Gentili utenti del forum, pubblico il mio primo Trip Report. Spero sia di vostro gradimento. Accetterò tutti i consigli che vorrete darmi. Ho cercato di fare del mio meglio.
L'ho diviso in sei sezioni: una per ogni tratta aerea, una OT sulla città e una con scatti di fauna in volo.
PRIMA PARTE: NAP - FCO
Partiamo in due, io e mia moglie, il 17 aprile con destinazione Boston. Sono un maratoneta e l'occasione del viaggio è la partecipazione alla 114^ Maratona di Boston, la più antica del mondo.
Il nostro viaggio inizia Venerdì 16 dall'isola di Capri, dove viviamo, alle 15.35 con aliscafo per Napoli. Il pernottamento in città è necessario per prendere il volo AZ 1268 per FCO e di seguito il volo AZ 614 per Boston.
Siamo nel bel mezzo del caos. Man mano che passano le ore chiudono gli aeroporti. Non nascondo che eravamo un po' preoccupati, temevamo che le nube arrivasse fino a Roma. Eravamo in pensiero per la sorte di un nostro compagno di viaggio che aveva scelto il volo LH da Napoli a Boston via Monaco. In effetti in serata riceverà la notizia della chiusura dell'aeroporto tedesco ma, non si sa come, nel frattempo aveva prenotato un posto sull'AZ 614 del giorno successivo strappando anche una tariffa molto favorevole. Riuscirà ad arrivare negli States in tempo per la maratona.
Bando alle chiacchiere ecco le prime foto:
----------------------------
Lasciamo l'albergo sul lungomare alle 4.45, quindici minuti dopo siamo davanti all'entrata del rinnovato aeroporto di Capodichino.
L'ap è deserto, colpa dei tanti voli cancellati per l'eruzione del vulcano.
Uno sguardo al "quadro della disperazione"
Il monitor del nostro banco check-in
Un piccolo intoppo, la valigia si incastra!
La fauna locale al risveglio
Il nostro aereo, I-DANH
La torre di controllo di Capodichino
Il pitch è buono anche se ve lo dice uno alto (o basso
) 165cm...
L'unico finestrino inagibile capita proprio al mio posto
Riesco comunque a scattare qualche foto
Dopo 30 minuti di volo eccoci al Leonardo da Vinci
Sullo sfondo un 777 nuova livrea, credo...
Thai in doppia versione.
SECONDA PARTE: FCO - BOS
Al Da Vinci il terminal G brulica di passeggeri in attesa di imbarcarsi sui voli per gli Stati Uniti. C'è molto movimento e tutti, o quasi, parlano di voli cancellati, cambi di prenotazioni, ecc.
Il 747 mi fa impazzire. Sono appena partito ma già pregusto il ritorno con AF da Boston sul 747-400. Ci ho volato 16 anni con la Thai, all'epoca era nuovo di zecca. Eccone uno della flotta Cathay
Alitalia, Easy, Wind e coda Cathay
Altra fauna
Livrea Sky Team
Ecco il nostro A330 che ci porterà a Boston.
Caricano la pappa...
Il volo è schedulato alle 10.05, imbarchiamo e partiamo con 30 minuti di ritardo. Tutto sommato accettabile.
Buono il pitch, sempre considerate le mie dimensioni (165cm)
Riesco a stendere comodamente le gambe.
Push back
La rotta
Aperitivo con salatini e succo di arancia
Il 330 di AP non ha i monitor personali, la programmazione quindi è obbligata. Due i film trasmessi non senza problemi. Per due volte la proiezione si blocca e il film riparte quasi da capo... Perfetto invece l'air-show.
Il pasto vegetariano chiesto da mia moglie al momento della prenotazione puntualmente viene servito, prima dei pasti normali.
Tutto sommato niente male, dice la signora.
Questo l'ho già visto nel 2008 sul 777 da FCO a JFK. Stessa lasagna. Comunque buona.
Rotta sulla Spagna
L'open bar
Fuori è così e sarà così fino all'arrivo
Anzi, all'arrivo sarà peggio. Cominciamo la discesa tra le nuvole. I primi segni di vita li notiamo dopo quasi 30 minuti quando ormai siamo già a pochi metri da terra. Piove.
Un accenno di biancheria fuori...
Decisamente più osé...
Con questo torneremo il 21 aprile. Per ora è fermo, su Parigi non si vola. In albergo incontrerò un Av di Air France che esternerà tutta la sua frustrazione per il blocco aereo.
TERZA PARTE - OT BOSTON
Questi siamo noi, piacere di conoscervi.
Arriviamo al Langham Hotel nella centralissima Franklyn St., siamo nel cuore economico - finanziario della città.
I preparativi per la Maratona. Si corre lunedì, giorno di festa per i bostoniani che celebrano il Patriot's Day, anniversario della rivoluzione americana.
Il grattacielo più alto della città, il Prudential Center
Uno degli ingressi del Massachussets Institute of Tecnology, il MIT
Lo stadio dei Red Soxs, le "calze rosse", squadra di baseball della città. Si gioca il match contro Tampa Bay.
Uno dei punti del Freedom Trail, il percorso della libertà.
The bunker, la zona dove si combattè una sanguinosa battaglia. C'è un obelisco molto bello. Ci si può entrare dentro e salire in cima per ammirare un bel panorama. Io non ci sono andato, troppe scale a 24 ore dalla maratona...
Scoiattoli ad Harvard, saranno più colti dei nostri?
Harvard
La statua del fondatore, John Harvard, tutti gli accarezzano il piede sinistro. Si dice che porti fortuna.
Non mi sottraggo al rito, non si sa mai.
Lungo il fiume Mystic
La linea vecchia della metropolitana di Boston è una cosa da non perdere. E' molto vecchia. In Italia sarebbe chiusa per inosservanza della legge 626! Inoltre non ci sono transenne per separare i binari dalla banchina. In pratica il terno arriva in mezzo ai passeggeri, sullo stesso livello. Incredibile ma vero.
Il made in Italy tira sempre...
In coda per il ritiro del pettorale di gara, un momento emozionante.
Eccomi. Noterete l'abbigliamento piuttosto pesante. I primi due giorni, sabato e domenica, la temperatura è stata rigida, massimo 6/7 gradi, lunedì, martedì e mercoledì invece è andata decisamente meglio.
Nel frattempo, dopo tante peripezie, voli cancellati, riprenotati, ricancellati e riprenotati è arrivato anche il mio amico e collega maratoneta.
Un curioso aspirante maratoneta. Di sicuro non avrà problemi di carenza di potassio...
Cominciamo a prendere confidenza con la zona dove speriamo di arrivare il giorno successivo dopo 42195 metri di corsa.
Toh, chi si vede. Gelindo Bordin, unico italiano a vincere la maratona di Boston. Quest'anno è tornato a gareggiare per celebrare il ventennale della sua storia vittoria del 1990.
Uno dei momenti più eccitanti: il pasta party!!! Si mangia a sbafo..., si fa il carico di carboidrati. Non nascondo di avere avuto difficoltà a digerire tutto in tempo prima della partenza della gara.
Ci siamo, sono le 7.00 di lunedì 19, è il gran giorno...
Decido di correre con i nomi dei mie due figli scritti sulle gambe, quello di mia moglie è scritto sui quadricipidi, non si vede nella foto.
Il caos nella zona di arrivo
E' fatta, ho impiegato 3h49 minuti stabilendo il mio record personale alla seconda maratona (la prima fu New York 2008).
Sono felice come una Pasqua...
Recupero carboidrati, grassi e tutto il resto...
E' lui che è grosso o io che sono piccolo?
Boston è piena di ponti
Un altro
Un po' di scatti dalla torre panoramica del Prudential Center
Torniamo al "piano terra" della città. Il Quincy Market, qui si fa shopping, si trascorre il tempo libero e soprattutto si mangia di tutto e divinamente.
Non mi faccio pregare...
QUARTA PARTE - FAUNA APPENA DECOLLATA DA BOS LOGAN
Dalla zona portuale ho avuto la possibilità di scattare queste foto, il massimo consentitomi dalla mia macchina fotografica Canon EOS D1000 equipaggiata con Tamron 70/300.
Queste invece le ho scattate dalla torre del prudential center
QUINTA PARTE: BOS - CDG
Con la soddisfazione per il risultato sportivo personale ma con la tristezza nel cuore per la conclusione del viaggio ci avviamo verso l'aeroporto Logan per il rientro a casa.
AA in parcheggio
NWA in parcheggio
L'ap, non c'è quasi nessuno nell'area check-in, dentro ci sarà più gente. Perdiamo pochissimo tempo ai controlli. Tutto fila liscio.
Mancano quasi tre ore alla partenza, inganno il tempo scattando foto
Air Lingus 1
Air Lingus 2
Vari
Dopo il forzato riposo il bestione british scalda i motori, si riparte!
Atterra il nostro 747, mi batte il cuore dall'emozione...
Dopo l'atterraggio fa taxi verso il finger
Operazioni di scarico e carico
A bordo...
Amenity kit (si dice così...), all'andata su AZ non abbiamo ricevuto nulla del genere, solo le cuffie... Qui ci danno cuffie, mascherina, tappi per le orecchie e salviettine rinfrescanti. La classe dei francesi non è acqua...
Discreto il pitch per le mie gambette
Decisamente scomodo per il simpatico omone americano che mi siede accanto, lui supera i 2mt di altezza e si vede.
A complicare le cose la scatola dell'IFE sistemata sotto il sedile davanti al mio, non riesco a stendere le gambe comodamente. Pazienza. Per fortuna il volo è di "sole" 6 ore e 15minuti.
Ecco l'offerta di intrattenimento
Rotta
Il pasto vegetariano di mia moglie
Il mio pasto. Da notare che AF anche in classe economica offre lo champagne. Devo dire che nonostante abbia apprezzato la cortesia e il servizio dell'equipaggio dell'A330 Air One / Alitalia dell'andata, AF mi ha soddisfatto completamente. La classe dei francesi non è acqua, è champagne!!!
L'open bar, praticamente "inutile" visto che gli av passavano di continuo a chiedere se desideravamo qualcosa da bere. Servizio impeccabile. Bravi davvero.
Fuori è così, prima del buio
Colazione. Altro punto a favore di AF: oltre al caffé e al thé offrono anche la cioccolata calda.
Avvicinamento a CDG
La luce in alto è un aereo che ci segue...
SESTA E ULTIMA PARTE: CDG - NAP
Arriviamo a Parigi in perfetto orario alle 6.15. Dopo lo sbarco c'è da percorrere il lungo tratto che separa il terminal degli arrivi intercontinentali dal terminal 2F dove partono i collegamenti continentali. Prima però una lunga ed estenuante serie di controlli. Sono davvero meticolosi. Speravo di vedere parcheggiato il gigante dei cieli, l'A380 ma non ce ne era traccia. Peccato, sarà per la prossima volta.
Non si riesce a fotografare molto. Il nostro A321 che da' l'impressione di essere nuovo di zecca.
Siamo a bordo, intanto si fa il pieno
Il pitch...
Le alpi
Foschia o nube del vulcano?
Non c'è molta gente, LF ad occhio 50%, mentre su tutti gli altri voli di questo viaggio si sfiorava il 100%
Ancora foschia
Le nubi si diradano ma permane una strana velatura, forse sono semplicemente suggestionato...
Lago di Bracciano? Boh...
Questa è curiosa, stiamo sorvolando il Lazio. Siamo, credo, nella zona di Latina. Avete notato la scritta sulla fiancata della montagna ricavata con il taglio della vegetazione? Scartando l'ipotesi che siano stati gli extraterrestri, è "apologia"
di fascismo o un caso?
Forse questo è il lago Laceno
Si comincia la discesa su Napoli, un accenno di biancheria...
A proposito di vulcani, ve ne mostro uno "buono", il centro commerciale di Nola, Vulcano Buono... Non c'è eruzione e non esce niente di pericoloso e tossico dal cratere...
FINE
Spero di non avervi annoiato. Alla prossima.
L'ho diviso in sei sezioni: una per ogni tratta aerea, una OT sulla città e una con scatti di fauna in volo.
PRIMA PARTE: NAP - FCO
Partiamo in due, io e mia moglie, il 17 aprile con destinazione Boston. Sono un maratoneta e l'occasione del viaggio è la partecipazione alla 114^ Maratona di Boston, la più antica del mondo.
Il nostro viaggio inizia Venerdì 16 dall'isola di Capri, dove viviamo, alle 15.35 con aliscafo per Napoli. Il pernottamento in città è necessario per prendere il volo AZ 1268 per FCO e di seguito il volo AZ 614 per Boston.
Siamo nel bel mezzo del caos. Man mano che passano le ore chiudono gli aeroporti. Non nascondo che eravamo un po' preoccupati, temevamo che le nube arrivasse fino a Roma. Eravamo in pensiero per la sorte di un nostro compagno di viaggio che aveva scelto il volo LH da Napoli a Boston via Monaco. In effetti in serata riceverà la notizia della chiusura dell'aeroporto tedesco ma, non si sa come, nel frattempo aveva prenotato un posto sull'AZ 614 del giorno successivo strappando anche una tariffa molto favorevole. Riuscirà ad arrivare negli States in tempo per la maratona.
Bando alle chiacchiere ecco le prime foto:
----------------------------
Lasciamo l'albergo sul lungomare alle 4.45, quindici minuti dopo siamo davanti all'entrata del rinnovato aeroporto di Capodichino.

L'ap è deserto, colpa dei tanti voli cancellati per l'eruzione del vulcano.

Uno sguardo al "quadro della disperazione"


Il monitor del nostro banco check-in

Un piccolo intoppo, la valigia si incastra!

La fauna locale al risveglio



Il nostro aereo, I-DANH




La torre di controllo di Capodichino

Il pitch è buono anche se ve lo dice uno alto (o basso


L'unico finestrino inagibile capita proprio al mio posto


Riesco comunque a scattare qualche foto







Dopo 30 minuti di volo eccoci al Leonardo da Vinci

Sullo sfondo un 777 nuova livrea, credo...

Thai in doppia versione.






SECONDA PARTE: FCO - BOS
Al Da Vinci il terminal G brulica di passeggeri in attesa di imbarcarsi sui voli per gli Stati Uniti. C'è molto movimento e tutti, o quasi, parlano di voli cancellati, cambi di prenotazioni, ecc.
Il 747 mi fa impazzire. Sono appena partito ma già pregusto il ritorno con AF da Boston sul 747-400. Ci ho volato 16 anni con la Thai, all'epoca era nuovo di zecca. Eccone uno della flotta Cathay

Alitalia, Easy, Wind e coda Cathay

Altra fauna



Livrea Sky Team

Ecco il nostro A330 che ci porterà a Boston.

Caricano la pappa...


Il volo è schedulato alle 10.05, imbarchiamo e partiamo con 30 minuti di ritardo. Tutto sommato accettabile.
Buono il pitch, sempre considerate le mie dimensioni (165cm)

Riesco a stendere comodamente le gambe.

Push back

La rotta

Aperitivo con salatini e succo di arancia


Il 330 di AP non ha i monitor personali, la programmazione quindi è obbligata. Due i film trasmessi non senza problemi. Per due volte la proiezione si blocca e il film riparte quasi da capo... Perfetto invece l'air-show.

Il pasto vegetariano chiesto da mia moglie al momento della prenotazione puntualmente viene servito, prima dei pasti normali.
Tutto sommato niente male, dice la signora.

Questo l'ho già visto nel 2008 sul 777 da FCO a JFK. Stessa lasagna. Comunque buona.


Rotta sulla Spagna

L'open bar

Fuori è così e sarà così fino all'arrivo


Anzi, all'arrivo sarà peggio. Cominciamo la discesa tra le nuvole. I primi segni di vita li notiamo dopo quasi 30 minuti quando ormai siamo già a pochi metri da terra. Piove.



Un accenno di biancheria fuori...

Decisamente più osé...



Con questo torneremo il 21 aprile. Per ora è fermo, su Parigi non si vola. In albergo incontrerò un Av di Air France che esternerà tutta la sua frustrazione per il blocco aereo.

TERZA PARTE - OT BOSTON
Questi siamo noi, piacere di conoscervi.





Arriviamo al Langham Hotel nella centralissima Franklyn St., siamo nel cuore economico - finanziario della città.










I preparativi per la Maratona. Si corre lunedì, giorno di festa per i bostoniani che celebrano il Patriot's Day, anniversario della rivoluzione americana.


Il grattacielo più alto della città, il Prudential Center



Uno degli ingressi del Massachussets Institute of Tecnology, il MIT

Lo stadio dei Red Soxs, le "calze rosse", squadra di baseball della città. Si gioca il match contro Tampa Bay.





Uno dei punti del Freedom Trail, il percorso della libertà.



The bunker, la zona dove si combattè una sanguinosa battaglia. C'è un obelisco molto bello. Ci si può entrare dentro e salire in cima per ammirare un bel panorama. Io non ci sono andato, troppe scale a 24 ore dalla maratona...

Scoiattoli ad Harvard, saranno più colti dei nostri?


Harvard


La statua del fondatore, John Harvard, tutti gli accarezzano il piede sinistro. Si dice che porti fortuna.

Non mi sottraggo al rito, non si sa mai.

Lungo il fiume Mystic




La linea vecchia della metropolitana di Boston è una cosa da non perdere. E' molto vecchia. In Italia sarebbe chiusa per inosservanza della legge 626! Inoltre non ci sono transenne per separare i binari dalla banchina. In pratica il terno arriva in mezzo ai passeggeri, sullo stesso livello. Incredibile ma vero.

Il made in Italy tira sempre...

In coda per il ritiro del pettorale di gara, un momento emozionante.

Eccomi. Noterete l'abbigliamento piuttosto pesante. I primi due giorni, sabato e domenica, la temperatura è stata rigida, massimo 6/7 gradi, lunedì, martedì e mercoledì invece è andata decisamente meglio.

Nel frattempo, dopo tante peripezie, voli cancellati, riprenotati, ricancellati e riprenotati è arrivato anche il mio amico e collega maratoneta.

Un curioso aspirante maratoneta. Di sicuro non avrà problemi di carenza di potassio...

Cominciamo a prendere confidenza con la zona dove speriamo di arrivare il giorno successivo dopo 42195 metri di corsa.

Toh, chi si vede. Gelindo Bordin, unico italiano a vincere la maratona di Boston. Quest'anno è tornato a gareggiare per celebrare il ventennale della sua storia vittoria del 1990.

Uno dei momenti più eccitanti: il pasta party!!! Si mangia a sbafo..., si fa il carico di carboidrati. Non nascondo di avere avuto difficoltà a digerire tutto in tempo prima della partenza della gara.

Ci siamo, sono le 7.00 di lunedì 19, è il gran giorno...

Decido di correre con i nomi dei mie due figli scritti sulle gambe, quello di mia moglie è scritto sui quadricipidi, non si vede nella foto.

Il caos nella zona di arrivo

E' fatta, ho impiegato 3h49 minuti stabilendo il mio record personale alla seconda maratona (la prima fu New York 2008).

Sono felice come una Pasqua...

Recupero carboidrati, grassi e tutto il resto...


E' lui che è grosso o io che sono piccolo?

Boston è piena di ponti

Un altro





Un po' di scatti dalla torre panoramica del Prudential Center






Torniamo al "piano terra" della città. Il Quincy Market, qui si fa shopping, si trascorre il tempo libero e soprattutto si mangia di tutto e divinamente.


Non mi faccio pregare...



QUARTA PARTE - FAUNA APPENA DECOLLATA DA BOS LOGAN
Dalla zona portuale ho avuto la possibilità di scattare queste foto, il massimo consentitomi dalla mia macchina fotografica Canon EOS D1000 equipaggiata con Tamron 70/300.














Queste invece le ho scattate dalla torre del prudential center




QUINTA PARTE: BOS - CDG
Con la soddisfazione per il risultato sportivo personale ma con la tristezza nel cuore per la conclusione del viaggio ci avviamo verso l'aeroporto Logan per il rientro a casa.
AA in parcheggio

NWA in parcheggio

L'ap, non c'è quasi nessuno nell'area check-in, dentro ci sarà più gente. Perdiamo pochissimo tempo ai controlli. Tutto fila liscio.

Mancano quasi tre ore alla partenza, inganno il tempo scattando foto
Air Lingus 1


Air Lingus 2

Vari




Dopo il forzato riposo il bestione british scalda i motori, si riparte!

Atterra il nostro 747, mi batte il cuore dall'emozione...



Dopo l'atterraggio fa taxi verso il finger



Operazioni di scarico e carico




A bordo...
Amenity kit (si dice così...), all'andata su AZ non abbiamo ricevuto nulla del genere, solo le cuffie... Qui ci danno cuffie, mascherina, tappi per le orecchie e salviettine rinfrescanti. La classe dei francesi non è acqua...

Discreto il pitch per le mie gambette

Decisamente scomodo per il simpatico omone americano che mi siede accanto, lui supera i 2mt di altezza e si vede.

A complicare le cose la scatola dell'IFE sistemata sotto il sedile davanti al mio, non riesco a stendere le gambe comodamente. Pazienza. Per fortuna il volo è di "sole" 6 ore e 15minuti.

Ecco l'offerta di intrattenimento

Rotta


Il pasto vegetariano di mia moglie

Il mio pasto. Da notare che AF anche in classe economica offre lo champagne. Devo dire che nonostante abbia apprezzato la cortesia e il servizio dell'equipaggio dell'A330 Air One / Alitalia dell'andata, AF mi ha soddisfatto completamente. La classe dei francesi non è acqua, è champagne!!!


L'open bar, praticamente "inutile" visto che gli av passavano di continuo a chiedere se desideravamo qualcosa da bere. Servizio impeccabile. Bravi davvero.

Fuori è così, prima del buio




Colazione. Altro punto a favore di AF: oltre al caffé e al thé offrono anche la cioccolata calda.



Avvicinamento a CDG

La luce in alto è un aereo che ci segue...

SESTA E ULTIMA PARTE: CDG - NAP
Arriviamo a Parigi in perfetto orario alle 6.15. Dopo lo sbarco c'è da percorrere il lungo tratto che separa il terminal degli arrivi intercontinentali dal terminal 2F dove partono i collegamenti continentali. Prima però una lunga ed estenuante serie di controlli. Sono davvero meticolosi. Speravo di vedere parcheggiato il gigante dei cieli, l'A380 ma non ce ne era traccia. Peccato, sarà per la prossima volta.
Non si riesce a fotografare molto. Il nostro A321 che da' l'impressione di essere nuovo di zecca.

Siamo a bordo, intanto si fa il pieno


Il pitch...

Le alpi

Foschia o nube del vulcano?

Non c'è molta gente, LF ad occhio 50%, mentre su tutti gli altri voli di questo viaggio si sfiorava il 100%

Ancora foschia


Le nubi si diradano ma permane una strana velatura, forse sono semplicemente suggestionato...

Lago di Bracciano? Boh...

Questa è curiosa, stiamo sorvolando il Lazio. Siamo, credo, nella zona di Latina. Avete notato la scritta sulla fiancata della montagna ricavata con il taglio della vegetazione? Scartando l'ipotesi che siano stati gli extraterrestri, è "apologia"



Forse questo è il lago Laceno

Si comincia la discesa su Napoli, un accenno di biancheria...


A proposito di vulcani, ve ne mostro uno "buono", il centro commerciale di Nola, Vulcano Buono... Non c'è eruzione e non esce niente di pericoloso e tossico dal cratere...

FINE
Spero di non avervi annoiato. Alla prossima.
Ultima modifica: