Provo a rispondere alla domanda del titolo con questo trip report, visto che me la sono sentita rivolgere decine di volte nei mesi precedenti la mia partenza. La Russia perché è un paese che nel bene e nel male mi ha sempre affascinato e quest’anno ho deciso di farmi un meritato regalo per i miei 40 anni. Ok, diciamo che più che altro finalmente ho trovato un’amica che avesse voglia di fare questa esperienza 
Quindi partenza da Venezia, all’alba del 12 agosto: zero traffico in autostrada e stranamente neanche al Marco Polo. Parcheggiamo praticamente in mezzo ai pioppeti di un parcheggio distante dall’aeroporto e direi che è andata anche bene visto che al momento di prenotare, cioè una settimana prima, non c’era manco mezzo posto libero in tutta Tessera. Voliamo con Lufthansa ma il volo è operato da Air Dolomiti: il check-in passa via veloce e io saluto la mia valigia sperando ardentemente di ritrovarla a Mosca dato che il transito è veramente strettissimo. Rapido anche il controllo sicurezza e con calma possiamo fare colazione, sbriciare qualche negozio e cambiare un po’ di rubli. Qui calerei un velo pietoso sul servizio dell’unica agenzia di cambio presente: prima sembrava potesse cambiarci fino a 1000 euro, poi farci uno sconto sulle commissioni, poi alla fine è riuscita a cambiarcene solo 450 perché era il massimo disponibile…vabbè, sorvoliamo. In perfetto orario imbarchiamo con il bus sull’Embraer 195, direzione Monaco: è la mia prima volta con il brasiliano e devo dire che è piuttosto comodo, con un ottimo legroom.
Questo il panorama al decollo da VCE: rimarrà così per tutto il breve viaggio, fino a peggiorare verso la Baviera.
DSCN1139 by Alfa Bravo, su Flickr
Solito servizio Air Dolomiti di buon livello: salviettina all’imbarco e un velocissimo servizio con biscotti e bevande calde a scelta, quotidiani disponibili in italiano e tedesco.
DSCN1147 by Alfa Bravo, su Flickr
Volo tranquillo e breve, in 40 minuti siamo a destinazione: purtroppo il panorama in fase di atterraggio è questo!
IMG_2935 by Alfa Bravo, su Flickr
A Monaco ci accoglie una leggera pioggerellina, il cielo grigio e il bus: in tempi rapidi siamo all’interno dell’aeroporto ma la fila al controllo passaporti è piuttosto lunga. Il volo per Mosca parte dopo 40 minuti e nonostante i 20 minuti buoni spesi in attesa, arriviamo che l’imbarco è ancora ampiamente in corso. L’A321-200 per Mosca è pieno in tutta la sua capacità: tantissimi passeggeri sono italiani, provenienti dal nostro stesso volo e che fanno parte di 2 gruppi diversi di viaggi organizzati. Nel sentirli parlare a voce alta come fossimo stati al mercato del sabato, io e la mia compagna di viaggio ancora una volta ci siamo compiaciute di muoverci in autonomia. Dopo un decollo un po’ ballerino, le 3 ore successive passano abbastanza tranquille. Arriva il momento del pranzo:
DSCN1153 by Alfa Bravo, su Flickr
Tra pasta e pollo scelgo il secondo: ad oggi ancora non mi spiego come mai sapesse di gomma con un retrogusto di pesce, del volatile nessuna traccia. Pane gelido e dolcetto abbastanza insapore ma da un volo di Y non mi aspetto granchè, quindi mi bevo un thè caldo (almeno questo gradevole) e provo a dormicchiare un po’. Peccato che la mia vicina non fosse della mia stessa idea quindi non riesco a chiudere occhio nemmeno 10 minuti. Il servizio di Lufthansa è preciso e le assistenti cordiali e sorridenti, peccato per soliti italiani caciaroni, che poi daranno il loro meglio con l’applauso finale all’atterraggio.
Il tempo verso Mosca migliora un po’ ma non durerà molto
IMG_2937 by Alfa Bravo, su Flickr
Finalmente tocchiamo terra dolcemente dopo aver sorvolato chilometri di nulla e boschi di betulle: siamo nella grande madre Russia! Vi risparmio le facce soddisfatte di me e Chiara
DSCN1154 by Alfa Bravo, su Flickr
Il nostro vicino di finger
IMG_2938 by Alfa Bravo, su Flickr
Domodedovo e altro vicino
IMG_2943 by Alfa Bravo, su Flickr
La fila al controllo passaporti è lunga e molto italian style ma riusciamo finalmente ad arrivare allo sportello, stile guardiola sovietica: la simpaticissima (si fa per dire…) addetta ci timbra il passaporto e allega il foglio con le date di arrivo e partenza. Arriva quindi il consueto momento di panico che questa volta dura pochissimo: poco dopo la partenza del nastro compaiono le nostre valigie! Gioia gaudio e tripudio, la nostra vacanza può cominciare! Interno dell’aeroporto
DSCN1157 by Alfa Bravo, su Flickr
Esterno di Domodedovo con il cielo che desideravo trovare: grigio e plumbeo, Questa è la mia Russia!
DSCN1158 by Alfa Bravo, su Flickr
Finita questa prima parte aeronautica cercherò di essere più concisa e di selezionare le foto più rappresentative dalle millemila scattate in questa settimana. Il tragitto verso il centro di Mosca inizia in mezzo a boschi e campagna, su una strada a 5 corsie per senso di marcia con un autista che avrebbe da insegnare anche ad Hamilton. In giro eleganti Mercedes, auto anni un po’ fatiscenti, camion e trattori con tanto di rimorchio. Avvicinandosi al centro iniziano chilometro di casermoni intervallati da centri commerciali e fast food occidentali ma rigorosamente con le insegne in cirillico.
IMG_2947 by Alfa Bravo, su Flickr
Il nostro albergo è una delle Sette Sorelle, monumenti costruiti in epoca socialista e successivamente riqualificati e si trova nella zona della stazione di Leningradskaya. Questa la vista dalla nostra camera al tredicesimo piano.
IMG_2951 by Alfa Bravo, su Flickr
Il primo giorno è dedicato al Cremlino, nucleo storico di Mosca e fortezza al cui interno si trovano monumenti religiosi, palazzi storici e uffici amministrativi.
Cattedrale della Dormizione
DSCN1187 by Alfa Bravo, su Flickr
Cattedrale dell’Annunciazione
Annunciazione by Alfa Bravo, su Flickr
Cattedrale dell’Arcangelo Michele
DSCN1184 by Alfa Bravo, su Flickr
Purtroppo all'interno le foto erano vietate e sono riuscita a rubarne una prima che uno zelante guardiano si accorgesse e mi rimproverasse di brutto quindi volendo evitare di finire in Siberia, ho desistito.
IMG_2980 by Alfa Bravo, su Flickr
Palazzo dei congressi
DSCN1172 by Alfa Bravo, su Flickr
Senato
DSCN1176 by Alfa Bravo, su Flickr
All’esterno si apre la piazza Rossa su cui si affacciano la Cattedrale di San Basilio, i Magazzini Gum, la cattedrale di Kazan e il Museo di stato
IMG_3040 by Alfa Bravo, su Flickr
IMG_2989 by Alfa Bravo, su Flickr
In realtà le foto più belle le farò di sera, con la piazza semideserta grazie anche alla pioggia. La piazza è affollata di turisti ma riusciamo anche a visitare l’Armeria (splendide ma non fotografabili le uova Fabergè e le carrozze della zarina), il Mausoleo di Lenin, la tomba del Milite ignoto e dall’esterno anche il Bolshoi.
IMG_3048 by Alfa Bravo, su Flickr
Pochi metri più avanti…
IMG_3050 by Alfa Bravo, su Flickr
Il giorno successivo, dopo aver ammirato l’arte antica e le splendide icone delle Cattedrali, ci dedichiamo al settore moderno della galleria Tretiakov e all’avanguardia russa in particolare. Tra tutti, due quadri in tema aeronautico, con un po’ di fantasia
IMG_3099 by Alfa Bravo, su Flickr
DSCN1234 by Alfa Bravo, su Flickr
Costeggiando la Moscova andiamo verso la Cattedrale di Cristo salvatore
IMG_3132 by Alfa Bravo, su Flickr
Da lontano si può vedere il Cremlino in tutta la sua bellezza e maestosità.
IMG_3131 by Alfa Bravo, su Flickr
Passiamo il pomeriggio a Izmailovo dove al celeberrimo mercatino riesco a fare un acquisto che soddisfa la mia aeromania per l’esosa cifra di 300 rubli, circa 4 euro
spille by Alfa Bravo, su Flickr
Prima di tornare in albergo però vogliamo goderci la vista notturna di Mosca: rischiamo più volte la vita con un tassista folle ma il rischio è ripagato dallo spettacolo che vediamo
IMG_3144 by Alfa Bravo, su Flickr
IMG_3142 by Alfa Bravo, su Flickr
IMG_3139 by Alfa Bravo, su Flickr
La mattina di Ferragosto, sotto una pioggia fastidiosa andiamo a prendere il treno veloce (si fa per dire…) verso San Pietroburgo: controllo sicurezza come in aeroporto e accesso ai binari solo mezz’ora prima dell’arrivo del treno. Come in Italia, uguale uguale….
Il nostro SAPSAN
IMG_3173 by Alfa Bravo, su Flickr
IMG_3174 by Alfa Bravo, su Flickr
Ottimo servizio, treno pulito, hostess eleganti e gentili, addirittura uno schermo dove viene proiettato un film. Per 4 ore lo spettacolo è questo, intervallato da qualche microscopico villaggio con casette in legno e qualche fiume.
IMG_3177 by Alfa Bravo, su Flickr
-continua-

Quindi partenza da Venezia, all’alba del 12 agosto: zero traffico in autostrada e stranamente neanche al Marco Polo. Parcheggiamo praticamente in mezzo ai pioppeti di un parcheggio distante dall’aeroporto e direi che è andata anche bene visto che al momento di prenotare, cioè una settimana prima, non c’era manco mezzo posto libero in tutta Tessera. Voliamo con Lufthansa ma il volo è operato da Air Dolomiti: il check-in passa via veloce e io saluto la mia valigia sperando ardentemente di ritrovarla a Mosca dato che il transito è veramente strettissimo. Rapido anche il controllo sicurezza e con calma possiamo fare colazione, sbriciare qualche negozio e cambiare un po’ di rubli. Qui calerei un velo pietoso sul servizio dell’unica agenzia di cambio presente: prima sembrava potesse cambiarci fino a 1000 euro, poi farci uno sconto sulle commissioni, poi alla fine è riuscita a cambiarcene solo 450 perché era il massimo disponibile…vabbè, sorvoliamo. In perfetto orario imbarchiamo con il bus sull’Embraer 195, direzione Monaco: è la mia prima volta con il brasiliano e devo dire che è piuttosto comodo, con un ottimo legroom.
Questo il panorama al decollo da VCE: rimarrà così per tutto il breve viaggio, fino a peggiorare verso la Baviera.

Solito servizio Air Dolomiti di buon livello: salviettina all’imbarco e un velocissimo servizio con biscotti e bevande calde a scelta, quotidiani disponibili in italiano e tedesco.

Volo tranquillo e breve, in 40 minuti siamo a destinazione: purtroppo il panorama in fase di atterraggio è questo!

A Monaco ci accoglie una leggera pioggerellina, il cielo grigio e il bus: in tempi rapidi siamo all’interno dell’aeroporto ma la fila al controllo passaporti è piuttosto lunga. Il volo per Mosca parte dopo 40 minuti e nonostante i 20 minuti buoni spesi in attesa, arriviamo che l’imbarco è ancora ampiamente in corso. L’A321-200 per Mosca è pieno in tutta la sua capacità: tantissimi passeggeri sono italiani, provenienti dal nostro stesso volo e che fanno parte di 2 gruppi diversi di viaggi organizzati. Nel sentirli parlare a voce alta come fossimo stati al mercato del sabato, io e la mia compagna di viaggio ancora una volta ci siamo compiaciute di muoverci in autonomia. Dopo un decollo un po’ ballerino, le 3 ore successive passano abbastanza tranquille. Arriva il momento del pranzo:

Tra pasta e pollo scelgo il secondo: ad oggi ancora non mi spiego come mai sapesse di gomma con un retrogusto di pesce, del volatile nessuna traccia. Pane gelido e dolcetto abbastanza insapore ma da un volo di Y non mi aspetto granchè, quindi mi bevo un thè caldo (almeno questo gradevole) e provo a dormicchiare un po’. Peccato che la mia vicina non fosse della mia stessa idea quindi non riesco a chiudere occhio nemmeno 10 minuti. Il servizio di Lufthansa è preciso e le assistenti cordiali e sorridenti, peccato per soliti italiani caciaroni, che poi daranno il loro meglio con l’applauso finale all’atterraggio.
Il tempo verso Mosca migliora un po’ ma non durerà molto

Finalmente tocchiamo terra dolcemente dopo aver sorvolato chilometri di nulla e boschi di betulle: siamo nella grande madre Russia! Vi risparmio le facce soddisfatte di me e Chiara


Il nostro vicino di finger

Domodedovo e altro vicino

La fila al controllo passaporti è lunga e molto italian style ma riusciamo finalmente ad arrivare allo sportello, stile guardiola sovietica: la simpaticissima (si fa per dire…) addetta ci timbra il passaporto e allega il foglio con le date di arrivo e partenza. Arriva quindi il consueto momento di panico che questa volta dura pochissimo: poco dopo la partenza del nastro compaiono le nostre valigie! Gioia gaudio e tripudio, la nostra vacanza può cominciare! Interno dell’aeroporto

Esterno di Domodedovo con il cielo che desideravo trovare: grigio e plumbeo, Questa è la mia Russia!

Finita questa prima parte aeronautica cercherò di essere più concisa e di selezionare le foto più rappresentative dalle millemila scattate in questa settimana. Il tragitto verso il centro di Mosca inizia in mezzo a boschi e campagna, su una strada a 5 corsie per senso di marcia con un autista che avrebbe da insegnare anche ad Hamilton. In giro eleganti Mercedes, auto anni un po’ fatiscenti, camion e trattori con tanto di rimorchio. Avvicinandosi al centro iniziano chilometro di casermoni intervallati da centri commerciali e fast food occidentali ma rigorosamente con le insegne in cirillico.

Il nostro albergo è una delle Sette Sorelle, monumenti costruiti in epoca socialista e successivamente riqualificati e si trova nella zona della stazione di Leningradskaya. Questa la vista dalla nostra camera al tredicesimo piano.

Il primo giorno è dedicato al Cremlino, nucleo storico di Mosca e fortezza al cui interno si trovano monumenti religiosi, palazzi storici e uffici amministrativi.
Cattedrale della Dormizione

Cattedrale dell’Annunciazione

Cattedrale dell’Arcangelo Michele

Purtroppo all'interno le foto erano vietate e sono riuscita a rubarne una prima che uno zelante guardiano si accorgesse e mi rimproverasse di brutto quindi volendo evitare di finire in Siberia, ho desistito.

Palazzo dei congressi

Senato

All’esterno si apre la piazza Rossa su cui si affacciano la Cattedrale di San Basilio, i Magazzini Gum, la cattedrale di Kazan e il Museo di stato


In realtà le foto più belle le farò di sera, con la piazza semideserta grazie anche alla pioggia. La piazza è affollata di turisti ma riusciamo anche a visitare l’Armeria (splendide ma non fotografabili le uova Fabergè e le carrozze della zarina), il Mausoleo di Lenin, la tomba del Milite ignoto e dall’esterno anche il Bolshoi.

Pochi metri più avanti…

Il giorno successivo, dopo aver ammirato l’arte antica e le splendide icone delle Cattedrali, ci dedichiamo al settore moderno della galleria Tretiakov e all’avanguardia russa in particolare. Tra tutti, due quadri in tema aeronautico, con un po’ di fantasia


Costeggiando la Moscova andiamo verso la Cattedrale di Cristo salvatore

Da lontano si può vedere il Cremlino in tutta la sua bellezza e maestosità.

Passiamo il pomeriggio a Izmailovo dove al celeberrimo mercatino riesco a fare un acquisto che soddisfa la mia aeromania per l’esosa cifra di 300 rubli, circa 4 euro

Prima di tornare in albergo però vogliamo goderci la vista notturna di Mosca: rischiamo più volte la vita con un tassista folle ma il rischio è ripagato dallo spettacolo che vediamo



La mattina di Ferragosto, sotto una pioggia fastidiosa andiamo a prendere il treno veloce (si fa per dire…) verso San Pietroburgo: controllo sicurezza come in aeroporto e accesso ai binari solo mezz’ora prima dell’arrivo del treno. Come in Italia, uguale uguale….
Il nostro SAPSAN


Ottimo servizio, treno pulito, hostess eleganti e gentili, addirittura uno schermo dove viene proiettato un film. Per 4 ore lo spettacolo è questo, intervallato da qualche microscopico villaggio con casette in legno e qualche fiume.

-continua-