PARTE SECONDA: AUH-DEL e DEL-JAI
Il risveglio il mattino seguente è tranquillo anche se un po' precoce, ci teniamo la voglia di colazione per l'attesa in aeroporto e dopo il check-out prendiamo un taxi.
Transitando per Abu Dhabi mi rendo conto che i palazzi in zona, sono costruiti sempre uguali, che siano a Sharja, Dubai, Abu Dhabi, etc.
I grattacieli di solito sono più caratteristici.
Una foto al volo
Verso l'aeroporto [VIDEO]http://www.youtube.com/watch?v=FQ6nkajiK-Y
Arriviamo in aeroporto con il giusto anticipo, un po' ci eravamo preoccupati ricordandoci il caos delle strade di Dubai, ma per fortuna qua la situazione è nettamente migliore!
Arrivati in APT immortalo la torre.
Sabato 22 settembre 2007
EY218
AUH-DEL
1030-1515
A 332
Il check-in va via veloce, tanto bagagli non ne abbiamo. L'aeroporto di AUH ha l'aria di essere un attimo sottodimensionato, ma nel complesso è gestito in modo decente.
Paricolare del soffitto, corridoio per arrivare all'edificio dei gates.
Inconfondibile soffitto
Particolare
Per ammazzare il tempo facciamo colazione da Costa, poi mi dedico alla lettura di Gulf News gentilmente offerto in albergo.
Anche se mi scappa ancora qualche foto.
L'imbarco avviene in orario ma non attraverso il Finger.
Il nostro bel 332 è parcheggiato a dei remoti stavolta un po' meno remoti...
Ovviamente il caldo si fa sentire.
Qua stanno controllando qualcosa
Non c'è paragone. Da un lato con i fischietti del 340 classic. Dall'altro con i bestioni del triplo 7!
Questa mi piace particolarmente.
Una volta saliti notiamo che la configurazione è leggermente diversa (sarà 33A, B C o D?).
Nel complesso il 332 è molto simile, ma noto che i comandi dell' IFE sono diversi e, soprattutto, i sedili mostrano segni di usura e di sporco che sul volo da Milano non erano evidenti.
In effetti credo che la scelta dei colori sia abbastanza dirt-friendly.
Cabin Overview.
Non fatevi ingannare dai braccioli. Si tratta della fila in cui i centrali diventano da 4 a 3.
Di fianco a noi c'è uno che farà fatica a sollevarsi.
All'orizzonte un piccolo di Doha
Decollo con solito spettacolo in TV, viaggiamo in direzione Oman.
Colgo qualche paesaggio del posto.
Si fa un po' piu rossastro.
Poi cominciano le montagnole e i Wadis dell'Oman
Finchè non lasciamo la costa
Il servizio è stato analogo al precedente, acqua, menù, kit e cuffie. Incameriamo le calze del Kit a futura memoria per l'ingresso nei templi indiani.
Il cibo, questa volta, è un po' indiano.
Sono attirato dall'esotico. Mangio molto ma non mi garba affatto. Sarà solo il preludio ad almeno una settimana di vegetarianesimo prima dell'accesso ad un po' di pollo.
Ovviamente consegno il logbook, torna compilato ma non sono ancora riuscito a farne la scansione, provvederò in seguito.
In orario, procediamo all'avvicinamento a DEL.
Sfrutto il rullaggio per spottare fauna locale:
Kingfisher
SpiceJet
Air Deccan
Questo non è mica tanto locale. Chissà cosa diavolo ci faceva a DEL!
Sbarchiamo sul piazzale e ci dirigiamo in aerostazione. Al ritiro bagagli, vediamo sfilare ogni singola valigia e poi un addetto EY che con aria solenne, chiosa "this is the last one".
Un brivido corre lungo la schiena di entrambi salvo poi rettificare in altrettanto sollievo quando scopriamo che i nostri zaini sono già ad attenderci in corridoio.
Delhi la visiteremo al ritorno, e, per questo motivo, abbiamo prenotato un volo low cost molto breve per Jaipur che dovrebbe partire alle 19, noi siamo atterrati alle 15, quindi abbiamo tempo.
Una volta sdoganati troviamo in fretta la sala d'attesa (un po' retrò) per il collegamento al terminal domestico.
Dopo una decina di minuti veniamo caricati su un bus abbastanza sgangherato che comincia la sua corsa...
Il bello è che non prende strade esterne, ma si immette sulle strade di servizio intorno alle piste, per poi uscire ed arrivare davanti al terminal domestico!
Bellissimo, da qua si vedono decolli e atterraggi.
Il terminal domestico è l'1B, dedicato alle low cost. Un gran casino. Entriamo e facciamo la scoperta del secolo.
Ai banchi GoAir ci rendono partecipi di un ritardo tipico indiano. Partiremo forse con un'ora di ritardo, forse due. Boh.
Sabato 22 settembre 2007
G8 112
DEL-JAI
Schedulato:1910-2000
Effettivo: 2040-2210
A 320
Ci vengono confermati i posti che avevo scelto online, cioè 2A e 2B.
I banchi GoAir sono del genere Lucy van Pelt nella parte della psicologa. Solo che al posto di "The doctor is IN" c'è appesa la destinazione.
L'attesa sarà lunga e snervante, nel frattempo preleviamo un po' di Rupees, prendiamo qualcosa da bere e ci sorbiamo il delirio mediatico di celebrazione del vincitore di un reality indiano sulla musica trasmesso a palla da un televisore al plasma appeso ad un muro.
Dopo un'oretta e mezza apre il Check-in.
Passati i varchi sicurezza, ecco la bolgia. Siamo anche abbastanza stanchi, addentiamo un panino e cerchiamo un posto dove sederci.
In un paio di ore assistiamo un sacco di scenette divertenti... proteste di passeggeri, semirisse all'imbarco etc.
Il terminal è un posto angusto e sovraffollato.
La giusta occasione per abituarci allo stile indiano.
Quando veniamo chiamati per l'imbarco è buio pesto. L'autista dell'interpista sembra brancolare nel buio e dopo 10 minuti troviamo l'aereo.
Io sono un po' stanco e riesco solo a fare un filmatino.
[VIDEO]Lo metterò più tardi, in ufficio mentre lavoro c'ho provato un sacco di volte ma You tube non va!!!
Il volo tra l'altro ha come destinazione finale BOM ed è pienotto.
Interno del 320
Seat pitch
Durante il volo guardiamo giù, voliamo abbastanza bassi vista la brevità del tragitto.
Benvenuti a Jaipur.
Ritiro bagagli nella norma, l'aeroporto è piccolo, tranquillo e abbastanza esotico.
Qualche sfottò del tassista che considera il fatto che in Taxi da Delhi saremmo arrivati un'oretta prima...
Fine parte seconda!
Il risveglio il mattino seguente è tranquillo anche se un po' precoce, ci teniamo la voglia di colazione per l'attesa in aeroporto e dopo il check-out prendiamo un taxi.
Transitando per Abu Dhabi mi rendo conto che i palazzi in zona, sono costruiti sempre uguali, che siano a Sharja, Dubai, Abu Dhabi, etc.
I grattacieli di solito sono più caratteristici.
Una foto al volo
Verso l'aeroporto [VIDEO]http://www.youtube.com/watch?v=FQ6nkajiK-Y
Arriviamo in aeroporto con il giusto anticipo, un po' ci eravamo preoccupati ricordandoci il caos delle strade di Dubai, ma per fortuna qua la situazione è nettamente migliore!
Arrivati in APT immortalo la torre.
Sabato 22 settembre 2007

EY218
AUH-DEL
1030-1515
A 332
Il check-in va via veloce, tanto bagagli non ne abbiamo. L'aeroporto di AUH ha l'aria di essere un attimo sottodimensionato, ma nel complesso è gestito in modo decente.
Paricolare del soffitto, corridoio per arrivare all'edificio dei gates.
Inconfondibile soffitto
Particolare
Per ammazzare il tempo facciamo colazione da Costa, poi mi dedico alla lettura di Gulf News gentilmente offerto in albergo.
Anche se mi scappa ancora qualche foto.
L'imbarco avviene in orario ma non attraverso il Finger.
Il nostro bel 332 è parcheggiato a dei remoti stavolta un po' meno remoti...
Ovviamente il caldo si fa sentire.
Qua stanno controllando qualcosa
Non c'è paragone. Da un lato con i fischietti del 340 classic. Dall'altro con i bestioni del triplo 7!
Questa mi piace particolarmente.
Una volta saliti notiamo che la configurazione è leggermente diversa (sarà 33A, B C o D?).
Nel complesso il 332 è molto simile, ma noto che i comandi dell' IFE sono diversi e, soprattutto, i sedili mostrano segni di usura e di sporco che sul volo da Milano non erano evidenti.
In effetti credo che la scelta dei colori sia abbastanza dirt-friendly.
Cabin Overview.
Non fatevi ingannare dai braccioli. Si tratta della fila in cui i centrali diventano da 4 a 3.
Di fianco a noi c'è uno che farà fatica a sollevarsi.
All'orizzonte un piccolo di Doha
Decollo con solito spettacolo in TV, viaggiamo in direzione Oman.
Colgo qualche paesaggio del posto.
Si fa un po' piu rossastro.
Poi cominciano le montagnole e i Wadis dell'Oman
Finchè non lasciamo la costa
Il servizio è stato analogo al precedente, acqua, menù, kit e cuffie. Incameriamo le calze del Kit a futura memoria per l'ingresso nei templi indiani.
Il cibo, questa volta, è un po' indiano.
Sono attirato dall'esotico. Mangio molto ma non mi garba affatto. Sarà solo il preludio ad almeno una settimana di vegetarianesimo prima dell'accesso ad un po' di pollo.
Ovviamente consegno il logbook, torna compilato ma non sono ancora riuscito a farne la scansione, provvederò in seguito.
In orario, procediamo all'avvicinamento a DEL.
Sfrutto il rullaggio per spottare fauna locale:
Kingfisher
SpiceJet
Air Deccan
Questo non è mica tanto locale. Chissà cosa diavolo ci faceva a DEL!
Sbarchiamo sul piazzale e ci dirigiamo in aerostazione. Al ritiro bagagli, vediamo sfilare ogni singola valigia e poi un addetto EY che con aria solenne, chiosa "this is the last one".
Un brivido corre lungo la schiena di entrambi salvo poi rettificare in altrettanto sollievo quando scopriamo che i nostri zaini sono già ad attenderci in corridoio.
Delhi la visiteremo al ritorno, e, per questo motivo, abbiamo prenotato un volo low cost molto breve per Jaipur che dovrebbe partire alle 19, noi siamo atterrati alle 15, quindi abbiamo tempo.
Una volta sdoganati troviamo in fretta la sala d'attesa (un po' retrò) per il collegamento al terminal domestico.
Dopo una decina di minuti veniamo caricati su un bus abbastanza sgangherato che comincia la sua corsa...
Il bello è che non prende strade esterne, ma si immette sulle strade di servizio intorno alle piste, per poi uscire ed arrivare davanti al terminal domestico!
Bellissimo, da qua si vedono decolli e atterraggi.
Il terminal domestico è l'1B, dedicato alle low cost. Un gran casino. Entriamo e facciamo la scoperta del secolo.
Ai banchi GoAir ci rendono partecipi di un ritardo tipico indiano. Partiremo forse con un'ora di ritardo, forse due. Boh.
Sabato 22 settembre 2007

G8 112
DEL-JAI
Schedulato:1910-2000
Effettivo: 2040-2210
A 320
Ci vengono confermati i posti che avevo scelto online, cioè 2A e 2B.
I banchi GoAir sono del genere Lucy van Pelt nella parte della psicologa. Solo che al posto di "The doctor is IN" c'è appesa la destinazione.
L'attesa sarà lunga e snervante, nel frattempo preleviamo un po' di Rupees, prendiamo qualcosa da bere e ci sorbiamo il delirio mediatico di celebrazione del vincitore di un reality indiano sulla musica trasmesso a palla da un televisore al plasma appeso ad un muro.
Dopo un'oretta e mezza apre il Check-in.
Passati i varchi sicurezza, ecco la bolgia. Siamo anche abbastanza stanchi, addentiamo un panino e cerchiamo un posto dove sederci.
In un paio di ore assistiamo un sacco di scenette divertenti... proteste di passeggeri, semirisse all'imbarco etc.
Il terminal è un posto angusto e sovraffollato.
La giusta occasione per abituarci allo stile indiano.
Quando veniamo chiamati per l'imbarco è buio pesto. L'autista dell'interpista sembra brancolare nel buio e dopo 10 minuti troviamo l'aereo.
Io sono un po' stanco e riesco solo a fare un filmatino.
[VIDEO]Lo metterò più tardi, in ufficio mentre lavoro c'ho provato un sacco di volte ma You tube non va!!!
Il volo tra l'altro ha come destinazione finale BOM ed è pienotto.
Interno del 320
Seat pitch
Durante il volo guardiamo giù, voliamo abbastanza bassi vista la brevità del tragitto.
Benvenuti a Jaipur.
Ritiro bagagli nella norma, l'aeroporto è piccolo, tranquillo e abbastanza esotico.
Qualche sfottò del tassista che considera il fatto che in Taxi da Delhi saremmo arrivati un'oretta prima...
Fine parte seconda!