[TR] In Kyushu con Air China


Il quarto giorno con l'autobus scendiamo in un ora e mezza di viaggio a Nobeoka, dopodichè saliamo sul LTDexpress Nichirin che in un oretta ci porta fino a Miyazaki.

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Miyazaki è una grande città costiera nel sudest del Kyushu, caratterizzata da un clima subtropicale e con una storia leggendaria che affonda le sue radici ad oltre 2600 anni fa: qui infatti, secondo la mitologia, ha avuto inizio la dinastia imperiale giapponese, con il primo imperatore Jimmu.

Miyazaki shrine, dedicato al mitico imperatore Jimmu

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Heiwadai park, enorme e meraviglioso parco pubblico realizzato sull'ipotetico sito della prima mitica capitale del Giappone: al centro del parco si eleva l'enigmatica Torre della Pace, dedicata al primo imperatore Jimmu e realizzata con pietre provenienti da tutta l'Asia.

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Nel tardo pomeriggio con una mezzoretta di treno, attraversando campi e risaie, raggiungiamo l'isola di Aoshima.

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Aoshima, favolosa isoletta con una vegetazione subtropicale, è collegata alla terraferma mediante un ponte ed è famosa per il suo tempio nella giungla, luogo molto rinomato in Giappone per gli sposi.

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Tr da applauso, complimenti e grazie per la condivisione, da tenere tra i preferiti.
 
Il quinto giorno partiamo in treno alla volta di Kagoshima, la città più importante del sudovest del Kyushu.
Kagoshima spesso viene paragonata a Napoli, ed infatti le due città sono gemellate, per via dell'imponente vulcano Sakurajima che la sovrasta, molto simile al Vesuvio, per le palme lungo i viali ed il clima mite.
Con il traghetto raggiungiamo il vulcano, fra i più attivi in Giappone con modeste eruzioni pressochè quotidiane: l'ultima grande eruzione avvenne nel 1914 e la massiccia fuoriuscita di lava lo uni' alla terraferma.

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Proseguiamo la nostra visita di Kagoshima con il magnifico Senganen Garden, tipico giardino in stile giapponese con magnifiche viste sulla baia e sul vulcano.

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Infine concludiamo la giornata all'osservatorio dello Shiroyama Park, con una spettacolare vista di Kagoshima all'imbrunire.

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Il sesto giorno con lo shinkansen risaliamo la costa ovest del Kyushu sino a Kumamoto




Dopo meno di un ora di viaggio arriviamo alla stazione di Kumamoto, e Kumamon, la mascotte della città, ci dà il benvenuto:-)



Kumamoto è famosa per il suo maestoso castello, purtroppo gravemente danneggiato dal forte terremoto di Aprile 2016: i lavori di ripristino sono già in corso, ma ci vorranno oltre trent'anni per riportarlo all'antico splendore.





Proseguiamo la visita di Kumamoto con il Suizenji garden, grande giardino in stile giapponese, che fu realizzato a cura del clan Hosokawa a metà del 17esimo secolo. Il giardino riproduce, incluso un monte Fuji in miniatura, le 53 aree di riposo della storica via Tokaido che collegava Nihonbashi ad Edo, l'attuale Tokyo, con l'antica capitale Kyoto.





Nel pomeriggio ci imbattiamo in una caratteristica sagra locale, e cosi degustiamo qualche bicchiere di ottimo shochu(distillato a base di patate dolci o riso) prodotto in zona.






Concludiamo la giornata in un tradizionale ristorante di Kumamoto, con una cena a base di carne di cavallo cruda, la specialità tipica della città.


 
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Il settimo giorno con l'autobus raggiungiamo il porto di Kumamoto, e da li ci imbarchiamo sul traghetto che in un ora di navigazione ci porta fino a Shimabara, alle pendici del vulcano Unzen.





Sbarcati dal traghetto tramite un autobus raggiungiamo Unzen Onsen, rinomata località termale ed antico luogo di culto, sovrastata dalla cima del vulcano Unzen.
Iniziamo la nostra visita con un escursione al Nita Pass, punto panoramico a pochi metri dal cratere vulcanico.






Unzen onsen è circondata dalle caldere vulcaniche, e dal sottosuolo fuoriescono le bollenti acque che alimentano gli stabilimenti termali della città.





Ad Unzen alloggiamo in un tipico ryokan, la tradizionale struttura ricettiva giapponese, dove, dopo un rilassante onsen, gustiamo una favolosa cena Kaiseki.






Dopocena mi avvio solitario lungo le vie deserte di Unzen, avvolte dal vapore in un atmosfera sulfurea e spettrale.



 
Pur essendo stato quattro volte in Giappone non avevo mai visto Kyushu... e che dire, merita! Grazie per il report!
 
Grazie per il bellissimo TR! Ho girato Kyushu in macchina nell'agosto 2014 prima di una settimana di mare ad Amami, ho ricordi bellissimi. Ho avuto la fortuna di vedere il castello di Kumamoto prima dell'ultimo sisma, dispiace vederlo così. Comsiglio a chi volesse visitare l'isola di noleggiare una macchina, il Giappone è sicurissimo da guidare e si riescono ad esplorare posti non serviti dalla ferrovia.
 
Altro spettacolare aggiornamento!

DaV

Pur essendo stato quattro volte in Giappone non avevo mai visto Kyushu... e che dire, merita! Grazie per il report!

Grazie per il bellissimo TR! Ho girato Kyushu in macchina nell'agosto 2014 prima di una settimana di mare ad Amami, ho ricordi bellissimi. Ho avuto la fortuna di vedere il castello di Kumamoto prima dell'ultimo sisma, dispiace vederlo così. Comsiglio a chi volesse visitare l'isola di noleggiare una macchina, il Giappone è sicurissimo da guidare e si riescono ad esplorare posti non serviti dalla ferrovia.

Grazie!
 
L'ottavo giorno lasciamo Unzen con l'autobus, e in un ora e mezza di viaggio raggiungiamo la città di Nagasaki.
Nagasaki è una delle città portuali giapponesi che per prime si aprirono ai commercianti esteri, dapprima portoghesi ed olandesi poi, durante l'isolazionismo giapponese terminato poi con la restaurazione Meiji a metà 1800, e cosi nei secoli ha rivestito un ruolo primario negli scambi commerciali, vista anche la sua relativa vicinanza con l'Asia continentale.
La storia di Nagasaki è tristemente segnata dalla bomba atomica statunitense che la rase al suolo nel 1945: tre giorni dopo lo sgancio dell'ordigno nucleare che distrusse Hiroshima, un bombardiere Usa si diresse sopra la città di Kokura, obiettivo primario per il bombardamento, ma il caso volle che a causa della copertura nuvolosa e in mancanza di contatto visivo con il suolo l'aereo cambiò direzione dirigendosi sopra Nagasaki, rilasciando la bomba in prossimità delle industrie Mitsubishi.
Iniziamo quindi la nostra visita della città partendo dal museo memoriale della pace, costruito nel luogo dove avvenne l'esplosione dell'ordigno atomico.






Proseguiamo poi con Deijima, isola artificiale costruita nel 1636 per segregare i commercianti portoghesi e controllare le loro attività missionarie: pochi anni dopo i portoghesi vennero espulsi dal Giappone e cosi Deijima venne concessa ai commercianti olandesi, unici occidentali autorizzati a rimanere in Giappone durante il periodo di isolazionismo che si concluse a metà '800.





Concluso l'isolazionismo, gli occidentali realizzarono il quartiere residenziale denominato "Dutch slope", per via della sua ubicazione sulle ripide colline che sovrastano Nagasaki.





A dominare il quartiere occidentale vi è il favoloso Glover garden, ubicato sulla sommità della collina e con una spettacolare vista su Nagasaki.





Concludiamo la giornata sulla sommità del Monte Inasa, meraviglioso punto panoramico sulla baia di Nagasaki.

 
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