Ho finalmente del tempo per complatare il TR (e ho rimosso il link del video del post precedente visto che e' scaduto e mostra altro), si continua con...
OT Parte 2
Ci eravamo lasciati con il primo splendido tramonto e il risveglio non e' dei migliori: sia perche' bisogna svegliarsi presto per andare a prendere il traghetto per la famosa isola di La Digue, sia perche' il tempo non e' dei migliori.
La vista del porto di Victoria.
Il viaggio inizia bene, il catamarano e' in orario e scorre veloce sulle acque della baia, i problemi iniziano quando si esce dalle acque del Saint Anne National Park, in mare aperto: mare mosso.
Non uno dei mari peggiori che si possono trovare nell'oceano indiano, ma neanche dei migliori e il catamarano e' piccolo.
Dopo 20-30 minuti anche il turista piu' navigato inizia a soffrire.
Fissare l'orizzonte non basta e le isole di Praslin e La Digue non sembrano avvicinarsi mai.
Lo staff, fresco come una rosa, inizia a distribuire i sacchetti a buona parte dei passeggeri, ma noi Italiani "gran navigatori" resistiamo.
Il catamarano fa prima uno scalo a Praslin, isola molto bella che non visiteremo per mancanza di tempo.
Poi arrivare alla meta, l'isola accanto, e' solo una formalita'.
Una volta arrivati e' tempo di riprendersi (spoiler alert, ci vorra' un po' anche per colpa del jet lag) facendo colazione e godendosi la vita cittadina della piccola isola di La Digue.
Pare che la civilta' di un paese si misuri con la facilita' con cui si possono reperire ingredienti della cucina italiana e le Seychelles brillano particolarmente in questo campo
Trattiamo per il trasporto, il tempo non e' dei migliori e neanche quello a disposizione per rimanere su La Digue, la soluzione e' un comodo caddy taxi che ci porta direttamente alla famosa spiaggia di Grand Anse
Il tempo non accenna a migliorare e queste bellissime spiagge sono esposte al vento e hanno forti correnti, quindi fare il bagno e' fortemente sconsigliato.
Il bellissimo granito delle Seychelles Granitiche.
Dopo un po' di riposo, la decisione e' di pranzare con il cibo locale del bar sulla spiaggia (ottimo) e cancellare la visita alle altre 2 spiaggie simili visto che non e' possibile fare il bagno.
Meglio andare subito verso la spiaggia piu' famosa delle Seychelles: Anse Source d'Argent, per arrivarci chiamiamo il tizio del taxi-caddy che ci porta al'Ingresso della Union Estate Farm.
La fattoria e' carina e ha varie piante locali e anche un santuario/allevamento delle famose tartarughe giganti delle seychelles. In realta' non sono locali di queste isole ma di una sola isola delle seychelles appartenente ad un arcipelago a centinaia di chilometri di distanza, e' stato l'uomo ad aver portate nel resto del paese.




La vaniglia e' tipica delle Seychelles.
La bellezza di Anse Source d'Argent, purtroppo con poco sole.



Spiaggia notevolmente affollata di turisti, almeno per gli standards delle Seychelles, non di Riccione a ferragosto. Sara' l'unica che si pottrebbe definire affollata durante tutto il viaggio.
Nel tardo pomeriggio e' tempo di tornare in hotel ma come?
La voglia di farsi un'altro lungo tragitto con il mare mosso non e' molto apprezzata.
Abbiamo gia' il biglietto per Praslin dove faremo scalo anche al ritorno e a Praslin c'e' PRI dove potremmo prendere un volo per SEZ con Air Seychelles servito solitamente da DHC-6 aereo sul quale non ho mai volato.
C'e' un problema pero', pare siano necessari i passaporti e li abbiamo lasciati in hotel, dopo vari tenativi falliti di contattare l'assistenza clienti (e' un giorno di festa) non ci resta che rassegnarci e tornare con il catamarano.
Al ritorno il viaggio sara' un poco migliore, direi di non aver visto nessun vomitare per i primi 30 minuti.
Una volta arrivati non ci resta che tornare in hotel e collassare dopo la giornata estenuante.