Avviso: questa parte sarà la più lunga del TR, so turn off your electronical devices, seat back, relax and enjoy the ride. Smoking is allowed on this report.
Il 22 ottobre la sveglia suona alle 5, mi faccio la doccia, mi preparo e alle 5.30 usciamo di casa. La città si sta quasi per svegliare ma il traffico è sveglio eccome! Ma che succede? Una Chevrolet Aveo (la nostra Kalos) si è cappottata sulla corsia di sinistra di una delle tante autopistas della capitale venezuelana. Per il resto la strada è scorrevole e alle 6.30 arriviamo al Simon Bolivar Intl. Parcheggiamo ed entriamo in aeroporto, arrivo al controllo passaporti al check-in
Delta e gli addetti alla sicurezza (che ti parlano solo spagnolo) dicono che non sono in lista. Impossibile, sono in lista per DL300 e DL76 del 22 ottobre, dico di controllare meglio. Risposta negativa…
Senti, io sto per spararmi 24 ore di viaggio verso casa e non mi va per niente, sono in piedi già da quasi due ore e mi sento pure male con l’intestino quindi PER CORTESIA potresti evitarmi di farmi salire ulteriormente il veleno? Grazie.
Finalmente i due geni mi trovano e mi dicono di procedere col check-in… Mi metto in fila e dopo un 15 minuti faccio tutto. Non mi viene consegnata la carta d’imbarco, come sempre, perciò mi aspetto che me la diano al gate. Ci avviamo ai controlli di sicurezza ma la ragazza ci rispedisce ai check-in per verificare se ho pagato la tassa. Tornato lì mi dicono che mi stavano aspettando per darmi la carta d’imbarco, posto 3B in Business Class!
Magra consolazione, di partire proprio non ne ho voglia. CCSFCO rosica perché volo in Business Class, io lo farei partire volentieri al posto mio. Ci salutiamo ai controlli di sicurezza (grazie ancora di tutto
) e procedo per la mia strada. Consegno il modulo di ingresso in Venezuela e mi trovo nell’area gates. Mi accomodo alla mia puerta 14 proprio mentre arriva il mio aereo, N383DN
Mazza è proprio bello
Ecco il gate. In fondo c’è un altro controllo passaporti (seguirà un altro nel finger) ed un altro controllo sicurezza! Ok, here we go, alle 8 in punto una dipendente DL effettua un annuncio veramente particolare: un sorriso a 32 denti ed inizia “Ladies and Gentlemen, a very warm good morning… We now board Delta flight 300 service to Atlanta…”. Questa donna trasuda veramente passione per il proprio lavoro, effettuando anche l’annuncio in spagnolo (la sua lingua madre). Sono veramente affascinato da questa cosa, mi è sempre capitato di sentire annunci di imbarchi come se si leggesse la lista della spesa.
Nel finger incontro nuovamente il ragazzo che mi ha detto di non
trovarmi in lista… Guarda il posto in J, il passaporto e gli faccio un sorrisino come per dire “Ecco, hai visto che in lista ce stavo eccome? Tiè!”. Mamma mia, sono proprio acido. Anyway, procedo verso il mio 737-800 (che ha i finestrini superiori del cockpit oscurati lato F/O, ci avete fatto caso?)
Sedendo in Business ed avendo la priorità all’imbarco salgo tra i primissimi, appena dopo l’uomo di 4000kg che siederà su due sedili in Y. Prendo posto al 3B, consegno il logbook ed inizio a scattare
La bella Y
Faccia da Business Class
Incontro la donna dello staff DL che ha annunciato l’imbarco e che tra l’altro ha seguito la travagliata storia della mia valigia. Mi scuso dicendole che mi dispiace averli martorizzati per una settimana e sapete cosa mi risponde, con un sorriso pari pari a quello dell’imbarco? “No problem, it has been good because I love doing my job!”. Allucinante, sono veramente colpito. Un complimento a lei che trasuda lo spirito Delta, ovvero voglia di fare ed affiatamento.
Faccio una telefonata ad Enrique per avvertirlo che sono in aereo (i miei sms non gli arrivano, mistero) e faccio qualche foto alla fauna locale
Push back
Engine startup ed iniziamo il rullaggio per la pista 10. Questo è uno dei tanti A300 che AA manda ogni giorno da Miami
Una foto al menù
Holding point… Davvero una vista mozzafiato!
Alle 8.44 entriamo in pista e decolliamo alla volta di ATL mentre Enrique ci fa le foto (che poi voglio vedere qua!)
Ciao Caracas, ciao Venezuela… A presto!
Il sole però diventa subito un lontano ricordo
Vengono abbassati gli schermi ed inizia l’air show, il nostro volo durerà 4 ore e 7 minuti
Siamo già in crociera!
Vengono distribuiti i moduli per l’ingresso in USA e le hot towels,
ustionanti
Gli annunci di rimanere seduti con le cinture allacciate si
susseguono, incontreremo un po’ di turbolenza. Ho notato che gli annunci sono molto informali, a volte sembrano improvvisati, ma hanno comunque tutte le info che servono. Ovviamente vengono ripetuti anche in spagnolo. Dopo un po’ finiamo di ballare e viene servita la prima portata della colazione: croissant (ottimo, me ne sono mangiati TRE!) con burro, cheese cream con marmellata, budino alla fragola e frutta fresca (arancio, melone e cocomero)
Come portata principale scelgo le uova
Tutto ottimo tranne il budino che non mi piace proprio. Ho le tendine abbassate perché tanto fuori non si vede niente, comunque decido di dare una sbirciata…. Toh, Haiti!
Sugli schermi viene proiettato di nuovo Harry Potter (aoh che angoscia, ma che me perseguiti? Ma vedi d’annattene te e quer gufaccio che te porti appresso) così decido di sonnecchiare un po’ anche se con l’aria condizionata a temperature polari sarà difficle: reclino il sedile e mi appisolo. Ogni tanto qualche turbolenza mi sveglia, così decido di guardare cosa c’è fuori… Not bad!
Mi riaddormento e mi sveglio alle 11.10 quando siamo qua, sulla Florida ma non so esattamente dove
Dopo una manciata di secondi un 738W Continental ci sfreccia sotto a circa 2000ft facendomi esclamare una parola inglese poco carina che non sto qua a riportare. Inizia la nostra discesa alle 12.20 local time… Ma fuori è tutto così! Mi riconsegnano il logbook compilato, thank you so much.
Mentre sto ancora chiedendomi dove cacchio siamo sbuca Atlanta, siamo veramente raso terra
Atterriamo bruscamente alle 12.49 e restiamo qualche minuto in attesa per smaltire la coda di decolli
Davanti abbiamo lui, chissà se è un ex Alitalia. Nel frattempo le AA/VV fanno diversi annunci dicendo di mantenere la calma perché siamo in anticipo sullo schedulato
Arriviamo al finger e sbarchiamo rapidamente. Altra lunghissima camminata fino all’immigration che stavolta sarà meno lunga di quando sono arrivato da Roma. Vado al nastro 9, quello di Delta 300, ed aspetto la mia valigia. Indovinate un po’? Non arriva! Incazzato come un caimano vado da una donna dello staff Delta (tanto ad ATL so tutti staff DL!) e spiego la situazione: mi dice che probabilmente la valigia la manderanno direttamente a Roma… Anche all’andata mi avete detto che la valigia sarebbe stata a CCS, invece ha fatto avanti ed indietro tra Roma ed Altanta! Boh, fate pace cor cervello però. A
ltro controllo di sicurezza, shoes and belt off, manca poco che resto in mutande, mi ricompongo e mi metto a guardare gli schermi delle partenze. Sono solo partenze di voli interni, quindi vado ad un banco DL a chiedere info del mio Delta 76, service to Rome. “It’s too early for you flight, anyway today Delta76 will leave from Concourse T.” Ok, thank you, scendo a prendere il trenino per andare al Concourse T. Veramente bellissimo! Vicino le porte ci sono gli schermi col countdown esatto per l’arrivo del prossimo treno, e spaccano il secondo. Salgo ed in una manciata di minuti sono al Concourse T. Compro qualche ricordino e mi accomodo al gate T3 dove stanno imbarcando un 757 per Tampa
Panoramica del gate
E del concourse T, un po’ strettino in questo punto devo dire
Non ho nulla da fare, sono le 2pm ed il mio volo partirà alle 4.30pm, così vado a vedere gli schermi Delta. Cosa leggono i miei occhi? Delta76 delayed to 7pm! Noooooooo!!
Vado al Delta Rebooking desk in fondo al concourse T e chiedo di passare su Delta70 che parte alle 7.20pm: rinuncio al 764, è vero, ma se la Business Class è aperta mi sparo un volo in BusinessElite e non sulla Domestic First Class. Mi fanno il cambio ma non mi assicurano niente sulla valigia… Vabbè, riscendo le scale e monto nuovamente sul trenino in compagnia dell’equipaggio Lufthansa (sono tipo 18!) ed un altro equipaggio Delta. Notare che le AA/VV europee sono snelle mentre le made in USA sono dei bei trumeau stile Luigi XVI.
Eccoci all’atrio di ingresso del Concourse E.
L’aria di internazionalità che si respira qui non è minimamente paragonabile a nessun altro aeroporto da me visitato finora
Concourse E. Ogni tot di metri ci sono bagni che definire puliti e profumati è dire poco, fontanelle stile campus e defibrillatori (che comunque sono presenti in ogni parte di ATL). Esattamente come in Italy!
Voglio tornare indietrooooooooo
Questo bel triplo 7 non ho capito dove andava, credo Stoccarda ma mi pare strano
Sto aeroporto è uno SPE-TTA-CO-LO
Mi siedo al gate E1 dove stanno per imbarcare il volo DL per MUC. Gli annunci (precisissimi ed esaustivi) vengono fatti in tutte le lingue a seconda della destinazione dei voli.Qualche altra foto per far capire chi comanda
Piantina del Concourse E. Il Worldport è enorme ma non è assolutamente difficile da girare
Toh, chi ti rivedo! N1612T, il 767 del mio FCO-ATL di 11 giorni prima
Torno al mio gate
Curiose le porte di imbarco ad ATL. Tra l’altro tutti gli equipaggi imbarcano da qua, come i pax, e i pax in arrivo da voli USA sbarcano proprio da queste porte, al piano arrivi.
Di nuovo N1612T, che va a VIE
Viene annunciato che il volo Delta70 service to Rome verrà imbarcato dal gate E12. Così riprendo armi e bagagli e me ne vado all’E12. Ecco il mio aereo, N191DN, credo in arrivo da Mosca
Mangio qualcosa (tipica pasta americana con polpette
) e mi metto a telefonare qua e la dicendo che sono ad ATL bla bla bla. Il conto del cellulare, questo mese, sarà pesante come un programma di Marzullo. Quando arrivano i gate agents mi presento dicendo che sono uno standby e chiedendo se ce l’avessi fatta…”You should be fine”. L’ora di imbarco si avvicina, scatto ancora qualche foto. Fuori il tempo è orribile con visibilità veramente ridotta all’osso. Il nostro gate, credo ristrutturato da poco
Gli schermi molto funzionali con le info sul volo e sul clima a destinazione
Mi chiamano al banco e la gate agent Ginger Cook mi dice che chi mi ha dato lo standby ha fatto un disastro listandomi in Y. Io spiego che è colpa della desk agent del banco re booking e lei mi fa “Ah, ok, so I’m gonna change it for you” e mi stampa la carta di Business Class. Ringrazio calorosamente e mi risponde “You’re welcome” con un sorriso smagliante. Sta compagnia mi piace proprio
Chiamano l’imbarco e sono anche stavolta tra i primissimi a salire… Saluto e ringrazio di nuovo Ginger ed entro nel finger, poi nell’aereo. Non credo ai miei occhi [:O]
Il mio posto, 5C
Il mio vicino sarà l’uomo con la giacca di pelle, in viaggio per lavoro con ritorno lo stesso venerdì
I comandi del sedile: tenendo premuto Land il sedile si configura da solo per l’atterraggio/decollo, tenendo premuto Sleep si configura per il massimo confort. Le restanti regolazioni sono per schienale, poggia gambe, seduta, poggiapiedi e supporto lombare (che ho trovato fastidioso)
Che figata
Ecco il sedile in posizione sleep [
]
Durante l’imbarco viene servito il welcome drink che consiste in champagne o succo, prendo il succo d’arancia
Menù
J al completo salvo due o tre posti
Faccia da Business Class, long haul version
Un’occhiata giù in economy (anch’essa coi nuovi sedili)
Devo dire che questo 767, al contrario di quello dell’andata, sa molto di più di nuovo. La riconfigurazione programmata da Delta è veramente azzeccata: i colori sono in armonia fra loro e l’aereo sembra nuovissimo. Trovo la levetta che “rilascia” il PTV, così mi ci metto a giocherellare un po’
Ma ora non è tempo di giocare: la nostra capo A/V Sharon (un altro bel donnone, alta e piazzata tipo Jerry Scotty) passa di pax in pax presentandosi e scrivendo la scelta della portata principale. Opto per la carne. Durante il rullaggio però scopro che la carne non è disponibile sentendola parlare con due coniugi seduti alla mia destra. Il signore pianta una tigna degna di un bimbo di 3 anni perché voleva al carne, e risponde “No I don’t like it” ad ogni altra scelta che Sharon gli propone. Oh come on, si sta scusando tremila volte, non dipende da lei se la carne non c’è, potresti almeno sforzarti di comprendere la situazione! Mah… Comunque dopo cambierà atteggiamento e diventerà molto più alla mano. Sarà colpa del vino rosso. Quando mi passa accanto mi guarda e le sorrido, lei si china e mi dice di cambiare piatto perché non ha la carne. Nemmeno il tempo di darle la risposta che va a cinturarsi al suo posto, entriamo in pista e alle 19.34 il buon N191DN ci fa prendere il volo dal Worldport. Appena decollati entriamo in un mare di nubi, fuori non si vede nulla di nulla, e prendiamo anche qualche leggero scossone. Come sul volo d’andata FCO-ATL ci sono delle assistenti di volo bilingue, o almeno così dicono di essere, che tirano fuori degli annunci che mi fanno sganasciare del tipo: “Siniore e Siniori Comandante disce di stare seduti con scinturi allaciati perché stiamo entrando in turbolenzei. Grazzie per la pazzienza!” Sono troppo forti, sembra di sentir parlare Stanlio ed Ollio!
Dopo poco le AA/VV iniziano il servizio e l’unica A/V guardabile del volo, Katherine, si presenta pax per pax mentre apparecchia i tavoli chiedendo se si gradisce qualcosa da bere. Appena capisce che sono italiano inizia a parlarmi l’italiano ciancicato che mi fa troppo ridere. Il tutto sempre sorridendo ed avendo la massima disponibilità nell’assitere ogni richiesta. Come sugli altri voli DL provati, mi è sempre sembrato di volare in un ambiente molto accogliente ed informale: l’unica un po’ meno simpatica era quella del FCO-ATL, ma niente di cui lamentarsi comunque. Very well done, Delta!
Ritiro fuori il PTV che siamo qua, c’è l’air show personale
Noooo, trovo Bejeweled! Potrei giocare settimane intere senza mai stancarmi
Distribuzione di hot towels e cuffie noise-canceling
Mappa di FCO, ma ce n’è una di tantissimi altri aeroporti serviti da Delta
Katherine ci serve delle ottime noccioline calde che accompagno con un vino bianco argentino. Io di vini non ne capisco una mazza, ma mi è parso buono, infatti ne prenderò due bicchieri che mi velocizzeranno le formalità di addormentamento più tardi
Ecco l’entrée: formaggio con peperone, spiedino di cetriolo e carne, pezzetto di salmone (mi pare), pane caldo e burro
Siamo già qui
L’altra scelta è da fare tra zuppa di aragosta ed insalata, prendo la prima. Deliziosa
Sono già pieno e mezzo m’briaco quando mi arriva la portata principale: ravioli al sugo con formaggio, noci, fronde di aglio e non ricordo cos’altro.
Li lascio perché sono pesanti come Giuliano Ferrara seduto sulle ginocchia e poi perché non è che mi senta esattamente benissimo con lo stomaco. Ma non è finita, no! Perché c’è il carrello con formaggi, frutta o gelato. Memore dei fantastici TR di TW843 dove il gelato viene esaltato, decido di assaggiarlo. È squisito ma io sono davvero pieno a tappo e non lo finisco, diciamo tranquillamente che ho lo stomaco in overbooking ed il fegato che mi dice “Aoh io me ne vado, sto già a fa er cecchìnn”
Viene ritirato tutto, faccio una puntatina in bagno mentre ciondolo dal sonno. Sarà anche colpa del vino? Mi infilo le cuffie che ovattano il tutto e mi metto a giocherellare col PTV touch screen…
Noooo, hanno il cd di Nelly Furtado! Spettacolo. Sbrago tutto, mi tolgo le scarpe, mi copro e mi metto a sentire la musica. Tempo 4 canzoni e sono pronto a dormire, così spengo il PTV, stacco le cuffie e cado in coma profondo.
Mi sveglio, mi do una ricomposta in bagno (che ha il parquet!), quando siamo qua (ore 2.4 ora di ATL)
Che dire… Volare in J me piace!
Sono il primo a svegliarmi, piano piano si svegliano anche gli altri mentre l’alba ci saluta
Mitica Delta: hanno la mia canzone preferita nella sezione anni 80! Non voglio più scendere da questo aereo
Svegliatevi dormiglioni!
Iniziano a preparare per la colazione
Caffè americano macchiato accompagnato da burro, marmellata e fagottino al latte. È così buono che me ne faccio portare altri due!
Finito il terzo sono un attimo pieno ed arriva una A/V a dare una mano dalla Y. Chiede se preferiamo cereali o uova ed io, sull’orlo dello svenimento, ordino uova. Accompagnate con prosciutto, patate arrosto e frutta fresca. Non finisco tutto, non ce la faccio veramente più!
Quando sparecchiano mancano soli 40 minuti all’arrivo ed inizia la discesa alle 10.25lt
Mi ricompongo ma non rinuncio ad un altro po’ di relax
La nostra meta è purtroppo vicina
Katherine (qua venuta male ma vi assicuro che non era niente male!) ritira bicchieri ed altro, la collega gli headsets
Vedo che ci stiamo allargando un po’ troppo: Civitavecchia ce la lasciamo sulla destra e puntiamo troppo a sudest per andare per 16R: sarà la mia prima volta per 34L! Qualche minuto dopo dal flight deck ci annunciano la vista di Roma sulla sinistra, e tutti si incollano ai finestrini per guardare lo spettacolo… Che è uno spettacolo davvero. Chiedo ai vecchiardi ammeregani se posso fare un paio di foto e mi fanno spazio
Devo chiudere i PTV, siamo veramente bassissimi. Dopo Roma viriamo a destra verso il mare, di nuovo a destra e vedo Pratica di Mare, flap giù, si sentono le correzioni di rotta ed i giri del motore che aumentano e diminuiscono. Vedo Ostia dall’alto, altra virata a destra e siamo in asse con la 34L: gear down, siamo veramente raso terra: riconosco la spiaggia di Fiumicino paese, il ponte di ferro e la zona del Courtyard Marriot. A destra vedo i remoti del Terminal C che oggi hanno un ospite speciale: A310 Sata. Alle 11.01 i nostri carrelli toccano la 34L, decisa inchiodata e liberiamo dal penultimo raccordo sulla destra. Dai finestrini vedo l’API e via Coccia di Morto… Quante ore spese lì col naso al cielo… ”Ladies and Gentlemen Delta, on behalf of Skyteam worldwide alliance, is glad to welcome you to Rome Fiumicino airport…”.
In un paio di minuti attracchiamo al finger nella nostra bay 705 e dopo poco sbarchiamo. Subito veniamo investiti dai 15/16 gradi di Roma di quel giorno che mi riportano alla realtà come doccia fredda. Un ultimo sguardo a N191DN attraccato al finger con le stive aperte e mi incammino al trenino per il Terminal C.
Arrivo all’immigration, corsia per pax EU, in un lampo sono al nastro 3-4. Delta76 è arrivato insieme a noi ed il suo nastro sarà 5-6. Dove sarà la mia valigia? Nastro 3-4 o 5-6? Dopo aver visto scene PATETICHE con “addetti” ai bagagli che invece di LAVORARE stanno lì a fare i coatti e a prendersi per il culo a vicenda mentre i nastri bagagli perdono valigie e si incastrano mentre la gente gli chiede info e loro se li guardano come per dire “Ma che vole questo?”, decido che mi sono leggermente rotto le palle visto che è già passata un’ora e mezzo. Vado al banco Delta al piano partenze e mi dicono che la valigia è ad Atlanta e che mi sarebbe arrivata il giorno dopo. Mi dicono però che devo aprire una denuncia alla FlightCare, così scendo giù di nuovo e vado al banco a fare l’ennesima denuncia…
Risultato? La valigia mi è stata portata a casa il 25 mattina, fortunatamente intatta.
Chi è arrivato fin qui devo dire che ha veramente del coraggio da vendere. Congrats! In conclusione posso dire che con Delta mi sono trovato veramente bene, e non solo per la fortuna di aver volato in J, perché il loro staff a terra, così come in volo, è sempre molto cortese e disponibile ma soprattutto svolge il proprio lavoro con fierezza e professionalità. Di sicuro volerò Delta se mi si ripresenterà l’occasione, sperando che non facciano ancora disastri con la valigia come mi è successo.
Ringrazio nuovamente chiunque abbia avuto la resistenza fisica e mentale di arrivare fin qui, ringrazio nuovamente Enrique e la sua splendida famiglia per la vacanza più bella che abbia mai trascorso, ringrazio nuovamente Antonella per la sua assitenza e ringrazio nuovamente il cielo per avemi fatto ritrovare tutti i miei vestiti dentro la maleta.
Thank you for reading, and have a nice day.
Adriano
Il 22 ottobre la sveglia suona alle 5, mi faccio la doccia, mi preparo e alle 5.30 usciamo di casa. La città si sta quasi per svegliare ma il traffico è sveglio eccome! Ma che succede? Una Chevrolet Aveo (la nostra Kalos) si è cappottata sulla corsia di sinistra di una delle tante autopistas della capitale venezuelana. Per il resto la strada è scorrevole e alle 6.30 arriviamo al Simon Bolivar Intl. Parcheggiamo ed entriamo in aeroporto, arrivo al controllo passaporti al check-in
Delta e gli addetti alla sicurezza (che ti parlano solo spagnolo) dicono che non sono in lista. Impossibile, sono in lista per DL300 e DL76 del 22 ottobre, dico di controllare meglio. Risposta negativa…
Senti, io sto per spararmi 24 ore di viaggio verso casa e non mi va per niente, sono in piedi già da quasi due ore e mi sento pure male con l’intestino quindi PER CORTESIA potresti evitarmi di farmi salire ulteriormente il veleno? Grazie.
Finalmente i due geni mi trovano e mi dicono di procedere col check-in… Mi metto in fila e dopo un 15 minuti faccio tutto. Non mi viene consegnata la carta d’imbarco, come sempre, perciò mi aspetto che me la diano al gate. Ci avviamo ai controlli di sicurezza ma la ragazza ci rispedisce ai check-in per verificare se ho pagato la tassa. Tornato lì mi dicono che mi stavano aspettando per darmi la carta d’imbarco, posto 3B in Business Class!
Magra consolazione, di partire proprio non ne ho voglia. CCSFCO rosica perché volo in Business Class, io lo farei partire volentieri al posto mio. Ci salutiamo ai controlli di sicurezza (grazie ancora di tutto


Mazza è proprio bello


Ecco il gate. In fondo c’è un altro controllo passaporti (seguirà un altro nel finger) ed un altro controllo sicurezza! Ok, here we go, alle 8 in punto una dipendente DL effettua un annuncio veramente particolare: un sorriso a 32 denti ed inizia “Ladies and Gentlemen, a very warm good morning… We now board Delta flight 300 service to Atlanta…”. Questa donna trasuda veramente passione per il proprio lavoro, effettuando anche l’annuncio in spagnolo (la sua lingua madre). Sono veramente affascinato da questa cosa, mi è sempre capitato di sentire annunci di imbarchi come se si leggesse la lista della spesa.


Nel finger incontro nuovamente il ragazzo che mi ha detto di non
trovarmi in lista… Guarda il posto in J, il passaporto e gli faccio un sorrisino come per dire “Ecco, hai visto che in lista ce stavo eccome? Tiè!”. Mamma mia, sono proprio acido. Anyway, procedo verso il mio 737-800 (che ha i finestrini superiori del cockpit oscurati lato F/O, ci avete fatto caso?)

Sedendo in Business ed avendo la priorità all’imbarco salgo tra i primissimi, appena dopo l’uomo di 4000kg che siederà su due sedili in Y. Prendo posto al 3B, consegno il logbook ed inizio a scattare

La bella Y




Faccia da Business Class

Incontro la donna dello staff DL che ha annunciato l’imbarco e che tra l’altro ha seguito la travagliata storia della mia valigia. Mi scuso dicendole che mi dispiace averli martorizzati per una settimana e sapete cosa mi risponde, con un sorriso pari pari a quello dell’imbarco? “No problem, it has been good because I love doing my job!”. Allucinante, sono veramente colpito. Un complimento a lei che trasuda lo spirito Delta, ovvero voglia di fare ed affiatamento.
Faccio una telefonata ad Enrique per avvertirlo che sono in aereo (i miei sms non gli arrivano, mistero) e faccio qualche foto alla fauna locale

Push back

Engine startup ed iniziamo il rullaggio per la pista 10. Questo è uno dei tanti A300 che AA manda ogni giorno da Miami

Una foto al menù

Holding point… Davvero una vista mozzafiato!

Alle 8.44 entriamo in pista e decolliamo alla volta di ATL mentre Enrique ci fa le foto (che poi voglio vedere qua!)



Ciao Caracas, ciao Venezuela… A presto!

Il sole però diventa subito un lontano ricordo

Vengono abbassati gli schermi ed inizia l’air show, il nostro volo durerà 4 ore e 7 minuti








Siamo già in crociera!

Vengono distribuiti i moduli per l’ingresso in USA e le hot towels,
ustionanti

Gli annunci di rimanere seduti con le cinture allacciate si
susseguono, incontreremo un po’ di turbolenza. Ho notato che gli annunci sono molto informali, a volte sembrano improvvisati, ma hanno comunque tutte le info che servono. Ovviamente vengono ripetuti anche in spagnolo. Dopo un po’ finiamo di ballare e viene servita la prima portata della colazione: croissant (ottimo, me ne sono mangiati TRE!) con burro, cheese cream con marmellata, budino alla fragola e frutta fresca (arancio, melone e cocomero)

Come portata principale scelgo le uova

Tutto ottimo tranne il budino che non mi piace proprio. Ho le tendine abbassate perché tanto fuori non si vede niente, comunque decido di dare una sbirciata…. Toh, Haiti!

Sugli schermi viene proiettato di nuovo Harry Potter (aoh che angoscia, ma che me perseguiti? Ma vedi d’annattene te e quer gufaccio che te porti appresso) così decido di sonnecchiare un po’ anche se con l’aria condizionata a temperature polari sarà difficle: reclino il sedile e mi appisolo. Ogni tanto qualche turbolenza mi sveglia, così decido di guardare cosa c’è fuori… Not bad!

Mi riaddormento e mi sveglio alle 11.10 quando siamo qua, sulla Florida ma non so esattamente dove

Dopo una manciata di secondi un 738W Continental ci sfreccia sotto a circa 2000ft facendomi esclamare una parola inglese poco carina che non sto qua a riportare. Inizia la nostra discesa alle 12.20 local time… Ma fuori è tutto così! Mi riconsegnano il logbook compilato, thank you so much.

Mentre sto ancora chiedendomi dove cacchio siamo sbuca Atlanta, siamo veramente raso terra

Atterriamo bruscamente alle 12.49 e restiamo qualche minuto in attesa per smaltire la coda di decolli



Davanti abbiamo lui, chissà se è un ex Alitalia. Nel frattempo le AA/VV fanno diversi annunci dicendo di mantenere la calma perché siamo in anticipo sullo schedulato





Arriviamo al finger e sbarchiamo rapidamente. Altra lunghissima camminata fino all’immigration che stavolta sarà meno lunga di quando sono arrivato da Roma. Vado al nastro 9, quello di Delta 300, ed aspetto la mia valigia. Indovinate un po’? Non arriva! Incazzato come un caimano vado da una donna dello staff Delta (tanto ad ATL so tutti staff DL!) e spiego la situazione: mi dice che probabilmente la valigia la manderanno direttamente a Roma… Anche all’andata mi avete detto che la valigia sarebbe stata a CCS, invece ha fatto avanti ed indietro tra Roma ed Altanta! Boh, fate pace cor cervello però. A
ltro controllo di sicurezza, shoes and belt off, manca poco che resto in mutande, mi ricompongo e mi metto a guardare gli schermi delle partenze. Sono solo partenze di voli interni, quindi vado ad un banco DL a chiedere info del mio Delta 76, service to Rome. “It’s too early for you flight, anyway today Delta76 will leave from Concourse T.” Ok, thank you, scendo a prendere il trenino per andare al Concourse T. Veramente bellissimo! Vicino le porte ci sono gli schermi col countdown esatto per l’arrivo del prossimo treno, e spaccano il secondo. Salgo ed in una manciata di minuti sono al Concourse T. Compro qualche ricordino e mi accomodo al gate T3 dove stanno imbarcando un 757 per Tampa


Panoramica del gate

E del concourse T, un po’ strettino in questo punto devo dire



Non ho nulla da fare, sono le 2pm ed il mio volo partirà alle 4.30pm, così vado a vedere gli schermi Delta. Cosa leggono i miei occhi? Delta76 delayed to 7pm! Noooooooo!!





Vado al Delta Rebooking desk in fondo al concourse T e chiedo di passare su Delta70 che parte alle 7.20pm: rinuncio al 764, è vero, ma se la Business Class è aperta mi sparo un volo in BusinessElite e non sulla Domestic First Class. Mi fanno il cambio ma non mi assicurano niente sulla valigia… Vabbè, riscendo le scale e monto nuovamente sul trenino in compagnia dell’equipaggio Lufthansa (sono tipo 18!) ed un altro equipaggio Delta. Notare che le AA/VV europee sono snelle mentre le made in USA sono dei bei trumeau stile Luigi XVI.
Eccoci all’atrio di ingresso del Concourse E.
L’aria di internazionalità che si respira qui non è minimamente paragonabile a nessun altro aeroporto da me visitato finora

Concourse E. Ogni tot di metri ci sono bagni che definire puliti e profumati è dire poco, fontanelle stile campus e defibrillatori (che comunque sono presenti in ogni parte di ATL). Esattamente come in Italy!

Voglio tornare indietrooooooooo

Questo bel triplo 7 non ho capito dove andava, credo Stoccarda ma mi pare strano

Sto aeroporto è uno SPE-TTA-CO-LO

Mi siedo al gate E1 dove stanno per imbarcare il volo DL per MUC. Gli annunci (precisissimi ed esaustivi) vengono fatti in tutte le lingue a seconda della destinazione dei voli.Qualche altra foto per far capire chi comanda


Piantina del Concourse E. Il Worldport è enorme ma non è assolutamente difficile da girare


Toh, chi ti rivedo! N1612T, il 767 del mio FCO-ATL di 11 giorni prima

Torno al mio gate

Curiose le porte di imbarco ad ATL. Tra l’altro tutti gli equipaggi imbarcano da qua, come i pax, e i pax in arrivo da voli USA sbarcano proprio da queste porte, al piano arrivi.

Di nuovo N1612T, che va a VIE

Viene annunciato che il volo Delta70 service to Rome verrà imbarcato dal gate E12. Così riprendo armi e bagagli e me ne vado all’E12. Ecco il mio aereo, N191DN, credo in arrivo da Mosca

Mangio qualcosa (tipica pasta americana con polpette



Gli schermi molto funzionali con le info sul volo e sul clima a destinazione


Mi chiamano al banco e la gate agent Ginger Cook mi dice che chi mi ha dato lo standby ha fatto un disastro listandomi in Y. Io spiego che è colpa della desk agent del banco re booking e lei mi fa “Ah, ok, so I’m gonna change it for you” e mi stampa la carta di Business Class. Ringrazio calorosamente e mi risponde “You’re welcome” con un sorriso smagliante. Sta compagnia mi piace proprio

Chiamano l’imbarco e sono anche stavolta tra i primissimi a salire… Saluto e ringrazio di nuovo Ginger ed entro nel finger, poi nell’aereo. Non credo ai miei occhi [:O]

Il mio posto, 5C

Il mio vicino sarà l’uomo con la giacca di pelle, in viaggio per lavoro con ritorno lo stesso venerdì




I comandi del sedile: tenendo premuto Land il sedile si configura da solo per l’atterraggio/decollo, tenendo premuto Sleep si configura per il massimo confort. Le restanti regolazioni sono per schienale, poggia gambe, seduta, poggiapiedi e supporto lombare (che ho trovato fastidioso)

Che figata


Ecco il sedile in posizione sleep [


Durante l’imbarco viene servito il welcome drink che consiste in champagne o succo, prendo il succo d’arancia

Menù

J al completo salvo due o tre posti

Faccia da Business Class, long haul version

Un’occhiata giù in economy (anch’essa coi nuovi sedili)

Devo dire che questo 767, al contrario di quello dell’andata, sa molto di più di nuovo. La riconfigurazione programmata da Delta è veramente azzeccata: i colori sono in armonia fra loro e l’aereo sembra nuovissimo. Trovo la levetta che “rilascia” il PTV, così mi ci metto a giocherellare un po’

Ma ora non è tempo di giocare: la nostra capo A/V Sharon (un altro bel donnone, alta e piazzata tipo Jerry Scotty) passa di pax in pax presentandosi e scrivendo la scelta della portata principale. Opto per la carne. Durante il rullaggio però scopro che la carne non è disponibile sentendola parlare con due coniugi seduti alla mia destra. Il signore pianta una tigna degna di un bimbo di 3 anni perché voleva al carne, e risponde “No I don’t like it” ad ogni altra scelta che Sharon gli propone. Oh come on, si sta scusando tremila volte, non dipende da lei se la carne non c’è, potresti almeno sforzarti di comprendere la situazione! Mah… Comunque dopo cambierà atteggiamento e diventerà molto più alla mano. Sarà colpa del vino rosso. Quando mi passa accanto mi guarda e le sorrido, lei si china e mi dice di cambiare piatto perché non ha la carne. Nemmeno il tempo di darle la risposta che va a cinturarsi al suo posto, entriamo in pista e alle 19.34 il buon N191DN ci fa prendere il volo dal Worldport. Appena decollati entriamo in un mare di nubi, fuori non si vede nulla di nulla, e prendiamo anche qualche leggero scossone. Come sul volo d’andata FCO-ATL ci sono delle assistenti di volo bilingue, o almeno così dicono di essere, che tirano fuori degli annunci che mi fanno sganasciare del tipo: “Siniore e Siniori Comandante disce di stare seduti con scinturi allaciati perché stiamo entrando in turbolenzei. Grazzie per la pazzienza!” Sono troppo forti, sembra di sentir parlare Stanlio ed Ollio!

Dopo poco le AA/VV iniziano il servizio e l’unica A/V guardabile del volo, Katherine, si presenta pax per pax mentre apparecchia i tavoli chiedendo se si gradisce qualcosa da bere. Appena capisce che sono italiano inizia a parlarmi l’italiano ciancicato che mi fa troppo ridere. Il tutto sempre sorridendo ed avendo la massima disponibilità nell’assitere ogni richiesta. Come sugli altri voli DL provati, mi è sempre sembrato di volare in un ambiente molto accogliente ed informale: l’unica un po’ meno simpatica era quella del FCO-ATL, ma niente di cui lamentarsi comunque. Very well done, Delta!
Ritiro fuori il PTV che siamo qua, c’è l’air show personale


Noooo, trovo Bejeweled! Potrei giocare settimane intere senza mai stancarmi

Distribuzione di hot towels e cuffie noise-canceling

Mappa di FCO, ma ce n’è una di tantissimi altri aeroporti serviti da Delta

Katherine ci serve delle ottime noccioline calde che accompagno con un vino bianco argentino. Io di vini non ne capisco una mazza, ma mi è parso buono, infatti ne prenderò due bicchieri che mi velocizzeranno le formalità di addormentamento più tardi


Ecco l’entrée: formaggio con peperone, spiedino di cetriolo e carne, pezzetto di salmone (mi pare), pane caldo e burro


Siamo già qui

L’altra scelta è da fare tra zuppa di aragosta ed insalata, prendo la prima. Deliziosa

Sono già pieno e mezzo m’briaco quando mi arriva la portata principale: ravioli al sugo con formaggio, noci, fronde di aglio e non ricordo cos’altro.

Li lascio perché sono pesanti come Giuliano Ferrara seduto sulle ginocchia e poi perché non è che mi senta esattamente benissimo con lo stomaco. Ma non è finita, no! Perché c’è il carrello con formaggi, frutta o gelato. Memore dei fantastici TR di TW843 dove il gelato viene esaltato, decido di assaggiarlo. È squisito ma io sono davvero pieno a tappo e non lo finisco, diciamo tranquillamente che ho lo stomaco in overbooking ed il fegato che mi dice “Aoh io me ne vado, sto già a fa er cecchìnn”

Viene ritirato tutto, faccio una puntatina in bagno mentre ciondolo dal sonno. Sarà anche colpa del vino? Mi infilo le cuffie che ovattano il tutto e mi metto a giocherellare col PTV touch screen…


Noooo, hanno il cd di Nelly Furtado! Spettacolo. Sbrago tutto, mi tolgo le scarpe, mi copro e mi metto a sentire la musica. Tempo 4 canzoni e sono pronto a dormire, così spengo il PTV, stacco le cuffie e cado in coma profondo.
Mi sveglio, mi do una ricomposta in bagno (che ha il parquet!), quando siamo qua (ore 2.4 ora di ATL)


Che dire… Volare in J me piace!


Sono il primo a svegliarmi, piano piano si svegliano anche gli altri mentre l’alba ci saluta


Mitica Delta: hanno la mia canzone preferita nella sezione anni 80! Non voglio più scendere da questo aereo

Svegliatevi dormiglioni!

Iniziano a preparare per la colazione


Caffè americano macchiato accompagnato da burro, marmellata e fagottino al latte. È così buono che me ne faccio portare altri due!

Finito il terzo sono un attimo pieno ed arriva una A/V a dare una mano dalla Y. Chiede se preferiamo cereali o uova ed io, sull’orlo dello svenimento, ordino uova. Accompagnate con prosciutto, patate arrosto e frutta fresca. Non finisco tutto, non ce la faccio veramente più!

Quando sparecchiano mancano soli 40 minuti all’arrivo ed inizia la discesa alle 10.25lt

Mi ricompongo ma non rinuncio ad un altro po’ di relax

La nostra meta è purtroppo vicina

Katherine (qua venuta male ma vi assicuro che non era niente male!) ritira bicchieri ed altro, la collega gli headsets



Vedo che ci stiamo allargando un po’ troppo: Civitavecchia ce la lasciamo sulla destra e puntiamo troppo a sudest per andare per 16R: sarà la mia prima volta per 34L! Qualche minuto dopo dal flight deck ci annunciano la vista di Roma sulla sinistra, e tutti si incollano ai finestrini per guardare lo spettacolo… Che è uno spettacolo davvero. Chiedo ai vecchiardi ammeregani se posso fare un paio di foto e mi fanno spazio

Devo chiudere i PTV, siamo veramente bassissimi. Dopo Roma viriamo a destra verso il mare, di nuovo a destra e vedo Pratica di Mare, flap giù, si sentono le correzioni di rotta ed i giri del motore che aumentano e diminuiscono. Vedo Ostia dall’alto, altra virata a destra e siamo in asse con la 34L: gear down, siamo veramente raso terra: riconosco la spiaggia di Fiumicino paese, il ponte di ferro e la zona del Courtyard Marriot. A destra vedo i remoti del Terminal C che oggi hanno un ospite speciale: A310 Sata. Alle 11.01 i nostri carrelli toccano la 34L, decisa inchiodata e liberiamo dal penultimo raccordo sulla destra. Dai finestrini vedo l’API e via Coccia di Morto… Quante ore spese lì col naso al cielo… ”Ladies and Gentlemen Delta, on behalf of Skyteam worldwide alliance, is glad to welcome you to Rome Fiumicino airport…”.

In un paio di minuti attracchiamo al finger nella nostra bay 705 e dopo poco sbarchiamo. Subito veniamo investiti dai 15/16 gradi di Roma di quel giorno che mi riportano alla realtà come doccia fredda. Un ultimo sguardo a N191DN attraccato al finger con le stive aperte e mi incammino al trenino per il Terminal C.
Arrivo all’immigration, corsia per pax EU, in un lampo sono al nastro 3-4. Delta76 è arrivato insieme a noi ed il suo nastro sarà 5-6. Dove sarà la mia valigia? Nastro 3-4 o 5-6? Dopo aver visto scene PATETICHE con “addetti” ai bagagli che invece di LAVORARE stanno lì a fare i coatti e a prendersi per il culo a vicenda mentre i nastri bagagli perdono valigie e si incastrano mentre la gente gli chiede info e loro se li guardano come per dire “Ma che vole questo?”, decido che mi sono leggermente rotto le palle visto che è già passata un’ora e mezzo. Vado al banco Delta al piano partenze e mi dicono che la valigia è ad Atlanta e che mi sarebbe arrivata il giorno dopo. Mi dicono però che devo aprire una denuncia alla FlightCare, così scendo giù di nuovo e vado al banco a fare l’ennesima denuncia…
Risultato? La valigia mi è stata portata a casa il 25 mattina, fortunatamente intatta.
Chi è arrivato fin qui devo dire che ha veramente del coraggio da vendere. Congrats! In conclusione posso dire che con Delta mi sono trovato veramente bene, e non solo per la fortuna di aver volato in J, perché il loro staff a terra, così come in volo, è sempre molto cortese e disponibile ma soprattutto svolge il proprio lavoro con fierezza e professionalità. Di sicuro volerò Delta se mi si ripresenterà l’occasione, sperando che non facciano ancora disastri con la valigia come mi è successo.
Ringrazio nuovamente chiunque abbia avuto la resistenza fisica e mentale di arrivare fin qui, ringrazio nuovamente Enrique e la sua splendida famiglia per la vacanza più bella che abbia mai trascorso, ringrazio nuovamente Antonella per la sua assitenza e ringrazio nuovamente il cielo per avemi fatto ritrovare tutti i miei vestiti dentro la maleta.
Thank you for reading, and have a nice day.
Adriano