Con a disposizione una settimana di ferie non si può certo organizzare una vacanza all’altro capo del mondo , perciò facendo quattro calcoli sulle dimensioni dell’isola e considerando che maggio era un mese accettabile abbiamo deciso di andare in Islanda,un posto che desideravo visitare da molto tempo…Dico “abbiamo” perché come al solito con me c’era Dario (Fatamorgana sul forum).Le opzioni per arrivarci erano piu’ di una , ma alla fine tra le varie combinazioni la più economica era andare ad ARN con U2 e da li’ raggiungere KEF con FI.
Visto che le la coincidenza era incompatibile come orari ne approfittiamo per fare un giorno a Stoccolma, anche con la speranza di fare un po’ di spotting aeronautico visto che l’ Islanda da questo punto di vista so già offrire poco/niente.A dire il vero Dario parte il giorno prima visto che ha meno problemi di me a prendere le ferie ed io lo raggiungo a Stoccolma l’08 Maggio.Arrivo alle 14.30 circa e con me arrivano le nuvole , cosi’ di spotting non se ne parla , inoltre le piste erano utilizzate in modo da non poter fotografare quasi nulla…che fortuna.
A fianco dell’aereoporto di ARN e’ presente un 747 (ex. Transjet) adibito a ostello.Avevamo una mezza idea di dormire li’ ma sul sito e’ specificato che non solo ti puo’capitare di dormire nella stessa stanza con estranei (visto che e’ un ostello) ma pure nello stesso letto!!…percio’ optiamo per un piu’ comune hotel nei pressi dell’aeroporto.Facciamo comunque una visita esterna al suddetto 747:l’aereo e’ senza motori e sono visibili i tubi degli scarichi dei bagni che fuoriescono dalla fusoliera ma l’aereo e’ sostanzialmente integro.
Mi sarebbe piaciuto mostrare qualche foto sia di questo originale ostello che di Stoccolma di notte ma la macchina fotografica ad un certo punto decide di sua iniziativa di formattare la scheda di memoria percio’ le uniche foto di che posso postare sono queste fatte al terminal….si comincia bene.
Cambio scheda e ci imbarchiamo sul 757 Icelandair:il volo e’ di circa 3 ore ma se vuoi mangiare paghi come su U2 e leggendo il menu’ si scopre che si paga il pasto anche se vuoi andare da KEF a JFK.
Qualche foto del decollo:
Tutta la costa sud dell’Islanda e’ sgombra da nubi ed anche all’arrivo a Keflavik il tempo e’ bello.Il traffico all’aeroporto e’ quasi esclusivamente Icelandair, a parte i voli Iceland Express operati con questi 737 diproprieta’ Astraeus che hanno mantenuto pure la matricola inglese.
C'e' qualche riflesso ma pazienza:
Il terminal e’ abbastanza moderno.
Presa la macchina a noleggio (una Micra) passiamo il pomeriggio visitando i dintorni di Keflavik:
Rejkyavik si trova a poco piu’ di mezzora di macchina e notiamo subito che la citta’ e molto piu’ grande di quel che pensavamo.
Per la cena scegliamo questo posto molto alla buona consigliato dalla guida:come si puo’ notare e’ poco piu’ di un buco nei presse del porto.Bisogna sedersi sui bidoni e pulirsi il tavolo ma e' caratteristico:
Il menu’ e costituito esclusivamente da spiedini di pesce di diverso tipo che scegli da un frigorifero e vengono cotti al momento.Ci sono anche quelli di balena ,ma vista la difficoltà che aveva il tizio di fianco a noi nel masticarli decidiamo di lasciarli nel frigo e scegliamo qualcosa di piu’ comune...veramente ottimi:
All'uscita sono circaa le 10 di sera ma non si direbbe:
L’indomani il tempo e’ pessimo (pioggia , vento e 5 gradi) e decidiamo di visitare il parco “Pingevallir” che si trova a un’oretta da Rejkyavik :si tratta una serie di fenditure nel terreno che creano un paesaggio particolare.
I cavalli in Islanda sono un po’ diversi da i nostri e sono quasi dovunque:
A mezzogiorno ci fermiamo a mangiare questa insalata di trota affumicata,non tanto per l’insalata ma per il fatto che la guida afferma che in questo posto si mangia la “miglior mousse di cioccolato del mondo”:
la mousse era buona ma dire che sia la migliore del mondo mi sembra azzardato…
Mentre alla sera torniamo a Rejkyavik e ceniamo in un ristorante nei pressi del lago Tjornin che si trova vicino al centro dove servono alcune specialita’ islandesi come il pesce gatto:
o questi medaglioni di un pesce indefinito omaggio della casa:
e questa cheescake a base di yogurt:
Il giorno successivo il tempo e’ ancora brutto, cosi’ giriamo la citta sotto la pioggia..
e ci rifugiamo in una libreria con caffe annesso:
Finalmente il terzo giorno vediamo di nuovo il sole e partiamo verso est . Lungo il cammino si possono ammirate paesaggi caratteristici:
Una delle attrazioni principali dll’Islanda e’ sicuramente Geysir ,una localita’ che da il nome ai geyser :questo posto e’ tutto un ribollire pozze di acqua calda e i sono presenti appunto due geyser:uno quasi completamente inattivo a causa dei sassi che vi hanno gettato dentro negli anni ed un altro invece molto regolare che “erutta” ogni sei minuti a volte con getti modesti altre con spruzzi spettacolari di decine di metri:
Poco piu’ a nord di Geysir si trova La “Gulfoss”,un’altra famosa attrazione islandese :Si tratta di una cascata molto grande e spettacolare con un doppio salto:
Spostandosi piu’ a est si incontrano altri paesaggi tipici dominati da fattorie e formazioni rocciose particolari.
Quello che si vede sullo sfondo non sono nubi ne' fumo ma e' l'acqua delle cascate che viene rimandata verso l'alto dal vento:
Alla sera ci fermiamo a dormirein un’hotel che si trova in un paesino dal nome impronunciabile:Kirjubajaklastur…o qualcosa del genere.
La cosa che piu’ mi interessava vedere era la cascata Svartifoss che si trova nel parco Skaftafell ed e’ anche la meta del giorno successivo
Raggiunto il parco bisogna affrontare un sentiero di montagna abbastanza semplice ed in circa 45 minuti si raggiunge la cascata:fortunatamente ad inizio maggio i turisti non sono moltissimi e si puo’ fare qualche foto decente:
e si puo’ curiosamente pure fare un po’ di spotting aeronautico di soggetti non ancora diffusissimi,resi brillanti dall’enorme ghiacciaio che si trova sotto di essi.
Ci spingiamo ancora piu’ a est fino a dove i blocchi che si staccano dal ghiacciaio vengono trasportati dall’acqua verso il mare.Il paesaggio mi ricorda molto quello del parco “torres del Paine” in Cile.
Sarebbe stato bello fare tutto il giro dell’isola ma con soli 7 giorni a disposizione non si puo’ andare oltre percio’torniamo verso Rejkyavik.:
Questa e' una colata lavica ricoperta di muschio:
Questa e' la spiaggia del piccolo villaggio di Vik:
Finalmente riesco a fare qualche foto di Rejkyavik col sole:
Quetsa chiesa e' molto bella...ma purtroppo e' in restauro pesante
]
Chi ha buona memoria forse riesce a ricordare questa casa che abbiamo visto in TV a meta’ degli anni 80:
I ragazzi che si rompono le ossa con lo skate ci sono a quasi tutte le latitudini:
Su internet cerchiamo un albergo per le ultime due notti e con un po’ di fortuna troviamo per circa 60 euro questi due appartamenti (uno per notte) in pieno centro con un arredamento molto particolare che meritavano una foto:
Tentiamo di fare qualche foto all'aeroporto di rejkyavik che si trova quasi in centro ed e' abbastanxza piccolo....ma con tre piste.L'unica compagnia ad operare e'l a Flugfelag Islands con F-50 e DASH 8:
L’ultimo giorno e’ dedicato alla “laguna blu”una specie di piscina di acqua salata che sfrutta il calore del sottosuolo dove Dario fa il bagno e io lo aspetto dove ci rechiamo dopo aver visitato questa posto di cui ricordero’ principalmente il forte odore di uova marce:
Qualche foto della laguna:
E tutto ciao.
Visto che le la coincidenza era incompatibile come orari ne approfittiamo per fare un giorno a Stoccolma, anche con la speranza di fare un po’ di spotting aeronautico visto che l’ Islanda da questo punto di vista so già offrire poco/niente.A dire il vero Dario parte il giorno prima visto che ha meno problemi di me a prendere le ferie ed io lo raggiungo a Stoccolma l’08 Maggio.Arrivo alle 14.30 circa e con me arrivano le nuvole , cosi’ di spotting non se ne parla , inoltre le piste erano utilizzate in modo da non poter fotografare quasi nulla…che fortuna.
A fianco dell’aereoporto di ARN e’ presente un 747 (ex. Transjet) adibito a ostello.Avevamo una mezza idea di dormire li’ ma sul sito e’ specificato che non solo ti puo’capitare di dormire nella stessa stanza con estranei (visto che e’ un ostello) ma pure nello stesso letto!!…percio’ optiamo per un piu’ comune hotel nei pressi dell’aeroporto.Facciamo comunque una visita esterna al suddetto 747:l’aereo e’ senza motori e sono visibili i tubi degli scarichi dei bagni che fuoriescono dalla fusoliera ma l’aereo e’ sostanzialmente integro.
Mi sarebbe piaciuto mostrare qualche foto sia di questo originale ostello che di Stoccolma di notte ma la macchina fotografica ad un certo punto decide di sua iniziativa di formattare la scheda di memoria percio’ le uniche foto di che posso postare sono queste fatte al terminal….si comincia bene.


Cambio scheda e ci imbarchiamo sul 757 Icelandair:il volo e’ di circa 3 ore ma se vuoi mangiare paghi come su U2 e leggendo il menu’ si scopre che si paga il pasto anche se vuoi andare da KEF a JFK.
Qualche foto del decollo:


Tutta la costa sud dell’Islanda e’ sgombra da nubi ed anche all’arrivo a Keflavik il tempo e’ bello.Il traffico all’aeroporto e’ quasi esclusivamente Icelandair, a parte i voli Iceland Express operati con questi 737 diproprieta’ Astraeus che hanno mantenuto pure la matricola inglese.
C'e' qualche riflesso ma pazienza:

Il terminal e’ abbastanza moderno.

Presa la macchina a noleggio (una Micra) passiamo il pomeriggio visitando i dintorni di Keflavik:





Rejkyavik si trova a poco piu’ di mezzora di macchina e notiamo subito che la citta’ e molto piu’ grande di quel che pensavamo.

Per la cena scegliamo questo posto molto alla buona consigliato dalla guida:come si puo’ notare e’ poco piu’ di un buco nei presse del porto.Bisogna sedersi sui bidoni e pulirsi il tavolo ma e' caratteristico:

Il menu’ e costituito esclusivamente da spiedini di pesce di diverso tipo che scegli da un frigorifero e vengono cotti al momento.Ci sono anche quelli di balena ,ma vista la difficoltà che aveva il tizio di fianco a noi nel masticarli decidiamo di lasciarli nel frigo e scegliamo qualcosa di piu’ comune...veramente ottimi:


All'uscita sono circaa le 10 di sera ma non si direbbe:

L’indomani il tempo e’ pessimo (pioggia , vento e 5 gradi) e decidiamo di visitare il parco “Pingevallir” che si trova a un’oretta da Rejkyavik :si tratta una serie di fenditure nel terreno che creano un paesaggio particolare.





I cavalli in Islanda sono un po’ diversi da i nostri e sono quasi dovunque:



A mezzogiorno ci fermiamo a mangiare questa insalata di trota affumicata,non tanto per l’insalata ma per il fatto che la guida afferma che in questo posto si mangia la “miglior mousse di cioccolato del mondo”:
la mousse era buona ma dire che sia la migliore del mondo mi sembra azzardato…

Mentre alla sera torniamo a Rejkyavik e ceniamo in un ristorante nei pressi del lago Tjornin che si trova vicino al centro dove servono alcune specialita’ islandesi come il pesce gatto:

o questi medaglioni di un pesce indefinito omaggio della casa:

e questa cheescake a base di yogurt:

Il giorno successivo il tempo e’ ancora brutto, cosi’ giriamo la citta sotto la pioggia..





e ci rifugiamo in una libreria con caffe annesso:


Finalmente il terzo giorno vediamo di nuovo il sole e partiamo verso est . Lungo il cammino si possono ammirate paesaggi caratteristici:



Una delle attrazioni principali dll’Islanda e’ sicuramente Geysir ,una localita’ che da il nome ai geyser :questo posto e’ tutto un ribollire pozze di acqua calda e i sono presenti appunto due geyser:uno quasi completamente inattivo a causa dei sassi che vi hanno gettato dentro negli anni ed un altro invece molto regolare che “erutta” ogni sei minuti a volte con getti modesti altre con spruzzi spettacolari di decine di metri:





Poco piu’ a nord di Geysir si trova La “Gulfoss”,un’altra famosa attrazione islandese :Si tratta di una cascata molto grande e spettacolare con un doppio salto:



Spostandosi piu’ a est si incontrano altri paesaggi tipici dominati da fattorie e formazioni rocciose particolari.




Quello che si vede sullo sfondo non sono nubi ne' fumo ma e' l'acqua delle cascate che viene rimandata verso l'alto dal vento:



Alla sera ci fermiamo a dormirein un’hotel che si trova in un paesino dal nome impronunciabile:Kirjubajaklastur…o qualcosa del genere.



La cosa che piu’ mi interessava vedere era la cascata Svartifoss che si trova nel parco Skaftafell ed e’ anche la meta del giorno successivo
Raggiunto il parco bisogna affrontare un sentiero di montagna abbastanza semplice ed in circa 45 minuti si raggiunge la cascata:fortunatamente ad inizio maggio i turisti non sono moltissimi e si puo’ fare qualche foto decente:




e si puo’ curiosamente pure fare un po’ di spotting aeronautico di soggetti non ancora diffusissimi,resi brillanti dall’enorme ghiacciaio che si trova sotto di essi.

Ci spingiamo ancora piu’ a est fino a dove i blocchi che si staccano dal ghiacciaio vengono trasportati dall’acqua verso il mare.Il paesaggio mi ricorda molto quello del parco “torres del Paine” in Cile.

Sarebbe stato bello fare tutto il giro dell’isola ma con soli 7 giorni a disposizione non si puo’ andare oltre percio’torniamo verso Rejkyavik.:
Questa e' una colata lavica ricoperta di muschio:


Questa e' la spiaggia del piccolo villaggio di Vik:

Finalmente riesco a fare qualche foto di Rejkyavik col sole:


Quetsa chiesa e' molto bella...ma purtroppo e' in restauro pesante


Chi ha buona memoria forse riesce a ricordare questa casa che abbiamo visto in TV a meta’ degli anni 80:

I ragazzi che si rompono le ossa con lo skate ci sono a quasi tutte le latitudini:


Su internet cerchiamo un albergo per le ultime due notti e con un po’ di fortuna troviamo per circa 60 euro questi due appartamenti (uno per notte) in pieno centro con un arredamento molto particolare che meritavano una foto:


Tentiamo di fare qualche foto all'aeroporto di rejkyavik che si trova quasi in centro ed e' abbastanxza piccolo....ma con tre piste.L'unica compagnia ad operare e'l a Flugfelag Islands con F-50 e DASH 8:

L’ultimo giorno e’ dedicato alla “laguna blu”una specie di piscina di acqua salata che sfrutta il calore del sottosuolo dove Dario fa il bagno e io lo aspetto dove ci rechiamo dopo aver visitato questa posto di cui ricordero’ principalmente il forte odore di uova marce:


Qualche foto della laguna:



E tutto ciao.

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