piccolo contrattempo: non avendo alcun tipo di biglietto, e dovendo smaltire qualche liquido dell’ora di pranzo (due Guinness, per l’esattezza), mi allontano una cinquantina di metri per raggiungere il pub più vicino, convinto di avere una mezz’oretta di tempo. Già che ci sono, uscite due birre, ne ingurgito una, giusto per ingannare l’attesa. Risultato: arrivo convinto di essere in anticipo di 10 minuti, invece erano 10 di ritardo! Ovviamente, era l’ultimo volo della giornata... L’addetta al check in molto gentilmente fa un paio di telefonate per tentare di riproteggermi: nulla da fare, voli pieni. Ringrazio e raggiungo il porto, prenderò il traghetto per tornare in città. 2 ore invece di 15 minuti, circa 15 CAD, altri 65 per il taxi che mi porterà in albergo (arrivo tardi, non ho voglia di fare il carosello di bus + metro + navetta hotel). L’inca@@atura è solo per il mancato volo! Ne approfitto, però, per cominciare a deliziarvi con un assaggio dei panorami della BC (British Columbia)

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Siccome le mie disavventure non sono una rarità, ma la regola quando viaggio solo, ecco cosa accade il giorno successivo. Mando un messaggio all’ignaro forumista, chiedendogli se non trovasse meraviglioso il tramonto. Mi chiede come mai tutto questo romanticismo, preoccupato della mia salute mentale. Gli rispondo che sono a Vancouver, e che sarei andato a trovarlo. Fissato il giorno, rimaniamo d’accordo che ci saremmo sentiti per combinare il mio recupero al porto di Victoria. Provo a mandargli un SMS per confermare l’andata il giorno dopo, ma nulla. Lui prova a mandarmi un SMS per dirmi di rinviare di un giorno, ma nulla. Provo a chiamare, ma la rete non funziona. Vabbè, vado lo stesso! Ho la fortuna di avere gli indirizzi dei soci, quindi vado a colpo sicuro.
Si parte di buon mattino per la prima spedizione a Victoria. Il tragitto sarà dall’hotel all’aeroporto con la navetta, quindi metrò per 3 fermate sino a Bridgeport, quindi bus per circa mezz’ora sino al porto di Tawassen, e traghetto per circa un’ora e mezza sino a Shwarz Bay a Victoria. Da lì, spero nel mio recupero da immigrato clandestino. Sarei stato anche invitato a dormire a casa sua, ma parto senza nulla, non mi va di disturbare troppo.

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Il Mount Baker

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Finalmente si arriva a Victoria.

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Noto un particolare, in basso a sinistra, che mi fa pensare che qualcuno sia effettivamente venuto a prendermi...

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... ma mi sbaglio. Riprovo a mandare SMS ed a chiamare, ma nulla da fare, i contatti sono impossibili. Non mi arrendo, attivo il GPS del mio Blackberry, prendo il Bus sino a downtown e poi a piedi per raggiungere l’amico.
In cielo, qualcuno deve avere sbagliato strada

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Ne sono certo, la strada è proprio quella giusta!

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Sono rincuorato dal fatto che non morirò di fame

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Raggiungo l’indirizzo a me noto, e provo a chiamare di nuovo: nulla. Mi viene in mente che... stai a vedere che se inserisco il prefisso internazionale magari mi prende la chiamata: FUNZIONA! Mi risponde l’amico, al quale dico dove mi trovo: “Mona di un mona, perchè sei venuto oggi, non ci credo, sto lavorando, vai a casa mia (ebbene sì, avevo pure l’indirizzo sbagliato) che appena finisco ti raggiungo e poi andiamo a cena”. Gli spiego che non ho portato nulla per la notte, quindi di non preoccuparsi, ci saremmo rivisti l’indomani. Prometto anche di portarmi il bagaglio.
Quindi, rientro alla base: due pulmann, porto, nave, porto, bus, aeroporto, navetta....
Si passa anche davanti al Victoria International Airport (è una vista laterale, è un aeroporto serio!)

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e via, col traghetto si fa il percorso inverso

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Continua (domani)...
 
Bellissimo TR, sono molto interessato al resto. Il British Columbia ha dei paesaggi affascinanti, ed è molto più caldo dell'Ontario in inverno!!:(

evvai tutti da sokol!!
Si, si tutti a casa sua!! La visita a casa di dreamliner è un obbligo per ogni forumista fedele!!!!:D:D
 
Bellissima anche la seconda parte.Una cosa non ho capito...come mai essendo in Canada e non nella foresta amazzonica,è stato così difficoltoso usare il cellulare??
 
Proseguiamo con il racconto. Tornato alla base, mi sento nuovamente con Dreamliner (si era capito che era lui?), che mi dice di prendere l’indomani il traghetto delle 17. Esco dall’albergo alle 15.30 circa, convinto, in un’ora e mezza, di arrivare al porto senza problemi. Seeeee... la verità è che il bus per il porto parte alle 16 e poi alle 16.45 quindi... traghetto perso, si prende quello delle 18! Avviso la gentilissima e pazientissima consorte del nostro amico del ritardo, e mi imbarco. Il paesaggio è lo stesso del giorno prima, mi limito a fotografare la bandiera del Canada a prua

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e quella della British Columbia a poppa

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Gente che va, gente che viene

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Finalmente, arrivo nuovamente a Victoria. Dreamliner è lì che mi aspetta, senza gommone, ma con i due eredi, l’italiano e lo svizzero. Dopo il cazziatone di rito per il ritardo del traghetto, ci facciamo una sana e lunga chiacchierata nel viaggio in macchina sino al pub dove ceneremo e berremo una (non proprio una...) birra insieme. Abbiamo idee diverse su molte cose, ma questo non ci impedisce di metterle a confronto e renderci conto, alla fine, che troppo diverse non sono. Gli spiego il motivo della mia visita: recuperare alcune posate che un noto forumista sostiene siano sparite dalla cucina del suo monolocale nell’astigiano. Nulla da fare, le posate non ci sono: mi dice che pare siano in Romania. Cena, quindi, annaffiata con la classica draft beer (la caraffa). Questa è dopo la prima

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Sana cena a base di hamburger e patatine, mica quelle porcherie che si mangiano in veneto ai raduni dei fondamentalisti dell’aviazione! Moglie e figli ci abbandonano al nostro destino e tornano a casa in macchina: a me toccherà, dopo un secondo e terzo giro di birrette, un viaggio sul trunk, dove la modestia di Dreamliner deve fare i conti con il business

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Permettetemi una piccola parentesi seria: la spontaneità di Sokol è nota a molti, al pari della sua simpatia. Ma quando dice di essere innamorato dell’Italia, è forse riduttivo. Abbiamo parlato molto a lungo dei motivi per i quali persone come me detestano il proprio paese e vogliono (o vorrebbero) andare a vivere altrove, senza magari avere mai visto e parlato con la gente del posto. Lui certamente ha esperienze diverse dalle mie, ma il suo amore per l’Italia è totale e senza dubbi. Alla fine, però, siamo uguali in una cosa: il piacere di offrire, che sia una bevuta o una cena, quando siamo in compagnia. Mi offro di pagare io il conto, ma si mette a ringhiare come un mastino e, conoscendo tutti i camerieri del locale, mi risulterà ovviamente impossibile. Dovrò limitarmi alle due birre finali.
Torniamo a noi: mi accompagna a casa sua, ove vengo alloggiato nella “suisse room”. Da ottimo padrone di casa, mi da anche da dissetarmi per la notte

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L’indomani, rientro a Vancouver. Non avendo una gran voglia di farmi la quinta traghettata, opto per il più comodo idrovolante, che prenoto da casa di Dreamliner con Harbour Air, che ha la promozionissima di un volo a 104 CAD+tasse, anzichè 146! L’indomani, Sokol mi accompagna all’harbour di Victoria, ove ci salutiamo in attesa di rivederci, lui spera presto, in Italia.
In zona è un pullulare di gommoni, che l’albanese abbia un secondo business?

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Il Parlamento

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Terminal dell’harbour di Victoria (YWH)

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I mezzi vengono parcheggiati dal ground crew con arpioni

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No, non è la sonda per il rifornimento in volo: è il gancio anteriore per l’arpione

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Harbour Air è compagnia seria: boarding pass “ecologico” (te lo consegnano, quando ti chiamano glielo restituisci!)

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Opuscolo con safety generica per chi vola in idrovolante

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Volerò su un un DHC III Otter single engine,

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che pare abbastanza datato (impressione personale)

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Il pitch assolutamente inesistente, l’unico modo per incastrarmi nel divanetto era tenere le gambe così

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Safety

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Air conditioning

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Le rotte servite

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In flight: vedere uno che pilota così, mi ricorda molto gli automobilisti con il braccio fuori dal finestrino

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GPS (il pilota ci smanettava in continuazione, per quanto chiaramente indicato che non fosse omologato per la navigazione!)

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Altimetro

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Acqua e olio a posto? Benzina fatta? Vadi dottò!

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Vista dall’alto del porto di Tawassen

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Cargo zone (non so perchè, ma mi viene in mente Rostok...)

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Si vola alti perchè si passa sopra YVR

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Arrivo

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Continua...
 
Siamo all’epilogo, con il rientro a Milano. I dieci giorni sono volati in fretta, ma sono felice della sfacchinata perchè sono riuscito a tornare in posti che avevo visto tanto tempo fa e che mi ero ripromesso di tornare a visitare. Ne ho visti di nuovi, e ne sono rimasto felicemente sorpreso per la bellezza.
Dunque, riannodiamo i fili della matassa. Onde evitare problemi con il posto, tento il check in dalla macchinetta dell’hotel appena questo è possibile (24 ore prima della partenza del volo) ma la prima macchinetta ha esaurito la carta, e la seconda non mi fa concludere l’operazione. Scoprirò successivamente che avrei dovuto attendere l’apertura del check in del LHR/FRA per potere procedere, cosa che mi riesce la mattina della partenza. Non riesco a fare la carta di imbarco dell’ultima tratta (FRA/LIN), e resto preoccupato perchè la coincidenza a FRA sarà brevissima (meno di un’ora). Raggiungo l’aeroporto e mi reco al baggage drop, la situazione è questa

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Depositata la valigia, chiedo se è possibile l’upgrade in J: niente da fare, aereo in overbooking e J già piena a tappo (42 posti: bel colpo per AC!). Avendo il volo alle 17.30 ed essendo più o meno le 12 (contrariamente al mio solito, non arrivo all’ultimo secondo), giro per YVR. L’aeroporto è ben organizzato, con tanto di terrazza panoramica a disposizione del pubblico in area non sterile

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C’è anche il plastico dell’aeroporto, ed una serie di cannocchiali gratuiti per vedere gli aerei

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Viene anche spiegata la storia del volo, gli aerei visibili nella zona e mille altre cose. Decisamente ben fatto

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Angolo frullini

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Questo ha conosciuto tempi migliori...

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Carro pompieri: c’erano anche le card per i bimbi, con i 4 diversi modelli di camion presenti

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La terrazza affaccia sulla taxi che porta alla 26L, oltre che ai diversi terminal e parcheggi. Questi sono i coinquilini di AC

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767 di AC

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Visto l’ampio tempo a disposizione, vado a fumarmi una bella ciuspa. Torre che, contrariamente alla norma, è all’esterno dell’aeroporto

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C’è pure il karaoke: queste erano insentibili, purtroppo me le sono dovute sorbire, essendo la postazione proprio a ridosso della terrazza belvedere

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In altra zona, sento musica più piacevole, e noto un grande assembramento

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Sono questi che si esibiscono: bravi ed apprezzati, ma che è tutta sta cosa? Pure i banchetti per la lotteria ci sono, ed ovunque una sorta di bancarelle ed amenità varie

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Svelato l’arcano mistero: è uno dei Take Off Fridays, con mille iniziative di intrattenimento per passeggeri ed accompagnatori

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Fuori, intanto, c’è un po’ di movimento per una sosta nel posto sbagliato...

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Torno alla terrazza, è l’ora dei wide bodies

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Dall’altra parte, vanno a parcheggiare quelli appena arrivati

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E’ pieno di piccole compagnie

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Altri wide

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Giunge l’ora dell’imbarco. Salgo a bordo del 77W di AC che mi porterà a Londra: si tratta di C-FVIS, uno degli ultimi tripli entrati in flotta

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Volo ultra full

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Vicini di parcheggio

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In rullaggio, vedo questa meraviglia

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Decollo per 26L

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Arrivederci Vancouver, arrivederci Canada. Spero di tornare

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Un ultimo sguardo allo spettacolo

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Arriva il rancio: non mi faccio fregare questa volta, ed ordino il pollo. Meno peggio del solito, anche a livello di acidità post panzo

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.

Si va verso l’imbrunire: l’ala del triplo ha sempre il suo fascino

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Ok, it’s nanna time!

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Avendo visto tutto il vedibile all’andata, e non riuscendo minimamente a prendere sonno, non mi resta che contare le miglia che passano

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Anche di notte, è sempre affascinante...

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Albeggia, ma manca ancora parecchia strada. Sotto lo spettacolo è questo

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Arriviamo sopra Londra dopo circa 8 ore e 45 di volo, e cominciamo a girare, girare, girare...

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Riesco alla fine a riprendere qualcosa decentemente

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Si tocca terra: reverse

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e panni stesi

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2 ore di connection, c’è tutto il tempo di fumare la solita ciuspa (vabbè, diciamo anche 3), tentare il check in di FRA (di nuovo impossibile... mah!), ed andare in tutta rilassatezza a prendere il 321 per FRA.
Tutto ok? Si decolla!

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Volo senza nulla da raccontare se non una sana dormita. Arrivo a FRA, coincidenza di 15 minuti causa ritardi in partenza a LHR. Tremo all’idea, ma devo dire che riesco perfettamente a:
salire sul bus, raggiungere il terminal, fare controllo passaporto in ingresso, dieci metri e nuovo controllo in uscita (ma dico io, ma tenere direttamente dentro no?!), fiondarmi al gate spiegando che sono senza boarding pass. Me lo fanno al volo, sarò l’ultimo a salire a bordo. Ufficialmente il volo è di EN, ma operato, guarda tu, da LH... Altro 321, D-AISZ, bello recente (e si vede), nemmeno 2 anni di vita.
Dal finestrino, becco l’old livery

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Interni immacolati

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Solito pitch da sedili ultra slim

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Qui terminano le foto.
All'arrivo a LIN, la (mica troppo, abbastanza comprensibile) sopresa del bagaglio mancante. La corsa di FRA è riuscita a me, ma non alla valigia. Poco male, mi dico, vado ai bagagli smarriti, chiedo lumi e mi faccio dire se arriva con il prossimo volo, no? Seeee... nel frattempo era arrivato un volo da Roma, con la metà dei bagagli smarriti!!! Risultato: atterrato alle 18.45, riesco a denunciare lo smarrimento alle 20.20, per poi tornare in aeroporto a riprendere il tutto alle 22.30. E meno male che sto a 15 minuti di macchina da LIN, altrimenti me la avrebbero sì riconsegnata a casa, ma dopo 3/5 giorni! Vabbè, come dice il saggio, tutto è bene quel che finisce bene (e l'ultimo, chiuda la porta).



Lasciatemi in conclusione ringraziare veramente tanto Dreamliner per avere sopportato la carrambata ed avermi ospitato a casa sua: Sokol, un abbraccio forte a te, all’italiano (a destra) ed allo svizzero (a sinistra), ed uno particolare a Carol per avere sopportato la mia invasione, con un grande in bocca al lupo per l’imminente arrivo del terzo (o terza). Come vedi, l’ultima sorpresa è mandarti così la foto che hai fatto ai tuoi con la mia compattina! Grazie veramente di tutto.

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Ed un grazie anche a chi ha avuto la pazienza di leggersi tutto il TR.
 
Ultima modifica:
Inizio molto promettente, Gianpaolo. Le foto sono comunque molto interessanti. Sotto con il resto, sono curioso di vedere la carrambata!

Fatto!

movete col resto!!!!

Ho fatto il possibile, con 9 ore di jet lag addosso e pure l'influenza! Detto poi dallo speedy gonzales dei TR :D

wowow Dancrane
ma che belle foto....e che paesaggi!
ma niente niente sei andato a trovare Sokol?:D:D:D:D:D

mona di un mona lo dice solo lui....

Grazie per i complimenti. E dire che avevo fatto di tutto per non fare capire chi ero andato a trovare :D

promette molto bene questo TR :D

Spero abbia mantenuto le promesse ;)

Bel TR, sbrighiamoci con il seguito :) . Bellissimi i paesaggi, il Canada mi ispira un pò, magari l'anno prossimo prendo spunto...

Merita, più la costa pacifica. A memoria (20 anni fa feci il cosat to coast via terra, questo giro non avevo a disposizione i 45 giorni di allora...) merita dall'Alberta in poi, così ti vedi anche il Jasper National Park.

Come no! Vegni tutti che vi meto in camera con il neonato e vedremo come scape' di corsa.

Che TR axe questo che non gho capio?

Gustati la sorpresa finale figliolo :cool:

Bellissimo TR, sono molto interessato al resto. Il British Columbia ha dei paesaggi affascinanti, ed è molto più caldo dell'Ontario in inverno!!:(


Si, si tutti a casa sua!! La visita a casa di dreamliner è un obbligo per ogni forumista fedele!!!!:D:D

Non mi esprimo sulla visita (lascio all'interessato il compito di fan@@lizzarti :)) dell'Ontario mi era piaciuta moltissimo la regione dei laghi, non Toronto come città.

Bellissima anche la seconda parte.Una cosa non ho capito...come mai essendo in Canada e non nella foresta amazzonica,è stato così difficoltoso usare il cellulare??

Grazie. A livello telefono, credo il problema mio fosse la mancanza del prefisso internazionale. A livello SMS, credo problema di rete (non è così infrequente che determinate reti non ti facciano inviare SMS a telefoni locali).

Bellissimo TR! Un altro dei tantissimi luoghi dove mi piacerebbe andare...

Te lo consiglio, a livello naturistico è uno spettacolo.

Maremma che belle foto e che posto.
Ho deciso mi autoinvito a casa di Sokol....

Grazie anche a te. Ed anche al tuo autoinvito risponderà direttamente l'ospitante :cool:

Vogliamo vedere la villa del miliardario!!!

Niente foto di quella, sai, la privacy :D