[TR] LIN-AMS-HEL-TLL-RIX-CPH-AMS-FCO: Dall’A350 all’ATR72 passando per l’A321LR


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24 Aprile 2010
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Milano
Buongiorno a tutti, dopo tanti anni di militanza in questo forum ho deciso di fare il mio primo Trip Report, spero possa essere di interesse per qualcuno.

Il mio viaggio sarà un piccolo tour nordeuropeo con compagnie e aeroporti noti a molti utenti, tuttavia alcuni aeromobili / configurazioni sanno diversi da quelli che si trovano normalmente sulle rotte intra europee.

In particolare saranno 5 le tratte in economy e 2 quelle in business, ovvero quelle dove a mio avviso aveva senso (maggiori dettagli su questo in seguito).

Il mio primo volo sarà un Milano Linate - Amsterdam operato da ITA Airways. Iniziamo con una food hall che tutti o quasi su questo forum conoscono

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Siamo in pieno luglio e l’aeroporto è discretamente affollato. Faccio una visita alla lounge Leonardo, esteticamente non mi dispiace ma è la lounge con l’offerta di cibo più misera che abbia sperimentato.

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Vista sul piazzale

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ITA Airways AZ112
LIN-AMS
A320 neo
Economy

Veniamo quindi all’imbarco, come nelle migliori tradizioni linatesche con bus.

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Questo primo volo sarà operato da un A320 neo ITA Airways. Non molto da dire se non che gli interni chiari sono gradevoli ma ahimè soffrono lo sporco e l’usura.

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E’ stato uno degli imbarchi più lunghi che io ricordi, tra l’arrivo del primo e quello del secondo Cobus sono passati circa 30 minuti. Partiremo con 45 minuti di ritardo, in buona parte recuperati visto che il ritardo all’arrivo sarà di poco oltre i 10 minuti.

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Una cosa apprezzabile su questi nuovi A320 AZ è la disponibilità di wi-fi e persino di 30 minuti gratis a bassa velocità che permettono ad esempio di mandare messaggi con WhatsApp o Signal.

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Inizia il servizio. La fatidica domanda “biscotti o salatini” non ci sarà, visto che ero in terzultima fila ed è rimasto solo lo snack dolce.

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Vi risparmio la “Loo review”, limitandomi a notare che il rubinetto ha un sensore di rilevamento mani, cosa che ancora non avevo visto su ITA.

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Altro segno di modernità, non c’è più il segnale luminoso di divieto di fumo (sostituito da un adesivo) mentre c’è un più attuale segnale che indica quando non si possono usare i pc.

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Come dicevo arriveremo ad AMS con pochi minuti di ritardo, lo sbarco avverrà tramite jetbridge.

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L’ottima rete di treni in partenza da Schipol mi porterà agevolmente a destinazione per questa prima tappa.

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Il giorno dopo si ritorna a Schipol per il primo volo “non convenzionale” di questo viaggio (almeno per gli standard intraeuropei) che mi porterà a Helsinki a bordo dell’A359 di Finnair

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Iniziamo con i controlli di sicurezza, che già da diversi anni ad AMS impiegano macchine di nuova generazione. Un display indica quale slot utilizzare.

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Come dicevo non occorre separare i computer e i liquidi, tuttavia per qualche motivo le cinture per pantaloni devono essere… separate. In pratica l’addetto non ha voluto che la mettessi nel vassoio (come faccio in qualsiasi aeroporto) ma l’ho dovuta consegnare all’addetto al body scanner prima della scansione.

Superato il controllo mi dirigo verso la Aspire Lounge, una delle tante lounge di AMS. Specifico che ho utilizzato la mia priority pass in quanto il mio biglietto con Finnair non prevedeva l’utilizzo di lounge. La lounge in se non era male, ovviamente un po’ affollata essendo piena estate ma non congestionata.

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AMS è un aeroporto sicuramente non ricercato nell’estetica, ma a me piace per la sua semplicità e funzionalità. Inoltre la struttura del terminal, composta da lunghi moli ricoperti da vetrate, rende l’interno molto luminoso. L’unica parte buia era il mio gate in quanto le tende erano abbassate (saranno sollevate poco dopo):

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Ecco l’aereo che mi porterà a Helsinki

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Finnair AY1302
AMS-HEL
A350-900
Business class

Non sarà richiesto di esibire il documento di identità al gate.

Saliamo a bordo. Uno dei motivi che mi hanno spinto a prenotare questo volo era provare la Business class di Finnair, poltrona di cui si è discusso molto per alcune scelte non convenzionali.

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La poltrona infatti non ha uno schienale reclinabile, la parte inferiore si solleva e insieme a una piccola estensione del poggiapiedi forma un letto più lungo di quello che possa sembrare in queste immagini

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Lo schienale è fisso ma molto ampio, il che permette di scegliere la posizione più congeniale a seconda delle preferenze del passeggero. Non c’è una porta, ma la configurazione e la disposizione delle poltrone garantisce un’ottima privacy.

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Suppongo che il divisorio si possa abbassare se si viaggia in coppia.

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Come su altre business moderne c’è uno scompartimento per le cuffie (che in questo caso non sono state fornite vista la brevità del volo, c’è invece un paio di auricolari) e un vano porta pc accanto alla poltrona, che contiene anche una bottiglietta d’acqua.

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Molto capienti le cappelliere dove ci possono stare tranquillamente due trolley da cabina a passeggero.

Il display non è enorme (ipotizzo sui 18”) ma non si sente la necessità di un formato più grande.

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Ci sono due telecamere disponibili, una sotto l’aereo, l’altra in alto nella parte posteriore.

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Ci muoviamo, come spesso accade ad AMS c’è un po’ di traffico e dobbiamo metterci in coda.

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Con qualche minuto di ritardo decolliamo

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La spaziosa cabina dell’A350

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Su questo volo è disponibile il Wi-Fi, a prezzi non proprio popolari (20 Euro per solo browsing e messaggi)

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Ben presto vengono distribuite le salviette calde, seguirà dopo qualche minuto il pranzo che prevede gnocchi pomodoro e spinaci e pollo leggermente impanato.

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C’è anche un “bun”.

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Rapida occhiata allo spazio fra le due parti della cabina di business

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e al bagno

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Non ho utilizzato l’IFE a parte le mappe e le videocamere, visto che ero interessato principalmente a testare la poltrona.

In avvicinamento a HEL

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Atterriamo con 10 minuti di ritardo.

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L’unico inconveniente di questo volo, che renderà l’esperienza un po’ meno premium, sarà lo sbarco. L’aereo infatti parcheggia a un gate non-Schengen, da dove ripartirà un paio d’ore dopo per Osaka. I passeggeri del nostro volo vengono quindi fatti sbarcare dalla sola porta posteriore (una scala). Chiaramente i passeggeri di business sbarcheranno per ultimi, insieme a qualche passeggero delle file posteriori che si era precipitato verso la parte anteriore della cabina pensando che questo avrebbe velocizzato il suo sbarco e agevolato la successiva connessione.

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L’intera procedura è piuttosto lunga. Il personale a bordo chiede di abbassare gli oscuranti dei finestrini vista l’alta temperatura esterna (effettivamente ci sono 27 gradi e sembrano molti di più).

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Una rapida occhiata al terminal di HEL, a mio avviso ben concepito. Parere personale da non esperto: non sono un amante dei pavimenti in parquet negli spazi pubblici, ma se proprio lo si vuole, meglio chiaro che scuro, perlomeno rende lo spazio più luminoso.

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La mia permanenza a HEL sarà molto breve, l’ATR 72-500 che mi porterà a Tallinn è già qui che ci aspetta

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L’imbarco avviene attraverso un gate automatizzato senza controllo del documento di identità.

Finnair (operato da Norra) AY1023
HEL-TLL
ATR 72-500
Economy

Su questo volo l’economy sarà l’unica classe disponibile. Gli ATR 72, ormai una rarità alle nostre latitudini (con qualche eccezione), sono ancora piuttosto usati da Finnair (tramite la controllata Norra) per voli relativamente brevi da Helsinki. Il nostro in particolare durerà appena 20 minuti e ovviamente non sarà effettuato alcun servizio a bordo.

La cabina

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Con mia sorpresa nelle cappelliere riuscirò a inserire il mio trollley 55x40x23. Avevo preventivamente chiesto all’assistente di volo dove collocarlo temendo che non ci sarebbe entrato.

In breve tempo dal decollo incontriamo la costa meridionale della Finlandia

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E in pochissimi minuti vediamo già la sponda estone.

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Il ritardo in partenza, che era stato di oltre mezz’ora, sarà in buona parte recuperato.

Benvenuti a Tallinn, un piccolo aeroporto ben organizzato, dove non manca l’attenzione ai dettagli. Sono stato diverse volte in questo aeroporto, la prima addirittura atterrandoci con la defunta Estonian Air. Nel tempo è stato modernizzato e ampliato, anche se i volumi di traffico rimangono intorno ai 3 milioni di passeggeri annui o poco più.

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In poco tempo sono all’esterno del terminal, da dove con appena 5.50 Euro un Uber mi porterà nel vicino centro città.

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Pare che sia in corso il prolungamento di una linea tranviaria, che dovrebbe raggiungere l’aeroporto nel 2026. In effetti il tram sembra il mezzo di trasporto più appropriato vista la breve distanza e i volumi di traffico non enormi di questo aeroporto.

FINE PRIMA PARTE
 
Bello! :D Anch'io avevo costruito un itinerario che includesse HEL-AMS con A350 solo per provare la business class di un aereo widebody, visto che chissà mai se potrò farlo per davvero in un viaggio intercontinentale :LOL:
Il mio biglietto però, pur obbligandoti alla poracciata di dover pagare la scelta del posto in business class, includeva l'ingresso alla lounge AY ad HEL.
 
INIZIO SECONDA PARTE

Dopo un paio di giorni nella capitale estone si riparte nuovamente da TLL.

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L’aeroporto è intitolato a Lennart Meri, primo presidente della repubblica estone dopo l’indipendenza dall’Unione sovietica.

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A mia memoria i controlli di sicurezza in questo aeroporto sono sempre stati moto rigorosi. Attualmente ci sono scanner di nuova generazione (non ho fatto foto in quanto vietato) ma viene ancora richiesto di estrarre i liquidi dal bagaglio a mano, mentre non è necessario estrarre i computer ma i power bank sì. Un set di regole che lascia qualche perplessità.

Faccio una visita alla lounge, che trovo gradevole e ben organizzata.

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Non mangerò nulla perché ero reduce dalla colazione in hotel.

C’è anche una terrazza per fumatori

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Il bagno è unisex e fuori c’è una spalliera svedese

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Oltre alla lounge, anche nel resto del terminal sono presenti attrezzature sportive

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E svariate auto in esposizione. È l’aeroporto con la più alta densità di auto in esposizione per metro quadro che io conosca.

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La mia prossima tappa sarà Riga

Air Baltic BT316
TLL-RIX
A220-300
Economy

Ecco l’aereo che mi porterà a destinazione in circa 35 minuti di volo. La distanza ortodromica tra i due aeroporti è di poco meno di 300km. Air Baltic è stata fra le prime compagnie ad avere in flotta l’A220 che oggi utilizza ampiamente sul suo network.

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La tariffa base di Air Baltic prevede un trolley e un oggetto personale con un peso complessivo non superiore a 8kg. Nonostante sia in fase di acquisto, che sui segnali al gate, sia indicato questo limite, non mi hanno pesato il bagaglio (sarebbe stato sicuramente oltre). Anche in questo caso l’imbarco è avvenuto senza controllo del documento di identità.

Personalmente apprezzo la configurazione 2-3 e anche la conformazione di questi sedili che aiuta chi ha problemi a far stare le proprie ginocchia in un sedile standard di economy

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Air Baltic prevede il buy on board, credo che nessuno ne abbia usufruito su questo volo. Atterriamo a Riga con appena 2 minuti di ritardo rispetto allo schedulato.

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L’aeroporto della capitale lettone è più grande di quello di Tallinn ma più anonimo.

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Raggiungo il centro città con un’auto di Bolt in circa 20min con una spesa di 11.20 Euro. Fuori dal terminal è presente un’ampia area di carico per i passeggeri di Bolt.

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Dopo la permanenza nella capitale lettone, si riparte da Riga in direzione di Copenhagen. Anche in questo caso utilizzerò Bolt per raggiungere l’aeroporto dal centro città, con una spesa di circa 12 Euro. Di fronte all’aeroporto sono visibili i cantieri per quella che dovrebbe essere la nuova linea ferroviaria che connetterà le tre repubbliche baltiche (Rail Baltica). Un potenziamento infrastrutturale di cui c’è decisamente bisogno da queste parti.

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Il terminal non è proprio all’ultimo grido e i colori scuri degli interni non aiutano.

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Buona idea quella di posizionare un lavandino per svuotare le bottiglie subito prima dei controlli. Mi sarei aspettato però un erogatore di acqua dopo i controlli, che non mi pare di aver visto.

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I controlli di sicurezza sono effettuati con macchine di vecchia generazione e quindi bisogna tirare fuori liquidi e dispositivi elettronici. Non era consentito fare foto.
L’area duty free, che potrebbe essere quella di qualunque altro aeroporto.

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Gradevole invece la lounge Primeclass, con ampia disponibilità di sedute.

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Una lounge senza troppi fronzoli, ma con un buffet comunque migliore della Leonardo di Linate.

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C’è una discreta scelta di birre più qualche altra bevanda alcolica.

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Vista su una parte del piazzale attualmente vuota.

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I bagni invitano a rispettare 2 metri di distanziamento, non si sa se per il contagio da virus o per la presenza di odori molesti.

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I voli di oggi. Lo status del singolo volo passa da “check-in” a “final call”, a meno che non ci sia un ritardo, quindi decido di avviarmi al gate con un po’ di anticipo.

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Norwegian D82062
RIX-CPH
Boeing 737-800
Economy

Questo volo sarà operato da Norwegian, in particolare dalla controllata Norwegian Air Sweden. È la prima volta che viaggio con questa compagnia e non sono riuscito ad aggiungere la carta di imbarco al wallet del mio telefono. Uno screenshot del codice qr sarà comunque sufficiente.

L’imbarco avviene per gruppi, nel senso che nel giro di 3 minuti chiamano prima il gruppo A, poi il B e poi il C, l’effetto è quello di un assalto alla diligenza.

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Anche in questo caso non mi sarà richiesto di esibire il documento di identità al gate.

L’imbarco avviene tramite bus. L’aereo è un 737-800 di vecchia generazione con le cappelliere standard. In ogni caso, almeno su questo volo, in pochi hanno portato un trolley in cabina.

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L’età dell’aereo è confermata anche dalle luci di lettura alogene tipo quelle che c’erano nelle lampade Ikea degli anni 2000.

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Le sedute però sono recenti. Il mio posto è in prossimità delle uscite di emergenza e l’assistente di volo mi fa il briefing sulle procedure di evacuazione più dettagliato che abbia mai ricevuto. Rispetto alle omologhe file dei 737-800 Ryanair, queste mi sembrano più spaziose.

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Decolliamo con qualche minuto di ritardo. Il volo durerà 1 ora e 2 minuti, che per effetto del fuso orario farà si che atterraggio e decollo quasi coincideranno. L’area intorno all’aeroporto sotto una fitta coltre di nubi.

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Chiaramente non c’è copertura Wi-Fi a bordo.

Su questo volo il servizio di ristorazione buy on board sarà utilizzato da diversi passeggeri, cosa che renderà più impegnativo il mio tragitto verso il bagno.

In avvicinamento a CPH, sorvoliamo la punta meridionale della Svezia

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Si può vedere Malmö e in primo piano il Turning Torso, che con i suoi 190 metri di altezza è stato l’edificio più alto della Scandinavia fino al 2022.

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Il famoso Ponte di Oresund che unisce Danimarca e Svezia.

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Per chi non lo sapesse, il collegamento è composto da un ponte, un’isola artificiale (visibile in questa foto) e un tunnel.

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Atterriamo con 5 minuti di anticipo. Lo sbarco avverrà tramite jet bridge per la porta anteriore e tramite scala per la porta posteriore.

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Qualche immagine degli interni di CPH, nella sua semplicità a me piace.

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Piccola nota personale, CPH è stato anche il primo aeroporto all’estero dove ho messo piede, molti anni fa, dopo esserci atterrato a bordo di un MD-80 Alitalia.

Il treno suburbano mi porterà in poco più di 10 minuti alla stazione centrale di Copenhagen. Il biglietto costa 30 corone, circa 4 Euro. È possibile raggiungere il centro città anche con la linea 2 della metropolitana. Decisamente un aeroporto ben collegato.

FINE SECONDA PARTE
 
Ultima modifica:
INIZIO TERZA PARTE

Si ritorna a CPH, questa volta raggiunto tramite metropolitana. L’ingresso del terminal.

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Prima dell’area controlli, un grande cartello prometteva controlli più veloci e senza bisogno di “liquid bags”. In realtà, pur essendo probabilmente le macchine predisposte per i nuovi standard, i liquidi devono ancora essere estratti dal bagaglio. Sono invece esentati i pc. Forse non è una coincidenza che la procedura fosse la stessa in vigore a Tallinn (dove le macchine sembravano identiche a queste).
Si spera che sia solo una questione di certificazioni e presto la promessa dei cartelli (no more liquid bags) possa essere mantenuta.

Subito dopo i controlli incontro per la prima volta i monitor con i gates. Sensato posizionarli qua, visto che il percorso finora era praticamente obbligato, anche se per il passeggero inesperto non vedere da subito il proprio gate può essere motivo di qualche preoccupazione.

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Arrivo nella zona imbarchi. La tessera Priority Pass dà accesso a due lounge in questo terminal, la Aviator e la Aspire. Da fuori la Aspire mi sembra poco affollata, quindi opto per quella. Mi pentirò ben presto della scelta: più che una lounge, un corridoio. Pochissimo cibo e poche bevande. Non c’è neanche un bagno. Il tempo di mangiare qualche polpettina e bere una Carlsberg e sono fuori. Non ho fatto foto alla lounge per non infierire.

Qualche altra immagine del terminal mentre mi dirigo al mio gate.

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Questa zona dell’aeroporto appare un po’ datata, in compenso le sedute sono molto comode.

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Il CRJ che mi porterà ad Amsterdam è già pronto

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SAS (operated by Cityjet) SK1549
CPH-AMS
CRJ-900
Economy

L’imbarco avviene per gruppi, in modo decisamente più ordinato di quanto avvenuto qualche giorno fa a Riga. La procedura prevede che il passeggero scansioni in autonomia la carta d’imbarco. Non viene controllato alcun documento di identità.

Saliremo a bordo attraverso la scala anteriore. Se non erro, il CRJ-900 non è compatibile con i jet bridge ma chi è più competente di me potrà confermare.

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Per pura fortuna, anche in questo caso avrò il posto in prossimità dell’uscita di emergenza. Anche su questo piccolo aeromobile lo spazio è abbondante.

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L’interno della cabina, neanche in questo caso avrò problemi a posizionare il mio trolley nelle cappelliere, nonostante l’ansia da prestazione dovuta all’assistente di volo che continuava a guidarmi nel posizionamento del trolley.

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Il decollo avviene pressoché in orario e dopo pochi minuti sorvoliamo una delle isole che compongono la Danimarca.

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Il servizio prevede acqua, caffè o the gratis, più altre bevande a pagamento.

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Verrà offerto anche un refill.

Come si può intuire dall’età dell’aeromobile, non è disponibile alcuna connessione Wi-Fi.

In avvicinamento ad AMS, si vede anche il ponte nei pressi di Almere che unisce la città con la provincia del Noord Holland.

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Arriviamo con 15 minuti di anticipo. Prenderò il treno per raggiungere la mia prossima destinazione cioè Utrecht.

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Siamo quindi all’ultima tappa di questo viaggio, con il volo che mi riporterà in Italia.

All’ennesimo passaggio da Amsterdam, ho voluto omaggiare questo aeroporto con l’iconica scritta che campeggia fuori dal terminal.

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I controlli di sicurezza si svolgono esattamente nello stesso modo del volo per Helsinki che ho descritto sopra, tuttavia questa volta per evitare la pantomima della cintura che non va messa nel vassoio ma va consegnata all’addetto prima di fare il body scanner, l’ho messa direttamente nello zaino prima di arrivare alla zona dei controlli.

Una volta airside, vedo le due divise ufficiali olandesi, la maglia della nazionale di calcio e quella della Red Bull. Per loro fortuna, è stato confermato recentemente che Max Verstappen non cambierà scuderia l’anno prossimo e quindi i suoi compatrioti non dovranno correre ad acquistare le nuove maglie.

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Mi dirigo verso la lounge Star Alliance, alla quale da qualche tempo sono ammessi i passeggeri ITA Airways. Delle due scale mobili che portano al piano delle lounge, una è in restauro e l’altra funziona in discesa. Immagino che ci sarà un motivo, ma a mio avviso sarebbe stato preferibile far funzionare in salita l’unica scala attiva.

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La lounge è in stile Lufthansa, pochi fronzoli ma ben organizzata

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La lounge si affaccia sulla terrazza dove è esposto il Fokker KLM, anche se per accedervi bisogna fare un giro che non ho avuto il tempo di fare, sarà per la prossima volta.

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Mi avvio quindi verso il gate, dove si intravede la chicca finale di questo viaggio, il 321 neo Ita Airways.

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Ita Airways AZ107
AMS-FCO
A321 neo (LR)
Business Class

Al gate un’addetta controllerà i documenti dei passeggeri, dopodichè ognuno scansionerà la carta d’imbarco in autonomia ai tornelli. Sembrerebbe quindi che il tema di identificare i passeggeri ci sia solo sui voli da e per l’Italia, visto che negli altri 5 voli Schengen che ho preso in questi giorni non è stato fatto alcun controllo.

L’imbarco avviene tramite jet bridge

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Era tanto che volevo provare questo aereo. Ammetto che dalla sera precedente alla mattina del volo ho controllato più volte flightradar24 per essere sicuro che non ci fosse stato un cambio di aeromobile.

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Al momento del check-in mi è stato assegnata la fila 1, che in un certo senso è un upgrade rispetto alle altre file di business in quanto si dispone di ancora più spazio.

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Lo spazio in effetti è eccellente

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C’è anche un ampio scompartimento con specchio e gancio, presumo destinato ad accogliere le cuffie.

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Prima del decollo viene offerta acqua o succo “ACE”.

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Partiamo con qualche minuto di ritardo ma la coda per il decollo oggi non sarà particolarmente lunga (ho contato solo un aereo prima di noi).

La rotta di oggi (non visibile ovviamente in questa immagine) sarà grossomodo Amsterdam - Düsseldorf - Francoforte - Innsbruck - Bologna - Grosseto - Roma Fiumicino.

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È la prima volta che decollo stando seduto su un sedile angolato rispetto all’asse longitudinale della cabina e devo dire che la differenza si sente.

Le mappe dell’intrattenimento di bordo sono molto dettagliate

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Il servizio inizierà circa mezz’ora dopo il decollo. Viene offerta una piccola pizza, arachidi, frutta e un dolce al lampone. Personalmente ho gradito tutto.

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Uno sguardo alla cabina, le cappelliere sono quelle di nuova generazione (mi è parso di leggere Airspace) e consentono di depositare i trolley su un lato, risultando più capienti di quelle standard.

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Su questo volo è disponibile il Wi-Fi, come nel primo volo di questo TR ho utilizzato i soli 30 minuti di messaggi gratis, che stavolta però hanno funzionato un po’ meno bene. Ottimo servizio comunque per brevi comunicazioni, in particolare considerando che è gratis.

Poco prima dell’atterraggio vengono offerte delle gelatine.

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In generale il personale su questo volo è stato cordiale e disponibile, anche se avrei apprezzato qualche attenzione in più, come ritirare i bicchieri vuoti prima dell’atterraggio.

Il litorale laziale ben noto a chi frequenta FCO

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Atterriamo a Fiumicino con circa 10 minuti di anticipo.

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Lo sbarco purtroppo avverrà ai remoti, ma perlomeno (a differenza della mia esperienza con Finnair) con l’uso di 2 porte e 2 scale.

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Due bus ci porteranno all’interno dell’aerostazione, prevedibilmente affollata.

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Finisce qui il racconto del mio viaggio, grazie a chi ha avuto la pazienza di leggerlo tutto e alla prossima!

P.S. Questo TR contiene esclusivamente opinioni personali del sottoscritto. Non ho rapporti di alcun genere con le compagnie aeree e gli aeroporti descritti e tutti i biglietti sono stati pagati da me personalmente.
 
Hai impiegato 15 anni di permanenza sul forum per rompere il ghiaccio con i TR, ma ne è valsa la pena eccome!!
Trip report davvero di livello superiore, pieno di dettagli e di cose interessanti. Bravo! Spero di rileggerti presto!
Ps se vuoi mettere qualche foto OT magari di Tallin o Riga sei il benvenuto.
 
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Ora non aspettiamo 15 anni per il secondo TR!

Grazie per la condivisione! Due belle chicche sul corto raggio: A350 AY e A321 ITA
 
Bello! :D Anch'io avevo costruito un itinerario che includesse HEL-AMS con A350 solo per provare la business class di un aereo widebody, visto che chissà mai se potrò farlo per davvero in un viaggio intercontinentale :LOL:
Il mio biglietto però, pur obbligandoti alla poracciata di dover pagare la scelta del posto in business class, includeva l'ingresso alla lounge AY ad HEL.
Grazie, la mia era la “Business Light” che non comprendeva nè lounge nè bagaglio imbarcato… confermo la scelta del posto a pagamento, sul mio volo andava dai 49 ai 75 euro!

Hai impiegato 15 anni di permanenza sul forum per rompere il ghiaccio con i TR, ma ne è valsa la pena eccome!!
Trip report davvero di livello superiore, pieno di dettagli e di cose interessanti. Bravo! Spero di rileggerti presto!
Ps se vuoi mettere qualche foto OT magari di Tallin o Riga sei il benvenuto.

Grazie per il tempo dedicato a preparare il TR con tante foto. Interessante leggere le tue 'impressioni di imbarco e controllo di sicurezza' nei vari aeroporti.

Ora non aspettiamo 15 anni per il secondo TR!

Grazie per la condivisione! Due belle chicche sul corto raggio: A350 AY e A321 ITA

Grazie, i vostri apprezzamenti significano molto per me. Buona parte di quello che so sul mondo dell’aviazione l’ho imparato grazie a questo forum!
Proverò a fare un piccolo OT sulle città che ho visitato.
 
Raccolgo volentieri il suggerimento di inserire qualche foto OT.

Per quanto riguarda Tallinn e Riga, entrambe le città hanno una ricca eredità storica, tanto che entrambi i centri storici sono stati inseriti dal 1997 nella lista dei luoghi patrimonio dell’umanità secondo l’Unesco. Senza dilungarmi troppo, la mia raccomandazione è quella di visitare questi centri storici al mattino presto o di sera, quando i tour di crocieristi sono passati e si può godere in silenzio della bellezza di queste città.

Tallinn

L’iconico ingresso nella città vecchia
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La piazza del municipio
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Il parlamento
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La cattedrale ortodossa Alexander Nevsky
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Tra l’altro per chi ne avesse bisogno i fiorai sono aperti anche alle 2 del mattino
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Questa invece è la residenza del presidente della repubblica estone (situata in un bel parco fuori dalla città vecchia). Un cartello dice che ci si può avvicinare, ma se si prova a salire le scale, le guardie devono intervenire.PHOTO-2025-08-05-18-16-16 6.jpg

Riga

La cattedrale
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Il bel museo nazionale di arte
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Dove al piano -1 è possibile ammirare il complesso meccanismo con cui vengono conservati i quadri non in esposizione
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Nel 2025 il film lettone di animazione Straume (conosciuto a livello internazionale come Flow) ha vinto un premio Oscar e un Golden Globe, prima volta nella storia per la Lettonia. Il gatto protagonista del film è diventato immediatamente una mascotte nazionale
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L’imponente biblioteca nazionale lettone
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L’ampiezza della struttura si riflette un po’ in tutto, come ad esempio lo spazio destinato al guardaroba
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Poco distante dalla biblioteca c’è anche un museo ferroviario, che non sono riuscito a visitare, sarà per la prossima.
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Questo invece è il “castello” di Riga, che oggi ospita tra l’altro la residenza del presidente della repubblica
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In entrambe le città è evidente l’eredità dei circa 50 anni di dominio sovietico e la successiva riaffermazione di un’identità nazionale.
Oggi, oltre che dalle piazze e dai monumenti che celebrano l’indipendenza ottenuta nei primi anni 90, questo sentimento è richiamato dalle tante bandiere ucraine esposte per le strade delle due città

Piazza dell’indipendenza a Tallinn
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Ambasciata russa a Tallinn
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Mentre l’ambasciata russa a Riga si trova (se il traduttore ha funzionato correttamente) in “Via dell’indipendenza ucraina”.
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In entrambe le città si possono gustare i tipici dolci della zona, come ad esempio i cinnamon bun. Interessante (e a mio avviso ragionevole) che in questa caffetteria ci fossero alcuni tavoli destinati a chi non vuole lavorare al computer.
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Concludo l’OT con qualche immagine delle altre città che ho visitato in questo viaggio.

Per quanto riguarda Copenhagen, notevole il recupero e la trasformazione della zona che oggi è nota come Nordhavn PHOTO-2025-08-05-18-16-17 8.jpg

Dove oggi è possibile anche fare il bagno (per chi se la sente)
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Mentre con un viaggio in treno di poco più di mezz’ora si può arrivare a Malmoe. Questo è il Turning Torso, progettato da Calatrava, cui ho accennato prima.

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Tornando a Copenhagen, l’iconico edificio della Borsa è in restauro dopo l’incidente che l’ha devastato nel 2024. La fine prevista dei lavori è per il 2029.

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Trovo sorprendente invece che non sia ancora stato fatto nulla per un utilizzo più efficiente di questo spazio nel pieno centro della città (fuori dalla stazione centrale). Era così già ai tempi del mio primo viaggio a Copenhagen che ho menzionato prima.
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Dove invece si è fatto molto in tema di rigenerazione urbana è stato nell’ultima tappa del mio viaggio, cioè a Utrecht, con il recupero di questo parco dove una volta c’era un’arteria stradale.
Come è
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Come era (foto dal web)
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Grazie ancora per l’attenzione!
 
Bellissimo TR, e ottimo off-topic! Riga mi sembra cambiata tantissimo, non ci vado dal 2005, urge visita di controllo :)

Per un secondo ho creduto che avessero messo il pollo leggermente impanato negli gnocchi al pomodoro. Ammetto che ho sudato freddo.
Ben presto vengono distribuite le salviette calde, seguirà dopo qualche minuto il pranzo che prevede gnocchi pomodoro e spinaci e pollo leggermente impanato.

Il prossimo TR entro 15 settimane, invece che anni, ok? :D

DaV
 
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