Attraversiamo il lago di Ginevra e la spettacolo delle Alpi ha fine; inizia però il servizio: tovaglia e noccioline sono le prime ad arrivare, queste ultime sono calde; intanto dal galley sale un profumumino che fa venire appetito. Ad occuparsene è il P1, un distinto signore dai capelli grigi, che ogni tanto appare in cabina avvolto in grosso grembiule blu da cucina.
Il panorama ci mostra un bel po’ di campagna francese, poi con l’aiuto dell’IFE si capisce che quella grossa città davanti è Parigi, si preannuncia un discreto spettacolo:
Passiamo poco a sud di Orly: eccolo.
A occhio nudo è impossibile distinguere strade e monumenti, così seguo il percorso della Senna e punto la macchina fotografica verso il centro. Full crop: torre ed Etoile
Sono piuttosto molto soddisfatto della mia nuova compattina, la Fuji F30; il viaggio era un banco di prova e rivedendo quello che è venuto fuori sono molto contento. Con poca luce è fantastica: tutte le foto dei piatti le ho fatte senza flash !!!
Eccoli i piatti; un po’ distratto da panorama e film sull’IFE, arrivano gli antipasti:
Si può avere un assaggio di tutti e tre gli antipasti: nella tazzina c’è una crema di funghi, poi una specie di involtino cinese con salsa agrodolce ed uno spiedino di pollo. Tutti e tre veramente ottimi.
Il vino, l’unico presente a bordo, oltre allo champagne è un bordeaux, forse la carta dei vini è il punto debole più evidente di tutto il servizio..
Lasciamo il continente sopra la Normandia e passiamo a fianco di Jersey, ultimo lembo di terra che vedremo per ore ed ore:
E’ la volta dei primi (tre tra cui scegliere), volendo si possono assaggiare tutti ma non ho dubbi e scelgo “triangoli tartufati al pesto e besciamella con mozzarella e pomodorini”:
Sì, quello che vedete è un Pachino … ci perseguita anche nei TR della concorrenza …
E’ poi il turno del “main course”; avevo scelto gamberi grigliati che vengono serviti sopra un risotto e con delle verdure; un tocco di classe è il mezzo limone avvolto in una reticella:
Le altre scelte erano un piatto freddo con gamberi o una bistecca “taglio New York”, chissà che vuol dire …
Dopo un po’ di tempo, è infine il turno di formaggi e frutta; per i primi ci sono tre tipi differenti che gli AAVV chiamano con i giusti nomi, insieme vengono distribuiti i crackers; entrambi i piatti vengono composti al momento, secondo le richieste del passeggero.
Nel mio caso ho “dirottato” l’uva e crackers verso il piatto della frutta, scelta di coerenza la prima, solo per motivi di spazio la seconda:
Ultimo passaggio: dolce (pasticcini) e caffè, prendo solo i primi e viene anche offerto un bicchiere di porto.
Quando alle bevande gli AAVV non ti lasciano mai “all’asciutto”, ogni volta chiedono se uno vuole ancora, col cibo invece viene fatto un solo giro, ma alla fine si è decisamente sazi.
Viene anche distribuita una bottiglietta d’acqua per la fase di crociera, nel frattempo il purser aveva il giro per l’inflight shop ma stavamo mangiando il secondo e nessuno l’ha degnato di attenzione.
Finito il pranzo, l’IFE diventa il protagonista: c’è questa bella videata che ha senso per mostrare gli alternati e per chi voglia pregare rivolto verso Reykjavick:
Nel pieno della crociera lasciamo dietro di noi solo un corto contrail:

Il panorama ci mostra un bel po’ di campagna francese, poi con l’aiuto dell’IFE si capisce che quella grossa città davanti è Parigi, si preannuncia un discreto spettacolo:

Passiamo poco a sud di Orly: eccolo.

A occhio nudo è impossibile distinguere strade e monumenti, così seguo il percorso della Senna e punto la macchina fotografica verso il centro. Full crop: torre ed Etoile

Sono piuttosto molto soddisfatto della mia nuova compattina, la Fuji F30; il viaggio era un banco di prova e rivedendo quello che è venuto fuori sono molto contento. Con poca luce è fantastica: tutte le foto dei piatti le ho fatte senza flash !!!
Eccoli i piatti; un po’ distratto da panorama e film sull’IFE, arrivano gli antipasti:

Si può avere un assaggio di tutti e tre gli antipasti: nella tazzina c’è una crema di funghi, poi una specie di involtino cinese con salsa agrodolce ed uno spiedino di pollo. Tutti e tre veramente ottimi.
Il vino, l’unico presente a bordo, oltre allo champagne è un bordeaux, forse la carta dei vini è il punto debole più evidente di tutto il servizio..
Lasciamo il continente sopra la Normandia e passiamo a fianco di Jersey, ultimo lembo di terra che vedremo per ore ed ore:


E’ la volta dei primi (tre tra cui scegliere), volendo si possono assaggiare tutti ma non ho dubbi e scelgo “triangoli tartufati al pesto e besciamella con mozzarella e pomodorini”:

Sì, quello che vedete è un Pachino … ci perseguita anche nei TR della concorrenza …
E’ poi il turno del “main course”; avevo scelto gamberi grigliati che vengono serviti sopra un risotto e con delle verdure; un tocco di classe è il mezzo limone avvolto in una reticella:

Le altre scelte erano un piatto freddo con gamberi o una bistecca “taglio New York”, chissà che vuol dire …
Dopo un po’ di tempo, è infine il turno di formaggi e frutta; per i primi ci sono tre tipi differenti che gli AAVV chiamano con i giusti nomi, insieme vengono distribuiti i crackers; entrambi i piatti vengono composti al momento, secondo le richieste del passeggero.
Nel mio caso ho “dirottato” l’uva e crackers verso il piatto della frutta, scelta di coerenza la prima, solo per motivi di spazio la seconda:

Ultimo passaggio: dolce (pasticcini) e caffè, prendo solo i primi e viene anche offerto un bicchiere di porto.
Quando alle bevande gli AAVV non ti lasciano mai “all’asciutto”, ogni volta chiedono se uno vuole ancora, col cibo invece viene fatto un solo giro, ma alla fine si è decisamente sazi.
Viene anche distribuita una bottiglietta d’acqua per la fase di crociera, nel frattempo il purser aveva il giro per l’inflight shop ma stavamo mangiando il secondo e nessuno l’ha degnato di attenzione.
Finito il pranzo, l’IFE diventa il protagonista: c’è questa bella videata che ha senso per mostrare gli alternati e per chi voglia pregare rivolto verso Reykjavick:

Nel pieno della crociera lasciamo dietro di noi solo un corto contrail:
