Il 17 agosto sveglia all'alba, alle 7'05 parte il treno per Minsk

Mi dilungo un po' con le immagini relative alla capitale bielorussa, ma si tratta di una meta abbastanza inusuale e penso ne valga la pena.
Treno per Minsk
Stazione ferroviaria: si tratta dell'edificio nuovo, costruito qualche tempo fa. Il vecchio terminal di epoca sovietica è stato ridotto a biglietteria per i treni internazionali
Appena usciti dalla stazione si trovano queste due torri.
Minsk venne rasa al suolo per più del 90% in seguito alla II guerra mondiale: dovette subire l'offensiva e l'occupazione dei tedeschi, e ne restò poco. Stalin avviò i progetti di ricostruzione, decidendo di creare la "città ideale" del socialismo.
I criteri costruttivi seguiti, e il fatto che tanti simboli comunisti e sovietici siano ancora in piedi 20 anni dopo la caduta dell'URSS, fanno sì che passeggiare tra le strade di Minsk porti il viaggiatore indietro nel tempo. Basta però guardare bene le vetrine e i negozi per trovare le grandi firme e i grandi marchi occidentali, per capire che siamo comunque nel 2011.
In questo periodo la Bielorussia sta attraversando una gravissima crisi politica ed economica. In Belarus c'è l'ultima dittatura occidentale, con il capo di stato Lukashenko, al potere dal 1994, che non lascia molto spazio alle opposizioni. L'economia dipende quasi completamente dalla Russia, e il rublo locale tre mesi fa è stato svalutato del 55% dall'oggi al domani.
Ho trovato però un ambiente pulito, tranquillo, senza mendicanti nè venditori ambulanti che avevo visto nelle capitali baltiche. Polizia e militari dappertutto, ma non mi hanno pensato assolutamente nonostante scattassi foto ogni tre passi
Piazza Indipendenza, ex Piazza Lenin. La fermata della metropolitana sottostante si chiama ancora "plosha Lenina"
E' una piazza vasta dove si affacciano l'università, la chiesa cattolica e vari edifici governativi. Campeggia ancora una statua di Lenin, che vedremo più avanti.
Chiesa cattolica
Ufficio postale, situato al n° 10 di Viale dell'Indipendenza (Nezavisimost Prospekt)
Nezavisimost Prospekt è un vialone monumentale a quattro corsie che scorre per più di 15km dalla stazione fino alla periferia; quasi tutto ciò che c'è da vedere a Minsk si affaccia su questo viale.
Sul frontone dell'ufficio postale campeggia ancora lo stemma dell'URSS
Come in ogni città sovietica che si rispetti, non può mancare la via intitolata a Lenin
Palazzo della Cultura e delle Professioni,
Palazzo della Repubblica. Ex Piazza di Ottobre.
Museo militare.....
....con carro armato annesso
A questo punto prendo la metro Oktobrskaja (quella dove l'11 aprile scorso misero la bomba) e con un rapido viaggio mi porto in un punto un po' più avanti di Nezavisimost Prospekt. Arrivo alla Biblioteca Nazionale, futuristico edificio in acciaio e vetro aperto nel 2006, uno dei simboli della nuova Minsk.
C'è chi dice che è bello, chi che è una schifezza: a me è piaciuto, ha una forma così particolare che non si può restare indifferenti.
http://it.wikipedia.org/wiki/Biblioteca_Nazionale_di_Bielorussia
C'è anche la torre panoramica. Spendo 5000 rubli e prendo l'ascensore per salire in cima.
Minsk dall'alto
Il prospetto della biblioteca.... imponente!
Riprendo la metro e torno in centro. Questo palazzo è posizionato affianco al Palazzo della Cultura di cui sopra
''LE GESTA DEL POPOLO ATTRAVERSO I SECOLI'', se non ho tradotto male...
Pubblicità dell'amichevole Bielorussia-Russia del 20 agosto
Uscita della fermata metro Oktobrskaja, ancora con i riferimenti all'URSS.
C'è anche il cippo commemorativo per i morti dell'attentato :sconfortato:
Proseguendo lungo Lenina Vul. si arriva al fiume e alla parte più moderna di Minsk.
Questo edificio segna l'inizio di Pobediteley Prospekt, un altro vialone che inizia in centro e termina nell'estrema periferia
Ci sono 4 grattacieli identici a questo. Gli ingegneri sovietici facevano un progetto e costruivano 4 volte.... economie di scala!
Questo grazioso edificio rosato ospita la Procura di Minsk
Torno a prendere la metro per vedere un altro monumento d'epoca sovietica.
La Bielorussia era una delle repubbliche più industrializzate dell'URSS; fiore all'occhiello di Minsk era (ed è ancora) la fabbrica di trattori "Minsk Traktor Zavod" che produce i trattori marca "Belarus", ancor'oggi leader nei paesi dell'ex Urss & dintorni.
La cosa particolare è che, a distanza di vent'anni, la fabbrica è ancora intitolata a Lenin e sulla facciata campeggiano l'Ordine di Lenin e l'Ordine della Rivoluzione di Ottobre che la fabbrica ha ricevuto per la qualità del suo lavoro. Nel giardino c'erano delle lapidi in pietra con i riconoscimenti ricevuti dai paesi esteri: c'erano diversi attestati di qualità provenienti dalla Germania Est, tra le altre.
"FABBRICA DI TRATTORI DI MINSK - AL NOME DI V. I. LENIN"
Riesco solo a fare un giro nell'atrio esterno: l'accesso all'interno era riservato ovviamente ai dipendenti, e c'erano vigilantes armati.
Prendo la metro (900 rubli, prezzo stracciatissimo) e torno in centro.
Questo è il "kilometro zero" delle strade bielorusse
Io ♥ Minsk
Circo Nazionale Bielorusso... In Belarus c'è una grande cultura di circhi, mi hanno detto....
Plosha Pobedy, Piazza della Vittoria. ''LA GLORIA DEL POPOLO E' IMMORTALE''
Probabilmente è il luogo simbolo di Minsk
Fiamma eterna in memoria delle vittime della II guerra mondiale
Ogni tanto spunta una stella rossa....
Il biglietto di ritorno a Vilnius. In Russia e Bielorussia i biglietti del treno sono nominativi: ho dovuto esibire il passaporto, e sul biglietto compare il mio cognome in cirillico :astonished:
Parco Gorky.... il tempo era migliorato, finalmente.
Chiesa ortodossa dedicata ad Alexander Nevsky. Una delle poche chiese rimaste costantemente attive durante il periodo sovietico.
Molto particolare, con un inusuale colore verde
Fermata metro Plosha Lenina. C'è ancora la falce & martello
Plosha Lenina in bielorusso.... le indicazioni erano bilingui, russo e bielorusso. Bisogna comunque conoscere il cirillico.
Torno in corrispondenza delle due torri che avevo lasciato qualche ora prima
Piazza dell'Indipendenza: statua di Lenin
Stadio della Dinamo Minsk. E' stato sede di alcune partite delle Olimpiadi 1980.
Durante la settimana tutt'intorno ci fanno un mercato, per questo sono potuto entrare liberamente
Museo Nazionale d'Arte
Prospetto della stazione
Interno della stazione. Curioso contrasto tra le vecchie torri staliniste e l'acciao & vetro dell'edificio moderno.
Chiudo con una curiosa annotazione: in Bielorussia non si usano monete, solo banconote. Dopo la svalutazione di maggio il cambio è crollato a 7300 rubli per 1 euro.... dopo 12 anni sono tornato a maneggiare biglietti da centomila!
Durante l'ultima giornata a Vilnius, complice il tempo splendido, approfitto per fare un'escursione a Trakai, amena località di villeggiatura a 20km dalla capitale.
Trakai è famosa per il suo castello, uno dei simboli della Lituania. Il castello sorge su un'isola in mezzo al lago, in posizione a dir poco panoramica. Frequentatissima da russi e polacchi.
La cittadina di Trakai è posizionata su una penisola circondata da tre laghi. Al termine della penisola un ponticello porta all'isoletta su cui sorge il castello.
Qualche rapida foto.
Tipica casetta in legno
Pubblicità del "Kibinai", tipico panzerotto locale fritto e ripieno di verdure.
Ne ho acquistato uno da una signora che, munita di borsa termica, li vendeva vicino al castello. Era a base di funghi e verdure, e tanto pepe. Buono!
Concludo qui la parte OT. Appena possibile inserirò le immagini del viaggio di ritorno.... cominciando con l'aeroporto di Vilnius che è un altro gioiellino, credo mai visto su queste pagine.
Grazie ancora per la pazienza, se mi avete letto fin qui
