Un saluto a tutti,
Ritorno su queste pagine dopo qualche mese dal mio primo TR. In questo caso il mio viaggio sarà motivato non tanto dal desiderio o dalla necessità di andare a Praga, dove comunque torno sempre volentieri, ma dalla curiosità di viaggiare sul nuovo A350 di Swiss. Come alcuni forumisti sapranno, infatti, PRG è uno degli aeroporti sui quali Swiss sta utilizzando il wide body appena entrato in flotta, prima dell’impiego sulle rotte di lungo raggio.
Si parte quindi per Zurigo, ovviamente da Malpensa visto che Swiss è una delle poche compagnie del gruppo Lufthansa a non avere accesso a LIN.
SEA ci ricorda le imminenti Olimpiadi invernali

Mentre dopo i controlli di sicurezza noto i nuovi negozi dei marchi di lusso recentemente aperti dopo lunghi lavori

Non essendo un frequent flyer e ancora meno del gruppo Lufthansa, è la prima volta che visito la Lounge LH a Malpensa. Mi è sembrata curata e con una buona offerta di cibo, migliore delle altre lounge milanesi che ho visitato.



Dopo essermi rifocillato, mi avvio verso il satellite A, dove mi aspetta questo E190-E2

Non c’è molto da dire su questo volo, tuttavia mi ha colpito come molti passeggeri fossero in coppia e hanno preferito stringersi nei minuscoli sedili dell’Embraer piuttosto che godersi lo spazio del posto libero accanto (che peraltro è l’unico privilegio di viaggiare in business su questi aeromobili). Registro però l’eccezione di una di queste coppie, i cui componenti hanno preferito restare ognuno nella propria fila.
Io invece sfrutterò a più riprese il tavolino del posto libero accanto

Si parte. Lasciamo il cielo nuvoloso sull’alta Lombardia

E in poco tempo siamo sulle Alpi

L’equipaggio sarà molto efficiente nell’effettuare il servizio nel poco tempo a disposizione su questo volo, durato in tutto circa 30 minuti.

Al secondo boccone sento il comandante annunciare all’equipaggio di prepararsi all’atterraggio. Il mio piano di visitare il bagno su questo volo sarà rimandato.
In avvicinamento a Zurigo

Dove atterriamo pressoché in orario

Lo sbarco avverrà con ben 3 Cobus, uno dei quali riservato ai passeggeri di business class.

Ho poco più di un’ora tra un volo e l’altro ma faccio comunque una visita alla business lounge di Zurigo, che a differenza di quella di Malpensa è piuttosto affollata. Mi dirigo verso il mio gate e trovo già il protagonista della giornata ad aspettarmi.

Come di consueto a ZRH, l’imbarco avviene scansionando la carta di imbarco su un gate automatizzato, senza mostrare alcun documento di identità. L’imbarco è un po’ meno ordinato di quello che mi aspettavo, con gente che viene rimandata indietro dagli addetti… ad ogni modo nel giro di qualche minuto sono a bordo. Più di qualcuno ha preso questo volo per il mio stesso motivo e difatti si aggira per la cabina scattando foto. Io aspetterò qualche minuto anche perché siamo in largo anticipo sull’orario del decollo.
Quando ho acquistato il biglietto alcune settimane prima, erano disponibili la maggior parte dei posti di business, ma non le “suites”. Ho optato quindi per le altre due soluzioni che mi sembravano interessanti. Fra i posti disponibili la scelta era comunque gratuita, un vantaggio non indifferente rispetto ad altre compagnie (ad esempio Finnair che ho recensito nell’altro TR). Su questo volo avrò il cosiddetto “throne seat”, che Swiss chiama “Extra space seat”.


Una prima osservazione, che si può capire meglio dalla foto di seguito, è che non mi ha convinto la congiunzione tra bracciolo sinistro e ripiano, con un tratto inclinato, decisamente poco comodo appoggiarvi un braccio.

Mentre questi di seguito sono alcuni degli altri posti disponibili.
"Business suite"



"Classic seat" e dietro “Privacy seat”

In realtà la differenza tra business suite e privacy seat non è enorme, si differenziano per la porta e per una paratia leggermente più alta.
Non ho documentato gli extra long bed perché sono apparentemente uguali ai classic seat e si differenziano appunto solo per la lunghezza in posizione orizzontale.
Per quanto riguarda invece la scelta della sezione della cabina di business, la prima sezione (file 2-7) mi sembra preferibile rispetto alla seconda (file 8-15), se non altro perché in quest’ultima ci sarà il transito di tutti i passeggeri diretti nelle sezioni posteriori dell'aereo (non è snobismo, la gran parte dei miei voli è in economy, ma capisco che chi paga il biglietto di business preferisce l’ambiente più tranquillo possibile). Anche lo sbarco sarà più gradevole provenendo da queste file se l'aeroporto di destinazione utilizza 2 jetbridge, come è stato in questo caso.
Il throne seat ha indubbiamente dei pregi, come lo spazio su entrambi i lati nonché in alto, visto che non ci sono le cappelliere centrali

e un display enorme (dovrebbe essere sui 24 pollici).

Tuttavia questo spazio a mio avviso non è così sfruttabile come in altri posti, lo spiegherò meglio a proposito del volo di ritorno. Ad esempio se avete uno zaino non avete un vano per riporlo, a meno che non lo vogliate tenere per terra o su questo ripiano laterale.

Lo spazio per le gambe è abbondante

C'è anche uno scompartimento laterale per cuffie e simili e un tablet per i comandi


Tra l'altro è possibile collegare il proprio smartphone e utilizzarlo a sua volta come telecomando dell'IFE. Dovrebbe essere possibile anche collegare i propri auricolari ma non ci sono riuscito, forse ho sbagliato qualcosa nella procedura per renderli "scopribili" dal sistema.
Il tavolino estraibile

Si avvicina il momento della partenza e le luci si affievoliscono

Peraltro uno dei motivi per cui ho scelto il throne seat su questo volo è proprio che, essendo già tramontato il sole, il posto al finestrino avrebbe aggiunto poco.
Il video con le istruzioni di sicurezza punta ad essere rassicurante e mostra gente che si rilassa all'aria aperta piuttosto che a coinvolgere il passeggero con personaggi famosi come hanno fatto altre compagnie. Personalmente preferisco quelli in stile BA o ITA, ma capisco anche la ratio di questa tipologia di video.

Siamo dunque pronti al decollo, che avverrà con pochi minuti di ritardo.

Il volo durerà 55 minuti, durante i quali raggiungeremo la ragguardevole velocità di 874 km/h e una quota superiore a 10mila metri (da profano mi aspettavo che su un volo così breve sarebbero state entrambe inferiori).


Il servizio su questo volo è curato e anche il cibo era di buona qualità. Mi ha un po’ disorientato il fatto che il cibo mi sia stato servito dal corridoio alla mia destra e le bevande da quello alla mia sinistra (infatti l’assistente di volo continuava a chiedermi in tedesco se volevo bere qualcosa e io che mi aspettavo che la domanda provenisse dall’altra parte non mi giravo pensando che parlasse a qualcun altro…). Immagino sia la peculiarità di questo posto centrale.

Su questo volo è disponibile il servizio wi-fi. In particolare ho utilizzato il pacchetto che consente di inviare messaggi gratuitamente per informare i miei amici che ero sul nuovo A350 Swiss... nel loro disinteresse generale.
Siamo ormai in avvicinamento a Praga



dove atterreremo con qualche minuto di anticipo. Lo sbarco avverrà attraverso ben 2 jet bridge. Immagino che a PRG in zona Schengen sia raro l’attracco di wide bodies, ciononostante il terminal è in grado di gestire questa tipologia di sbarco. Un plauso a chi ha previsto anche questa eventualità nella progettazione del terminal.

Da qui poi una lunga passeggiata fino all'uscita

Dall’aeroporto raggiungerò il mio hotel in città con un’auto di Bolt al costo di circa 22 euro. Il punto di raccolta dei passeggeri di questi servizi di ride sharing non è segnalato benissimo, ma orientandomi con i cartelli pubblicitari sono riuscito a trovarlo senza troppe difficoltà (a differenza di altri aeroporti dove di difficoltà ne ho avute molte, ad esempio a BCN).
FINE PRIMA PARTE
				
			Ritorno su queste pagine dopo qualche mese dal mio primo TR. In questo caso il mio viaggio sarà motivato non tanto dal desiderio o dalla necessità di andare a Praga, dove comunque torno sempre volentieri, ma dalla curiosità di viaggiare sul nuovo A350 di Swiss. Come alcuni forumisti sapranno, infatti, PRG è uno degli aeroporti sui quali Swiss sta utilizzando il wide body appena entrato in flotta, prima dell’impiego sulle rotte di lungo raggio.
Si parte quindi per Zurigo, ovviamente da Malpensa visto che Swiss è una delle poche compagnie del gruppo Lufthansa a non avere accesso a LIN.
SEA ci ricorda le imminenti Olimpiadi invernali

Mentre dopo i controlli di sicurezza noto i nuovi negozi dei marchi di lusso recentemente aperti dopo lunghi lavori

Non essendo un frequent flyer e ancora meno del gruppo Lufthansa, è la prima volta che visito la Lounge LH a Malpensa. Mi è sembrata curata e con una buona offerta di cibo, migliore delle altre lounge milanesi che ho visitato.



Dopo essermi rifocillato, mi avvio verso il satellite A, dove mi aspetta questo E190-E2

Non c’è molto da dire su questo volo, tuttavia mi ha colpito come molti passeggeri fossero in coppia e hanno preferito stringersi nei minuscoli sedili dell’Embraer piuttosto che godersi lo spazio del posto libero accanto (che peraltro è l’unico privilegio di viaggiare in business su questi aeromobili). Registro però l’eccezione di una di queste coppie, i cui componenti hanno preferito restare ognuno nella propria fila.
Io invece sfrutterò a più riprese il tavolino del posto libero accanto

Si parte. Lasciamo il cielo nuvoloso sull’alta Lombardia

E in poco tempo siamo sulle Alpi

L’equipaggio sarà molto efficiente nell’effettuare il servizio nel poco tempo a disposizione su questo volo, durato in tutto circa 30 minuti.

Al secondo boccone sento il comandante annunciare all’equipaggio di prepararsi all’atterraggio. Il mio piano di visitare il bagno su questo volo sarà rimandato.
In avvicinamento a Zurigo

Dove atterriamo pressoché in orario

Lo sbarco avverrà con ben 3 Cobus, uno dei quali riservato ai passeggeri di business class.

Ho poco più di un’ora tra un volo e l’altro ma faccio comunque una visita alla business lounge di Zurigo, che a differenza di quella di Malpensa è piuttosto affollata. Mi dirigo verso il mio gate e trovo già il protagonista della giornata ad aspettarmi.

Come di consueto a ZRH, l’imbarco avviene scansionando la carta di imbarco su un gate automatizzato, senza mostrare alcun documento di identità. L’imbarco è un po’ meno ordinato di quello che mi aspettavo, con gente che viene rimandata indietro dagli addetti… ad ogni modo nel giro di qualche minuto sono a bordo. Più di qualcuno ha preso questo volo per il mio stesso motivo e difatti si aggira per la cabina scattando foto. Io aspetterò qualche minuto anche perché siamo in largo anticipo sull’orario del decollo.
Quando ho acquistato il biglietto alcune settimane prima, erano disponibili la maggior parte dei posti di business, ma non le “suites”. Ho optato quindi per le altre due soluzioni che mi sembravano interessanti. Fra i posti disponibili la scelta era comunque gratuita, un vantaggio non indifferente rispetto ad altre compagnie (ad esempio Finnair che ho recensito nell’altro TR). Su questo volo avrò il cosiddetto “throne seat”, che Swiss chiama “Extra space seat”.


Una prima osservazione, che si può capire meglio dalla foto di seguito, è che non mi ha convinto la congiunzione tra bracciolo sinistro e ripiano, con un tratto inclinato, decisamente poco comodo appoggiarvi un braccio.

Mentre questi di seguito sono alcuni degli altri posti disponibili.
"Business suite"



"Classic seat" e dietro “Privacy seat”

In realtà la differenza tra business suite e privacy seat non è enorme, si differenziano per la porta e per una paratia leggermente più alta.
Non ho documentato gli extra long bed perché sono apparentemente uguali ai classic seat e si differenziano appunto solo per la lunghezza in posizione orizzontale.
Per quanto riguarda invece la scelta della sezione della cabina di business, la prima sezione (file 2-7) mi sembra preferibile rispetto alla seconda (file 8-15), se non altro perché in quest’ultima ci sarà il transito di tutti i passeggeri diretti nelle sezioni posteriori dell'aereo (non è snobismo, la gran parte dei miei voli è in economy, ma capisco che chi paga il biglietto di business preferisce l’ambiente più tranquillo possibile). Anche lo sbarco sarà più gradevole provenendo da queste file se l'aeroporto di destinazione utilizza 2 jetbridge, come è stato in questo caso.
Il throne seat ha indubbiamente dei pregi, come lo spazio su entrambi i lati nonché in alto, visto che non ci sono le cappelliere centrali

e un display enorme (dovrebbe essere sui 24 pollici).

Tuttavia questo spazio a mio avviso non è così sfruttabile come in altri posti, lo spiegherò meglio a proposito del volo di ritorno. Ad esempio se avete uno zaino non avete un vano per riporlo, a meno che non lo vogliate tenere per terra o su questo ripiano laterale.

Lo spazio per le gambe è abbondante

C'è anche uno scompartimento laterale per cuffie e simili e un tablet per i comandi


Tra l'altro è possibile collegare il proprio smartphone e utilizzarlo a sua volta come telecomando dell'IFE. Dovrebbe essere possibile anche collegare i propri auricolari ma non ci sono riuscito, forse ho sbagliato qualcosa nella procedura per renderli "scopribili" dal sistema.
Il tavolino estraibile

Si avvicina il momento della partenza e le luci si affievoliscono

Peraltro uno dei motivi per cui ho scelto il throne seat su questo volo è proprio che, essendo già tramontato il sole, il posto al finestrino avrebbe aggiunto poco.
Il video con le istruzioni di sicurezza punta ad essere rassicurante e mostra gente che si rilassa all'aria aperta piuttosto che a coinvolgere il passeggero con personaggi famosi come hanno fatto altre compagnie. Personalmente preferisco quelli in stile BA o ITA, ma capisco anche la ratio di questa tipologia di video.

Siamo dunque pronti al decollo, che avverrà con pochi minuti di ritardo.

Il volo durerà 55 minuti, durante i quali raggiungeremo la ragguardevole velocità di 874 km/h e una quota superiore a 10mila metri (da profano mi aspettavo che su un volo così breve sarebbero state entrambe inferiori).


Il servizio su questo volo è curato e anche il cibo era di buona qualità. Mi ha un po’ disorientato il fatto che il cibo mi sia stato servito dal corridoio alla mia destra e le bevande da quello alla mia sinistra (infatti l’assistente di volo continuava a chiedermi in tedesco se volevo bere qualcosa e io che mi aspettavo che la domanda provenisse dall’altra parte non mi giravo pensando che parlasse a qualcun altro…). Immagino sia la peculiarità di questo posto centrale.

Su questo volo è disponibile il servizio wi-fi. In particolare ho utilizzato il pacchetto che consente di inviare messaggi gratuitamente per informare i miei amici che ero sul nuovo A350 Swiss... nel loro disinteresse generale.
Siamo ormai in avvicinamento a Praga



dove atterreremo con qualche minuto di anticipo. Lo sbarco avverrà attraverso ben 2 jet bridge. Immagino che a PRG in zona Schengen sia raro l’attracco di wide bodies, ciononostante il terminal è in grado di gestire questa tipologia di sbarco. Un plauso a chi ha previsto anche questa eventualità nella progettazione del terminal.

Da qui poi una lunga passeggiata fino all'uscita

Dall’aeroporto raggiungerò il mio hotel in città con un’auto di Bolt al costo di circa 22 euro. Il punto di raccolta dei passeggeri di questi servizi di ride sharing non è segnalato benissimo, ma orientandomi con i cartelli pubblicitari sono riuscito a trovarlo senza troppe difficoltà (a differenza di altri aeroporti dove di difficoltà ne ho avute molte, ad esempio a BCN).
FINE PRIMA PARTE
	









































