Ritorno a fare un [tr] dopo un bel pò, questa volta non con il solito VCE-HKG ma con una bella esposizione che ho visitato durante un transito a SFO.
Allestito nella vecchia aerostazione, l’esposizione temporanea contiene cimeli di tutta l’aviazione commercial modern ache è transitata per questo storico aeroporto.
L’esposizione si compone di 2 parti, una permanente ed una temporanea.
Quest’ultima è intitolata “Flight Overnight” ed è dedicata al servizio offerto dalle compagnie durante I voli di lunga durata, che prevedevano appunto il “pernottamento” nel veivolo, come gli intercontinentali.
SFO infatti è stata la porta dei voli transpacifivi verso l’Asia sin dai tempi del Boeing 314, il famoso idrovolante quadrielica di servizio con Pan Am che per primo si è fregiato del soprannome “Clipper”.
Dopo pochi minuti dalla mia visita, avrei virtualmente ripercorso quel tragitto, io con China Airlines via Taipei con destinazione Hong Kong, e mi sentivo addosso quella stessa pressione di quei viaggiatori pionieri, non tanto per il viaggio in se, che avrei fatto con un 744, ma quanto per la ragione, un matrimonio (il mio!).
Iniziamo!
L’ingresso fa già presagire contenuti interessanti, adoro i modellini, i cimeli e tutto ciò che generalmente piace ad un bambino di 8 anni al museo con il papà.

Dall’interno, si presenta così

La struttura è estremamente raffinata ed elegante, con finiture eccezionali

Al soffitto sono appesi dei modelli in grande scala


Eccone dei primi piani, presi dalla balaustra del mezzanino




Così è come si presentava il terminal originale

La ristrutturazione è stata offerta dai benefattori dell’hinterland, ci sono numerose targhette per ricordarlo e ringraziarli. Eccone soltanto alcune:





Iniziamo con i modellini presenti lungo la vetrata esterna, tutti appartenenti all’era dei jet



Orgoglio italiano! Diverso materiale Alitalia, a testimoniare il grande passato della Freccia Alata




Ecco il protagonista indiscusso: il primo Clipper!

Adoro questo velivolo, me ne sono innamorato tra le pagine di “Night over water” di Ken Follet, un romanzo che narra un volo da Southampton a New York durante la seconda guerra mondiale, con tutti i sui passeggeri e le loro storie, ognuna incredibile, come lo era volare a quel tempo.
Consiglio la lettura in quanto l’Autore descrive con dovizia di particolari e aneddoti le fasi di volo e la storia dell’aviazione del tempo, facendoti sentire il rombo dei 4 radiali Wright.
Altri idrovolanti


Ed un po’ di dotazione di bordo dell’epoca




Mi sforzo di pensare che sto imbarcare qui

Una rotta transpacifica

Ed il menù di bordo, approvato dal Capitano… magnifico!

Inizia la parte “overnight”






…che collezione di baggage tags!








Una volta, prima che arrivasse Mariol, il canguro aveva le ali
(Ciao Andrea!!)





Questa foto mi ha lasciato basito, questa è la cura che hanno di questi cimeli

Durante tutto l’anno, questo edificio è una biblioteca aeronautica, un concentrato di conoscenza e cultura che non credo abbia eguali nel mondo. Ho fotografato solo qualche titolo ma ce ne sono decine di migliaia tutto attorno la balaustra e in stanze laterali. Incredibile.
Tesisti in ambito aeronautico: fatevi un giro qua per la lode…






Concludo qui, spero di aver fatto cosa gradita condividendo con voi questa bella esperienza.
Buon Natale a tutti!
Martino
Allestito nella vecchia aerostazione, l’esposizione temporanea contiene cimeli di tutta l’aviazione commercial modern ache è transitata per questo storico aeroporto.
L’esposizione si compone di 2 parti, una permanente ed una temporanea.
Quest’ultima è intitolata “Flight Overnight” ed è dedicata al servizio offerto dalle compagnie durante I voli di lunga durata, che prevedevano appunto il “pernottamento” nel veivolo, come gli intercontinentali.
SFO infatti è stata la porta dei voli transpacifivi verso l’Asia sin dai tempi del Boeing 314, il famoso idrovolante quadrielica di servizio con Pan Am che per primo si è fregiato del soprannome “Clipper”.
Dopo pochi minuti dalla mia visita, avrei virtualmente ripercorso quel tragitto, io con China Airlines via Taipei con destinazione Hong Kong, e mi sentivo addosso quella stessa pressione di quei viaggiatori pionieri, non tanto per il viaggio in se, che avrei fatto con un 744, ma quanto per la ragione, un matrimonio (il mio!).
Iniziamo!
L’ingresso fa già presagire contenuti interessanti, adoro i modellini, i cimeli e tutto ciò che generalmente piace ad un bambino di 8 anni al museo con il papà.

Dall’interno, si presenta così

La struttura è estremamente raffinata ed elegante, con finiture eccezionali

Al soffitto sono appesi dei modelli in grande scala


Eccone dei primi piani, presi dalla balaustra del mezzanino




Così è come si presentava il terminal originale

La ristrutturazione è stata offerta dai benefattori dell’hinterland, ci sono numerose targhette per ricordarlo e ringraziarli. Eccone soltanto alcune:





Iniziamo con i modellini presenti lungo la vetrata esterna, tutti appartenenti all’era dei jet



Orgoglio italiano! Diverso materiale Alitalia, a testimoniare il grande passato della Freccia Alata




Ecco il protagonista indiscusso: il primo Clipper!

Adoro questo velivolo, me ne sono innamorato tra le pagine di “Night over water” di Ken Follet, un romanzo che narra un volo da Southampton a New York durante la seconda guerra mondiale, con tutti i sui passeggeri e le loro storie, ognuna incredibile, come lo era volare a quel tempo.
Consiglio la lettura in quanto l’Autore descrive con dovizia di particolari e aneddoti le fasi di volo e la storia dell’aviazione del tempo, facendoti sentire il rombo dei 4 radiali Wright.
Altri idrovolanti


Ed un po’ di dotazione di bordo dell’epoca




Mi sforzo di pensare che sto imbarcare qui


Una rotta transpacifica

Ed il menù di bordo, approvato dal Capitano… magnifico!

Inizia la parte “overnight”






…che collezione di baggage tags!








Una volta, prima che arrivasse Mariol, il canguro aveva le ali






Questa foto mi ha lasciato basito, questa è la cura che hanno di questi cimeli

Durante tutto l’anno, questo edificio è una biblioteca aeronautica, un concentrato di conoscenza e cultura che non credo abbia eguali nel mondo. Ho fotografato solo qualche titolo ma ce ne sono decine di migliaia tutto attorno la balaustra e in stanze laterali. Incredibile.
Tesisti in ambito aeronautico: fatevi un giro qua per la lode…






Concludo qui, spero di aver fatto cosa gradita condividendo con voi questa bella esperienza.
Buon Natale a tutti!
Martino