Sono un abitudinario. Piccole manie che quando acquisisci non riesci più a toglierti.
Un volo può partire alle 7.45, alle 8.30 o alle 10, ma io mi sveglio sempre alle cinque, un po' per paura di non arrivare in tempo in aeroporto, un po' perché sono fissato con l'idea del "prima ci si alza, prima si arriva", come se dipendesse dal fatto che io faccia il check-in in orario che qualcuno degli altri pax non si perda al duty free. Stupido, lo so.
Sono incuriosito dalla quantità abnorme di voli che ormai si affolla tra Milano e Valencia, mi chiedo sempre "ma cosa mai ci sarà a Valencia?" (o "Ma quanti sono i valenciani, che vengono tutti a Milano!?"), così ogni tanto indago i siti di AZ, VY, XG e FR per vedere a quanto vendono i rispettivi voli. FR e AZ sempre altini, VY e XG sempre bassini. Vediamo chi molla per primo... però con tutte quelle offerte al limite del ridicolo, quasi quasi... Vueling ha messo il primo volo la mattina, c'è un'offertona per un'a/r a 20€, ma voglio provare anche Clickair, quindi combino andata con una e ritorno con l'altra, spendendo decisamente di più... ben 30 €. Totali. E poi non dite che i lowcoster sono taccagni!
Il sito Vueling è un esempio di chiarezza. Procedure pratiche e veloci, semplice da utilizzare, chiaro nella grafica. I promo in flash sul sito e per email sono fenomenali, lo slang anglo-franco-italo-spagnolo è davvero azzeccato, le nuvolette mitiche; hanno davvero degli eccellenti creativi. La possibilità di selezionare il posto a bordo (gratuitamente) è un plus molto interessante, soprattutto per l'appassionato, visto che il pitch è uguale per tutto l'aereo, fila 1 esclusa (ma non credo sia possibile bloccarla in prenotazione).
Il sito Clickair è più confusionario e gran bazar, d'altra parte sono nati e si sono espansi in fretta e furia e la lista delle destinazioni deve essere ben visibile. I due sistemi di prenotazione sono identiche release di Navitair.
Uno a zero per Vueling.
Tratta: MXP-VLC
Volo: VY 7363
Aereo: Airbus 320-214
MSN: 3083
Reg: EC-KDH
Consegnato il: 13/04/2007
Posto: 25A
Gate: A9
Sched dep: 8.45
Sched boarding: 8.10
Boarding: 8.16
Block-off: 8.41
Take-off: 8.55
Sched arr: 10.35
Landing: 10.23
Block-in: 10.29
Vista l'ora antelucana, l'efficiente sistema di mezzi pubblici milanese è ancora disattivato; opto per due passi fino alla Stazione Centrale e mi imbarco sul primo bus che trovo aperto, facendo un biglietto a/r. È ancora un po' troppo presto per vedere Milano illuminata dai primi raggi dorati, per i riflessi del sole nei vetri e negli specchi di via Galvani, di via Melchiorre Gioia, via Sturzo; tutta Porta Nuova è in subbuglio per il mega progetto di riqualificazione, tra 10 anni (si spera!) la gita all'alba tra i grattacieli sarà un must. E via davanti alla cupolina di Sant'Antonio che sbuca da via Farini, davanti al Cimitero Monumentale, davanti al castello bianco della B-Ticino; e ancora oltre lungo viale Cenisio, piazza Firenze, viale Teodorico con la fermata per la zona Fiera, dove come al solito salgano due gatti. Ci si getta in via Scarampo, si costeggia la Fiera MilanoCity di Aldo Rossi, si vedrà il futuro ma non troppo Portello, il Monte Stella, e ormai albeggia e siamo in autostrada, con le orride Torri Certosa che ti guardano e ti intristiscono per quanto sono brutte e banali.
Resisto al sonno e in un attimo (forse ho dormito) siamo a Malpensa, T2, T1, piano arrivi. Viva la demenzialità per cui il sindaco di un comune, che conta come una scoreggia, può proibire che gli autobus in arrivo in aeroporto non possano fermare al piano partenze, ma debbano andare al piano arrivi. Sono più che in orario, non prevedo grosse code per cui prima vado a prendere un caffé e una Melizia (gelida) all'ACafé, l'ennesimo nuovo brand del gruppo Autogrill, e poi ritorno al check-in; in coda tre persone; l'addetta non mi pare un fulmine di guerra con le lingue straniere, quelli davanti hanno un po' di problemi a comunicare (in inglese!). Vueling è gestita da Aviapartner. Mi viene consegnato un adesivo giallo con sopra scritto "Vueling a tiempo -- Vueling on time", devo infiocchettarlo sull'Eastpack e lo avvolgo come si mette la fascia dei bagagli registrati: sono pronto per andare a lavorare al check-in
Torno verso l'edicola di fronte ai c-in KLM, passando vedo le macchinette self c/in di AF inop (, son soddisfazioni); entro e cerco il famoso libro con i racconti su MXP, ma non lo trovo, non ricordo il titolo per cui non posso nemmeno chiedere. Non c'è altro di interessante, per cui vado ai varchi per l'A a farmi controllare. Non suono, lo zaino non viene ritenuto una minaccia per cui in due minuti due sono nell'air side. Poco traffico stamane in uscita, almeno visto l'orario. Visto che da questo momento sono legalmente autorizzato a possedere liquidi in quantità superiore ai 100ml e non costretti a soffocare in una bustina di plastica, vado alla ricerca di una bottiglietta d'acqua o altro liquido edibile. Ma... non c'è! Niente macchinette; niente al duty free; only available presso i migliori bar dell'A. Piuttosto che farmi spennare mi tengo la sete.
Passo davanti al ministand AZ/Amex e un venditore cerca di affibiarmi un contratto; gli dico che ho la Flying Blue per cui mi sembra inutile e vagamente demenziale sperperare miglia su due conti (tanto, per quante miglia faccia... 500 in un anno se va bene ); insiste che con le spese quotidiane però posso fare miglia separate da quelle dei voli, e allora lo tramortisco sparandogli che ho già una VISA cobranded AF -mica vero! Al massimo farò la Mastercard con Luftahsa -. Come spezzare il cuore a una persona.
Un'altra signore mi ferma e mi annuncia tutta eccitata in francese qualcosa per me di incomprensibile, di cui afferro un Brussels; le chiedo se può ripete gentilmente in inglese, italiano o tedesco dato che Je ne parle pas Francais, e con qualche affanno comprendo che il gate del volo per BRU è spostato dall'1 al 51. Non capisco, lei neppure, poi infine mi chiede se sono sul volo per BRU e quando le rispondo di no si congeda con un gesto della mano a dire "non importa". Ah, i Galli.
Mi faccio un giro al satellite, c'è poco da vedere oltre alle vetrate (luridine, ma le puliscono mai? Forse qui non piove acqua e detergente come a Stoccolma) e poco da fare; infine chiamano il mio volo, siamo al gate d'angolo di quelli con il doppio pontile. Una settantina le persone contate passare il gate; quando sono finite (credo) mi accodo anche io ed entro da buon ultimo. Saluto una coppia di a/v decisamente carine e mi dirigo al mio posto; una biondina carina caruccia risponde salutando a sua volta e sorridendo; l'altra intellettual/sofisticata era troppo impegnata ad essere figa per farlo. Nessun vicino, fila da tre tutta per me. L'aereo è bello vuotino, siamo sul 50% più o meno di LF; la cabina è bella, nuova, pulita; i sedili, in pelle grigia poi copritesta rossi, verdi o gialli, hanno il pitch standard ma danno l'idea di essere più spaziosi di quanto siano in realtà.
Dal mio posto ho una discreta visuale del traffico diretto in testata 35, quindi poco o nulla vista l'ora; vedo bene anche la Cargo City e relativo piazzale. Un irriverente 320 AZ ci mostra le terga in pushback.
Appena chiudono le porte l'a/v carina caruccia passa per la cabina a chiedere se qualcuno parlava spagnolo; a tutti quelli che dicono di no (me incluso) risponde "mal". Al secondo giro abbassa le pretese e si limita all'inglese, prima di arrivare in fondo trova qualche persona e quindi riescono a guarnire le uscite di emergenza. Demo sicurezza in inglese e spagnolo. Mi guardo in giro, pensavo di avere buone chance per trovare sul volo Cesare Caldi, ma a quanto pare oggi non è qui
Rulliamo dietro all'Embraer di Luxair, lo vediamo partire e attendiamo l'atterraggio di un 763AZ. Decollo flex, siamo vuoti e si sente, siamo in aria in un attimo. Bel 180° su Case Nuove con ottima vista di tutto l'aeroporto, peccato per la nebbiolina.
In quota inizia il servizio di bordo; distribuzione a pagamento delle cuffiette per l'IFE (LCD a soffitto con Will&Grace, Pantera Rosa e Titti + 12 canali audio); bar e snack con prezzi onesti. Per il servizio, le a/v (tutte donne) indossano, sopra la camicia bianca e foulard giallo, un bel grembiule nero. Il volo risulta piuttosto noioso, con nuvole bianchicce e sole contro, interessante e vagamente intuibili solo la costa Azzurra e la parte iniziale della Provenza con gli apt di Nizza e Tolone. Passo il tempo ad erudirmi su Valencia sulla pessima guida Baedeker della DeAgostini e a guardare la Pantera Rosa
Prima della discesa le aa/vv distribuiscono caramelle da un cesto, un tocco simpatico e di sicuro "utile", così non si è costretti a deglutire a vuoto per compensare la pressione.
Atterriamo in anticipo a VLC, rulliamo per un bel pezzo e andiamo ad attraccare ad un finger. Il layout interno mi pare abbastanza logico e semplice, per cui in un attimo sono fuori. Mi reco all'ufficio informazioni turistiche per prendere una cartina degna e la Valencia card (una spesa inutile) e poi, poco oltre, scendo le scale mobili per entrare nella stazione della metropolitana.
Valencia è molto caruccia. Bello il centro, un po' troppo sporco per i miei gusti, ma l'ho trovato più sicuro di Barcellona. Caldo intenso (toccati i 35° nel primo pomeriggio) ma mai afoso o terribilmente insopportabile. Molti i turisti, troppi gli italiani
, interessanti i monumenti e curioso come abbiano prosciugato e deviato l'alveo del fiume per farci un (bel) parco cittadino molto esteso. Per la Ciudad de las Artes y las Ciencias di Calatrava tamarro è il termine giusto , molto futuristica e interessante ma forse un po' troppo pomposo per i miei gusti. Comunque da vedere. Mi hanno colpito i mezzi pubblici, la rete metropolitana è molto efficiente e anche piuttosto estesa anche se è più una pre-metro stile Bruxelles che una vera metro.
Qualche foto OT di seguito...
Con calma riprendo la metro per tornare in apt, l'attesa tra una corsa e l'altra è di tipo tramviario (una quindicina di minuti), ma dato che le linee che ci vanno sono due, le frequenze sono dimezzate. Prima di partire avevo ricevuto una mail di XG che annunciava uno schedule change, volo ritardato di 30' fino a fine ottobre. Arrivo e il check-in è ancora chiuso... mannaggia mi sono dimenticato dello schedule change [:142]
Visto che è più o meno ora cena e che ho fame faccio un giro per l'aerostazione alla ricerca di un punto di ristoro, al piano superiore c'è un Pans, prendo un Serrano y queso e una Coca e mi metto ai tavolini di fronte alle vetrate (sporchissime, davvero schifose). Nessun movimento tranne un minifrullino non individuabile e il cimitero dei 300 di Iberia dall'altra parte della pista.
Finito torno giù, il c/in è ancora chiuso, vado quindi a fare un salto nella libreria dell'aeroporto dove dovrebbero vendere dei volumi editi da AENA apparentemente interessanti; quello che mi interessava però non c'era, per cui lascio perdere. Giornata sfigata coi libri.
L'aerostazione non è brutta, è solo un po' banalotta. L'organizzazione Clickair/Iberia invece è un mezzo incubo. Torno al check-in e si è già formata un po' di coda; il posto ce l'ho già preassegnato, scelto online, ma pensando che l'apertura fosse imminente mi sono messo in coda anche io. Errore! Aspetto un buon quarto d'ora prima che apra solo uno dei due banchi check-in, chiaramente è l'altra fila... peggiore ancora, proprio davanti c'è un gruppo di una ventina di ragazzi+accompagnatori che rimangono al check-in per oltre 50 (cinquanta!) minuti. Dopo 25' arriva finalmente il rinforzo che apre l'altro c/in, signorina e monitor mostrano il logo Iberia (il volo è in c/s). Si scatena il caos: qualcuno dell'altra fila cerca di infilarsi, ne viene fuori un amalgama di persone peggiore di quelli visti a Orio al Serio; il concetto è che non bisogna mai mettere italiani e spagnoli a fare una fila insieme [:301]
Dopo altri 20' riesco finalmente a ritirare le mie carte d'imbarco, almeno la signorina è stata gentile e veloce, apprezzabile che abbia augurato il buon viaggio, ormai è sempre più raro. Voto in ogni caso 4--, un disastro.
Più pratico invece il controllo sicurezza: allineati su un lungo banco ci sono le vaschette, ben prima dei metal detector, così che uno si può preparare prima invece che bloccare tutta la coda alla ricerca di monetine e chiavi in giro per le tasche. Consegno la vaschetta e lo zaino e passo sotto il metal detector, non suono ma devo aspettare per ritirare il bagaglio: la coppia prima di me ha delle scatolette di olive e il controllore manda a chiamare il supervisore per sapere se farle passare o no. Meticolosissima la ricerca nei bagagli, li aprono tutti e li controllano approfonditamente. La Guardia Civil non sarà cerimoniosa come gli addetti di Orio o quelli svedesi, ma sono efficienti e in ogni caso gentili, anche se fermi, d'altra parte il rischio ETA in questi giorni si è riacutizzato.
Mi reco al mio gate e mi metto buono in attesa che inizino l'imbarco. A qindici minuti dall'imbarco l'aereo non è ancora arrivato, desumo che ci sarà ritardo, e infatti così sarà, l'imbarco aprirà in ritardo di 20'.
Tratta: VLC-MXP
Volo: XG 1071 - IB 5715
Aereo: Airbus 320-211
MSN: 312
Reg: EC-ICV
Consegnato il: 13/01/2007
Primo volo: 05/03/1992
Posto: 26F
Gate: B8
Sched dep: 21.15
Sched boarding: 20.35
Boarding: 20.55
Block-off: ---
Take-off: ---
Sched arr: 23.05
Landing: ---
Block-in: ---
Sono abbastanza stanco e mi dimentico di segnarmi gli orari bloc-to-bloc.
Salendo a bordo due a/v (maschio e femmina, lei decisamente carina caruccia, il contraltare -o la gemella!- di quella di Vueling della mattina) aspettano alla porta e salutano cordialmente e con ampi sorrisi, sia in italiano che in spagnolo. Mediamente molto meglio che con Vueling.
L'aereo è pieno a uovo, mi siedo al mio posto e poco dopo arrivano i miei compagni di viaggio, un gruppo di una decina di tamarri incredibili che passeranno metà del volo a fare casino e bestemmiare per qualsiasi cosa. L'altra metà per fortuna la passano dormendo. A differenza di VY, l'aereo è piuttosto vecchiotto e lo dimostra. Cappelliere e pannelli del soffitto sono un po' ingialliti; i sedili Recaro invece sono nuovi, pelle blu-azzurro in tinta con i colori sociali e piuttosto slim. Hanno la tasca porta oggetti nella parte alta, in pratica dietro il poggiatesta di fronte, il che causa due problemi: 1) gli schienali sono alti -dal mio posto non vedevo l'a/v durante la demo sicurezza- 2) se dietro c'è un elegante, ogni volta che un oggetto viene riposto o preso dalla tasca lo senti prima con la scatola cranica e poi con le orecchie. In compenso c'è molto più spazio per le ginocchia rispetto ai concorrenti.
Fuori ormai è buio e per evitare di sentire amenità assortite dai tamarri evito di tirare fuori la digitale per fotografare aerei, interno della cabina e seat pitch. Rulliamo per pista 12 e iniziamo il decollo con più brio rispetto all'andata, l'aereo sembra scalpitare un po', non so se per il vento, ma si sente col sedere che i piloti usano il timone per tenerlo dritto. Appena in aria iniziamo a ballare un po', poi un po' di più, intanto viriamo subito verso nord e tagliamo i quartieri periferici a nord-ovest della città, peccato perché mi sarebbe piaciuto vedere la tamarrata di Calatrava dall'alto. Siamo ancora in salita quando prendiamo un paio di forti turbolenze, alla prima uno scossone che dura tre interminabili secondi fa zittire i tamarri miei vicini, qualcuno e anche più urla e praticamente tutti impallidiscono, me compreso. Capisco perché queste turbolenze vengano definite "vuoti d'aria" (che sappiamo tutti non esistere
): sarà stata la storpiatura, nel corso degli anni, di quella sensazione di vuoto allo stomaco che sentiamo appena subiano una accelerazione negativa... visto che siamo in aria, inventarsi "vuoto d'aria" è un attimo. Purtroppo non mi intendo di fenomeni meteo e di turbolenze, ma potrebbe essere stata una CAT? Per quanto possa valere la mia imprecisa descrizione, eravano ancora in salita, l'aereo era in assetto cabrato, quando siano entrati appunto dentro questa turbolenza che ha fatto perdere quota (desumo, dalla sensazione proveniente dallo stomaco).
Dall'equipaggio nessun avviso, se non il segnale allacciare le cinture che rimane acceso per buona parte del volo. Arrivati in crociera continua il traballamento, anche se infinitamente minore e a quel punto solo per tenermi sul chi va là. Il servizio di bordo viene svolto un po' più tardi del solito ma regolarmente. Vorrei prendere da bere, ma visto che ho paura di rovesciarmi addosso tutto, lascio perdere, e mi metto a sfogliare la rivista di bordo (la mia copia doveva essere passati per le mani di un bambino, visto che sembrava un collage di Picasso). Scopro, molto interessante, che Iberia offre un programma per gli utenti Clickair business, denominato Iberia5000 dal numero di volo dei c/s con XG. In pratica si ha un tariffa flat di 80€ sui domestici e 90€ sull'internazionale (+ tax, ma in ogni caso abbastanza competitiva) che consente l'accumulo miglia con IBPlus e cambio gratuito fino a 4 ore prima della partenza. Fuori la luna piena splende e si riflette sul dorso alare, purtroppo pur provando ogni combinazione tempo/diaframma e tutti gli ISO, non riesco a fare una foto decente, per cui mi limito alla luna in solitaria.
Una ventina di minuti prima dell'atterraggio il comandante annuncia che abbiamo viaggiato a 34.000 piedi per minimizzare le turbolenze, ma che in fase di discesa potremmo incontrarne ancora qualcuna leggera per un temporale isolato vicino al campo. Infatti prendiamo ancora qualche sobbalzo, anche se contenuto. Atterriamo su 35R, ad un certo punto perdo l'orientamento e non so più dove siamo, poi mi ritrovo mentre attraversiamo la 35L e ce ne andiamo al finger 10 (se non erro, parcheggio 602). Scendiamo, saluto i gentili a/v e indietro per la stessa strada di dieci ore prima.
Il confronto tra VY e XG è un sostanziale pareggio. Vueling offre aerei nuovi, orari migliori (d'estate), una certa attenzione ai dettagli a bordo; non ha grossi svantaggi. Clickair ha il grosso plus dell'accumulo miglia con Iberia, sicuramente più attraente del programma stand-alone di Vueling (che a sua volta è più attraente di Ryanair) e della tariffa flat dedicata ai business men, ma gli aerei sono quelli che Iberia dismette e il confort a bordo è, a mio parere, inferiore. Il fattore prezzo diventa quindi la molla principale per discriminare tra le due concorrenti, e a parità la mia preferenza va a Vueling.
DaV
Un volo può partire alle 7.45, alle 8.30 o alle 10, ma io mi sveglio sempre alle cinque, un po' per paura di non arrivare in tempo in aeroporto, un po' perché sono fissato con l'idea del "prima ci si alza, prima si arriva", come se dipendesse dal fatto che io faccia il check-in in orario che qualcuno degli altri pax non si perda al duty free. Stupido, lo so.
Sono incuriosito dalla quantità abnorme di voli che ormai si affolla tra Milano e Valencia, mi chiedo sempre "ma cosa mai ci sarà a Valencia?" (o "Ma quanti sono i valenciani, che vengono tutti a Milano!?"), così ogni tanto indago i siti di AZ, VY, XG e FR per vedere a quanto vendono i rispettivi voli. FR e AZ sempre altini, VY e XG sempre bassini. Vediamo chi molla per primo... però con tutte quelle offerte al limite del ridicolo, quasi quasi... Vueling ha messo il primo volo la mattina, c'è un'offertona per un'a/r a 20€, ma voglio provare anche Clickair, quindi combino andata con una e ritorno con l'altra, spendendo decisamente di più... ben 30 €. Totali. E poi non dite che i lowcoster sono taccagni!
Il sito Vueling è un esempio di chiarezza. Procedure pratiche e veloci, semplice da utilizzare, chiaro nella grafica. I promo in flash sul sito e per email sono fenomenali, lo slang anglo-franco-italo-spagnolo è davvero azzeccato, le nuvolette mitiche; hanno davvero degli eccellenti creativi. La possibilità di selezionare il posto a bordo (gratuitamente) è un plus molto interessante, soprattutto per l'appassionato, visto che il pitch è uguale per tutto l'aereo, fila 1 esclusa (ma non credo sia possibile bloccarla in prenotazione).
Il sito Clickair è più confusionario e gran bazar, d'altra parte sono nati e si sono espansi in fretta e furia e la lista delle destinazioni deve essere ben visibile. I due sistemi di prenotazione sono identiche release di Navitair.
Uno a zero per Vueling.

Tratta: MXP-VLC
Volo: VY 7363
Aereo: Airbus 320-214
MSN: 3083
Reg: EC-KDH
Consegnato il: 13/04/2007
Posto: 25A
Gate: A9
Sched dep: 8.45
Sched boarding: 8.10
Boarding: 8.16
Block-off: 8.41
Take-off: 8.55
Sched arr: 10.35
Landing: 10.23
Block-in: 10.29

Vista l'ora antelucana, l'efficiente sistema di mezzi pubblici milanese è ancora disattivato; opto per due passi fino alla Stazione Centrale e mi imbarco sul primo bus che trovo aperto, facendo un biglietto a/r. È ancora un po' troppo presto per vedere Milano illuminata dai primi raggi dorati, per i riflessi del sole nei vetri e negli specchi di via Galvani, di via Melchiorre Gioia, via Sturzo; tutta Porta Nuova è in subbuglio per il mega progetto di riqualificazione, tra 10 anni (si spera!) la gita all'alba tra i grattacieli sarà un must. E via davanti alla cupolina di Sant'Antonio che sbuca da via Farini, davanti al Cimitero Monumentale, davanti al castello bianco della B-Ticino; e ancora oltre lungo viale Cenisio, piazza Firenze, viale Teodorico con la fermata per la zona Fiera, dove come al solito salgano due gatti. Ci si getta in via Scarampo, si costeggia la Fiera MilanoCity di Aldo Rossi, si vedrà il futuro ma non troppo Portello, il Monte Stella, e ormai albeggia e siamo in autostrada, con le orride Torri Certosa che ti guardano e ti intristiscono per quanto sono brutte e banali.
Resisto al sonno e in un attimo (forse ho dormito) siamo a Malpensa, T2, T1, piano arrivi. Viva la demenzialità per cui il sindaco di un comune, che conta come una scoreggia, può proibire che gli autobus in arrivo in aeroporto non possano fermare al piano partenze, ma debbano andare al piano arrivi. Sono più che in orario, non prevedo grosse code per cui prima vado a prendere un caffé e una Melizia (gelida) all'ACafé, l'ennesimo nuovo brand del gruppo Autogrill, e poi ritorno al check-in; in coda tre persone; l'addetta non mi pare un fulmine di guerra con le lingue straniere, quelli davanti hanno un po' di problemi a comunicare (in inglese!). Vueling è gestita da Aviapartner. Mi viene consegnato un adesivo giallo con sopra scritto "Vueling a tiempo -- Vueling on time", devo infiocchettarlo sull'Eastpack e lo avvolgo come si mette la fascia dei bagagli registrati: sono pronto per andare a lavorare al check-in

Torno verso l'edicola di fronte ai c-in KLM, passando vedo le macchinette self c/in di AF inop (, son soddisfazioni); entro e cerco il famoso libro con i racconti su MXP, ma non lo trovo, non ricordo il titolo per cui non posso nemmeno chiedere. Non c'è altro di interessante, per cui vado ai varchi per l'A a farmi controllare. Non suono, lo zaino non viene ritenuto una minaccia per cui in due minuti due sono nell'air side. Poco traffico stamane in uscita, almeno visto l'orario. Visto che da questo momento sono legalmente autorizzato a possedere liquidi in quantità superiore ai 100ml e non costretti a soffocare in una bustina di plastica, vado alla ricerca di una bottiglietta d'acqua o altro liquido edibile. Ma... non c'è! Niente macchinette; niente al duty free; only available presso i migliori bar dell'A. Piuttosto che farmi spennare mi tengo la sete.
Passo davanti al ministand AZ/Amex e un venditore cerca di affibiarmi un contratto; gli dico che ho la Flying Blue per cui mi sembra inutile e vagamente demenziale sperperare miglia su due conti (tanto, per quante miglia faccia... 500 in un anno se va bene ); insiste che con le spese quotidiane però posso fare miglia separate da quelle dei voli, e allora lo tramortisco sparandogli che ho già una VISA cobranded AF -mica vero! Al massimo farò la Mastercard con Luftahsa -. Come spezzare il cuore a una persona.
Un'altra signore mi ferma e mi annuncia tutta eccitata in francese qualcosa per me di incomprensibile, di cui afferro un Brussels; le chiedo se può ripete gentilmente in inglese, italiano o tedesco dato che Je ne parle pas Francais, e con qualche affanno comprendo che il gate del volo per BRU è spostato dall'1 al 51. Non capisco, lei neppure, poi infine mi chiede se sono sul volo per BRU e quando le rispondo di no si congeda con un gesto della mano a dire "non importa". Ah, i Galli.
Mi faccio un giro al satellite, c'è poco da vedere oltre alle vetrate (luridine, ma le puliscono mai? Forse qui non piove acqua e detergente come a Stoccolma) e poco da fare; infine chiamano il mio volo, siamo al gate d'angolo di quelli con il doppio pontile. Una settantina le persone contate passare il gate; quando sono finite (credo) mi accodo anche io ed entro da buon ultimo. Saluto una coppia di a/v decisamente carine e mi dirigo al mio posto; una biondina carina caruccia risponde salutando a sua volta e sorridendo; l'altra intellettual/sofisticata era troppo impegnata ad essere figa per farlo. Nessun vicino, fila da tre tutta per me. L'aereo è bello vuotino, siamo sul 50% più o meno di LF; la cabina è bella, nuova, pulita; i sedili, in pelle grigia poi copritesta rossi, verdi o gialli, hanno il pitch standard ma danno l'idea di essere più spaziosi di quanto siano in realtà.
Dal mio posto ho una discreta visuale del traffico diretto in testata 35, quindi poco o nulla vista l'ora; vedo bene anche la Cargo City e relativo piazzale. Un irriverente 320 AZ ci mostra le terga in pushback.


Appena chiudono le porte l'a/v carina caruccia passa per la cabina a chiedere se qualcuno parlava spagnolo; a tutti quelli che dicono di no (me incluso) risponde "mal". Al secondo giro abbassa le pretese e si limita all'inglese, prima di arrivare in fondo trova qualche persona e quindi riescono a guarnire le uscite di emergenza. Demo sicurezza in inglese e spagnolo. Mi guardo in giro, pensavo di avere buone chance per trovare sul volo Cesare Caldi, ma a quanto pare oggi non è qui

Rulliamo dietro all'Embraer di Luxair, lo vediamo partire e attendiamo l'atterraggio di un 763AZ. Decollo flex, siamo vuoti e si sente, siamo in aria in un attimo. Bel 180° su Case Nuove con ottima vista di tutto l'aeroporto, peccato per la nebbiolina.
In quota inizia il servizio di bordo; distribuzione a pagamento delle cuffiette per l'IFE (LCD a soffitto con Will&Grace, Pantera Rosa e Titti + 12 canali audio); bar e snack con prezzi onesti. Per il servizio, le a/v (tutte donne) indossano, sopra la camicia bianca e foulard giallo, un bel grembiule nero. Il volo risulta piuttosto noioso, con nuvole bianchicce e sole contro, interessante e vagamente intuibili solo la costa Azzurra e la parte iniziale della Provenza con gli apt di Nizza e Tolone. Passo il tempo ad erudirmi su Valencia sulla pessima guida Baedeker della DeAgostini e a guardare la Pantera Rosa



Prima della discesa le aa/vv distribuiscono caramelle da un cesto, un tocco simpatico e di sicuro "utile", così non si è costretti a deglutire a vuoto per compensare la pressione.
Atterriamo in anticipo a VLC, rulliamo per un bel pezzo e andiamo ad attraccare ad un finger. Il layout interno mi pare abbastanza logico e semplice, per cui in un attimo sono fuori. Mi reco all'ufficio informazioni turistiche per prendere una cartina degna e la Valencia card (una spesa inutile) e poi, poco oltre, scendo le scale mobili per entrare nella stazione della metropolitana.
Valencia è molto caruccia. Bello il centro, un po' troppo sporco per i miei gusti, ma l'ho trovato più sicuro di Barcellona. Caldo intenso (toccati i 35° nel primo pomeriggio) ma mai afoso o terribilmente insopportabile. Molti i turisti, troppi gli italiani

Qualche foto OT di seguito...








Con calma riprendo la metro per tornare in apt, l'attesa tra una corsa e l'altra è di tipo tramviario (una quindicina di minuti), ma dato che le linee che ci vanno sono due, le frequenze sono dimezzate. Prima di partire avevo ricevuto una mail di XG che annunciava uno schedule change, volo ritardato di 30' fino a fine ottobre. Arrivo e il check-in è ancora chiuso... mannaggia mi sono dimenticato dello schedule change [:142]
Visto che è più o meno ora cena e che ho fame faccio un giro per l'aerostazione alla ricerca di un punto di ristoro, al piano superiore c'è un Pans, prendo un Serrano y queso e una Coca e mi metto ai tavolini di fronte alle vetrate (sporchissime, davvero schifose). Nessun movimento tranne un minifrullino non individuabile e il cimitero dei 300 di Iberia dall'altra parte della pista.

Finito torno giù, il c/in è ancora chiuso, vado quindi a fare un salto nella libreria dell'aeroporto dove dovrebbero vendere dei volumi editi da AENA apparentemente interessanti; quello che mi interessava però non c'era, per cui lascio perdere. Giornata sfigata coi libri.
L'aerostazione non è brutta, è solo un po' banalotta. L'organizzazione Clickair/Iberia invece è un mezzo incubo. Torno al check-in e si è già formata un po' di coda; il posto ce l'ho già preassegnato, scelto online, ma pensando che l'apertura fosse imminente mi sono messo in coda anche io. Errore! Aspetto un buon quarto d'ora prima che apra solo uno dei due banchi check-in, chiaramente è l'altra fila... peggiore ancora, proprio davanti c'è un gruppo di una ventina di ragazzi+accompagnatori che rimangono al check-in per oltre 50 (cinquanta!) minuti. Dopo 25' arriva finalmente il rinforzo che apre l'altro c/in, signorina e monitor mostrano il logo Iberia (il volo è in c/s). Si scatena il caos: qualcuno dell'altra fila cerca di infilarsi, ne viene fuori un amalgama di persone peggiore di quelli visti a Orio al Serio; il concetto è che non bisogna mai mettere italiani e spagnoli a fare una fila insieme [:301]
Dopo altri 20' riesco finalmente a ritirare le mie carte d'imbarco, almeno la signorina è stata gentile e veloce, apprezzabile che abbia augurato il buon viaggio, ormai è sempre più raro. Voto in ogni caso 4--, un disastro.
Più pratico invece il controllo sicurezza: allineati su un lungo banco ci sono le vaschette, ben prima dei metal detector, così che uno si può preparare prima invece che bloccare tutta la coda alla ricerca di monetine e chiavi in giro per le tasche. Consegno la vaschetta e lo zaino e passo sotto il metal detector, non suono ma devo aspettare per ritirare il bagaglio: la coppia prima di me ha delle scatolette di olive e il controllore manda a chiamare il supervisore per sapere se farle passare o no. Meticolosissima la ricerca nei bagagli, li aprono tutti e li controllano approfonditamente. La Guardia Civil non sarà cerimoniosa come gli addetti di Orio o quelli svedesi, ma sono efficienti e in ogni caso gentili, anche se fermi, d'altra parte il rischio ETA in questi giorni si è riacutizzato.
Mi reco al mio gate e mi metto buono in attesa che inizino l'imbarco. A qindici minuti dall'imbarco l'aereo non è ancora arrivato, desumo che ci sarà ritardo, e infatti così sarà, l'imbarco aprirà in ritardo di 20'.


Tratta: VLC-MXP
Volo: XG 1071 - IB 5715
Aereo: Airbus 320-211
MSN: 312
Reg: EC-ICV
Consegnato il: 13/01/2007
Primo volo: 05/03/1992
Posto: 26F
Gate: B8
Sched dep: 21.15
Sched boarding: 20.35
Boarding: 20.55
Block-off: ---
Take-off: ---
Sched arr: 23.05
Landing: ---
Block-in: ---
Sono abbastanza stanco e mi dimentico di segnarmi gli orari bloc-to-bloc.
Salendo a bordo due a/v (maschio e femmina, lei decisamente carina caruccia, il contraltare -o la gemella!- di quella di Vueling della mattina) aspettano alla porta e salutano cordialmente e con ampi sorrisi, sia in italiano che in spagnolo. Mediamente molto meglio che con Vueling.
L'aereo è pieno a uovo, mi siedo al mio posto e poco dopo arrivano i miei compagni di viaggio, un gruppo di una decina di tamarri incredibili che passeranno metà del volo a fare casino e bestemmiare per qualsiasi cosa. L'altra metà per fortuna la passano dormendo. A differenza di VY, l'aereo è piuttosto vecchiotto e lo dimostra. Cappelliere e pannelli del soffitto sono un po' ingialliti; i sedili Recaro invece sono nuovi, pelle blu-azzurro in tinta con i colori sociali e piuttosto slim. Hanno la tasca porta oggetti nella parte alta, in pratica dietro il poggiatesta di fronte, il che causa due problemi: 1) gli schienali sono alti -dal mio posto non vedevo l'a/v durante la demo sicurezza- 2) se dietro c'è un elegante, ogni volta che un oggetto viene riposto o preso dalla tasca lo senti prima con la scatola cranica e poi con le orecchie. In compenso c'è molto più spazio per le ginocchia rispetto ai concorrenti.
Fuori ormai è buio e per evitare di sentire amenità assortite dai tamarri evito di tirare fuori la digitale per fotografare aerei, interno della cabina e seat pitch. Rulliamo per pista 12 e iniziamo il decollo con più brio rispetto all'andata, l'aereo sembra scalpitare un po', non so se per il vento, ma si sente col sedere che i piloti usano il timone per tenerlo dritto. Appena in aria iniziamo a ballare un po', poi un po' di più, intanto viriamo subito verso nord e tagliamo i quartieri periferici a nord-ovest della città, peccato perché mi sarebbe piaciuto vedere la tamarrata di Calatrava dall'alto. Siamo ancora in salita quando prendiamo un paio di forti turbolenze, alla prima uno scossone che dura tre interminabili secondi fa zittire i tamarri miei vicini, qualcuno e anche più urla e praticamente tutti impallidiscono, me compreso. Capisco perché queste turbolenze vengano definite "vuoti d'aria" (che sappiamo tutti non esistere

Dall'equipaggio nessun avviso, se non il segnale allacciare le cinture che rimane acceso per buona parte del volo. Arrivati in crociera continua il traballamento, anche se infinitamente minore e a quel punto solo per tenermi sul chi va là. Il servizio di bordo viene svolto un po' più tardi del solito ma regolarmente. Vorrei prendere da bere, ma visto che ho paura di rovesciarmi addosso tutto, lascio perdere, e mi metto a sfogliare la rivista di bordo (la mia copia doveva essere passati per le mani di un bambino, visto che sembrava un collage di Picasso). Scopro, molto interessante, che Iberia offre un programma per gli utenti Clickair business, denominato Iberia5000 dal numero di volo dei c/s con XG. In pratica si ha un tariffa flat di 80€ sui domestici e 90€ sull'internazionale (+ tax, ma in ogni caso abbastanza competitiva) che consente l'accumulo miglia con IBPlus e cambio gratuito fino a 4 ore prima della partenza. Fuori la luna piena splende e si riflette sul dorso alare, purtroppo pur provando ogni combinazione tempo/diaframma e tutti gli ISO, non riesco a fare una foto decente, per cui mi limito alla luna in solitaria.

Una ventina di minuti prima dell'atterraggio il comandante annuncia che abbiamo viaggiato a 34.000 piedi per minimizzare le turbolenze, ma che in fase di discesa potremmo incontrarne ancora qualcuna leggera per un temporale isolato vicino al campo. Infatti prendiamo ancora qualche sobbalzo, anche se contenuto. Atterriamo su 35R, ad un certo punto perdo l'orientamento e non so più dove siamo, poi mi ritrovo mentre attraversiamo la 35L e ce ne andiamo al finger 10 (se non erro, parcheggio 602). Scendiamo, saluto i gentili a/v e indietro per la stessa strada di dieci ore prima.
Il confronto tra VY e XG è un sostanziale pareggio. Vueling offre aerei nuovi, orari migliori (d'estate), una certa attenzione ai dettagli a bordo; non ha grossi svantaggi. Clickair ha il grosso plus dell'accumulo miglia con Iberia, sicuramente più attraente del programma stand-alone di Vueling (che a sua volta è più attraente di Ryanair) e della tariffa flat dedicata ai business men, ma gli aerei sono quelli che Iberia dismette e il confort a bordo è, a mio parere, inferiore. Il fattore prezzo diventa quindi la molla principale per discriminare tra le due concorrenti, e a parità la mia preferenza va a Vueling.
DaV