[TR] MXP-AGP-MLN-AGP-MXP, U2 e IB + OT


I-DAVE

Moderatore
6 Novembre 2005
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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Il mio finestrino, mi accorgo troppo tardi, è irrimediabilmente rovinato da una specie di sfregiatura interna, purtroppo le foto verranno come verranno, complice anche l'attrezzattura e il fotografo. Sulla P1 ci attendeno Karen e Maria, entrambe inglesi, mentre dietro accolgono i passeggeri Jenny e un aa/vv masculo di cui mi sfugge il nome. Il cabin crew è completamente inglese, e completamente digiuno di italiano: ma non c'è un regolamento (delibera CdA ENAC n° 43/06 del settembre di quest'anno?) che prevede l'utilizzo di almeno un membro di cabina che parli italiano? Attendo lumi, il regolamento stesso è scritto poco chiaramente (http://www.enac-italia.it/Reg-Lingua_Italiana.pdf). Ciò detto, devo dire che si tratta di un equipaggio assolutamente sopra le righe, perfetto nella coordinazione, risoluto nel far rispettare le direttive e al contempo assolutamente gentile e simpatico con i passeggeri. Il tutto, ripeto, non parlando una parola di italiano, e i passeggeri (la maggioranza) non parlando una parola di inglese. Karen è la Purser (o senior cabin crew come recita la targhetta appuntata sulla divisa -oscena-), Maria sembra sia al suo primo volo, mi pare un po' agitata ma al contempo incoraggiata dalla sua P1 e in ogni caso lavora benissimo. Gli altri due stanno per lo più dietro, ma quando passano mi sembrano anch'essi all'altezza. Di fronte ai posti 1ABC si trova lo strapuntino della P1 con sopra la testa l'LCD touch-screen che controlla gli annunci su PA e l'aria condizionata, quando è in standby esce fuori un vistoso salvaschermo arancione con scritto "easyJet". Karen presenta tutti i membri dell'equipaggio, compresi i due piloti, entrambi italiani. La cabina sembra un pelo troppo usurata per essere un aereo di solo un anno e mezzo fa, la scelta de colori però è sobria e piacevole: tessuto grigio con disegni arancioni per i sedili, e bianco per le cappelliere e soffitti. Pitch classico da lcc, più che sufficiente per il mio metro e settanta scarso, un po' stretto per gli spilungoni.

Appena esce la supervisione di rampa, Maria chiude la porta e arma lo scivolo, staccando il talloncino rosso "remove before flight", e la p1 si avvicina e le dice "okay, let's start", con flemma e sorrisone tipicamente british. Mi ricorda molto la supervisor degli esami di lingua del British Council Milano, dove lavoro di tanto in tanto: efficiente ma senza fretta, fredda ma non acida; irradia energia e sicurezza. Partono gli annunci, in inglese a voce (con demo durante il rullaggio), italiano e spagnolo (entrambi registrati). Davanti non esiste galley, viene messo tutto dietro, eccetto alcune piccole borse che sono poste in delle nicchie ricavate di fronte ai posti 1DEF. Allaccio la cintura, spengo il cell e tengo la digitale tra le gambe, purtroppo non posso fare foto durante il rullaggio, sono troppo vicino alla postazione delle due aa/vv e non mi va di farmi riprendere. Push back in tutta fretta e rullaggio seguendo la A, la M (dove sbavo su un 733 TNT con i finestrini, gli altri erano i soliti ospiti del T2: ABF FedEx, 752 BV, 320 GJ, 738 NO) e poi la C (da dove vedo il 330 QA con la special livery gialla, bellissimo) fino al raccordo CA dove entriamo in pista, allineamento con la 35R e rolling take-off senza troppo brio (dai su che il petrolio è sceso!).

La nebbia avvolge ancora la brughiera e il parco del Ticino, attendo ansioso che si spenga quel cavolo di "fasten your seatbelt" per iniziare a scattare, cosa che faccio puntualmente. Non voglio perdermi la nebbiolina!

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Ottimo l'affiatamento del crew non appena inizia il servizio di bordo; prendo un box di Pringles che sembra soffrire della pressurizzazione. Arrivati in quota il Comandante si presenta sulla PA e comunica alcuni dati, facendo la gioia del sottoscritto: stiamo volando a 37.000 piedi, velocità di crociera 800 kmh, routing Malpensa-Cuneo-Costa Azzurra-Barcellona-Valencia-Alicante-Granada-Cordoba e finale diretto per pista 31 su AGP. L'ETA è di 10' sullo schedulato. Prendo appunti sul retro della Lonely Planet come un matto, per fortuna che il posto al mio fianco è vuoto (il volo ha sicuramente il 100% di prenotati con qualche no-show, è uscito dalla vendita solo tre giorni prima del volo, l'ultima volta che ho controllato vendeva a 259€ + tax).

[cont. domani]
 
Il volo prosegue tranquillo fino all'avvicinamento su AGP. Purtroppo un fitto tappeto nuvoloso impedisce di fare foto, però qualche scatto interessante ci scappa:

Cuneo
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l'aeroporto di Marsiglia
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Short final per RWY31
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Frenata in pista, con piccola overview del T2 e delle numerose gru che stanno costruendo l'estensione del nuovo terminal da 20 milioni di passeggeri
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Rulliamo fino allo stand 20 (dotato di finger) e, prima di uscire, mi presento alla capocabina con appeso al collo il badge aziendale chiedendo una visita in cockpit, che mi viene accordata all'istante; entro e saluto il comandante Matteoli e il primo ufficiale, mi complimento per l'ottimo crew e facciamo due chiacchiere sul volo. Prima di congedarmi chiedo il permesso di scattare una foto del cockpit, per non disturbare evito di usare il flash, purtroppo il risultato è abbastanza modesto. Mi prega di salutare il Dov della compagnia per la quale lavoro, suo ex collega in Volare, gli prometto che non mancherò.

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E ora vai di OT :D

Ritirati i bagagli, fuori dall'aerostazione mi accolgono 28 gradi e un'umidità degna di Milano; mi fiondo alla stazione della cercanias, il servizio suburbano, che in un quarto d'ora collega l'aeroporto con il centro città e la stazione principale. Anche qui cantieri ovunque, stanno ricostruendo la stazione ferroviaria, per cui faccio un po' fatica a trovare quella dei bus. Appena riesco ad orientarmi e ad arrivarci scopro con grande disappunto che dovrò attendere fino alle 13 per quello successivo [xx(] sono sveglio dalle 7 del giorno prima e inizio ad essere un po' assonnato...

Alla fine riesco ad ammazzare il tempo e appena arriva il bus mi fiondo al mio posto, per fortuna lato finestrino. Il percorso da Malaga a Siviglia richiede circa due ore e quarantacinque, ed è di una bellezza sconvolgente, o almeno così mi è apparso. È un susseguirsi di colline piuttosto dolci, ora brulle e rossicce ora ricche di querceti e lecci, ora coltivata a ulivi. Ogni tanto passa qualche piccolo villaggio con le casette bianche e la torre campanaria che svetta sugli altri edifici, e per due volte un toro in ferro battuto, alto qualche metro, si staglia lungo il bordo esterno dell'autostrada: ormai è un monumento nazionale, ma rimane il logo di un'azienda spagnola che si pubblicizza in questo modo originale ;)

Arrivo a Siviglia sfatto e stanco, ma appena lascio i bagagli in ostello mi fiondo a zonzo per la città. Girare da solo è un po' strano, non si hanno vincoli, non si hanno orari, però non si hanno nemmeno consigli o non si può commentare quello che si vede. A fare le foto mi sento un po' un pirla, ma alla fine la mania da giapponese si impadronisce di me e scatto senza ritegno né pudore.

Siviglia è una città strana. Il ricchissimo centro è davvero piccolo, lo si può passare da parte a parte in 15 minuti di camminata spedita -a patto di non perdersi per il dedalo di viuzze-, ed è essenzialmente sviluppato attorno alla cattedrale, enorme, sconfinata (all'interno troneggia, con un po' di cattivo gusto, una targa del Guiness dei primati come la chiesa con la superficie calpestabile più estesa) e all'Alcazar. La cattedrale ha una storia travagliata, come tutte le costruzioni religiose dell'Andalusia: prima luogo di culto barbaro, poi moschea, poi chiesa. (Ri)costruita in stile gotico nel '200, sulla pianta della precedente moschea, venne restaurata in stile rinascimantale in alcune parti, mantenendo però la Giralda, costrutito nel 1100 come minareto dalla dinastia almohade e in seguito riconvertito a torre campanaria.

Giralda
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Calle Alemanes, sul lato nord della cattedrale (che non ha un vero portale)
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Una delle torri dell'Alcazar
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Patio de las Banderas, gli alberi di arancio sono in assoluto i più diffusi, e con i frutti appesi che iniziano a maturare danno un colpo d'occhio fantastico
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Mi trascino in giro per le vie de "el Centro", passo davanti all'Archivio delle Indie, guardo i ragazzi mangiare tapas in Plaza Salvador e infine, verso le 10 e mezza, mi fiondo a letto, sono 48 ore che sono sveglio e ho bisogno di dormire.

La mattina dopo mi sveglio con calma verso le 9, doccia, uno sguardo al forum :D e via per le visite. Purtroppo il tempo, che già in serata si era fatto minaccioso, ormai promette di torturarmi per il resto del mio soggiorno spagnolo. Poco male, l'ombrello ce l'ho, Kway pure... parto con l'Alcazar, il giro è libero per cui si può entrare ed uscire per le varie sezioni e per i giardini nella più assoluta libertà, che è un bene e al contempo un male, vista la vastità si rischia di perdercisi!

Il giardino presso la Puerta del Leon
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Il Palacio de Don Pedro
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Nei giardini mi perdo, ma è un'esperienza unica: sono tanti piccoli giardinetti, quadrati o rettangolari, delimitati da muriccioli e siepi, spesso con al centro una fontana. Alcuni, nonostante la stagione ormai avanzata, hanno ancora dei profumi fantastici. Dopo un po' riesco ad accodarmi ad una comitiva francese e guadagnare l'uscita. La cattedrale è a due passi: mi metto in coda (la fila arriva fino al marciapiede) e faccio li biglietto.

Mentre aspetto in coda...
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L'interno è sicuramente maestoso, buio e misterioso come si conviene a queste cattedrali dall'aspetto inquisitorio.

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Dall'interno si accede alla Giralda, 90 metri di mattoni uno sull'altro. Ad ogni "piano" ci sono feritoie che si aprono sui quattro lati e consentono di vedere bene Siviglia dall'alto.

Patio de los Naranjos
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[cont. domani]
 
Citazione:Messaggio inserito da IoGuido

Grande DaV, l'Andalucia è stupenda e Siviglia è una delle mie città preferite!!!

Cosa sono quei due indicatori verdi accanto all'FMGS in questa foto?

Zzzo ne so, mica faccio il pilota :D
Davvero, non ne ho idea, spero che qualcuno di più esperto possa risponderti più adeguatamente!

DaV

PS: sto cercando il thread del tuo compleanno ma non lo trovo :( per cui tanti auguri da qui! :)
 
Citazione:Messaggio inserito da Tiennetti

Mi associo alla domanda di Guido :)

David, DaV è reticente... sa ma non parla :D:D
Devo trovare assolutamente un pilota o una pilotessa che ci solva il dubbio sennò stanotte me la passo in bianco dal dilemma :D

EDIT: Grazie al reticente degli auguri ;)
 
Si Nicola, ci avevo pensato anche io

Guardandolo bene sembra che il disegno dell'aeroplanino si possa giraree (ha una cerniera)
Resta il fatto che non lo avevo mai visto
 
Hola David!
Io avevo visto qualcosa di simile nel video di ITVV "Leisure Boeing 767-300ER", quello da Gatwick a Orlando per capirci: prima della partenza e prima dell'atterraggio la SCCM veniva in cockpit a depositare un talloncino giallo sul pedestal, con scritto "cabin secure".

Ciao,

Nicola
 
Esatto Nicola :)

E' una semplice levetta di plastica che si sposta orizzontalmente, o "a bandiera", come in questo caso.

Verde indica che la cabina è secure for landing, rosso no.
Serve proprio come riferimento visivo per la lettura delle check-list, e viene spostata dal capocabina o dai piloti (a seconda delle procedure di compagnia) quando viene dato il cabin secure alla flight deck, ossia nel momento in cui la cabina è pronta e anche tutto il crew è seduto e cinturato.

PS ho una domanda anch' io ...
Cosa ci dovrebbe essere invece, dietro quei due pannelli tipo cruscotto Fiat Uno base, sopra l'FMGS ?


Complimenti per il TR Dave :)
Aspetto la continuazione anch'io ...
 
Honeywell... corretto ma Verde indica che la cabina e` secure for lading, dall`altra parte Blu e` secure for takeoff. Se durante la parte finale dell`avvicinamento e` ancora blu vuol dire che la cabina non e` ancora pronta per l`atterraggio, viceversa a terra non e` ancora pronta al decollo se e` secure for landing.
Questo sugli aerei Easyjet.
 
[:304][:304]

carino

nessuno, davvero nessuno avrebbe descritto in un modo più gradevole una notte insonne

e ci mancherebbe che non ti avessero dato la letterina "A" per l'imbarco!! [8D][8D][8D]

grazie, attendiamo il seguito