[TR] MXP-IST-ALA-IST-MXP, Turkish Airlines


I-DAVE

Moderatore
6 Novembre 2005
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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Mannaggia ai viaggi di lavoro. Quando sono per destinazioni già viste, è garantito al limone che ci sia sempre la possibilità di fare qualche giorno (magari il weekend) in loco; peccato che, spesso, siano posti già visti parecchie volte, per cui alla fine si rinuncia a fare quel weekend fuori, che lunedì bisogna alzarsi presto e andare in ufficio.

Quando sono in posti interessanti, invece, c’è sempre un programma tiratissimo e voli messi alla pene di segugio che impediscono di vedere qualsiasi cosa che non sia l’hotel, l’ufficio/cliente/meeting/centro congressi (barrare a piacere), il ristorante.

Tipo, mettiamo che si decida di fare un audit in Kazakhstan, vuoi scommettere che non ci sarà tempo per nulla? Ecco.

L’organizzazione è fai-da-te, vista l’inutilità della nostra agenzia viaggi. Le alternative per raggiungere il Kazakhstan dall’Italia sono piuttosto limitate – Turkish via Istanbul o Aeroflot via Mosca; nessuna delle due a me particolarmente gradita, ma non è che possa rifiutarmi di andare. Aeroflot ha orari infinitamente migliori (volo in andata diurno, volo di ritorno nel tardo pomeriggio); ma essendo il Kazakhstan in unione doganale con la Federazione Russa, occorre un transit visa. A onor del vero, l’informazione è riportata in maniera contrastante tra sito dell’ambasciata e consolato russo in Italia, sito di Aeroflot e sito dell’aeroporto di Mosca.

Non avendo voglia di rischiare né avendo tempo da perdere, si scarta Aeroflot e si ripiega così su Turkish Airlines, che ha orari peggiori sia in andata (arrivo ad Almaty alle 5 del mattino, che qui sarebbe mezzanotte o giù di lì) che al ritorno (partenza alle 7 o alle 11 del mattino).

Si parte così da Milano alla volta di Malpensa col solito MXPExpress, che vedo sempre più pieno di volta in volta – l’apertura della stazione al T2 è stata una manna.

Insolitamente, per essere un martedì di ottobre, trovo l’aeroporto più pieno del solito. Arrivo ai banchi c-in di TK, questi sì mezzi vuoti, un’ora e mezza prima del volo; non faccio coda avendo già fatto il c-in online, il banco del drop off è vuoto. Informo la signorina che il sistema non mi ha fornito la carta d’imbarco per la prima tratta – no problem, me le ristampa entrambe con la conferma dei posti che avevo scelto online dal pessimo sito di Turkish. Quello nuovo è migliore, va detto, ma viene mostrato a caso, e comunque dà una serie di errori a caso. Immagino lo sviluppatore l’abbiamo preso in prestito da Alitalia.

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Ai satelliti extra-Schengen ci sono i soliti ospiti del mattino – Delta, doppio American, Emirates, Thai, doppio Air China, Saudia, e via elencando.

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Purtroppo, il sole è basso e faccio solo una pessima foto ricordo al 350 Thai. Il muso del 350 (come quello del 787) continua non convincermi.

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Controllo di sicurezza veloce, peccato che ormai occorra più tempo per rimettere gli oggetti elettronici nel bagaglio a mano che a essere controllati.

La zona negozi di Malpensa è davvero bella. Per me inutile, ma bella.

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E anche il controllo passaporti è veloce. Noto che al Sat C c’è solo un bagno – spero di essere impedito e non aver trovato io gli altri due o tre che sicuramente saranno da qualche altra parte...

Il bestio di Cathay attende placido i suoi pax.

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L’imbarco al gate B50 viene chiamato per gruppi, prestampati sulle carte d’imbarco. L’ordine viene fatto rispettare meticolosamente, in particolare da un addetto al gate particolarmente isterico.

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Tratta: MXP-IST
Volo: TK 1874
Aereo: Airbus 321-231
MSN: 6758
Reg: TC-JSY
Primo volo: 22/08/2015
Consegnato: 28/08/2015
Età: 2.2 anni
Posto: 14A
Sched/Actual: 1035-1425 // 1055-1418
Durata volo: 2h 23'

Volo pieno ma non pienissimo (15/20 J quando sono salito, circa 75% in Y), per fortuna il posto al mio fianco rimane libero, pur occupato integralmente dalle carte del mio maleducato vicino di posto (un avvocato italiano, a quanto ho potuto tranquillamente leggere sui documenti lasciati in bella vista).

Il pitch non è affatto male, ma la scatoletta dell’IFE è davvero fastidiosa, ruba troppo spazio ai piedi considerando che non siamo su un wb. A voi decidere se i miei pantaloni siano blu o grigi.

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Il simpatico safety video di TK, in turco e inglese.

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Il satellite della democrazia, di cui anche il mio volo faceva parte. Parte 1

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E parte 2

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Decolliamo da 35L e seguiamo il profilo dei laghi. A me questa vista non stanca mai

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Il network è oggettivamente impressionante. Turkish è la compagnia che serve più nazioni al mondo (ora dichiarano anche di volare sul maggior numero di destinazioni internazionali al mondo).

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Visto che tutti parlano benissimo del servizio di bordo, sono curioso e con alte aspettative. Primo problema: la cabina è una sauna. Il servizio inizia tra Venezia e la costa croata e sarà lentissimo. Bevande e pasto vengono serviti contestualmente, mentre il ritiro del vassoio avverrà con molta calma. La scelta è tra pollo o pasta (entrambi pasti caldi); notevole per un volo di due ore e considerando che praticamente nessuno, in Europa, fornisce un servizio simile.

Tutto il catering è a cura di Do&Co. Prendo il pollo, molto asciutto nonostante la salsa, accompagnato da una mini insalata con pomodoro, feta e cetriolo (in alto a sinistra); il dolce è una mousse al caffè, molto pannosa. Panino caldo consegnato a parte, ma contemporaneamente al pasto. Da bere avrei preso volentieri una limonata, ma è finita due file prima di me. Vado di succo di mela.

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Ovviamente le uniche (lievi) turbolenze saranno durante il pasto. Rimango con l’airshow 3D per tutto il volo, la qualità e definizione del monitor è davvero ottima.
Istanbul è avvolta dalle nuvole e atterriamo poco dopo un temporale.

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Ovunque ci sono aerei con la coda rossa; troppi anche, tanto che il comandante ci comunica che attenderemo una decina di minuti in attesa che si liberi il nostro jetbridge.

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Per fortuna, ogni tanto passa anche qualcosa di esotico.

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Al finger, un’addetta smista le prosecuzioni internazionali da chi si ferma a Istanbul.

I curiosi cartelli che addobbano i gabinetti di IST.

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Mi trovo col mio collega, arrivato pochi minuti prima di me; io avrei avuto una coincidenza più comoda, visto che il secondo volo parte la sera, lui no; ma dato che dobbiamo lavorare insieme ad un paio di documenti, la sosta lunga risulta comoda ad entrambi.

Ci dirigiamo verso l’area lounge – l’ufficio, senza troppo insistere, decide di pagare l’ingresso ad una lounge per poter usufruire del wifi. Dato che le nostre carte aziendali sono HSBC, proviamo nella loro lounge a vedere se abbiamo l’ingresso incluso – negative Sir, premium sì, corporate no. Decidiamo comunque di rimane lì visto che sembra un ambiente tranquillo (lo sarà) e con degli ampi tavoli per tirare fuori portatili e documenti. Prezzo d’ingresso ridicolo (70 Lire turche, circa 16€), e anche io entro nel club delle noccioline gratis!

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La selezioni di cibo non è la più esaltante mai vista (negli TR degli altri), ma c’è il gin e la tonica e ci sono le noccioline (versione premium con anche pistacchi, mandorle e nocciole): a me basta così.

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Come detto, cibo nulla di ché

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Soprattutto, come detto, non c’è molta gente, che è un plus non da poco. Il personale è sempre molto attento e ritira piatti e bicchieri molto frequentemente.

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Le sei ore di transito passano in fretta

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Ci rechiamo al gate dieci minuti prima dell’apertura – aspetteremo lì ancora più di mezz’ora. Il nostro destriero si fa ammirare dalle vetrate dell’Atatürk.

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L’imbarco avviene nuovamente per gruppi, sempre prestampati sulle carte d’imbarco. L’ordine è quasi ammirevole.

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Tratta: IST-ALA
Volo: TK 350
Aereo: Boeing 737-8F2
MSN: 42008 LN: 4934
Reg: TC-JVF
Primo volo: 22/05/2014
Consegnato: 02/06/2014
Età: 3.4 anni
Posto: 07A
Sched/Actual: 2100-0525+1 // 2116-0446+1
Durata volo: 4h 30'

Entro, saluto e seguo il gregge dell’economy. Avevo scelto in fase di prenotazione l’8F ma, vedendo che i due posti vicini erano stati nel frattempo occupati, e confidando in un volo vuoto, mi sposto al 7A. Purtroppo, confidando che i 737-800 sono tutti uguali, non controllo la seat map e così mi accorgo che il 7A non ha nessun finestrino, ma una bella paratia. Mi viene già l’ansia.

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Il volo è per di più pieno, e le mie compagne di viaggio saranno due matrone kazake con cui, per lo meno, ci si intende a meraviglia nella lingua dei gesti: dopo che una frase in cui afferro solo pa-ruski, e che sortisce un mio niet+sorriso come risposta, inizia la gesticolazione verso il middle seat della prima fila di economy dove stazione la terza comare. Guardo i due potenziali vicini – un ragazzo che poteva essere tanto kazako quanto giapponese, largo il doppio di me, sul corridoio; un signore dai tratti caucasici che sembra appena uscito da qualche carcere turco, è già accasciato sul finestrino.

In questo quadro di variopinta umanità, faccio capire nel medesimo linguaggio gestuale che preferisco spalmarmi contro la paratia piuttosto che spostarmi. Le signore capiscono i miei timori e ci ridono sopra, probabilmente condendo le risate con bestemmie in kazako.

Il pitch è peggiore del 321, o così mi pare; ma non c’è la scatoletta dell’IFE, e questo è invece sicuro.

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Viene distribuita una piccola pochette (no, non quella pochette) che contiene tappi, mascherina e calze. Sulla superficie tutti i paesi in cui atterrano i turchi. Sono tanti.

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Iniziamo un lungo rullaggio, per me completamente alla cieca; durante il rullaggio la tizia seduta al mio fianco cercherà invano di tirare giù lo schienale, premendo tutti i pulsanti che trova. Sarà una nottata, lo so già.
Dopo un’ora dal decollo, e dopo aver guardato un terzo delle puntate di Big Bang Theory disponibili, servono la cena – la migliore tra quelle provate con TK: kebab di agnello, tzatziki, verdure, riso, mousse di cioccolato (ancora troppo dolce) e finalmente la limonata.

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Il dramma è che il vassoio mi rimarrà davanti per un’altra ora e mezza – cioè due ore e mezza dopo il decollo. Intanto, vedo che in business spengono la luce; da noi lasciano invece tutto acceso (tranne una specie di black out di qualche secondo, che mi aveva fatto sperare per il meglio), poi abbassano un po’, poi le spengono quando mancano 40 minuti all’atterraggio e le riaccendono meno di venti minuti prima. Probabilmente un esperimento sulla privazione del sonno richiesto da Erdogan.

Ovviamente non ho chiuso occhio, nonostante tutti i miei tentativi. Devo dire che avere la paratia a fianco non è poi così male, è quasi più comodo che il finestrino. Il recline non è un granché, ovviamente: in linea con tutte le altre compagnie e tutti gli altri sedili che si possono trovare su un narrow-body.

Atterriamo con quaranta minuti di anticipo; lo sbarco è tranquillo e la procedura di immigrazione piuttosto indolore (fino a 30 gg non serve più visto). Al nastro, la valigia sta già girando.
Al baracchino dei taxi ufficiali ne prendiamo uno per la tariffa standard di 3500 tenge (su internet si trova quel prezzo, circa 9€) che ci porta diretti all’hotel in meno di venti minuti. Per metà della nostra tariffa, otteniamo l’early check-in subito (sono le cinque e mezza del mattino!) e mi accascio sul letto praticamente ancora vestito. La mattina verso le 13 mi sveglio e vedo pure la camera – posso constatare che un 4 stelle kazako non è molto differente da un 4 stelle occidentale.

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Fine prima parte, la seconda sarà il volo di ritorno perché non ho nulla di OT da mostrare :(

DaV
 
Bellissima prima parte! Belle anche le indicazioni di come farla alla toilette :D :D

Grazie, aspetto il seguito!!
 
Il satellite della democrazia, di cui anche il mio volo faceva parte. Parte 1

Bellissima questa frase:diavoletto:
 
Bravo DAVE!

Io te lo dicevo, che i red-eye in TK non li sanno fare e dovevi volare Air Astana! Ci mettono troppo, troppo, troppo a fare il servizio, ritirare lu vassoio, offrire lu caffè, e cchellovvuole il duty free signò? Meglio persino Ukraine International. Tra l'altro bel downgauge, una volta IST-ALA era fatto col 332...

Comunque, al C ci sono due bagni. Uno all'inizio, davanti ai banchi transfer (mai visti usati) e uno di fianco al gate da dove partiva CX, a destra della zona fumatori. Entrambi costituzionalmente luridi e fatti a pezzi, ma in SEA sanno quello che fanno.
 
Ottimo inizio!
Confermo anch'io: pessimo sito TK, sia vecchio che nuovo.
Sul servizio hanno molto ma molto da migliorare.
Anche per me qualche mese fa il pasto migliore è stato quello del kebab di agnello.

Attendo l'OT con molta curiosità.
 
Grande DAVE. Ottima narrazione come al solito.

I-DAVE ha detto:
L’imbarco al gate B50 viene chiamato per gruppi, prestampati sulle carte d’imbarco. L’ordine viene fatto rispettare meticolosamente, in particolare da un addetto al gate particolarmente isterico.
Mi fa piacere. In Italia (e non solo) il rispetto dell'ordine d'imbarco e' qualcosa di sconosciuto anche sulle cosiddette legacy carriers.
 
Aeroflot ha orari infinitamente migliori (volo in andata diurno, volo di ritorno nel tardo pomeriggio); ma essendo il Kazakhstan in unione doganale con la Federazione Russa, occorre un transit visa. A onor del vero, l’informazione è riportata in maniera contrastante tra sito dell’ambasciata e consolato russo in Italia, sito di Aeroflot e sito dell’aeroporto di Mosca.

Bel TR, ad ogni modo per esperienza diretta posso confermare che non serve nessun transit visa, per lo meno l’anno scorso non serviva, ho volato Aeroflot Milano-Mosca-Karaganda senza visti

Saluti,
Mauro.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
 
Finalmente torno a leggere un TR dopo tempo immemore, e con te è sempre una certezza. Grazie per l'OT, che già so sarà magnifico! :roll:
 
A me TK non ha mai convinto e ogni volta che leggo un TR che ne parla ne trovo ampia conferma.

Non ho capito, ti sei svaccato sul letto e poi l'hai risistemato per fare la foto?
 
A me TK non ha mai convinto e ogni volta che leggo un TR che ne parla ne trovo ampia conferma.

Quotone! Ha tutte quelle piccole cose che fanno felice il pax (la mascherina, un catering mediamente ok, millemila destinazioni) ma assolutamente non è quella roba megafantascientifica che mi aspettavo. IST come hub poi è tremendo.

Non ho capito, ti sei svaccato sul letto e poi l'hai risistemato per fare la foto?

No, in realtà ho barato per la foto - è del giorno dopo :D se guardi, sulla scrivania c'è il laptop aperto.

Provo a vedere se riesco a finirlo oggi!

DaV
 
Finalmente torno a leggere un TR dopo tempo immemore, e con te è sempre una certezza. Grazie per l'OT, che già so sarà magnifico! :roll:

Foto a go-go!

Bel TR, ad ogni modo per esperienza diretta posso confermare che non serve nessun transit visa, per lo meno l’anno scorso non serviva, ho volato Aeroflot Milano-Mosca-Karaganda senza visti

Saluti,
Mauro.

Mi fido della tua esperienza. Un po' meno dei russi :D

Grazie I-D, piacevole il racconto e davvero belle le foto. Thumbs up and I'll be awaiting the final bit with interest.

G

Grazie! Penso di finirlo oggi. Forse :D

Grande DAVE. Ottima narrazione come al solito.

Mi fa piacere. In Italia (e non solo) il rispetto dell'ordine d'imbarco e' qualcosa di sconosciuto anche sulle cosiddette legacy carriers.

Appena reduce da un'esperienza simile con QR, sempre in partenza da MXP. L'evoluzione della specie! A Doha invece imbarco alla pene di segugio (ma voli mezzi vuoti).

Mettiti comodo.

Tipo dentro una bara?

Ottimo inizio!
Confermo anch'io: pessimo sito TK, sia vecchio che nuovo.
Sul servizio hanno molto ma molto da migliorare.
Anche per me qualche mese fa il pasto migliore è stato quello del kebab di agnello.

Grazie!

Rimango un ammiratore del tuo stile. Interessante il fatto che i pantaloni bicolore sono diventati monocolore nel secondo volo. Ti sei cambiato o e' stato l'effetto del transito a IST? :D

Grazie Silvano! Per i pantaloni mantengo tutto top-secret.

Grande inizio Dave.
Complimenti per i pantaloni bicolore!

Quasi belli quanto quelli di Edo nel TR iraniano :D

Bravo DAVE!

Io te lo dicevo, che i red-eye in TK non li sanno fare e dovevi volare Air Astana! Ci mettono troppo, troppo, troppo a fare il servizio, ritirare lu vassoio, offrire lu caffè, e cchellovvuole il duty free signò? Meglio persino Ukraine International. Tra l'altro bel downgauge, una volta IST-ALA era fatto col 332...

Air Astana non aveva nessuna combinazione utile, volano troppe poche volte la settimana dall'Europa occidentale. Eccheppenzichenonc'hoguardatpo?!

Il satellite della democrazia, di cui anche il mio volo faceva parte. Parte 1

Bellissima questa frase:diavoletto:

:D

Bellissima prima parte! Belle anche le indicazioni di come farla alla toilette :D :D

Grazie, aspetto il seguito!!

Grazie a te! Arriva, forse :D

DaV
 
Si riparte domenica mattina, con, a scelta, un volo alle 7 o alle 11. Decidiamo per quello delle 11, almeno possiamo dormire qualche ora in più. Purtroppo, gli orari non consentono alcun giro per la ex capitale che, da quel poco che abbiamo visto lungo la strada da hotel a ufficio, non è nulla di imperdibile.

Visto che c’era richiesta di OT, vi posto l’unica foto – cena a casa di un collega che ci ha invitato. Moglie e madre hanno cucinato per tutto il pomeriggio roba per almeno dieci persone, solo che eravamo in quattro. Tutto molto buono tra l’altro.

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Chiediamo all’hotel di prenotarci un taxi – la tariffa, non contrattabile, è di 4000 tenge, sanno solo loro perché costi 500 tenge in più dell’andata. Arriva una BMW serie 7 degli anni ’90 nera, coi finestrini oscurati, customizzata internamente per avere quante più patacche possibili (IFE nei poggiatesta, telefono satellitare del 1995 con scanner fax e macchina del caffè, frigobar, impianto hifi che sembra una console NASA). A 2000 giri fa il rumore di una Lamborghini. Toghi ‘sti kazaki.
Arriviamo sani e salvi dopo venticinque minuti, inclusa una scorciatoia nei luoghi più malfamati di Almaty.

ALA è un buco. Dall’esterno sembra un aeroporto enorme, mi chiedo come riempiano effettivamente tutto quello spazio. Appena si entra si passa un sommario controllo più dogana, seguito dall’area check-in, che è composta da due file di banchi contrapposti con in mezzo un sacco di spazio inutilizzato. L’app di Turkish funziona un po’ alla carlona, dandomi solo la carta per il tratta da IST a MXP, mentre all’andata non c’è stato verso di avere quella da MXP a IST. Mi stampano comunque entrambe le carte.

La sicurezza è come in (quasi) tutti altri aeroporti, tutto sotto il rullo e archetto metal detector. Non suono.

Airside siamo sullo stretto andante. Tutta l’area centrale è occupata da seggiole, a destra le porte che portano ai gate, a sinistra un duty free enorme ma mezzo vuoto, di fronte un piccolo negozietto che vende chincaglierie per turisti e cioccolatini.

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Alle porte ci sono un paio di matrone che urlano i voli, qualche soldatino ultrasettantenne col cappello più grande di un ombrello che dovrebbe conferire un’aria marziale alla questione. Il nostro volo viene chiamato prima dell’orario ufficiale.

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Tratta: ALA-IST
Volo: TK 353
Aereo: Boeing 737-9F2ER
MSN: 42011 LN: 5303
Reg: TC-JYM
Primo volo: 19/02/2015
Consegnato: 05/03/2015
Età: 2.7 anni
Posto: 08F
Sched/Actual: 1100-1445 // 1103-1403
Durata volo: 6h 00'

Anche questo volo è pieno a tappo. Rimaniamo fermi nella piazzola del push back per un sacco e poi facciamo un rullaggio lunghissimo fino all’unica pista (date un occhio da google maps all’aeroporto, a me sembra piuttosto curioso).
Qualche ospite tra la variegata fauna di ALA. I nostri colleghi kazaki possono solo volare Air Astana sui voli interni, credo che la dica lunga sulla situazione generale della sicurezza aerea nel paese.

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Bek Air ha davvero una livrea originale!

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SCAT

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Questo fighissimo Tu-134 dovrebbe appartenere a Jet Airlines, e opera voli vip

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Questo è tutto quello che vedo dopo il decollo e fino al mar Caspio. Subito dopo sarà nebbia, foschia e smog:

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Pitch, uguale al 737-800. Eh già, perché questo è un -900:

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Relativamente in fretta portano la colazione/pranzo (non saprei come definirlo). La quiche non era davvero nulla di ché, ma il dolcetto alle mandorle non era male, almeno non era stucchevole come le due mousse precedenti.

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Come negli altri due voli, la cabina è una sauna. Ma che problema hanno in Turkish? I turchi sono freddolosi?

L’ultima punta di Kazakhstan prima di sorvolare il Caspio. Speravo di vedere, almeno dell’alto, il lago d’Aral, ma sono soddisfatto ugualmente.

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La ridente località turistica di montagna di Kuzun:

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Sorvoliamo il monte Shadagh facendo un gomito per evitare di entrare nello spazio aereo russo, dove si trova questa montagna non identificata (è in Daghestan, per chi è pratico di quella regione)

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Altri paesaggi delle montagne al confine tra Azerbaijan e Russia. Davvero spettacolari, la giornata è pure piuttosto limpida.

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Infine il pianoro a cui abbiamo appena girato intorno, il monte Shadagh

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L’aeroporto di Tbilisi con, poco più in basso, la base aerea di Soganlugi (che sembra dismessa, a vedere le foto su Google Maps). Poco fuori dalla foto, a destra, vi è una seconda base aerea, quella di Vaziani (e anch’essa non sembra passarsela benissimo):

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Mentre sorvoliamo le ex repubbliche sovietiche comprese tra Caspio e mar Nero, passa un giro di bevande. Prendo la limonata, l’unica cosa che mi sia veramente piaciuta di Turkish Airlines.

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Istanbul in a nutshell. Topkapi, Santa Sofia, Sultanhamet; e poi il ponte di Galata, il bazaar egiziano, la moschea di Eminonu, il Gran Bazaar, la moschea di Solimano...

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Una fortunata combinazione di luce, rotta e istruzioni dell’ATC hanno generato questo scatto. Se qualcuno in TK vuole la foto in grande formato per uso pubblicitario, mi contatti. Sono sicuro che ci si può mettere d’accordo sul numero di voli gratis :D

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Atterriamo e inizia il solito rullaggio infinito. Topo giordano, particolarmente elegante:

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Non ci sono jetbridge disponibili, andiamo ai remoti. Nuovo controllo di sicurezza con conseguente svuotamento e ricomponimento del bagaglio a mano.

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In attesa del volo per Milano provo per la prima volta in vita mia Starbucks. Diciamo che sarà anche l’ultima volta. Il gate originale nel frattempo viene cambiato da 202 a 205.

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Vicini di gate

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Anche in questo caso viene fatto rispettare l’imbarco per zone.

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Tratta: IST-MXP
Volo: TK 1875
Aereo: Airbus 321-231
MSN: 6869
Reg: TC-JTE
Primo volo: 17/11/2015
Consegnato: 25/11/2015
Età: 2 anni
Posto: 09F
Sched/Actual: 1655-1750 // 1726-1809
Durata volo: 2h 42'

Una volta a bordo inizia il rullaggio più lungo della mia vita – ci sono aerei in coda su tutte le taxiway.

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Il 321 ha decisamente un legroom maggiore dei 737, cosa non trascurabile nel caso di Turkish visto che buona parte del network africano è coperta dai 737.

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Anche l’IFE è migliore, più reattivo e con schermo di maggiore qualità, ma sconta la presenza della scatoletta sotto al sedile.

Il volo non è troppo pieno e ho il sedile a fianco vuoto; se non ché la gentile pulzella fa accomodare l’amica con cui intrattiene una fitta conversazione per quasi un’ora, finché il marito di quest’ultima non viene a “reclamare” la moglie. Sono solidale col marito, perché ‘ste due pettegole avevamo ampiamente rotto il rompibile con le loro voci a duecento decibel e la continua invasione del già mio poco spazio per i piedi.

La cena è a scelta tra pollo e pasta. Prendo la pasta per completare tutte le possibili scelte alimentari di questi quattro voli. Non mi aspettavo Vissani, ma questo pasto è davvero mediocre. Pasta di gomma e il ritorno della mousse superdolce.

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È il giorno del tramonto più social dell’anno, credo che tutti lo abbiano visto. Io ero dal lato sbagliato dell’aereo, ma è stato ugualmente intenso:

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Nulla da segnalare sul resto del volo. Esco in una Malpensa addobbata con aeroplanini di carta, direi un tema appropriato per la presidenza Modiano, in tutti i sensi :D

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MXPExpress e via a casa.

DaV
 
SCAT e Qazaq air sono abbastanza buone e sicure, a dire il vero! Non credo ci siano compagnie kazake in black list... probabile che i tuoi sodali volino Air Astana per le lattine da mezzo litro di birra...

Incredibile notare come in Turkish Airlines non cambino i pasti dalla morte di Atatürk; pasta o köfte pranzo o cena, frittata e panino a colazione signò. Dovevi provare l'ayran come bevanda!