Salve a tutti, questo è il trip report di una breve vacanza in Norvegia con voli Ryanair; la scelta della compagnia è stata essenzialmente dettata dalla comodità dell'orario per un viaggio leisure con famiglia, a metà giornata, da confrontare con la sveglia antelucana proposta da Norwegian per andare da Roma a Bergen o dalla stessa Ryanair per Oslo. La regione che volevamo visitare è quella sud-occidentale dei fiordi di cui Bergen è la città principale, e Haugesund non è molto lontana, poco più di cento km a sud: avendo una macchina a nolo, l'dea di fare un pò più di strada (e di traghetto) non spaventa affatto, è anzi l'occasione per vedere una zona diversa: l'unico piccolo problema non messo in preventivo è il limite di velocità norvegese, quasi sempre di 60 o 70 km/h rigorosamente rispettati da tutti, che rende i trasferimenti inevitabilmente più lunghi del previsto.
In realtà sui voli non c'è moltissimo di nuovo da dire, il prodotto Ryanair piaccia o non piaccia è molto omogeneo, direi anzi sempre quello, nel bene e nel male: regolare, puntuale, affollato, un pò paranoico per quanto riguarda il bagaglio, un pò suk di merce varia, relativamente economico.
Tutto sommato, sapendo bene di che si tratta e come difendersi dalle varie trappole disseminate da MoL (per chi non lo sapesse Michael O'Leary, il vulcanico patron della compagnia), è un servizio positivo per un volo di due ore, ad un prezzo che pur non essendo il regalo che si poteva trovare in offerta qualche anno fa, in questa occasione resta comunque concorrenziale: 200 Euro A/R in agosto con valigia e priority, e acquisto relativamente sotto data (20 gg prima).
Il Galilei di Pisa fa una discreta impressione in chi non lo frequenta da un pò, mi è sembrato più organizzato rispettto a quattro anni o cinque anni fa quando c'ero stato l'ultima volta: comodo ed economico il parcheggio lunga sosta a 6 Euro al giorno, ottimo il parcheggio gratuito per 15 minuti davanti all'aerostazione, che permette di sbrigare agevolmente le operazioni di carico e scarico parenti e bagagli. Anche i servizi dell'aerostazione mi sembra reggano dignitosamente l'assalto agostano, rapidi i controlli di polizia e sufficientemente ampie le sale d'attesa (cosa che ricordavo non essere vera tempo addietro).
Volo PSA HAU, Boeing 737-800, LF 100%; avere la priority si è rivelato oggettivamente utile, si può sistemare con comodo il bagaglio a mano e sopratutto si ha la certezza di poter stare vicino ai bambini, cosa che non è avvenuta a chi si è imbarcato dopo: bambini anche piccoli sono stati necessariamente collocati separatamente dai genitori. Su questo volo era anche possibile prenotare un posto "comfort" nelle file delle uscite di emergenza.
Passiamo alle foto, con il solito "disclaimer": si fa quel che si può! I finestrini non proprio immacolati e la giornata stranamente uggiosa di certo non hanno aiutato.
Un King Air in area militare, immagino possa trattarsi della versione C-12 Huron delle forze armate USA
Atterra un nostro Hercules
Al punto attesa... attendiamo i comodi di questo Germanwings
Il decollo per 04 ci porta subito a ridosso del monte Serra
Lucca nella foschia
Per un bel pezzo non si vedono che nuvole, ma poi sorpresa! all'improvviso sbuchiamo in Polinesia
No, più realisticamente dovrebbe essere la Danimarca
Campi eolici in mezzo al mare
Il tempo all'arrivo non è dei migliori, della costa si riesce a vedere poco e niente
Speriamo di rifarci al ritorno....
Si conclude in gloria anche il mio 93esimo volo Ryanair
Un breve OT sulla Norvegia; in sintesi: bella (molto) e cara (moltissimo!). No, battute a parte è un posto fa-vo-lo-so: la regione di Bergen non è molto fredda neanche d'inverno (il mare non ghiaccia grazie alla corrente del Golfo), è decisamente piovosa ma non ci si fa caso più di tanto, la natura è di una bellezza così travolgente che qualunque condizione meteorologica si fa apprezzare per una luce o una sensazione particolare. Completano il quadro l'ordine, l'organizzazione, l'ospitalità e la facilità di comunicazione con i Norvegesi (i quali parlano TUTTI un inglese facilmente comprensibile: c'è chi lo vorrebbe come lingua ufficiale, per dire a che livello di diffusione sia nel Paese)
Dalle finestre della nostra Gjestehus, sull'isola di Herdla
A darmi il benvenuto ci pensa quello che mi sembra essere un EH101
Nonna e nipote aspettano i ritardatari
Si inganna l'attesa con lezioni di pesca comprese nel prezzo del lodge
I dintorni
Qualche foto dalle varie escursioni, giusto per dare un'idea
Le cascate si vedono spesso, al mio nipotino sono piaciute
Una via di mezzo fra il salto Angel in Venezuela e Jurassic Park
Una nota di colore: questo signore era intento a pulire a lucido una ruspa: mi sembra che questo dica molto dello spirito nazionale. La stessa scena l'ho vista su un traghetto fermo a fine giornata: un marittimo insisteva ancora e ancora nel lavare un ponte che era già pulito: la differenza con l'Italia poi si vede tutta, ed è tanta.
La fine del fiordo più lungo (200km)
Meglio parcheggiare nel box, non sia mai si rovinasse la macchina
Bergen è una bella città, con un centro storico interessante (anche se la mattina è preso d'assalto dai crocieristi)...
ed è anche molto ben frequentata...
Ma torniamo sulla piccola isola di Herdla (non senza un certo rimpianto per le attrattive della città)...
La guerra è passata di qui, sotto forma di un campo di aviazione tedesco, con le annesse vicende di combattimenti, incidenti, resistenza, bombardamenti... veramente si fa fatica a immaginare oggi cosa devono essere stati quegli anni oscuri, ma il tutto è ben documentato in un piccolo ma interessante museo, con tanto di chicca annessa...
Paolo ha preso dallo zio una certa bulimia fotografica...
L'oggetto qui sopra è un tabellone in cui si riportano le basi delle varie navi della flotta tedesca dislocate in zona
Immagini di un attacco alleato
Un manifesto di propaganda sul "caccia più veloce del mondo": alcuni FW190 erano basati qui
La ricostruzione del campo d'aviazione
Gli oggetti quotidiani degli anni 40 sorprendono chi è nato in un'altra epoca
Guerra psicologica: il lancio di volantini
Il campo come si presentava allora....
...e come è oggi
Viviamo in un'epoca fortunata, e forse non ce ne rendiamo del tutto conto
I caccia tedeschi sono stati soppiantati dalle mucche...
...che sembrano avere la meglio su ogni tipo di volatitle
Ma veniamo alla "chicca" promessa: in un capanonne isolato, c'è lui...
La presentazione è di grande effetto: suoni e luci creano un'atmosfera suggestiva e si abbinano alla ricostruzione degli eventi che hanno portato questo Focke-Wulf FW190 a rivedere la luce dopo 50 anni passati sott'acqua: un guasto ha costretto il suo pilota all'ammaraggio, se ne vedono chiaramente gli effetti sull'elica
I piloti, giovanissimi...
Il campo come lo vedevano loro
Leonardo Di Caprio combatteva per la Luftwaffe?
Per fortuna l'aereo resta a galla per un pò...
...fino all'arrivo dei soccorsi!
E così il pilota è potuto tornare dopo 50 anni a rivedere il suo aereo
La bella e la bestia?
Dire che per me è stato suggestivo è veramente poco.
Purtroppo il nostro viaggio è quasi finito, c'è solo il tempo per un giro in un'isola vicina (sulle isole molto spesso si arriva in macchina, sono collegate da ponti o a volte da tunnel sottomarini). E qui troviamo un'altra specialità locale
Paolo è più interessato ai lamponi che alle meraviglie dell'ingegneria estrattiva
...andiamo allora a cercare qualche prelibatezza del posto...
...o di importazione. La quantita di confezioni sullo scaffale fa pensare che siano molto graditi al pubblico norvegese, lo "chef" Gino ha davvero fatto centro con la sua invenzione "à la Capri" (che brividi!)
E' una pizza sicuramente grandiosa, ma per fortuna ero troppo indeciso fra "pepperoni" e "nacho", e ho lasciato perdere
L'aspetto alimentare in realtà non è così drammatico, anzi: si mangia dell'ottimo pesce, o carne di vario tipo, anche di balena. Al mercato di Bergen Gabriele, simpatico cineasta e commesso part time (un compatriota, di Roma San Giovanni) ce ne ha offerto un assaggio: io non ho osato, chi ha provato dice che è a metà fra il cavallo e il fegato: in pratica, fegato di cavallo.
Forzatamente a digiuno, quel giorno ci consoliamo con la vista di una bella automobile...
...l'adesivo riporta "Helicopter service - S61": senza dubbio un lavoro impegnativo, che evidentemente necessita di attributi
Ormai è proprio tempo di ripartire dal piccolo aeroporto di Haugesund, "Patria dei Re Vichinghi"..
Tutto si può dire di Ryanair, ma non che scelga aeroporti scomodi dal punto di vista dell'imbarco/sbarco: io amo follemente queste micro-aerostazioni, dove tutto è vicinissimo, in 3 minuti fai i controlli di polizia, ed il drop-off ne richiede 0 (l'addetta stava praticamente sonnecchiando), complice anche un LF che non supererà il 50%. Che l'atmosfera dell'aeroporto sia rilassata lo prova anche la prima cosa che vedo una volta seduto al mio posto (finestrino, of course!)
Sì, accanto al nostro 737 si prepara un bellissimo aliante a decollo autonomo, che sgattaiola via prima di noi con la caratteristica andatura "ala a terra", via di fretta forse per evitare di prendersi una bella turbolenza di scia!
Dalle rocce compare un 737 Norwegian
Come abbiamo visto, l'aviazione generale qui convive senza tanti problemi con il traffico commerciale: c'è anche un bel motoaliante Falke
Citation
Partiti: si vede l'antenna del VOR
HAU
Costa smeralda?
Isole, una dopo l'altra, una successione di forme sempre nuove
Oggi c'è traffico
Per fortuna si può anche cambiare lato, e non mi perdo queste scogliere controsole
Un aeroporto invitante...
Norvegia arrivederci!
Di nuovo Danimarca
???
Cominciano gli incontri, che saranno numerosi...
E' un nostro gemellino! Se non fosse per la separazione verticale, sembrava in rotta di collisione!
Poco dopo un altro incrocio, questa volta con un UFO (o almeno, io non lo ho identificato)
e ancora...
Amo la panna montata!
Un canyon
Mah? In Germania, credo
Di questo so solo che è bianco e blu
Trasporto fluviale
Un giallo
Questo deve essere il paese dove Fantozzi va in vacanza: si vede chiaramente la nuvoletta...
Al di là del finestrino sporco non si nota niente?
Guardiamo meglio...
Cieli affollati...
Voliamo in formazione per qualche minuto, ma proprio non riesco a metterlo a fuoco
Finalmente le Alpi
Un pò di neve c'è
Italia?
Il lago di..?
Di questo sono sicuro, è il Po!
Direi Parma
Sull'Appennino si formano dei bei cumuli, per la gioia dei volovelisti
Arriviamo al mare sull'aeroporto di Massa Cinquale
Massa o Carrara, questo il dilemma
Temporali all'interno...
...e arcobaleni sulla costa della Versilia
Campo in vista
Forse è l'area marina delle Secche della Meloria? Sembra che ci si possa andare in barca...
Windsurf... d'altura!
Tirrenia
Cantieri navali
La fila dei C130
Un Hercules in area terminal AM
Viene voglia di portargli le arance
Montepescali, sulla strada del ritorno. Bello girare il mondo, bello tornare a casa.
In realtà sui voli non c'è moltissimo di nuovo da dire, il prodotto Ryanair piaccia o non piaccia è molto omogeneo, direi anzi sempre quello, nel bene e nel male: regolare, puntuale, affollato, un pò paranoico per quanto riguarda il bagaglio, un pò suk di merce varia, relativamente economico.
Tutto sommato, sapendo bene di che si tratta e come difendersi dalle varie trappole disseminate da MoL (per chi non lo sapesse Michael O'Leary, il vulcanico patron della compagnia), è un servizio positivo per un volo di due ore, ad un prezzo che pur non essendo il regalo che si poteva trovare in offerta qualche anno fa, in questa occasione resta comunque concorrenziale: 200 Euro A/R in agosto con valigia e priority, e acquisto relativamente sotto data (20 gg prima).
Il Galilei di Pisa fa una discreta impressione in chi non lo frequenta da un pò, mi è sembrato più organizzato rispettto a quattro anni o cinque anni fa quando c'ero stato l'ultima volta: comodo ed economico il parcheggio lunga sosta a 6 Euro al giorno, ottimo il parcheggio gratuito per 15 minuti davanti all'aerostazione, che permette di sbrigare agevolmente le operazioni di carico e scarico parenti e bagagli. Anche i servizi dell'aerostazione mi sembra reggano dignitosamente l'assalto agostano, rapidi i controlli di polizia e sufficientemente ampie le sale d'attesa (cosa che ricordavo non essere vera tempo addietro).
Volo PSA HAU, Boeing 737-800, LF 100%; avere la priority si è rivelato oggettivamente utile, si può sistemare con comodo il bagaglio a mano e sopratutto si ha la certezza di poter stare vicino ai bambini, cosa che non è avvenuta a chi si è imbarcato dopo: bambini anche piccoli sono stati necessariamente collocati separatamente dai genitori. Su questo volo era anche possibile prenotare un posto "comfort" nelle file delle uscite di emergenza.
Passiamo alle foto, con il solito "disclaimer": si fa quel che si può! I finestrini non proprio immacolati e la giornata stranamente uggiosa di certo non hanno aiutato.
Un King Air in area militare, immagino possa trattarsi della versione C-12 Huron delle forze armate USA

Atterra un nostro Hercules

Al punto attesa... attendiamo i comodi di questo Germanwings

Il decollo per 04 ci porta subito a ridosso del monte Serra

Lucca nella foschia

Per un bel pezzo non si vedono che nuvole, ma poi sorpresa! all'improvviso sbuchiamo in Polinesia

No, più realisticamente dovrebbe essere la Danimarca

Campi eolici in mezzo al mare

Il tempo all'arrivo non è dei migliori, della costa si riesce a vedere poco e niente

Speriamo di rifarci al ritorno....

Si conclude in gloria anche il mio 93esimo volo Ryanair

Un breve OT sulla Norvegia; in sintesi: bella (molto) e cara (moltissimo!). No, battute a parte è un posto fa-vo-lo-so: la regione di Bergen non è molto fredda neanche d'inverno (il mare non ghiaccia grazie alla corrente del Golfo), è decisamente piovosa ma non ci si fa caso più di tanto, la natura è di una bellezza così travolgente che qualunque condizione meteorologica si fa apprezzare per una luce o una sensazione particolare. Completano il quadro l'ordine, l'organizzazione, l'ospitalità e la facilità di comunicazione con i Norvegesi (i quali parlano TUTTI un inglese facilmente comprensibile: c'è chi lo vorrebbe come lingua ufficiale, per dire a che livello di diffusione sia nel Paese)
Dalle finestre della nostra Gjestehus, sull'isola di Herdla



A darmi il benvenuto ci pensa quello che mi sembra essere un EH101

Nonna e nipote aspettano i ritardatari

Si inganna l'attesa con lezioni di pesca comprese nel prezzo del lodge

I dintorni

Qualche foto dalle varie escursioni, giusto per dare un'idea
Le cascate si vedono spesso, al mio nipotino sono piaciute





Una via di mezzo fra il salto Angel in Venezuela e Jurassic Park


Una nota di colore: questo signore era intento a pulire a lucido una ruspa: mi sembra che questo dica molto dello spirito nazionale. La stessa scena l'ho vista su un traghetto fermo a fine giornata: un marittimo insisteva ancora e ancora nel lavare un ponte che era già pulito: la differenza con l'Italia poi si vede tutta, ed è tanta.

La fine del fiordo più lungo (200km)


Meglio parcheggiare nel box, non sia mai si rovinasse la macchina

Bergen è una bella città, con un centro storico interessante (anche se la mattina è preso d'assalto dai crocieristi)...



ed è anche molto ben frequentata...


Ma torniamo sulla piccola isola di Herdla (non senza un certo rimpianto per le attrattive della città)...
La guerra è passata di qui, sotto forma di un campo di aviazione tedesco, con le annesse vicende di combattimenti, incidenti, resistenza, bombardamenti... veramente si fa fatica a immaginare oggi cosa devono essere stati quegli anni oscuri, ma il tutto è ben documentato in un piccolo ma interessante museo, con tanto di chicca annessa...
Paolo ha preso dallo zio una certa bulimia fotografica...

L'oggetto qui sopra è un tabellone in cui si riportano le basi delle varie navi della flotta tedesca dislocate in zona
Immagini di un attacco alleato


Un manifesto di propaganda sul "caccia più veloce del mondo": alcuni FW190 erano basati qui

La ricostruzione del campo d'aviazione


Gli oggetti quotidiani degli anni 40 sorprendono chi è nato in un'altra epoca

Guerra psicologica: il lancio di volantini

Il campo come si presentava allora....


...e come è oggi

Viviamo in un'epoca fortunata, e forse non ce ne rendiamo del tutto conto



I caccia tedeschi sono stati soppiantati dalle mucche...

...che sembrano avere la meglio su ogni tipo di volatitle

Ma veniamo alla "chicca" promessa: in un capanonne isolato, c'è lui...




La presentazione è di grande effetto: suoni e luci creano un'atmosfera suggestiva e si abbinano alla ricostruzione degli eventi che hanno portato questo Focke-Wulf FW190 a rivedere la luce dopo 50 anni passati sott'acqua: un guasto ha costretto il suo pilota all'ammaraggio, se ne vedono chiaramente gli effetti sull'elica

I piloti, giovanissimi...

Il campo come lo vedevano loro

Leonardo Di Caprio combatteva per la Luftwaffe?

Per fortuna l'aereo resta a galla per un pò...

...fino all'arrivo dei soccorsi!

E così il pilota è potuto tornare dopo 50 anni a rivedere il suo aereo

La bella e la bestia?


Dire che per me è stato suggestivo è veramente poco.
Purtroppo il nostro viaggio è quasi finito, c'è solo il tempo per un giro in un'isola vicina (sulle isole molto spesso si arriva in macchina, sono collegate da ponti o a volte da tunnel sottomarini). E qui troviamo un'altra specialità locale




Paolo è più interessato ai lamponi che alle meraviglie dell'ingegneria estrattiva

...andiamo allora a cercare qualche prelibatezza del posto...

...o di importazione. La quantita di confezioni sullo scaffale fa pensare che siano molto graditi al pubblico norvegese, lo "chef" Gino ha davvero fatto centro con la sua invenzione "à la Capri" (che brividi!)

E' una pizza sicuramente grandiosa, ma per fortuna ero troppo indeciso fra "pepperoni" e "nacho", e ho lasciato perdere

L'aspetto alimentare in realtà non è così drammatico, anzi: si mangia dell'ottimo pesce, o carne di vario tipo, anche di balena. Al mercato di Bergen Gabriele, simpatico cineasta e commesso part time (un compatriota, di Roma San Giovanni) ce ne ha offerto un assaggio: io non ho osato, chi ha provato dice che è a metà fra il cavallo e il fegato: in pratica, fegato di cavallo.
Forzatamente a digiuno, quel giorno ci consoliamo con la vista di una bella automobile...

...l'adesivo riporta "Helicopter service - S61": senza dubbio un lavoro impegnativo, che evidentemente necessita di attributi

Ormai è proprio tempo di ripartire dal piccolo aeroporto di Haugesund, "Patria dei Re Vichinghi"..

Tutto si può dire di Ryanair, ma non che scelga aeroporti scomodi dal punto di vista dell'imbarco/sbarco: io amo follemente queste micro-aerostazioni, dove tutto è vicinissimo, in 3 minuti fai i controlli di polizia, ed il drop-off ne richiede 0 (l'addetta stava praticamente sonnecchiando), complice anche un LF che non supererà il 50%. Che l'atmosfera dell'aeroporto sia rilassata lo prova anche la prima cosa che vedo una volta seduto al mio posto (finestrino, of course!)

Sì, accanto al nostro 737 si prepara un bellissimo aliante a decollo autonomo, che sgattaiola via prima di noi con la caratteristica andatura "ala a terra", via di fretta forse per evitare di prendersi una bella turbolenza di scia!


Dalle rocce compare un 737 Norwegian


Come abbiamo visto, l'aviazione generale qui convive senza tanti problemi con il traffico commerciale: c'è anche un bel motoaliante Falke

Citation

Partiti: si vede l'antenna del VOR

HAU



Costa smeralda?

Isole, una dopo l'altra, una successione di forme sempre nuove



Oggi c'è traffico

Per fortuna si può anche cambiare lato, e non mi perdo queste scogliere controsole



Un aeroporto invitante...


Norvegia arrivederci!


Di nuovo Danimarca





???

Cominciano gli incontri, che saranno numerosi...


E' un nostro gemellino! Se non fosse per la separazione verticale, sembrava in rotta di collisione!

Poco dopo un altro incrocio, questa volta con un UFO (o almeno, io non lo ho identificato)



e ancora...

Amo la panna montata!

Un canyon

Mah? In Germania, credo

Di questo so solo che è bianco e blu

Trasporto fluviale

Un giallo

Questo deve essere il paese dove Fantozzi va in vacanza: si vede chiaramente la nuvoletta...

Al di là del finestrino sporco non si nota niente?

Guardiamo meglio...

Cieli affollati...

Voliamo in formazione per qualche minuto, ma proprio non riesco a metterlo a fuoco



Finalmente le Alpi

Un pò di neve c'è

Italia?

Il lago di..?

Di questo sono sicuro, è il Po!

Direi Parma

Sull'Appennino si formano dei bei cumuli, per la gioia dei volovelisti



Arriviamo al mare sull'aeroporto di Massa Cinquale


Massa o Carrara, questo il dilemma

Temporali all'interno...

...e arcobaleni sulla costa della Versilia

Campo in vista

Forse è l'area marina delle Secche della Meloria? Sembra che ci si possa andare in barca...


Windsurf... d'altura!

Tirrenia

Cantieri navali

La fila dei C130

Un Hercules in area terminal AM

Viene voglia di portargli le arance

Montepescali, sulla strada del ritorno. Bello girare il mondo, bello tornare a casa.
