Premessa: volevo fare un TR con la "/" nel titolo.

La targhetta col nome dell’aeroporto mi ha fatto sorridere pensando alle velate critiche che alcuni, sul forum, muovono a Linate. Così ho scattato questa foto per riassumerle in una immagine

All’esterno è così.

A metà agosto è affollato di turisti. I soffitti bassi danno più l’idea di una stazione della metropolitana.

L’ignobile statua è presente anche qui, non solo a MXP.

Ecco il mio gate, con le otto sedute ad esso dedicate.

Più in fondo altri gate e negozi alla moda.

Le immagini possono fuorviare: confermo, è metà agosto.


Per mezzo di Cobus giungo al velivolo; sullo sfondo 737 Blue Air.
LIN-REG
A319-111
EI-IMW

Rullaggio sotto la pioggia, è visibile 737 West Atlantic.

Gli ERJ hanno un muso proprio simpatico.

Con mia grande sorpresa si decolla dalla pista 18, mai provato!
https://www.youtube.com/watch?v=H-IijaWw7KQ&list=UUAR0ozMQ7oK71Rd3yv1Nk9g
Se il load-factor non è 100%, poco ci manca.

Gli interni sono in ottime condizioni, gli schermi saranno sempre spenti. Di certo sarà già stato spiegato: a cosa serve il lettore per tessere magnetiche?

I prodotti in vendita sono i più svariati, la consegna avviene con Poste Italiane. Oh! Mirabili sinergie grazie all’acquisizione di quote AZ.

Devo dire che questi accessori mi piacciono.

Dopo una salita a gradoni, immagino per attraversare le nubi in zone meno turbolente, giungiamo sul centro Italia, dove splende il sole. Ecco l’aeroporto di Perugia.

E qui QAQ, codice quanto mai appropriato per l’aeroporto della città pennuta

L’altopiano del Fucino, è piacevole osservare la geografia dal vivo.

Caffè lungo e salatini al rosmarino.

Gli Appennini.

Sulla verticale di Napoli osservo Procida e Ischia.

Capri.

Salendo sull’aereo mi sono irritato nel vedere che un passeggero aveva occupato il mio posto finestrino: la scelta del posto sul lato destro era infatti giustificata dalle foto seguenti: Stromboli fumante e le altre Eolie sullo sfondo. Stupendo.




Eccoci sulle coste siciliane.

La verdeggiante provincia di Messina.

Messina.


E il suo porto. Sono visibili i traghetti ferroviari e la stazione marittima.


Ingrandisco il dettaglio.

Purtroppo l’atterraggio avviene con discesa convenzionale sulla pista 15.
https://www.youtube.com/watch?v=P3ddp2Blng0&list=UUAR0ozMQ7oK71Rd3yv1Nk9g&index=4
In rullaggio dopo il contropista.

Terminal e torre. È visibile l’unico altro jet presente.

Da qui si apprezza la particolare pendenza della pista. Generalmente gli atterraggi avvengono su questa testata dopo una stretta virata a bassa quota con avvicinamento a vista.

L’elegante Falcon di Stato se ne va.


Rieccoci sul Patrio Suolo.



Mi volto a scattare.

Salgo la rampa.

E mi rivolto a scattare, notare il bellissimo sfondo mediterraneo.

Da qui si vedono i piazzali di aviazione generale, con un jet che non avevo notato prima, e un incendio in terra sicula.

Torre.

La vetusta area di riconsegna di bagagli, con l’unico nastro della sala. Il pavimento in mille-bolle ricorda una stazione della metropolitana milanese, in modi diversi sia LIN sia REG hanno questa affinità.

La piccola aerostazione di Reggio di Calabria in due scatti.


E come appare dall’esterno.


Sul sito dell’aeroporto avevo letto che la tariffa fissa del taxi aeroporto-porto era di € 12. Lo faccio presente al tassista che esordisce con un bel preventivo di € 25. Con una frettolosa trattativa, per non perdere il catamarano per Messina, ottengo € 20! <<La valigia la carica Lei…>> conclude il tassista. <<Pure!>> penso io.
Nonostante fosse il tassista più lento del reame, riesco a non perdere il passaggio per Messina. Tariffa esigua (€ 3,5), mezzo confortevole e moderno.


E finalmente Messina; con i suoi traghetti ferroviari visti dal vetro incrostato di sale.

La rotta di andata.

Piccolo OT a parte.
Una foto alla piana di Comiso dalla collina che la domina; al centro l’aeroporto omonimo (per chi è in grado di distinguerlo).

È un aeroporto piuttosto particolare: terminal e infrastrutture di volo sono nuovi di zecca. La circostante base militare è abbandonata, la si attraversa per giungere al terminal.
L’ingresso dalla strada è presidiato da polizia, qui è nascosta dal cespuglio sulla destra. La recinzione, il filo spinato e la casupola per il controllo degli accessi rimandano al passato uso militare del luogo.

Ad esclusione del terminal e della viabilità di accesso, tutto è rimasto come un tempo.
Da sinistra: garitta, case dei militari e chiesa della base.

Case (nonostante alcune vedette sul tetto di uno degli edifici, ho potuto girare indisturbato a piedi per scattare queste foto).

Didascalia superflua.

Segnaletica d’altri tempi.

Autonoleggi circondati da edifici abbandonati.

Spiazzo in balia delle infestanti, campo di calcetto coperto non-più-coperto e le sentinelle di cui sopra (sono visibili all’estremo destro dell’edificio, sul tetto, con relativa garitta e gazebo).

Ulteriore testimonianza dei tempi andati.

Il viale di accesso nella sua interezza. Un grande pregio di questo aeroporto è la presenza di ampi parcheggi liberi a disposizione dei passeggeri. Sulla destra un esempio.

Unico velivolo presente.

Torre.

E la moderna aerostazione.

Partenze del pomeriggio.

Area check-in.

Zona centrale a tutta altezza con scale mobili.

Piante grasse e succulente.

Zona commerciale: bar, edicola-negozietto, parafarmacia di prossima apertura e autonoleggi.

Controcampo per apprezzare l’altezza.

Dalla vetrata è visibile l’edificio dirimpetto: è abitato da piccioni (li ho visti uscire da una finestra) e topi (presumo).

I pochi passeggeri presenti, me compreso, attirati dalle luci blu, salgono sulle scale mobili.

Si giunge all’ultimo piano con vetrata panoramica e uffici a disposizione (vuoti).


Più tardi lo vedrò rullare e decollare.

Una veduta d’insieme del pasto digerito dai piccioni, sullo sfondo i piazzali deserti.


La mirabolante scala, da usare come logo per l’aeroporto.

Effettuato il check-in tramite cellulare, lo ripeto nel modo tradizionale, non essendoci drop-off. Supero i controlli e giungo al gate n°1, il tutto in circa 50m.

Attraverso i vetri azzurrini fotografo l’arrivo del nostro simpatico aereo brasiliano.





CIY-LIN
ERJ 190
EI-RNB – Parco Nazionale del Pollino
Imbarco.

Uno scatto alla torre.

Il terminal alle mie spalle. All’ultimo piano la vetrata-gabinetto-per-volatili.

Dopo il rullaggio sulla indispensabile taxi-way (quando mai si verificherà tanto traffico da renderla necessaria?), bruciante decollo in direzione Sud. Sono riconoscibili i numerosi edifici abbandonati.
https://www.youtube.com/watch?v=Q9LFdb26-lk&index=3&list=UUAR0ozMQ7oK71Rd3yv1Nk9g
Una bella veduta d’insieme.

Il load-factor è circa al 95%. L’aereo è ben tenuto e confortevole. Ho trovato comodo il meccanismo per reclinare il sedile: oltre ad abbassarsi lo schienale, la seduta scivola in avanti; così si invade un po’ meno lo spazio di chi ci sta alle spalle.

Sono presenti due AAVV, molto professionali e cortesi.
The caldo con limone e biscotti, mi aspetta l’autunno a LIN.

Interessante curiosità.

Il volo procede regolarmente sopra il Tirreno. Ecco la famosa Isola del Giglio.

In men che non si dica… l’autunno.
https://www.youtube.com/watch?v=UCDPrg_EFjw&list=UUAR0ozMQ7oK71Rd3yv1Nk9g&index=1
La temperatura è 19°.

Vista sui piazzali del Forlanini.

Nastri riconsegna bagagli.

La rotta di ritorno.

Mi concedo una pausa prima dell’OT.

La targhetta col nome dell’aeroporto mi ha fatto sorridere pensando alle velate critiche che alcuni, sul forum, muovono a Linate. Così ho scattato questa foto per riassumerle in una immagine


All’esterno è così.

A metà agosto è affollato di turisti. I soffitti bassi danno più l’idea di una stazione della metropolitana.

L’ignobile statua è presente anche qui, non solo a MXP.

Ecco il mio gate, con le otto sedute ad esso dedicate.

Più in fondo altri gate e negozi alla moda.

Le immagini possono fuorviare: confermo, è metà agosto.


Per mezzo di Cobus giungo al velivolo; sullo sfondo 737 Blue Air.
LIN-REG
A319-111
EI-IMW

Rullaggio sotto la pioggia, è visibile 737 West Atlantic.

Gli ERJ hanno un muso proprio simpatico.

Con mia grande sorpresa si decolla dalla pista 18, mai provato!
https://www.youtube.com/watch?v=H-IijaWw7KQ&list=UUAR0ozMQ7oK71Rd3yv1Nk9g
Se il load-factor non è 100%, poco ci manca.

Gli interni sono in ottime condizioni, gli schermi saranno sempre spenti. Di certo sarà già stato spiegato: a cosa serve il lettore per tessere magnetiche?

I prodotti in vendita sono i più svariati, la consegna avviene con Poste Italiane. Oh! Mirabili sinergie grazie all’acquisizione di quote AZ.

Devo dire che questi accessori mi piacciono.

Dopo una salita a gradoni, immagino per attraversare le nubi in zone meno turbolente, giungiamo sul centro Italia, dove splende il sole. Ecco l’aeroporto di Perugia.

E qui QAQ, codice quanto mai appropriato per l’aeroporto della città pennuta


L’altopiano del Fucino, è piacevole osservare la geografia dal vivo.

Caffè lungo e salatini al rosmarino.

Gli Appennini.

Sulla verticale di Napoli osservo Procida e Ischia.

Capri.

Salendo sull’aereo mi sono irritato nel vedere che un passeggero aveva occupato il mio posto finestrino: la scelta del posto sul lato destro era infatti giustificata dalle foto seguenti: Stromboli fumante e le altre Eolie sullo sfondo. Stupendo.




Eccoci sulle coste siciliane.

La verdeggiante provincia di Messina.

Messina.


E il suo porto. Sono visibili i traghetti ferroviari e la stazione marittima.


Ingrandisco il dettaglio.

Purtroppo l’atterraggio avviene con discesa convenzionale sulla pista 15.
https://www.youtube.com/watch?v=P3ddp2Blng0&list=UUAR0ozMQ7oK71Rd3yv1Nk9g&index=4
In rullaggio dopo il contropista.

Terminal e torre. È visibile l’unico altro jet presente.

Da qui si apprezza la particolare pendenza della pista. Generalmente gli atterraggi avvengono su questa testata dopo una stretta virata a bassa quota con avvicinamento a vista.

L’elegante Falcon di Stato se ne va.


Rieccoci sul Patrio Suolo.



Mi volto a scattare.

Salgo la rampa.

E mi rivolto a scattare, notare il bellissimo sfondo mediterraneo.

Da qui si vedono i piazzali di aviazione generale, con un jet che non avevo notato prima, e un incendio in terra sicula.

Torre.

La vetusta area di riconsegna di bagagli, con l’unico nastro della sala. Il pavimento in mille-bolle ricorda una stazione della metropolitana milanese, in modi diversi sia LIN sia REG hanno questa affinità.

La piccola aerostazione di Reggio di Calabria in due scatti.


E come appare dall’esterno.


Sul sito dell’aeroporto avevo letto che la tariffa fissa del taxi aeroporto-porto era di € 12. Lo faccio presente al tassista che esordisce con un bel preventivo di € 25. Con una frettolosa trattativa, per non perdere il catamarano per Messina, ottengo € 20! <<La valigia la carica Lei…>> conclude il tassista. <<Pure!>> penso io.

Nonostante fosse il tassista più lento del reame, riesco a non perdere il passaggio per Messina. Tariffa esigua (€ 3,5), mezzo confortevole e moderno.


E finalmente Messina; con i suoi traghetti ferroviari visti dal vetro incrostato di sale.

La rotta di andata.

Piccolo OT a parte.
Una foto alla piana di Comiso dalla collina che la domina; al centro l’aeroporto omonimo (per chi è in grado di distinguerlo).

È un aeroporto piuttosto particolare: terminal e infrastrutture di volo sono nuovi di zecca. La circostante base militare è abbandonata, la si attraversa per giungere al terminal.
L’ingresso dalla strada è presidiato da polizia, qui è nascosta dal cespuglio sulla destra. La recinzione, il filo spinato e la casupola per il controllo degli accessi rimandano al passato uso militare del luogo.

Ad esclusione del terminal e della viabilità di accesso, tutto è rimasto come un tempo.
Da sinistra: garitta, case dei militari e chiesa della base.

Case (nonostante alcune vedette sul tetto di uno degli edifici, ho potuto girare indisturbato a piedi per scattare queste foto).

Didascalia superflua.

Segnaletica d’altri tempi.

Autonoleggi circondati da edifici abbandonati.

Spiazzo in balia delle infestanti, campo di calcetto coperto non-più-coperto e le sentinelle di cui sopra (sono visibili all’estremo destro dell’edificio, sul tetto, con relativa garitta e gazebo).

Ulteriore testimonianza dei tempi andati.

Il viale di accesso nella sua interezza. Un grande pregio di questo aeroporto è la presenza di ampi parcheggi liberi a disposizione dei passeggeri. Sulla destra un esempio.

Unico velivolo presente.

Torre.

E la moderna aerostazione.

Partenze del pomeriggio.

Area check-in.

Zona centrale a tutta altezza con scale mobili.

Piante grasse e succulente.

Zona commerciale: bar, edicola-negozietto, parafarmacia di prossima apertura e autonoleggi.

Controcampo per apprezzare l’altezza.

Dalla vetrata è visibile l’edificio dirimpetto: è abitato da piccioni (li ho visti uscire da una finestra) e topi (presumo).

I pochi passeggeri presenti, me compreso, attirati dalle luci blu, salgono sulle scale mobili.

Si giunge all’ultimo piano con vetrata panoramica e uffici a disposizione (vuoti).


Più tardi lo vedrò rullare e decollare.

Una veduta d’insieme del pasto digerito dai piccioni, sullo sfondo i piazzali deserti.


La mirabolante scala, da usare come logo per l’aeroporto.

Effettuato il check-in tramite cellulare, lo ripeto nel modo tradizionale, non essendoci drop-off. Supero i controlli e giungo al gate n°1, il tutto in circa 50m.

Attraverso i vetri azzurrini fotografo l’arrivo del nostro simpatico aereo brasiliano.





CIY-LIN
ERJ 190
EI-RNB – Parco Nazionale del Pollino
Imbarco.

Uno scatto alla torre.

Il terminal alle mie spalle. All’ultimo piano la vetrata-gabinetto-per-volatili.

Dopo il rullaggio sulla indispensabile taxi-way (quando mai si verificherà tanto traffico da renderla necessaria?), bruciante decollo in direzione Sud. Sono riconoscibili i numerosi edifici abbandonati.
https://www.youtube.com/watch?v=Q9LFdb26-lk&index=3&list=UUAR0ozMQ7oK71Rd3yv1Nk9g
Una bella veduta d’insieme.

Il load-factor è circa al 95%. L’aereo è ben tenuto e confortevole. Ho trovato comodo il meccanismo per reclinare il sedile: oltre ad abbassarsi lo schienale, la seduta scivola in avanti; così si invade un po’ meno lo spazio di chi ci sta alle spalle.

Sono presenti due AAVV, molto professionali e cortesi.
The caldo con limone e biscotti, mi aspetta l’autunno a LIN.

Interessante curiosità.

Il volo procede regolarmente sopra il Tirreno. Ecco la famosa Isola del Giglio.

In men che non si dica… l’autunno.
https://www.youtube.com/watch?v=UCDPrg_EFjw&list=UUAR0ozMQ7oK71Rd3yv1Nk9g&index=1
La temperatura è 19°.

Vista sui piazzali del Forlanini.

Nastri riconsegna bagagli.

La rotta di ritorno.

Mi concedo una pausa prima dell’OT.