Purtroppo i miei TR stanno diventando ripetitivi e banali, ma però il bello è che ve li sorbite lo stesso! 
Per raggiungere Savannah opto per una combinazione jointventuriana atlantica, andata con AF, ritorno con AZ, voli interni obbligatoriamente targati Delta.
Mi scarica a linate sotto una triste pioggia il tassista più scazzato dell’universo.
Il check-in è molto veloce. Per una volta nella vita riescono anche nell’impresa di riuscire a stampare la carta d’imbarco per il terzo volo. Miracolo.
Con poca voglia, sapendo già cosa mi aspetta, mi dirigo nella lounge AZ. Ma lo faccio per voi!
La desolazione regna sovrana.

La colazione è anche peggio di quanto ricordassi. Il pain au chocolat deve aver conosciuto Maria Antonietta da quanto è duro, e il Santal è persino più acido del solito.

Già è parecchio triste di suo, figuriamo con questa pioggia.


Olbiensi in bancarotta perenne si concedono il “lusso” del finger…

Il nostro in tutta la sua magnificenza:

Domenica 22 marzo 2015
LIN-CDG
Flight: AF 1213 – AZ 7296 – DL 8544
Class: C
Seat: 02F
Eqp: Airbus A320-214
Reg: F-GKXN
c/n: 3008
Delivered: 26/01/2007
Scheduled: 950-1120
Block to block: 954-1125
In air: 1006-1116
Siamo 21 per 22 posti in business, pienotto dietro. Parecchia gente che va in sudamerica e a Miami.
Vicino 1:

Vicino 2:


Partiti

Il sitierport e l’idroscalo in tutto il loro splendore, sicuramente “un vanto per Milano!”…

Il pitch al bulkhead è buono. Gli interni sono ancora quelli vecchissimi AF, nonostante l’aereo sia del 2007.

Il rancio invece da un’idea di visualmente molto povero e non molto attraente. In realtà poi, una volta scellophanato il tutto, si rivela decisamente edibile. Niente di indimenticabile intendiamoci, ma si può ingurgitare.

Fuori è tutto una nuvolaglia fino a Paris.

Le Bourget con uno strano aereo in pista, può essere un 787?

Kartodromo

Atterriamo da ovest





Subito un bel triplo

Che fa coppia con un 330

Singapore se ne va

Riesco a beccare anche un malefico finnico…

Posteggiamo di fronte ad un obbrobrio-bus:

Trafila a piedi + bus intercampo che ci porta al 2M
Romanodonti:

Cicciodonti:

Eccoci alla hall M, la più nuova di tutto CDG. C’è di meglio ma c’è anche di molto peggio. Tutto sommato non è un brutto terminal.

Immancabile ed assillante presenza al De Gaulle sono i marcioni: questo va a Toronto.

Di questi ce ne erano 2, uno per Hanoi e uno per Saigon.

Dio mio quanto è sgraziato, sembra un delfino mongolo… (per la cronaca andava a Miami).

La lounge AF di questo hall M è situata al centro della struttura. E’ molto grande ma parecchio impersonale imho.

Sono finiti da mo i tempi dei pasti completi, adesso ci sono qualche stuzzichino e poco altro…

Tempo di imbracarsi. Ecco il nostro GSQU, arrivato all’alba da Abidjan.

Agli amanti delle statistiche ricordo che ci sono 4 voli giornalieri Parigi-Atlanta. Due di Delta (767 + 333) e 2 di AF (772 + 773). D’estate poi il 773 viene upgradato a 744.
Domenica 22 marzo 2015
CDG-ATL
Flight: AF 688 – DL 8606 – AZ 2630
Class: J
Seat: 11A
Eqp: Boeing 777-328ER
Reg: F-GSQU
c/n: 32847/624
Delivered: 19/04/2007
Scheduled: 1355-1840
Block to block: 1408-1852
In air: 1430-1842
L’aereo è quasi pieno, ci sono 3-4 posti liberi in J, non ho visto la F, Y+ e Y sono pienotte.
Purtroppo su Atlanta non ci sono ancora le nuove poltrone di business a spina di pesce.
L’equipaggio è parecchio “solido”, come praticamente sempre su AF.
Il mio vicino è un lercio giovane americano che dormirà russando come un asino tutto il tempo…

Champagne, che come dio comanda va servito in un bicchiere di vetro e non in una cacchio di plastica come fanno in troppi.

Il marcione per Toronto ci precede…

Gli amenity kit sono stati cambiati nella forma ma ben poco nella sostanza:

Questo va ad Atlanta un paio di ore dopo di noi:



Questo viene trainato in area tecnica

Partiti, purtroppo il finestrino è rigato a bestia e l’essere in pieno sull’ala non aiuta con le foto…



Naturalmente spargiamo sin dal decollo scie kimike a bestia!

Ecco cosa ha previsto per noi mamma erfrans oggi:


I vini sono sempre nettamente superiori a quelle ciofeche made in Magliana. Ho preso un Pouilly-Fuissé Jadot più che decente.
Amuse bouche (8) con bis di shampoo:

Il primo vassoio è composto da un’insalatina (6), dal foie gras (7) e dai gamberi (7,5).

Di secondo opto per il vitello, non male (7), anche in questo caso meglio il gusto rispetto alla sensazione visiva:

Fuori è anche qui tutto nuvolo (e pure controsole)

Infine il dessert, sorbetto (8) e tortini vari (7,5)

Allungo la poltrona e riposo un po’.
Al risveglio siamo arrivati qui:

Ed è tutto gelato:

Ancora un po’ di strada da fare. Non so come mai ma a me i voli per Atlanta non passano mai…

La pluripremiata e famosa in tutto il mondo cucina francese cosa ci propone come spuntino pre-arrivo?
Ta-daaaaa! Niente di meglio che questa m-e-r-d-a!

Non dai la pasta! A me la pasta fa già quasi schifo in Italia, figuriamoci in aereo e in Francia…
Quindi ecco i voti: pasta = 0, oppure senza voto perché non l’ho toccata; macedonia = 5, tortino all’albicocca = 6,5
Ma l’alternativa smoked salmon del menù dove è finita? Non l’hanno caricata, Monsieur…
Andiamo bene!
Se Dio vuole ci siamo:

Il Comandante informa che piove e che dovremo fare un lunghissimo sottovento causa moltissimi aerei che ci precedono.
Fuori non si vede niente (e il finestrino ultra rigato rende impossibile qualsiasi foto).


Ecco la 8L inzuppata



Dal cielo viene giù di tutto…

Andiamo a posteggiare al nuovo molo, concourse F, di fianco alla 682 arrivata un paio di ore prima.
All’immigration c’è il delirio, fortunatamente soltanto per i cittadini americani. Tutti che tornano dallo spring break. Io ci metterò 25 minuti.
Trenino direzione concourse B.
Ecco il gate per Savannah:

Con annesso bolide già arrivato da San Antonio.

Domenica 22 marzo 2015
ATL-SAV
Flight: DL 2010 – VS 5227 – AS 5428 – KL 7390 – AF 2740
Class: F
Seat: 01A
Eqp: McDonnell Douglas MD-88
Reg: N980DL
c/n: 1860/53267
Delivered: 26/05/1991
Scheduled: 2105-2210
Block to block: 2113-2232
In air: 2128-2229
In First siamo 16/16 ed è anche full dietro. Nota a margine: non ho praticamente mai visto un volo interno USA vuoto o semi-vuoto in vita mia. Da noi invece…
C’è ovviamente il wifi che non userò data la brevità del volo.

Una chiavica di foto notturna, la coda AF è quella del mio aereo precedente.

Il volo è molto turbolento e a causa di wind shear oltre le policy Delta facciamo mezz’ora di holding su Savannah prima di poter atterrare. Il Comandante ci ha spiegato che potevamo farne altri 45 poi saremmo dovuti tornare ad Atlanta. Per fortuna non è servito.
E’ tutto per ora, appena possibile il viaggio di ritorno, sempre che io non uccida il proprietario di photobucket nel frattempo…

Per raggiungere Savannah opto per una combinazione jointventuriana atlantica, andata con AF, ritorno con AZ, voli interni obbligatoriamente targati Delta.
Mi scarica a linate sotto una triste pioggia il tassista più scazzato dell’universo.
Il check-in è molto veloce. Per una volta nella vita riescono anche nell’impresa di riuscire a stampare la carta d’imbarco per il terzo volo. Miracolo.
Con poca voglia, sapendo già cosa mi aspetta, mi dirigo nella lounge AZ. Ma lo faccio per voi!

La desolazione regna sovrana.

La colazione è anche peggio di quanto ricordassi. Il pain au chocolat deve aver conosciuto Maria Antonietta da quanto è duro, e il Santal è persino più acido del solito.

Già è parecchio triste di suo, figuriamo con questa pioggia.


Olbiensi in bancarotta perenne si concedono il “lusso” del finger…

Il nostro in tutta la sua magnificenza:

Domenica 22 marzo 2015
LIN-CDG
Flight: AF 1213 – AZ 7296 – DL 8544
Class: C
Seat: 02F
Eqp: Airbus A320-214
Reg: F-GKXN
c/n: 3008
Delivered: 26/01/2007
Scheduled: 950-1120
Block to block: 954-1125
In air: 1006-1116
Siamo 21 per 22 posti in business, pienotto dietro. Parecchia gente che va in sudamerica e a Miami.
Vicino 1:

Vicino 2:


Partiti

Il sitierport e l’idroscalo in tutto il loro splendore, sicuramente “un vanto per Milano!”…

Il pitch al bulkhead è buono. Gli interni sono ancora quelli vecchissimi AF, nonostante l’aereo sia del 2007.

Il rancio invece da un’idea di visualmente molto povero e non molto attraente. In realtà poi, una volta scellophanato il tutto, si rivela decisamente edibile. Niente di indimenticabile intendiamoci, ma si può ingurgitare.

Fuori è tutto una nuvolaglia fino a Paris.

Le Bourget con uno strano aereo in pista, può essere un 787?

Kartodromo

Atterriamo da ovest





Subito un bel triplo

Che fa coppia con un 330

Singapore se ne va

Riesco a beccare anche un malefico finnico…


Posteggiamo di fronte ad un obbrobrio-bus:

Trafila a piedi + bus intercampo che ci porta al 2M
Romanodonti:

Cicciodonti:

Eccoci alla hall M, la più nuova di tutto CDG. C’è di meglio ma c’è anche di molto peggio. Tutto sommato non è un brutto terminal.

Immancabile ed assillante presenza al De Gaulle sono i marcioni: questo va a Toronto.

Di questi ce ne erano 2, uno per Hanoi e uno per Saigon.

Dio mio quanto è sgraziato, sembra un delfino mongolo… (per la cronaca andava a Miami).

La lounge AF di questo hall M è situata al centro della struttura. E’ molto grande ma parecchio impersonale imho.

Sono finiti da mo i tempi dei pasti completi, adesso ci sono qualche stuzzichino e poco altro…

Tempo di imbracarsi. Ecco il nostro GSQU, arrivato all’alba da Abidjan.

Agli amanti delle statistiche ricordo che ci sono 4 voli giornalieri Parigi-Atlanta. Due di Delta (767 + 333) e 2 di AF (772 + 773). D’estate poi il 773 viene upgradato a 744.
Domenica 22 marzo 2015
CDG-ATL
Flight: AF 688 – DL 8606 – AZ 2630
Class: J
Seat: 11A
Eqp: Boeing 777-328ER
Reg: F-GSQU
c/n: 32847/624
Delivered: 19/04/2007
Scheduled: 1355-1840
Block to block: 1408-1852
In air: 1430-1842
L’aereo è quasi pieno, ci sono 3-4 posti liberi in J, non ho visto la F, Y+ e Y sono pienotte.
Purtroppo su Atlanta non ci sono ancora le nuove poltrone di business a spina di pesce.
L’equipaggio è parecchio “solido”, come praticamente sempre su AF.
Il mio vicino è un lercio giovane americano che dormirà russando come un asino tutto il tempo…

Champagne, che come dio comanda va servito in un bicchiere di vetro e non in una cacchio di plastica come fanno in troppi.

Il marcione per Toronto ci precede…

Gli amenity kit sono stati cambiati nella forma ma ben poco nella sostanza:

Questo va ad Atlanta un paio di ore dopo di noi:



Questo viene trainato in area tecnica

Partiti, purtroppo il finestrino è rigato a bestia e l’essere in pieno sull’ala non aiuta con le foto…



Naturalmente spargiamo sin dal decollo scie kimike a bestia!

Ecco cosa ha previsto per noi mamma erfrans oggi:


I vini sono sempre nettamente superiori a quelle ciofeche made in Magliana. Ho preso un Pouilly-Fuissé Jadot più che decente.
Amuse bouche (8) con bis di shampoo:

Il primo vassoio è composto da un’insalatina (6), dal foie gras (7) e dai gamberi (7,5).

Di secondo opto per il vitello, non male (7), anche in questo caso meglio il gusto rispetto alla sensazione visiva:

Fuori è anche qui tutto nuvolo (e pure controsole)

Infine il dessert, sorbetto (8) e tortini vari (7,5)

Allungo la poltrona e riposo un po’.
Al risveglio siamo arrivati qui:

Ed è tutto gelato:

Ancora un po’ di strada da fare. Non so come mai ma a me i voli per Atlanta non passano mai…

La pluripremiata e famosa in tutto il mondo cucina francese cosa ci propone come spuntino pre-arrivo?
Ta-daaaaa! Niente di meglio che questa m-e-r-d-a!

Non dai la pasta! A me la pasta fa già quasi schifo in Italia, figuriamoci in aereo e in Francia…
Quindi ecco i voti: pasta = 0, oppure senza voto perché non l’ho toccata; macedonia = 5, tortino all’albicocca = 6,5
Ma l’alternativa smoked salmon del menù dove è finita? Non l’hanno caricata, Monsieur…
Andiamo bene!
Se Dio vuole ci siamo:

Il Comandante informa che piove e che dovremo fare un lunghissimo sottovento causa moltissimi aerei che ci precedono.
Fuori non si vede niente (e il finestrino ultra rigato rende impossibile qualsiasi foto).


Ecco la 8L inzuppata



Dal cielo viene giù di tutto…

Andiamo a posteggiare al nuovo molo, concourse F, di fianco alla 682 arrivata un paio di ore prima.
All’immigration c’è il delirio, fortunatamente soltanto per i cittadini americani. Tutti che tornano dallo spring break. Io ci metterò 25 minuti.
Trenino direzione concourse B.
Ecco il gate per Savannah:

Con annesso bolide già arrivato da San Antonio.

Domenica 22 marzo 2015
ATL-SAV
Flight: DL 2010 – VS 5227 – AS 5428 – KL 7390 – AF 2740
Class: F
Seat: 01A
Eqp: McDonnell Douglas MD-88
Reg: N980DL
c/n: 1860/53267
Delivered: 26/05/1991
Scheduled: 2105-2210
Block to block: 2113-2232
In air: 2128-2229
In First siamo 16/16 ed è anche full dietro. Nota a margine: non ho praticamente mai visto un volo interno USA vuoto o semi-vuoto in vita mia. Da noi invece…
C’è ovviamente il wifi che non userò data la brevità del volo.

Una chiavica di foto notturna, la coda AF è quella del mio aereo precedente.

Il volo è molto turbolento e a causa di wind shear oltre le policy Delta facciamo mezz’ora di holding su Savannah prima di poter atterrare. Il Comandante ci ha spiegato che potevamo farne altri 45 poi saremmo dovuti tornare ad Atlanta. Per fortuna non è servito.
E’ tutto per ora, appena possibile il viaggio di ritorno, sempre che io non uccida il proprietario di photobucket nel frattempo…