[TR + OT] FCO-BOS-SJU-EWR-JFK-FCO, insomma USA e Caraibi in aereo e in crociera


“B6: EEA stava per menarmi quando l’ho elogiata“...

No, e mi da fastidio quando si riportano le cose in modo distorto, il che aggiunge dubbi sui tuoi giudizi.
Non ho detto nulla contro te o B6, ho solo chiesto lumi sui Plus che decantavi e come risposta ho ricevuto conferma che la comparazione era fatta con voli effettuati anche 12 anni prima o che anche con più recenti ma che in fondo i plus non erano poi così marcati.
Correttezza nell esposizione , per cortesia , grazie!
 
Esiste la moderazione a decidere cosa è corretto e cosa non lo è, e questo modo di fare da censore dei mores, solo ed esclusivamente quando si parla di UA, francamente inizia a dare noia.
Gli utenti di questo forum hanno sufficiente capacità per comprendere l’efficacia che un paragone possa avere, e il TR di Luca dà tutte le chiavi di lettura ed i riferimenti per farsi la propria compiuta idea, anche senza i tuoi puntini sulle “i”.
 
“B6: EEA stava per menarmi quando l’ho elogiata“...

No, e mi da fastidio quando si riportano le cose in modo distorto, il che aggiunge dubbi sui tuoi giudizi.
Non ho detto nulla contro te o B6, ho solo chiesto lumi sui Plus che decantavi e come risposta ho ricevuto conferma che la comparazione era fatta con voli effettuati anche 12 anni prima o che anche con più recenti ma che in fondo i plus non erano poi così marcati.
Correttezza nell esposizione , per cortesia , grazie!
EEA ero ironico ovviamente anzi, se hai letto ho corretto il post in cui ti rispondevo, in maniera tale da renderlo più dettagliato e chiaro possibile. È ovvio poi che il tutto è personale. Ho inoltre aggiunto che le mie valutazioni sono fatte per un passeggero che non è un FF, ma che viaggia per leisure.

Mi scuso se sono sembrato approssimativo, non era mia intenzione farlo, ma piuttosto un'opinione che però come mi hai fatto notare, era scritta tale che sembrasse un paragone fatto tra fischi e fiaschi.

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TR molto interessante davvero. Grazie. Sarebbe bello un po' di OT navale, se possibile.

Il servizio LR di Delta sembra effettivamente migliorato a vederlo in foto. Salvietta calda e posate son un plus di stile, mentre il menù con 4 opzioni è effettivamente un gran salto di qualità.
l'IFE sembra moderno e buono (sui contenuti ci hai detto), ma non così diverso da quelli di ultima generazione AZ. Non vorrei dire una corbelleria, ma AZ secondo me ha al momento 3 IFE diversi a bordo dei suoi WB.

Molto migliorato il loro prodotto LR rispetto alcuni anni fa. Noto, purtroppo, una netta differenza con AZ.
Ora non vorrei dire una corbelleria, ma se consideriamo EK come riferimento in Y, ecco DL - sul mio volo - si è avvicinata molto al loro livello, mentre AZ è molto lontana.

Inoltre mi è tornato ora in mente, ma su AZ le bevande venivano servite nel bicchiere se le si andava a chiedere in coda durante il volo. Su DL, ma come fanno anche molte altre compagnie, invece venivano consegnate lattine/bottiglie. Che sarà sicuramente del peso, però mi immagino di notte un pax dalla fila 16 in coda che torna con un bicchiere...

L'OT navale è in arrivo, tant'è che se seguiti i link del mio account flickr trovate già le foto caricate

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Molto migliorato il loro prodotto LR rispetto alcuni anni fa. Noto, purtroppo, una netta differenza con AZ.
Ora non vorrei dire una corbelleria, ma se consideriamo EK come riferimento in Y, ecco DL - sul mio volo - si è avvicinata molto al loro livello, mentre AZ è molto lontana.

Grazie mille. Mi togli una curiosità sulla colazione invece? Oltre allo yogurth al miele, al cheddar e al succo d'arancia, cosa c'era? Si vede una cosa che potrebbe essere tanto un arancino palermitano quanto un muffin, e non si vede se sotto c'è altro. Grazie mille.
E ancora complimenti.

L'OT navale è in arrivo, tant'è che se seguiti i link del mio account flickr trovate già le foto caricate
Quello me lo voglio godere qui con le didascalie. Grazie!
 
Grazie mille. Mi togli una curiosità sulla colazione invece? Oltre allo yogurth al miele, al cheddar e al succo d'arancia, cosa c'era? Si vede una cosa che potrebbe essere tanto un arancino palermitano quanto un muffin, e non si vede se sotto c'è altro. Grazie mille.
E ancora complimenti.

Ti ringrazio per i complimenti.
Non è un arancino - purtroppo - ma un muffin ai frutti di bosco. Ps, ora lo aggiungo nella descrizione.

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Che le aree tecniche di una nave di 25 anni non siano delle migliori non mi stupisce. Però la nave navigava bene, fumi abbastanza puliti, ci sono gli scrubber e lo scafo è pulito sia sull'opera morta che su quella viva e considerando il mare in cui ha sempre navigato, non so quanto lamentarmi.

Bei gioccatoli le Excel, io sono stato sulla AidaNOVA ed è davvero un bel prodotto. Però, temo che i 6000 pax di smeralda si faranno sentire. Resta il fatto che finalmente, con l'LNG magari impariamo che non serve bruciare carburante per le crociere!

Infatti Luca, ben detto!
LA AidaNOVA sta viaggiando da quando e` nata a LNG per il 97% del tempo, un risultato che rende l`idea della bonta` del progetto (da scratch ad avere la prima Excel funzionante senza rogne grosse c`e` stato tanto lavoro dietro e ce n`e` ancora molto per adattare le altre Excel alle esigenze degli altri brands di CarnCorp).

Per le aree tecniche, beh...dipende da quanto si spende ...oltre a cambiare carpet nelle aree pax ogni tanto qualche milioncino sarebbe da investire anche in quelle aree (anche se quella classe di navi e` tutta in vendita.....)
 
Non mi aspettavo un servizio di quel livello da Delta, molto simile anche a quello che ho provato alcune volte con QR quest'anno (Posate vere e proprie, menu di carta, amenity kit), cibo a parte che sembra pessimo nel tuo caso mentre con QR ho mangiato molto bene.
C'era anche un self service bar? E' una cosa che manca su QR e che gradirei fosse standard.

Con AA l'anno scorso ho avuto un'esperienza molto inferiore.
 
Non mi aspettavo un servizio di quel livello da Delta, molto simile anche a quello che ho provato alcune volte con QR quest'anno (Posate vere e proprie, menu di carta, amenity kit), cibo a parte che sembra pessimo nel tuo caso mentre con QR ho mangiato molto bene.
C'era anche un self service bar? E' una cosa che manca su QR e che gradirei fosse standard.

Con AA l'anno scorso ho avuto un'esperienza molto inferiore.

Il cibo era più che buono in realtà. Diciamo che l'apparenza inganna in questo caso. C'è il classico "bar" in coda, non so come funziona con QR non avendo messo viaggiato con loro.

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Esiste la moderazione a decidere cosa è corretto e cosa non lo è, e questo modo di fare da censore dei mores, solo ed esclusivamente quando si parla di UA, francamente inizia a dare noia.
Gli utenti di questo forum hanno sufficiente capacità per comprendere l’efficacia che un paragone possa avere, e il TR di Luca dà tutte le chiavi di lettura ed i riferimenti per farsi la propria compiuta idea, anche senza i tuoi puntini sulle “i”.

Dove si sarebbe parlato di UA scusa? Qui si parlava di comparazione tra vettori USA e se
sono chiamato in causa rispondo, penso sia un diritto, o no?
Non ho mai detto che non si debba lodare B6 per il suo servizio, ma solo che si paragonano mele con mele, e per stessa ammissione del collega questo non era il caso.
 
Ormai in economy come servizio le compagnie si assomigliano tutte, si nota (a volte) un minimo di differenza solamente con le low cost.
Ecco che la differenza ognuno se la fa su sensibilità personali, vuoi la cortesia e professionalità dell'equipaggio, vuoi la capacità di risolvere problemi, vuoi l'IFE (con le dovute differenze fra Usa e Ue dove si andrà verso Ife wi-fi su device personale a differenza degli Usa dove quasi tutte montano Ife fisso).

Luca grazie del TR, bello e completo in attesa della parte OT.
 
A me che son masochista piaceva US Scareways.

Comunque bel TR, grazie!
 
OT TURISTICO, PARTE 1. SAN JUAN

Eccoci a bordo della Carnival Fascination per scoprire 5 delle più belle isole del Mar dei Caraibi: St.Thomas e St. Jonh’s (Isole Vergini Americane), St. Maarten, St. Kitts & Nevis, St. Lucia e Barbados.
Non solo tra le più belle ma anche tra le più particolari, grazie a paesaggi e culture completamente diversi, il tutto nella meravigliosa atmosfera dei Caraibi, nonostante la distruzione subita dagli uragani nel 2017, i cui segni sono ancora evidenti su alcune isole ma che non impattano – se non emotivamente – l’esperienza a terra.

Arriviamo in una calda serata di sabato 10 agosto a San Juan, dove ci aspetta una cena con vista sulla Baia presso il Caribe Hilton, hotel che vanta diversi primati tra cui l’essere stato il primo Hilton aperto al di fuori del territorio continentale degli Stati Uniti nel 1949, ma ancora più importante, è qui che è stata servita per la prima volta dal bartender Ramon “Monchito” Marrero il cocktail che è oggi il simbolo di Porto Rico, la Piña Colada. Un cocktail così importante per l’isola che esistono due versioni sulla sua creazione e di cui si celebra il “Piña Colada Day” il 10 Giugno.
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Il Caribe Hilton è sicuramente uno degli più famosi dell’intera area dei Caraibi, godendo di uno dei panorami più belli sull’isola, vicino il centro città ma lontano dal caos, insomma una vera e propria oasi per il relax, per non parlare della spiaggia privata di cui solo gli ospiti possono usufruire.

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La vista dal 22esimo piano...
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La nuova hall, completamente ricostruita a seguito degli uragani del 2017, che hanno danneggiato profondamente l'hotel che da settembre 2017 è stato chiuso fino maggio 2019, ed è ancora in fase di ricostruzione, mancano infatti 4 ristoranti.
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La vista sulla costa (nord/est) e sul Fortín San Gerónimo de Boquerón
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Il giardino interno che opsita uno stagno con numerose carpe, vari uccelli tropicali, due pavoni e numerosi pappagalli
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Dopo aver trascorso una mattinata in spiaggia è tempo di imbarcarsi sulla Carnival Fascination. Durante il check-in online è possibile scegliere un’orario di imbarco ed essendo già sull’isola la scelta ricade sulla prima opzione disponibile: le 12.30. In meno di 20 minuti, tutte le procedure sono state completate e finalmente siamo a bordo della nostra casa per l’intera settimana a seguire. La nave è ancora in preparazione, cos’ come le cabine che saranno pronte solo dopo le 13.30, così ne approfittiamo per pranzare al buffet Coconut Grove, prima di scendere e raggiungere il Forte San Felipe del Morro, una fortezza del XVI secolo situata nell'estremità nord-occidentale dell'isoletta di San Juan, laddove sorge la Vecchia San Juan, in Porto Rico. Venne costruita per difendere la baia di San Juan e la stessa città dagli attacchi dei nemici e fu intitolata al re Filippo II di Spagna. La più grande opera di fortificazione costruita dagli Spagnoli nelle Americhe, El Morro, aveva 450 cannoni, utilizzati nel 1797 dal capitano generale Ramon de Castro per respingere l'assedio, il blocco navale e gli attacchi del generale britannico Ralph Abercromby e dai suoi 7000 soldati inglesi e tedeschi. Molte strutture complesse furono aggiunte successivamente a El Morro per aggiornarlo alle nuove tecnologie militari; ad esempio, le sue mura esterne, che erano state originalmente costruite con uno spessore di 1,8 metri, furono ancora ispessite fino a 5 metri alla fine del XVIII secolo. Fa parte del sito storico nazionale di San Juan che nel 1983 è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Dal porto alla Fortezza, il percorso è agevole e semplice e permette di scoprire la vera città, la “vecchia San Juan”, piena di locali, ristoranti e turisti. I colori delle abitazioni contrastano con i sanpietrini neri delle strade, dove si alternano automobili e pedoni. In meno di 30 minuti di passeggiata si arriva alla Fortezza, preceduta da un meraviglioso parco verde che regala un panorama mozzafiato della costruzione spagnola e dell’oceano sconfinato alle sue spalle.
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Un inquilino della fortezza
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La vista sulla costa, la stessa del Caribe Hilton
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L'architettura tipica di Old San Juan
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Se qualcuno avesse ancora dubbi sulla Pina Colada, ecco l'altra versione... Continuo a non capire se sia lo stesso Don Ramon od un altro!
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E comunque un test sulla Pina Colada andava fatto, sbaglio?
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Tornando in porto, un po di spotting navale:
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ms Carnival Sunrise, nata Triumph nel 1999 e costruita dagli stabilimenti di Monfalcone, fa parte dell'iconica classe Destiny, prima unità nel 1996 a superare il muro 100.000 gross tonnage, di cui condivide la struttura ma ha un ponte in più. Riconvertita nel 2016 come parte del programma Carnival incentrato sulle 3 unità di classe Destiny, che prevede nuove strutture, migliorie nei layout, nuove cabine, scrubber e nuovi sistemi anti inquinamento, nonnchè un nuovo nome.

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In compagnia della mia compagna di viaggi, la ms Fascination (ne parleremo più avanti)

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ms Freedom of the Seas, al momento della costruzione, nel 2006, era la più grande nave del mondo. Fa parte di una classe di 3 gemelle, basata su un progetto già collaudato, la classe Voyager, che nel 99 al debutto, aveva lei strappato lo scettro di navi più grandi al mondo.
Tanto per dare un'idea, rispetto alla Queen Elizabeth di cui sta parlando Nicolap nel suo TR, questa unità vanta 12.6 MW di potenza per ogni singolo motore diesel-elettrico (per un totale di 6), circa il doppio del dislocamento (80.000 vs 48.000) e una stazza lorda di oltre 150.000 tsl (rispetto le 70.000 della QE2 e della mia piccola Fascination).

Intanto, la Fascination in tutto il suo splendore (consegnata ad Helsinki, nel 1994):
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Dopo la partenza della Sunrise, tocca a noi!
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Ed ecco le foto della fortezza! Pensavate avessi fatto solo quella?
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Tutta la North Coast
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FINE PARTE 1 OT.
 
Molto bella anche questa parte, complimenti. Non sono mai stato a San Juan e chissà perchè la credevo più commerciale e bruttina, invece mi sembra degna di nota.
Aspetto con grande interesse, ovviamente, le foto della nave!!!
Grazie e complimenti.
 
Grazie delle belle foto, ora pero` devi mettere qualche foto del promenade e del Lido del Fascination!
Vero, S. Juan di Porto Rico non tradisce mai.
Delle 3 sorelline da 100k la prossima e ultima a fare cambio nome per major alterations sara` il mio amato C.Victory, 3 anni di vita spesi li` sopra, che diventera` C.Radiance! Belin, oltre 200M$ di lavori!
 
Con qualche giorno di ritardo riprendiamo l'OT, parte 2.

OT PARTE 2 - U.S. VIRGIN ISLANDS

Le Isole Vergini americane o Isole Vergini statunitensi sono un territorio non incorporato degli Stati Uniti d'America. Formano un arcipelago di 53 isole vulcaniche, parte delle Piccole Antille, nel Mar dei Caraibi. Sono nella lista delle Nazioni Unite dei territori non autonomi. Buona parte della popolazione, composta da vari gruppi etnici di origine africana ed europea, vive nelle isole principali: Saint John, Saint Croix e Saint Thomas. Le isole godono di autonomia amministrativa esercitata da un senato di quindici membri. Gli abitanti, a partire dal 1932, hanno la cittadinanza statunitense. Sull'arcipelago si trova il Parco nazionale delle Isole Vergini.

Arriviamo in una calda mattina estiva, e ci godiamo l’attracco al sorgere del sole. E’ possibile scendere dalle ore 07.15 e così DA BRAVI TURISTI, che vogliono tutto, e non come gli americani che pensano a dormire e bere cocktail in nave in un paradiso come questo. Stiamo per raggiungere un’altra delle Isole Vergini Americane, St. John’s, un paradiso naturale che necessita un trasferimento dal porto di Charlotte Amalie, prima in taxi (circa 30 minuti fino Red Hook) e poi con un traghetto veloce (circa 20 minuti di navigazione), e di nuovo in taxi (circa 20 min).
Siamo finalmente arrivati su una delle spiagge più belle al mondo di cui prima di svelarvi il nome, è giusto ammirare delle foto:

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No, scherzavo, nonostante il mare sia meraviglioso anche qui... La spiaggia dove staremo oggi è questa:

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Per chi non la conoscesse, l’intera area fa parte della Trunk Bay, una delle più belle al mondo - tra le migliori 50 secondo Forbes, NYT, e altri, nonché una delle spiagge più famose e fotografate dei Caraibi e parte del Parco nazionale delle Isole Vergini. Prende il nome dalla tartaruga Leatherback, localmente nota come trunk. L'area della spiaggia è divisa in due metà, la principale spiaggia di Trunk Bay e l'area di nuoto e Burgesman Cove che si trova all'estremità occidentale di Trunk Bay vicino Jumby Bay. L’ingresso a Trunk Bay è a pagamento, 5$ a persona, ma comprende l’utilizzo di bagni e docce. Da Agosto hanno riaperto anche due bar e un negozio dove è possibile affittare lettini, pinne, maschere e quant’altro. Ma non sono solamente la sabbia bianca e l’acqua turchese a rendere particolare la baia, ma anche un fondale ricco di flora e fauna marina che è possibile ammirare grazie ad un percorso snorkeling indicato sul fondale sabbioso, che circonda l’isolotto di Trunk Cay che si trova a meno di 70 metri dalla spiaggia. È un isolotto formato da scogliere rocciose, spiagge di sabbia corallina e palme.
E’ possibile arrivare a Trunk Bay anche tramite l’escursione offerta da Carnival, che prevede il trasferimento via mare - della durata di 45 minuti - direttamente dal porto di Charlotte Amalie. L’escursione il cui costo varia a seconda della stagione, ha il vantaggio di essere organizzata dalla compagnia e non si rischiano problemi legati a taxi e traghetti, ma lo svantaggio di concedere solamente un’ora e mezzo a Trunk Bay. Inoltre, tutti i prezzi dei taxi da A a B sono consultabili online, anche se a volte si riesce a risparmiare qualche dollaro. Comunque dal porto di Charlotte Amalie a Red Hook sono 8$ a testa, poi 16$ di traghetto per fare a/r, ed altri 6$ per Trunk. Tutto questo, pro capite. Taxi ovviamente da considerare due volte (per l'andata ed il ritorno). Insomma in 3, sono 120$ di trasferimenti. L'escursione della nave, costa 75$ a testa. Quindi lascio tirare a voi le somme della convenienza, nonché per il fatto che io sono arrivato in spiaggia alle 8.40, ed eravamo in 5 forse... Quando sono andato via c'erano qualche centinaia di turisti e stavano arrivando gli escursionisti della nave.

Dopo tutto questo parlare, una carrellata di foto (scattate appena arrivato):

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Underwater:
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Qualche ora dopo l'arrivo, ancora calma
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Dopo numerose nuotate nelle cristalline acque e un meritato relax al sole è arrivato il momento di tornare verso la nave e, on the way back il panorama è il seguente:
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Arriviamo in porto per le 14.30. Un veloce pranzo a bordo al buffet e poi una camminata sul lungomare di Charlotte Amalie, facilmente raggiungibile a piedi in una mezz’ora di cammino o in 5 minuti di taxi. Lasciamo St. Thomas e le Isole Vergini Americane (alle 16.00) e un pezzo di cuore nelle meravigliose spiagge delle 3 isole, che meriterebbero una crociera esclusiva. Il tempo a disposizione a terra è più che sufficiente per una giornata di relax a patto che si scelga di fare un compromesso: in una sola giornata è possibile sia andare a St. John’s che visitare alcune spiagge (relativamente vicine) di St.Thomas, ma non è possibile spendere più di un’ora su ogni spiaggia. Personalmente, non la ritengo una scelta consigliata poiché, al di là dei costi degli spostamenti, c’è il rischio di trovare sia traffico in strada e spiagge affollate qualora in porto ci siano 5 navi e non solo una, come nel nostro caso, e di conseguenza avreste speso più tempo in taxi che in spiaggia. L'ultima foto da ST. Thomas:
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p.s. la storia di quest'isola è particolare, dal punto di vista automobilistico. Negli anni '60 gli USA acquistano le 3 isole di St Thomas, St John's e St. Croix dalla Danimarca. con passare degli anni le auto incominciano ad essere sempre di più e chiaramente vengono importati principalmente auto e truck americani. Il risultato, è che che qui, guidate una Chevrolet Malibù, automatica, con lo sterzo a sinistra, sul lato DESTRO della strada. Insomma, guidano con le "nostre auto", all'inglese. Ripeto, gli USA acquistano le isole dalla Danimarca dove mi risulta che si sia guidato sempre come in Italia.
p.p.s la tassista mi aveva detto che avevano provato nel '70 ad invertire il senso di marcia, ma ci furono più incidenti in soli 5 giorni che in un anno, quindi si misero l'anima in pace!

OT PARTE 2 - ST MAARTEN

Sint Maarten è una nazione costitutiva del Regno dei Paesi Bassi che ne comprende altre tre: i Paesi Bassi e gli stati caraibici di Aruba e Curaçao. Il territorio è costituito dalla parte meridionale dell'isola di Saint Martin, situata nel sud del Mare Caraibico. Il capoluogo è Philipsburg. Sint Maarten confina a nord con Saint-Martin, una collettività d'oltremare dipendente dalla Francia, il cui territorio costituisce la parte settentrionale dell'isola

La Carnival Fascination nella baia di Great Bay poco prima delle 8 del mattino, regalandoci una vista meravigliosa sulla baia mentre siamo impegnati a fare colazione nella parte esterna del buffet. Sbarchiamo poco dopo l’attracco e ci dirigiamo verso l’area dei taxi, il programma del giorno è, ovviamente, quello di trascorrere delle ore in spiaggia, girovagare per l’isola e SOPRATUTTO aspettare un’aereo a Maho Beach per il selfie aeronautico più qualche altra foto della fauna locale.
Partiamo dal porto di Philipsburg diretti verso il lato francese dell’isola, nella Baia di Orient, dove una lunga spiaggia di oltre 3 km ci aspetta con le sue acque cristalline.
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Qui, è possibile noleggiare lettini e ombrelloni, oppure godere in solitudine della striscia sabbiosa, attenzione però a non sconfinare nell’area nudisti della spiaggia. La Baia porta ancora i segni dell’uragano Irma che proprio qui ha colpito più duramente l’isola, numerose case, hotel e ristoranti sono stati completamenti distrutti e c’è ancora molto da ricostruire. L’uragano non ha però distrutto la bellezze del luogo e i colori cristallini delle acque.

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Qualche ora dopo lasciamo l’area per dirigerci verso la capitale francese, Marigot, da cui è possibile imbarcarsi su un traghetto e raggiungere in circa un’ora l’isola di Anguilla. Anche Marigot porta con se le ferite dell’uragano, buona parte del mercato centrale è andata distrutta e dell’area turistica è rimasto ben poco. Dopo una veloce passeggiata per le strade della cittadina, torniamo a bordo del nostro taxi e armati di baguette francesi ci dirigiamo a Maho, per un pasto sulla spiaggia più iconica dei Caraibi. TANTO LO SO CHE NON VE NE FREGA UNA CIPPA DELL'ISOLA, MA SOLO DI MAHO, ECCO ARRIVA, UN ATTIMO, CON CALMA.

panoramica su Maho, la spiaggia purtroppo è andata distrutta dall'uragano, ma è uno dei lavori previsti per il 2020-2021, appena lo Sheraton in costruzione sarà finito, si dice...
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Inside the water:
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La time-board più famosa dei Caraibi:
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SPOTTING TIME:
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Per i meno colti, come me, abbiamo:
- CESSNA C208B, St. Barths Commuter,
- ATR 72-600, Liat
- A320, JetBlue
- quello in pista non ho idea di cosa fosse!

come un bimbo a natale...ps ho già detto che mi piace JetBlue?
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Se volete un drink, il Sunset Bar è aperto dalle prime ore del mattino fino a tarda serata. Dopo le foto di rito e relax post pranzo, torniamo a Philipsburg...
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e salutiamo definitivamente la nostra guida-autista e passeggiamo per il “lungomare” della capitale Olandese dell’isola.

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Numerosi negozi, ma anche locali, beach bar e una lunga striscia sabbiosa di oltre un km attende i turisti. Sempre da Philipsburg è possibile imbarcarsi a bordo di catamarani e ammirare l’isola dal mare, oppure andare alla ricerca dei delfini in mare aperto.

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Torniamo a bordo della Carnival Fascination in tempo per un drink pomeridiano prima di salutare l’isola di Sint Maarten, con la prua rivolta verso St.Kitts, la più grande delle isole Leewards.
FINE PARTE 2 OT

N.B. le foto degli aerei sono un po' strane come forme e qualità, in quanto sono estrapolate dai video, che devo finire di mettere in ordine, poi li caricherò in questo TR tramite YouTube. perdonatemi, ma tra università e lavoro, è dura trovare il tempo!
 
Foto e posti bellissimi !!

A questo punto direi postaci qualche foto anche della nave e dalla vita a bordo !!!