Buongiorno a tutti, dopo tanti anni di militanza in questo forum ho deciso di fare il mio primo Trip Report, spero possa essere di interesse per qualcuno.
Il mio viaggio sarà un piccolo tour nordeuropeo con compagnie e aeroporti noti a molti utenti, tuttavia alcuni aeromobili / configurazioni sanno diversi da quelli che si trovano normalmente sulle rotte intra europee.
In particolare saranno 5 le tratte in economy e 2 quelle in business, ovvero quelle dove a mio avviso aveva senso (maggiori dettagli su questo in seguito).
Il mio primo volo sarà un Milano Linate - Amsterdam operato da ITA Airways. Iniziamo con una food hall che tutti o quasi su questo forum conoscono

Siamo in pieno luglio e l’aeroporto è discretamente affollato. Faccio una visita alla lounge Leonardo, esteticamente non mi dispiace ma è la lounge con l’offerta di cibo più misera che abbia sperimentato.


Vista sul piazzale

ITA Airways AZ112
LIN-AMS
A320 neo
Economy
Veniamo quindi all’imbarco, come nelle migliori tradizioni linatesche con bus.

Questo primo volo sarà operato da un A320 neo ITA Airways. Non molto da dire se non che gli interni chiari sono gradevoli ma ahimè soffrono lo sporco e l’usura.

E’ stato uno degli imbarchi più lunghi che io ricordi, tra l’arrivo del primo e quello del secondo Cobus sono passati circa 30 minuti. Partiremo con 45 minuti di ritardo, in buona parte recuperati visto che il ritardo all’arrivo sarà di poco oltre i 10 minuti.

Una cosa apprezzabile su questi nuovi A320 AZ è la disponibilità di wi-fi e persino di 30 minuti gratis a bassa velocità che permettono ad esempio di mandare messaggi con WhatsApp o Signal.

Inizia il servizio. La fatidica domanda “biscotti o salatini” non ci sarà, visto che ero in terzultima fila ed è rimasto solo lo snack dolce.

Vi risparmio la “Loo review”, limitandomi a notare che il rubinetto ha un sensore di rilevamento mani, cosa che ancora non avevo visto su ITA.

Altro segno di modernità, non c’è più il segnale luminoso di divieto di fumo (sostituito da un adesivo) mentre c’è un più attuale segnale che indica quando non si possono usare i pc.

Come dicevo arriveremo ad AMS con pochi minuti di ritardo, lo sbarco avverrà tramite jetbridge.

L’ottima rete di treni in partenza da Schipol mi porterà agevolmente a destinazione per questa prima tappa.

Il giorno dopo si ritorna a Schipol per il primo volo “non convenzionale” di questo viaggio (almeno per gli standard intraeuropei) che mi porterà a Helsinki a bordo dell’A359 di Finnair

Iniziamo con i controlli di sicurezza, che già da diversi anni ad AMS impiegano macchine di nuova generazione. Un display indica quale slot utilizzare.

Come dicevo non occorre separare i computer e i liquidi, tuttavia per qualche motivo le cinture per pantaloni devono essere… separate. In pratica l’addetto non ha voluto che la mettessi nel vassoio (come faccio in qualsiasi aeroporto) ma l’ho dovuta consegnare all’addetto al body scanner prima della scansione.
Superato il controllo mi dirigo verso la Aspire Lounge, una delle tante lounge di AMS. Specifico che ho utilizzato la mia priority pass in quanto il mio biglietto con Finnair non prevedeva l’utilizzo di lounge. La lounge in se non era male, ovviamente un po’ affollata essendo piena estate ma non congestionata.

AMS è un aeroporto sicuramente non ricercato nell’estetica, ma a me piace per la sua semplicità e funzionalità. Inoltre la struttura del terminal, composta da lunghi moli ricoperti da vetrate, rende l’interno molto luminoso. L’unica parte buia era il mio gate in quanto le tende erano abbassate (saranno sollevate poco dopo):

Ecco l’aereo che mi porterà a Helsinki

Finnair AY1302
AMS-HEL
A350-900
Business class
Non sarà richiesto di esibire il documento di identità al gate.
Saliamo a bordo. Uno dei motivi che mi hanno spinto a prenotare questo volo era provare la Business class di Finnair, poltrona di cui si è discusso molto per alcune scelte non convenzionali.

La poltrona infatti non ha uno schienale reclinabile, la parte inferiore si solleva e insieme a una piccola estensione del poggiapiedi forma un letto più lungo di quello che possa sembrare in queste immagini

Lo schienale è fisso ma molto ampio, il che permette di scegliere la posizione più congeniale a seconda delle preferenze del passeggero. Non c’è una porta, ma la configurazione e la disposizione delle poltrone garantisce un’ottima privacy.

Suppongo che il divisorio si possa abbassare se si viaggia in coppia.

Come su altre business moderne c’è uno scompartimento per le cuffie (che in questo caso non sono state fornite vista la brevità del volo, c’è invece un paio di auricolari) e un vano porta pc accanto alla poltrona, che contiene anche una bottiglietta d’acqua.


Molto capienti le cappelliere dove ci possono stare tranquillamente due trolley da cabina a passeggero.
Il display non è enorme (ipotizzo sui 18”) ma non si sente la necessità di un formato più grande.

Ci sono due telecamere disponibili, una sotto l’aereo, l’altra in alto nella parte posteriore.

Ci muoviamo, come spesso accade ad AMS c’è un po’ di traffico e dobbiamo metterci in coda.

Con qualche minuto di ritardo decolliamo

La spaziosa cabina dell’A350

Su questo volo è disponibile il Wi-Fi, a prezzi non proprio popolari (20 Euro per solo browsing e messaggi)

Ben presto vengono distribuite le salviette calde, seguirà dopo qualche minuto il pranzo che prevede gnocchi pomodoro e spinaci e pollo leggermente impanato.


C’è anche un “bun”.

Rapida occhiata allo spazio fra le due parti della cabina di business

e al bagno

Non ho utilizzato l’IFE a parte le mappe e le videocamere, visto che ero interessato principalmente a testare la poltrona.
In avvicinamento a HEL


Atterriamo con 10 minuti di ritardo.

L’unico inconveniente di questo volo, che renderà l’esperienza un po’ meno premium, sarà lo sbarco. L’aereo infatti parcheggia a un gate non-Schengen, da dove ripartirà un paio d’ore dopo per Osaka. I passeggeri del nostro volo vengono quindi fatti sbarcare dalla sola porta posteriore (una scala). Chiaramente i passeggeri di business sbarcheranno per ultimi, insieme a qualche passeggero delle file posteriori che si era precipitato verso la parte anteriore della cabina pensando che questo avrebbe velocizzato il suo sbarco e agevolato la successiva connessione.

L’intera procedura è piuttosto lunga. Il personale a bordo chiede di abbassare gli oscuranti dei finestrini vista l’alta temperatura esterna (effettivamente ci sono 27 gradi e sembrano molti di più).


Una rapida occhiata al terminal di HEL, a mio avviso ben concepito. Parere personale da non esperto: non sono un amante dei pavimenti in parquet negli spazi pubblici, ma se proprio lo si vuole, meglio chiaro che scuro, perlomeno rende lo spazio più luminoso.

La mia permanenza a HEL sarà molto breve, l’ATR 72-500 che mi porterà a Tallinn è già qui che ci aspetta

L’imbarco avviene attraverso un gate automatizzato senza controllo del documento di identità.
Finnair (operato da Norra) AY1023
HEL-TLL
ATR 72-500
Economy
Su questo volo l’economy sarà l’unica classe disponibile. Gli ATR 72, ormai una rarità alle nostre latitudini (con qualche eccezione), sono ancora piuttosto usati da Finnair (tramite la controllata Norra) per voli relativamente brevi da Helsinki. Il nostro in particolare durerà appena 20 minuti e ovviamente non sarà effettuato alcun servizio a bordo.
La cabina

Con mia sorpresa nelle cappelliere riuscirò a inserire il mio trollley 55x40x23. Avevo preventivamente chiesto all’assistente di volo dove collocarlo temendo che non ci sarebbe entrato.
In breve tempo dal decollo incontriamo la costa meridionale della Finlandia

E in pochissimi minuti vediamo già la sponda estone.

Il ritardo in partenza, che era stato di oltre mezz’ora, sarà in buona parte recuperato.
Benvenuti a Tallinn, un piccolo aeroporto ben organizzato, dove non manca l’attenzione ai dettagli. Sono stato diverse volte in questo aeroporto, la prima addirittura atterrandoci con la defunta Estonian Air. Nel tempo è stato modernizzato e ampliato, anche se i volumi di traffico rimangono intorno ai 3 milioni di passeggeri annui o poco più.


In poco tempo sono all’esterno del terminal, da dove con appena 5.50 Euro un Uber mi porterà nel vicino centro città.

Pare che sia in corso il prolungamento di una linea tranviaria, che dovrebbe raggiungere l’aeroporto nel 2026. In effetti il tram sembra il mezzo di trasporto più appropriato vista la breve distanza e i volumi di traffico non enormi di questo aeroporto.
FINE PRIMA PARTE
Il mio viaggio sarà un piccolo tour nordeuropeo con compagnie e aeroporti noti a molti utenti, tuttavia alcuni aeromobili / configurazioni sanno diversi da quelli che si trovano normalmente sulle rotte intra europee.
In particolare saranno 5 le tratte in economy e 2 quelle in business, ovvero quelle dove a mio avviso aveva senso (maggiori dettagli su questo in seguito).
Il mio primo volo sarà un Milano Linate - Amsterdam operato da ITA Airways. Iniziamo con una food hall che tutti o quasi su questo forum conoscono

Siamo in pieno luglio e l’aeroporto è discretamente affollato. Faccio una visita alla lounge Leonardo, esteticamente non mi dispiace ma è la lounge con l’offerta di cibo più misera che abbia sperimentato.


Vista sul piazzale

ITA Airways AZ112
LIN-AMS
A320 neo
Economy
Veniamo quindi all’imbarco, come nelle migliori tradizioni linatesche con bus.

Questo primo volo sarà operato da un A320 neo ITA Airways. Non molto da dire se non che gli interni chiari sono gradevoli ma ahimè soffrono lo sporco e l’usura.

E’ stato uno degli imbarchi più lunghi che io ricordi, tra l’arrivo del primo e quello del secondo Cobus sono passati circa 30 minuti. Partiremo con 45 minuti di ritardo, in buona parte recuperati visto che il ritardo all’arrivo sarà di poco oltre i 10 minuti.

Una cosa apprezzabile su questi nuovi A320 AZ è la disponibilità di wi-fi e persino di 30 minuti gratis a bassa velocità che permettono ad esempio di mandare messaggi con WhatsApp o Signal.

Inizia il servizio. La fatidica domanda “biscotti o salatini” non ci sarà, visto che ero in terzultima fila ed è rimasto solo lo snack dolce.

Vi risparmio la “Loo review”, limitandomi a notare che il rubinetto ha un sensore di rilevamento mani, cosa che ancora non avevo visto su ITA.

Altro segno di modernità, non c’è più il segnale luminoso di divieto di fumo (sostituito da un adesivo) mentre c’è un più attuale segnale che indica quando non si possono usare i pc.

Come dicevo arriveremo ad AMS con pochi minuti di ritardo, lo sbarco avverrà tramite jetbridge.

L’ottima rete di treni in partenza da Schipol mi porterà agevolmente a destinazione per questa prima tappa.

Il giorno dopo si ritorna a Schipol per il primo volo “non convenzionale” di questo viaggio (almeno per gli standard intraeuropei) che mi porterà a Helsinki a bordo dell’A359 di Finnair

Iniziamo con i controlli di sicurezza, che già da diversi anni ad AMS impiegano macchine di nuova generazione. Un display indica quale slot utilizzare.

Come dicevo non occorre separare i computer e i liquidi, tuttavia per qualche motivo le cinture per pantaloni devono essere… separate. In pratica l’addetto non ha voluto che la mettessi nel vassoio (come faccio in qualsiasi aeroporto) ma l’ho dovuta consegnare all’addetto al body scanner prima della scansione.
Superato il controllo mi dirigo verso la Aspire Lounge, una delle tante lounge di AMS. Specifico che ho utilizzato la mia priority pass in quanto il mio biglietto con Finnair non prevedeva l’utilizzo di lounge. La lounge in se non era male, ovviamente un po’ affollata essendo piena estate ma non congestionata.

AMS è un aeroporto sicuramente non ricercato nell’estetica, ma a me piace per la sua semplicità e funzionalità. Inoltre la struttura del terminal, composta da lunghi moli ricoperti da vetrate, rende l’interno molto luminoso. L’unica parte buia era il mio gate in quanto le tende erano abbassate (saranno sollevate poco dopo):

Ecco l’aereo che mi porterà a Helsinki

Finnair AY1302
AMS-HEL
A350-900
Business class
Non sarà richiesto di esibire il documento di identità al gate.
Saliamo a bordo. Uno dei motivi che mi hanno spinto a prenotare questo volo era provare la Business class di Finnair, poltrona di cui si è discusso molto per alcune scelte non convenzionali.

La poltrona infatti non ha uno schienale reclinabile, la parte inferiore si solleva e insieme a una piccola estensione del poggiapiedi forma un letto più lungo di quello che possa sembrare in queste immagini

Lo schienale è fisso ma molto ampio, il che permette di scegliere la posizione più congeniale a seconda delle preferenze del passeggero. Non c’è una porta, ma la configurazione e la disposizione delle poltrone garantisce un’ottima privacy.

Suppongo che il divisorio si possa abbassare se si viaggia in coppia.

Come su altre business moderne c’è uno scompartimento per le cuffie (che in questo caso non sono state fornite vista la brevità del volo, c’è invece un paio di auricolari) e un vano porta pc accanto alla poltrona, che contiene anche una bottiglietta d’acqua.


Molto capienti le cappelliere dove ci possono stare tranquillamente due trolley da cabina a passeggero.
Il display non è enorme (ipotizzo sui 18”) ma non si sente la necessità di un formato più grande.

Ci sono due telecamere disponibili, una sotto l’aereo, l’altra in alto nella parte posteriore.

Ci muoviamo, come spesso accade ad AMS c’è un po’ di traffico e dobbiamo metterci in coda.

Con qualche minuto di ritardo decolliamo

La spaziosa cabina dell’A350

Su questo volo è disponibile il Wi-Fi, a prezzi non proprio popolari (20 Euro per solo browsing e messaggi)

Ben presto vengono distribuite le salviette calde, seguirà dopo qualche minuto il pranzo che prevede gnocchi pomodoro e spinaci e pollo leggermente impanato.


C’è anche un “bun”.

Rapida occhiata allo spazio fra le due parti della cabina di business

e al bagno

Non ho utilizzato l’IFE a parte le mappe e le videocamere, visto che ero interessato principalmente a testare la poltrona.
In avvicinamento a HEL


Atterriamo con 10 minuti di ritardo.

L’unico inconveniente di questo volo, che renderà l’esperienza un po’ meno premium, sarà lo sbarco. L’aereo infatti parcheggia a un gate non-Schengen, da dove ripartirà un paio d’ore dopo per Osaka. I passeggeri del nostro volo vengono quindi fatti sbarcare dalla sola porta posteriore (una scala). Chiaramente i passeggeri di business sbarcheranno per ultimi, insieme a qualche passeggero delle file posteriori che si era precipitato verso la parte anteriore della cabina pensando che questo avrebbe velocizzato il suo sbarco e agevolato la successiva connessione.

L’intera procedura è piuttosto lunga. Il personale a bordo chiede di abbassare gli oscuranti dei finestrini vista l’alta temperatura esterna (effettivamente ci sono 27 gradi e sembrano molti di più).


Una rapida occhiata al terminal di HEL, a mio avviso ben concepito. Parere personale da non esperto: non sono un amante dei pavimenti in parquet negli spazi pubblici, ma se proprio lo si vuole, meglio chiaro che scuro, perlomeno rende lo spazio più luminoso.

La mia permanenza a HEL sarà molto breve, l’ATR 72-500 che mi porterà a Tallinn è già qui che ci aspetta

L’imbarco avviene attraverso un gate automatizzato senza controllo del documento di identità.
Finnair (operato da Norra) AY1023
HEL-TLL
ATR 72-500
Economy
Su questo volo l’economy sarà l’unica classe disponibile. Gli ATR 72, ormai una rarità alle nostre latitudini (con qualche eccezione), sono ancora piuttosto usati da Finnair (tramite la controllata Norra) per voli relativamente brevi da Helsinki. Il nostro in particolare durerà appena 20 minuti e ovviamente non sarà effettuato alcun servizio a bordo.
La cabina

Con mia sorpresa nelle cappelliere riuscirò a inserire il mio trollley 55x40x23. Avevo preventivamente chiesto all’assistente di volo dove collocarlo temendo che non ci sarebbe entrato.
In breve tempo dal decollo incontriamo la costa meridionale della Finlandia

E in pochissimi minuti vediamo già la sponda estone.

Il ritardo in partenza, che era stato di oltre mezz’ora, sarà in buona parte recuperato.
Benvenuti a Tallinn, un piccolo aeroporto ben organizzato, dove non manca l’attenzione ai dettagli. Sono stato diverse volte in questo aeroporto, la prima addirittura atterrandoci con la defunta Estonian Air. Nel tempo è stato modernizzato e ampliato, anche se i volumi di traffico rimangono intorno ai 3 milioni di passeggeri annui o poco più.


In poco tempo sono all’esterno del terminal, da dove con appena 5.50 Euro un Uber mi porterà nel vicino centro città.

Pare che sia in corso il prolungamento di una linea tranviaria, che dovrebbe raggiungere l’aeroporto nel 2026. In effetti il tram sembra il mezzo di trasporto più appropriato vista la breve distanza e i volumi di traffico non enormi di questo aeroporto.
FINE PRIMA PARTE